Notre Dame: Michigan State review e Miami preview

Notre Dame è uscita vincitrice contro gli Spartans per 38 a 18. Gli Irish sono tornati da East Lansing con il Megaphone Trophy, uno speciale trofeo che commemora la rivalità tra le due università: infatti il risultato di ogni partita viene registrato sullo stesso “megafono” e il vincitore ha il privilegio di tenerlo fino all’incontro successivo.

Dopo la partita della scorsa settimana, il trofeo rimarrà in quel di South Bend almeno fino al 2026, anno in cui si terrà il prossimo incontro tra le due rivali. Michigan State non aveva concesso alcun Touchdown offensivo nelle prime due partite dalla stagione, ma agli Irish sono bastati 1 minuto, 55 secondi e 78 yards nel primo possesso della partita per andare sul 7 a 0.

Wimbush si è dimostrato più equilibrato nel mostrare le sue doti da QB: è riuscito a far leva sul passing game e sul running game in maniera bilanciata, i quali hanno scaturito 1 touchdown ciascuno. A questi si aggiungono 2 Touchdown da parte del RB Dexter Williams (di cui uno su passaggio) e uno da parte di Deon McIntosh per un totale di 5 Touchdown (3 via run e 2 via pass). Michigan State ha contribuito in gran parte alla sua sconfitta, con troppi turnover e troppe penalty e Notre Dame ha saputo approfittarne.

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Come al solito, mi affido all’aiuto di Eric Thomas (Irish Guard Recruting Assistant) per un’analisi più tecnica del gioco:

  • Come già accenato in precedenza, l’attacco si è dimostrato più bilanciato tra run e pass.
  • Wimbush non è stato perfetto, ma ha saputo completare i lanci cruciali nella partita. In generale, si è dimostrato più a suo agio nel ruolo.
  • Il lato sinistro della O-line ha dominato la partita.
  • La difesa ha una nuova identità grazie ad Elko. I giocatori dimostrano maggior impegno, creano situazioni da turnover e sanno gestire situazioni da terzo down.
  • Dexter Williams è un giocatore che cambia le partite. Magari, se avesse giocato contro Georgia, il risultato finale sarebbe stato diverso. È capace di movimenti e rapidità che non solo lo rendono una minaccia in questo contesto, ma una potenziale stella NFL.
  • La rotazione dei Wide Receiver è stata migliore che nelle partite passate, e dar maggior minutaggio a Claypool non può che far bene alla squadra.
  • Per come rimane la situazione, Equanimeous St. Brown necessita un altro anno a Notre Dame prima di tentare il draft NFL. Dopo la scorsa stagione, l’hype lo aveva reso già un candidato per il prossimo anno, ma i numeri di questa stagione e la poca chimica con Wimbush non lo stanno aiutando in questo senso.
  • La posizione rover (Drue Tranquill/Asmar Bilal) è la chiave della difesa: dinamica ed efficace.
  • Notre Dame sembra ancora più forte dopo che Georgia ha distrutto Missisipi State per 31 a 3 (ricordiamo che gli Irish hanno perso di un solo punto contro i Bulldogs), entrando nel ranking AP al 22esimo posto.

La scorsa vittoria ha portato una nuova ventata di hype nell’ambiente Irish, ma questo può essere nocivo. Quando c’è troppa sicurezza, Notre Dame rischia di montarsi la testa e di perdere clamorosamente partite facili (attenzione alla prossima). Ma guardando questa squadra, si può dire che è oggettivamente solida e ben allenata.

https://www.youtube.com/watch?v=5IKDdsBz22k

Questo non rende Notre Dame una candidata per i playoff nell’immediato futuro. Ma il buon lavoro fatto nel reclutare matricole sta dando i suoi frutti (in particolare, occhio agli innesti del 2018). Eric ci tiene a sottolineare che Notre Dame potrebbe essere una candidata per i playoff nei prossimi anni, se non già dalla prossima stagione.

Per la prossima partita si torna a South Bend, per il matchup contro Miami (OH). E se sulla carta la partita è gia scritta e non richiede una grande analisi tecnica (le due squadre sono di due livelli differenti, con gli Irish che hanno il 96% circa di vittoria), non bisogna mai sottovalutare gli avversari e i Golden Domers dovranno dimostrare grande concentrazione. Riuscirà Notre Dame ad allungare la striscia di vittorie e portare in casa Irish un po’ di continuità?

Per concludere ecco il video di Brian Kelly e squadra che festeggiano per il Megaphone Trophy.

Il riassunto di week 4 NCAA

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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