[NFL] Week 2: tutta la giornata in un solo articolo

Sei squadre a quota 2-0 in AFC, solo tre in NFC, senza considerare Dolphins da una parte e Buccaneers dall’altra con una vittoria senza sconfitte dopo il rinvio della scorsa settimana. Le delusioni? Bengals e Giants su tutte. Pronti a vivere la seconda settimana di NFL con 16 partite da non perdere? Partiamo!

Nel Sunday Night si ripropone la sfida che ha deciso il Championship di NFC a inizio anno. E, ancora una volta, i Falcons dominano contro i Packers. Ben più di quanto dica il punteggio, influenzato dalle magie finali di un Aaron Rodgers altrimenti deludente (33/50 per 343 yard con 2 TD pass, 1 INT e 1 fumble). Dopo che Devonta Freeman e Ty Montgomery si sono scambiati un touchdown da 1 yard a testa, il runningback di Atlanta raddoppia la dose e porta avanti i suoi da 2 yard. Da quel momento parte un monologo dei padroni di casa fino al quarto periodo. Le ricezioni di Julio Jones (5 per 108 yard) e il touchdown da 3 yard di Tevin Coleman esaltano un preciso Matt Ryan (19/28 per 252 yard e 1 TD pass), i field goal di Matt Bryant sono eccezionali e colpiscono da 51 e 53 yard, poi arriva anche il fumble di Rodgers, riportato da Desmond Trufant per 15 yard fino alla end zone avversaria. E Green Bay? Latita. A partita chiusa il quarterback ospite prova a lanciare la rimonta, con i touchdown pass per Davante Adams, a segno da 33 yard, e Montgomery, che sale a quota due in giornata da 1 yard, ma non basta. I Falcons (2-0) vincono e convincono contro i Packers (1-1) per 34-23.

Resta in letargo per tre quarti il magico attacco dei Chiefs, che la scorsa settimana ha spazzato via i Patriots, poi, non appena gli Eagles escono dal guscio, torna letale. Un noioso primo tempo porta soltanto a due field goal di Cairo Santos, da 34 e 39 yard, e a uno dell’esordiente Jake Elliott, che colpisce da 34 yard e fallisce una seconda occasione a ridosso dell’intervallo. Poi, la partita esplode. Un buon Carson Wentz (25/46 per 333 yard con 2 TD pass, 1 INT e 1 fumble) scalda il match con il touchdown pass da 16 yard per Alshon Jeffery, alla prima gioia con la nuova franchigia. Risponde subito dopo un Kareem Hunt da brividi (13 portate per 81 yard e 2 TD), capace di regalarsi altri due touchdown dopo i tre della partita d’esordio, rispettivamente da 53 e 2 yard. Nel frattempo, anche uno scatenato Travis Kelce (8 ricezioni per 103 yard e 1 TD) è letteralmente volato in end zone su lancio di un altrettanto ottimo Alex Smith (21/28 per 251 yard e 1 TD pass). Partita chiusa? Non proprio, perché Wentz ha ancora una cartuccia da sparare e trova Nelson Agholor per 9 yard in end zone. Gli Eagles (1-1) sono costretti all’onside kick per mancanza di tempo utile e lo recuperano incredibilmente grazie a Trey Burton. L’hail mary del quarterback ospite, però, è senza successo e i Chiefs (2-0) portano a casa la partita per 27-20.

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A proposito di Patriots, non ci impiegano molto i campioni in carica a rialzarsi dopo il primo KO. Il merito? Di chi se non di un Tom Brady ai limiti della perfezione (30/39 per 447 yard e 3 TD pass). Rex Burkhead da 19 yard, un incredibile Rob Gronkowski (6 ricezioni per 116 yard e 1 TD) da 53 e Chris Hogan da 13 raccolgono i tre touchdown pass del quarterback nel solo primo quarto e la partita contro New Orleans ha già un padrone. Un onesto Drew Brees (27/45 per 356 yard e 2 TD pass) fa quel che può per tenere i suoi in partita, ma è ancora una volta la difesa a condannare i beniamini del Superdome. Brandon Coleman punisce gli ospiti da 5 yard, Will Lutz centra i pali da 46 e 35 yard, ma subito dopo arriva il touchdown mortifero di Mike Gillislee da 2 yard a chiudere i conti. New England non concede nulla a Brees e compagni fino al quarto periodo inoltrato, mentre Stephen Gostkowski è impeccabile da 28, 24 e 27 yard. Partita in cassaforte e a nulla serve la seconda pepita di giornata di Brees, da 4 yard per Coby Fleener. Saints (0-2) nuovamente sconfitti. I Patriots (1-1) tornano al successo, per 36-20, e restano in ansia per il loro gigante di cristallo Gronkowski, uscito anzitempo per un infortunio all’inguine.

Prestazione impressionante dei Broncos contro i Cowboys, letteralmente demoliti dall’attacco avversario. Tanti i protagonisti negli scatenati padroni di casa. Partendo da un chirurgico Trevor Siemian (22/31 per 231 yard con 4 TD pass, 1 INT e 1 fumble), messo realmente in difficoltà soltanto da un fenomenale Demarcus Lawrence (7 tackle, 2 sack e 1 FF). A lui si uniscono Emmanuel Sanders, che sblocca il match con un touchdown da 10 yard e nel secondo quarto fa il bis da 6, ma soprattutto un C.J. Anderson dominante: 118 yard in 25 portate, con una corsa vincente da 23 yard, e altre 36 yard extra in 3 ricezioni, compresa una in touchdown da 16 yard. Senza dimenticare la quarta perla di Siemian per Virgil Green da 2 yard. Straripante l’attacco, ma anche la difesa: due tackle trasformati in due sack per Von Miller, un intercetto riportato per ben 103 yard fino alla end zone avversaria per Aqib Talib. Dak Prescott fa del suo meglio per evitare la disfatta di Dallas (30/50 per 238 yard con 2 TD pass e 2 INT), lanciando in end zone Dez Bryant per 3 yard prima e Jason Witten per 28 poi, mentre la vera delusione di giornata si chiama Ezekiel Elliott: per lui appena 8 yard in 9 portate. I Broncos (2-0) alzano la voce contro i Cowboys (1-1) e li sconfiggono per 42-17.

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Non fanno meglio i Giants, anzi, raccolgono la seconda prestazione consecutiva da mani nei capelli in attacco. Questa volta la colpa non è di un Eli Manning che lotta fino alla fine (22/32 per 239 yard con 1 TD pass e 1 INT), ma dei drop dei propri ricevitori, su tutti di un deludente Brandon Marshall, e soprattutto dell’offensive line. Ereck Flowers è un trauma per la linea di New York ed Ezekiel Ansah banchetta sulle sue ceneri (6 tackle, 3 sack e 1 FF). La difesa dei padroni di casa riesce comunque a tenerli in partita, guidata da un Jason Pierre-Paul fenomenale (3 tackle, 1 sack e 1 FF), ma, ad eccezione del primo touchdown in carriera di Evan Engram, a segno da 18 yard, e di un field goal di Aldrick Rosas da 25, le offensive non producono alcun effetto. Il solo Ameer Abdullah produce più yard su corsa (86) dell’intero backfield avversario (62) e a Matthew Stafford basta una prestazione normale (15/21 per 122 yard con 2 TD pass e 1 fumble) per conquistare la vittoria senza problemi. Marvin Jones da 27 yard ed Eric Ebron da 7 raccolgono i suoi touchdown pass, poi Matt Prater colpisce da 56 yard dopo che il pallone rimbalza assai fortunosamente sul palo basso. Poi ci pensa Jamal Agnew a riportare un punt per 88 yard fino alla end zone avversaria, chiudendo di fatto il match. Vincono i Lions (2-0) per 24-10 contro i Giants (0-2).

Esordio vincente per Jay Cutler (24/33 per 230 yard e 1 TD pass) alla guida dei Dolphins, Chargers di nuovo sconfitti di misura.  Al solito, la nuova squadra di Los Angeles comincia alla grande e all’intervallo è avanti grazie al touchdown su corsa da 1 yard di Melvin Gordon, dopo che Cody Parkey e un pessimo Younghoe Koo (1/3 in giornata) si sono scambiati un favore rispettivamente da 30 e 41 yard. Dopo l’intervallo, però, l’ex quarterback dei Bears lancia Kenny Stills in end zone per 29 yard e festeggia a dovere il proprio esordio con la nuova franchigia. Peccato che, subito dopo, un chirurgico Philip Rivers (31/39 per 331 yard e 1 TD pass) scriva la storia, lanciando Antonio Gates in touchdown per 7 yard. Sono 112 in carriera, il massimo numero di sempre per un tight-end. San Diego, però, si ferma qui, mentre Cutler e un clamoroso Jay Ajayi (28 portate per 122 yard) continua a macinare yard e Cody Parkey deve solo trasformare i field goal da 28 e 35 yard, senza poi sbagliare il più probante test da 54 yard che regala il vantaggio agli ospiti. Rivers costruisce comunque il drive della vittoria, ma, così come successo in Week 1, Koo sbaglia il field goal decisivo allo scadere, questa volta da 44 yard, e i Chargers (0-2) vengono nuovamente sconfitti. Vincono i Dolphins (1-0) per 19-17.

Vanno sul velluto i Raiders contro i Jets. O meglio, una parvenza di partita resiste quasi fino all’intervallo, poi i padroni di casa prendono il largo. Derek Carr è tornato in forma straripante (23/28 per 230 yard e 3 TD pass) e in giornata ha un compagno di giochi assai gradito, Michael Crabtree (6 ricezioni per 80 yard e 3 TD), che dà il via alle danze con due touchdown, da 2 e 26 yard. Come detto, New York inizialmente è in partita e un buon Josh McCown (17/25 per 166 yard e 2 TD pass e 1 fumble) trova Jermaine Kearse in end zone per 34 yard, prima che Chandler Catanzaro colpisca da 46 e 40 yard. Nel mentre, però, è arrivato il primo touchdown dal grande comeback di Marshawn Lynch, a segno da 2 yard. Oakland è una minaccia continua, anche su corsa, e a cavallo tra terzo e quarto periodo lo dimostra in maniera inequivocabile: prima Cordarelle Patterson da 43 yard, poi Jalen Richard da 52 galoppano per le praterie lasciate libere da New York e chiudono i conti. A nulla serve la terza magia di Crabtree da 1 yard o la seconda gioia di giornata per Kearse da 11, oltre al field goal di un Giorgio Tavecchio ancora perfetto (1/1 e 6/6 agli extra point) da 29 yard. I Raiders (2-0) fanno paura e vincono per 45-20 contro i derelitti Jets (0-2). Ah, un consiglio: non perdetevi la danza selvaggia di Lynch dopo il terzo touchdown di Crabtree.

I Rams sono tra le sorprese di questa parte iniziale di stagione e avrebbero potuto esserlo ancor di più se avessero contenuto le corse dei Redskins e, con esse, trovato il successo. Washington tenta la fuga iniziale con i field goal di Dustin Hopkins da 41 e 22 yard, oltre che con il touchdown da 7 yard di Chris Thompson palla alla mano. Los Angeles, però, risponde subito e, trascinata da un buon Jared Goff (15/25 per 224 yard con 1 TD pass e 1 INT), ma soprattutto da un ritrovato Todd Gurley, resta in partita. Washington produce la bellezza di 229 rushing yard, di cui 61 nell’occasione in cui un indiavolato Thompson fora la end zone avversaria per la seconda volta. Gurley, però, risponde abbinando 88 yard in 16 portate con un touchdown da 1 yard a 48 yard extra in 3 ricezioni, con tanto di seconda gioia da 18 yard su lancio di Goff. Allucinante, nell’occasione, il modo in cui salti di netto Bashaud Breeland, prima di allungare il pallone oltre la fatidica linea. Greg Zuerlein colpisce da 32 e 40 yard e la partita è in parità sul 20-20. A deciderla è un modesto Kirk Cousins (18/27 per 179 yard con 1 TD pass e 1 fumble), che lancia Ryan Grant in touchdown per 11 yard, ma soprattutto la difesa dei Redskins (1-1), guidata da un Josh Norman in stato di grazia (6 tackle e 2 FF) e capace con Mason Foster dell’intercetto decisivo. I Rams (1-1) desistono ed escono sconfitti per 20-27.

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Si danno battaglia fino al supplementare due delle nobili decadute nel recente periodo, Colts e Cardinals. Meglio Indianapolis a inizio partita, grazie a un Jacoby Brissett andatosi poi a spegnere nel corso della sfida (20/37 per 216 yard e 1 INT). Frank Gore apre le marcature con la corsa vincente da 5 yard, poi Adam Vinatieri colpisce da 46 e 27 yard. La difesa ospite inizia a carburare, guidata da un grande Chandler Jones (7 tackle, 2 sack e 1 FF), Carson Palmer ritrova sé stesso (19/36 per 332 yard con 1 TD pass e 1 INT) e la partita si riapre nel finale. Un J.J. Nelson straripante (5 ricezioni per 120 yard e 1 TD) riceve per 45 yard in end zone con una giocata da fenomeno, poi Phil Dawson colpisce da 40 yard. Arizona avrebbe anche l’occasione di vincerla nei tempi regolamentari, ma il kicker spreca la ghiotta opportunità allo scadere da 42 yard. Poco male, perché Brissett si gioca la partita nel supplementare, lanciando un sanguinoso intercetto nel primo possesso, dritto verso l’eccezionale Tyronn Mathieu. A Palmer basta controllare, poi Dawson finalmente chiude i conti da 30 yard. Vincono i Cardinals (1-1) per 16-13 sui Colts (0-2).

I Vikings, dopo un esordio da sogno, perdono quel Sam Bradford che li aveva guidati al primo successo per un problema alla caviglia e vengono piegati facilmente dagli Steelers. Case Keenum non è affidabile (20/37 per 167 yard), mentre Ben Roethlisberger chiude subito la pratica, con due touchdown pass a cavallo tra primo e secondo quarto, diretti l’uno verso Martavis Bryant, per un bentornato da 27 yard, e l’altro verso il rookie JuJu Smith-Schuster, per 4 yard. Il kicker Kai Forbath sblocca Minnesota prima dell’intervallo da 42 yard, ma nella ripresa Chris Boswell vince a mani basse la sfida con il pari ruolo, centrando i pali per quattro volte senza alcun errore, rispettivamente da 46, 29, 37 e 43 yard. Ai Vikings (1-1) non basta il touchdown su corsa da 1 yard di C.J. Ham. Gli Steelers (2-0) non sbagliano e vincono per 26-9.

Sembrava tutto troppo bello ai Jaguars dopo una grande vittoria contro i Texans. E invece i Titans demoliscono le speranze avversarie sotto i colpi di un ottimo attacco, supportato a dovere da una splendida difesa. Jason Myers sblocca il punteggio da 43 yard, poi per i padroni di casa si apre un lungo calvario fino al quarto periodo inoltrato. Colpa di Blake Bortles (20/34 per 223 yard con 1 TD pass, 2 INT e 1 fumble), incapace di condurre a dovere un attacco dalle grandi potenzialità. Marcus Mariota è un diesel (15/27 per 215 yard con 1 TD pass e 1 INT) e, dopo aver fatto sfogare Ryan Succop da 40, 41 e 26 yard, inizia a macinare campo con continuità e regala prima a Derrick Henry, da 17 yard, poi a Delanie Walker, da 1, la possibilità di oltrepassare la end zone palla alla mano. Arriva infine il momento di lanciare la pepita, nelle mani del tight-end Jonnu Smith per 32 yard. Il finale è pura accademia, con Leonard Fournette a trovare il secondo touchdown stagionale, da 1 yard, e Allen Hurns a rendere meno impresentabili le statistiche di Bortles, con la segnatura da 7 yard. I Titans (1-1), però, vincono senza problemi per 37-16 sui Jaguars (1-1) e si prendono la vetta di AFC South.

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Continuano a non convincere i Seahawks, nonostante trovino un primo, soffertissimo successo stagionale contro i 49ers. Russell Wilson (23/39 per 198 yard con 1 TD pass e 1 fumble) è preda di un’offensive line incapace di proteggerlo a dovere, ma riesce comunque a trovare lo spunto che, nel finale, decide il match. In casa San Francisco, ormai la situazione è chiara a tutti: non si può affidare l’attacco nelle mani di un Brian Hoyer sempre più deludente (15/27 per 99 yard e 1 INT), soprattutto se al suo fianco c’è un Carlos Hyde che predica nel deserto (15 portate per 124 yard). La sfida è tra i kicker: Blair Walsh colpisce da 25 e 27 yard, Robbie Gould gli risponde da 40, 37 e 34. I Seahawks (1-1) rischiano grosso, ma Wilson trova la pepita da 9 yard per Paul Richardson che li conduce al successo. Delusi i Niners (0-2), sconfitti per 9-12.

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Wow, che Buccaneers! Dopo la partita rinviata in Week 1 a Miami, Tampa Bay dà spettacolo all’esordio stagionale tra le mura amiche. Chicago scompare dai radar fino a quarto periodo inoltrato per colpa di un Mike Glennon assai deludente (31/45 per 301 yard con 1 TD pass, 2 INT e 1 fumble) e i padroni di casa si scatenano. Un buon Jameis Winston (18/30 per 204 yard e 1 TD pass) scatena subito un magistrale Mike Evans in end zone per 13 yard, poi Jacquizz Rodgers si mette in proprio con la corsa vincente da 1 yard e, infine, Robert McClain riporta per 47 yard uno degli intercetti a Glennon fino alla end zone avversaria. Nel contorno, Nick Folk colpisce tre volte, rispettivamente da 42, 50 e 23 yard. Il quarterback ospite guarda senza colpo ferire, poi Deonte Thompson riceve il touchdown pass da 14 yard che perlomeno toglie lo 0 dalla casella dei punti segnati dai Bears (0-2). Buccaneers (1-0) sul velluto per 29-7.

Difesa da urlo per i Ravens e seconda vittoria stagionale, questa volta contro i deludenti Browns. A dir la verità, a deludere è soprattutto il rookie DeShone Kizer (15/31 per 182 yard con 3 INT e 1 fumble), che spreca una dopo l’altra tutte le occasioni avute di portare a casa la partita ed esalta il reparto avversario, tra i migliori visti finora in NFL. Meglio si comporta Cleveland con Kevin Hogan, che sostituisce momentaneamente Kizer, fuori per un problema fisico. Hogan, soprattutto, regala a David Njoku il primo touchdown in carriera, da 23 yard. Peccato che gli ospiti non convertano altro che un field goal da 38 yard di Zane Gonzalez, mentre Joe Flacco ritrova smalto al timone di Baltimore (25/34 per 217 yard con 2 TD pass e 1 INT) e lancia in end zone prima Javorius Allen da 9 yard e poi Jeremy Maclin da 2. Terrence West sblocca il punteggio con la corsa vincente da 4 yard, Justin Tucker chiude i conti con il field goal da 28 e il gioco è fatto. I Ravens (2-0) vincono per 24-10 contro i Browns (0-2). I più sinceri complimenti a Joe Thomas, infine, per i 10.000 snap consecutivi giocati da quando è approdato in NFL.

Che disastro questi Bengals! Non soltanto arriva la seconda sconfitta consecutiva, ma Andy Dalton, ancora deludente (20/35 per 224 yard), e compagni riescono nell’impresa di diventare la prima squadra dagli Eagles nel 1939 a non segnare alcun touchdown nelle prime due partite stagionali. E dire che la difesa, guidata da un esplosivo Geno Atkins (5 tackle, 2 sack), tiene in piedi la squadra come la scorsa settimana contro i Ravens, ma l’attacco produce appena tre field goal, con Randy Bullock a convertirli da 39, 29 e 30 yard. Per questo a Houston, per l’occasione guidata dal rookie Deshaun Watson, alla prima da starter in carriera, basta il minimo indispensabile. Il quarterback, non eccezionale al lancio (15/24 per 125 yard), produce i maggiori pericoli su corsa e decide il match con una sgroppata da 49 yard fino alla end zone avversaria. Due field dell’hawaiano Ka’imi Fairbairn, da 26 e 42 yard, e una solida difesa, con un Kareem Jackson in gran forma (7 tackle, 1 sack e 1 FF), pensano al resto. I Bengals (0-2) restano in partita fino all’ultima azione, ma J.J. Watt allo scadere distrugge i loro sogni di gloria e consegna ai Texans (1-1) la prima vittoria stagionale per 13-9.

Partita soporifera quella tra Panthers e Bills, che consegna ai posteri una difesa ritrovata da una parte e una squadra comunque capace di lottare contro chiunque dall’altra. Carolina soffre ancora l’aridità offensiva di Cam Newton (20/32 per 228 yard), incapace di essere decisivo con continuità anche su corsa, come spesso fatto in passato. Per fortuna Graham Gano non sbaglia nulla e colpisce da 34, 28 e 20 yard. Per fortuna, soprattutto, Julius Peppers (6 tackle, 2 sack) e compagni distruggono ogni velleità avversaria, tenendo Tyrod Taylor (17/25 per 125 yard) e LeSean McCoy (12 portate per 9 yard) ai minimi e, di fatto, chiudendo la porta a ogni attacco avversario. Steven Hauschka sfrutta l’unica occasione avuta da 45 yard, la difesa tiene duro contro Newton e regala 6 sack, ma non basta. I Panthers (2-0) vincono per 9-3 contro i Bills (1-1). La pessima notizia per i padroni di casa è l’infortunio al tight-end Greg Olsen, il quale avrebbe affermato ai reporter presenti di avere una frattura al piede, che potrebbe tenerlo ai box per il resto della stagione.

La Week 3 comincia domani con la partita tra Niners e Rams, mentre nel weekend arrivano tante emozionanti sfide: da Eagles-Giants a Titans-Seahawks, da Lions-Falcons a Redskins-Raiders. Il football NFL entra nel vivo!

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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