[NFL] Week 1: catch Wentz if you can (Philadelphia Eagles vs Washington Redskins 30-17)

Parafrasando il titolo in lingua originale del film Prova a prendermi del 2001 di Steven Spielberg è possibile individuare uno dei motivi per i quali gli Eagles sono usciti vincitori dalla battaglia divisionale. 

Il protagonista, in questo caso, non è Leonardo Di Caprio, ma Carson Wentz (26/39 per 307 yard, 2 Td e 1 Int). Il ragazzone del North Dakota è un bersaglio difficile da abbattere per i rusher avversari, capace di abbinare ad un imponente stazza fisica un’elusività notevole. Vedere per credere la prima marcatura delle aquile: dopo aver eluso due tentativi di placcaggio il fulvo signal caller sgancia un bombolone da 58 yard direttamente fra le mani del redivivo Nelson Agholor (6-86-1 Td). La free safety di Washington D.J. Swearinger manca l’intervento e l’ex stella di USC passeggia serafico fino alla end zone.

redskins eagles

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La reazione dei Redskins è tutt’altro che veemente. Nel drive successivo allo svantaggio, una zampata di Cox provoca un fumble potenzialmente sanguinoso ai danni di Cousins. Potenzialmente perché Wentz commette uno dei rari errori della sua gara: lancia uno scriteriato backward pass verso Agholor che non controlla e perde a sua volta lo sferoide in seguito ad un bel colpo del nickel corner Fuller. Washington non sfrutta l’occasione, ed anzi commette un altro turn over in occasione di un ritorno di punt in cui Crowder manca la ricezione, propiziando il 13-0 degli ospiti. Sul possesso offensivo derivato dal fumble dello slot receiver Blount riceve a pochi passi dalla end zone e segna. 13 e non 14 in virtù dell’extra point fallito da Sturgis, che infilerà poi due calci dalle 50.

Sul finire del primo tempo i Redskins battono due colpi in rapida successione e si portano addirittura in vantaggio. Dapprima un pick six di Kerrigan (terzo in carriera su altrettanti intercetti) in occasione della seconda e ultima sbavatura di Wentz. Poi una grande azione personale del running back Chris Thompson, fresco di prolungamento contrattuale, che infrange due tackle dopo la ricezione (29 yard) e varca la linea di end zone. L’unico sprazzo positivo nell’attacco di Washington, mai in ritmo, inefficace sulle corse, e con Cousins piuttosto impreciso specialmente sul profondo.

Il primo tempo si conclude con gli Eagles nuovamente avanti grazie al field goal allo scadere.

redskins eagles

Il terzo quarto è sostanzialmente avaro di grandi emozioni. Due calci per parte mantengono le distanze invariate. Apprezzabile il doppio lavoro in copertura di Breeland e Swearinger che impediscono a Jeffrey di realizzare un big play su un 3rd e 26.

L’ultima frazione di gara si apre con la terza palla persa dai Redskins: Cousins cestina un drive promettente sparacchiando, già in red zone, un pallone troppo alto in direzione di Crowder. Facile preda per il corner Mills.

Le residue speranze di rimonta di Washington sono affossate dall’ennesimo turn over. A poco più di un minuto dalla conclusione, sul punteggio di 22 a 16, Graham batte il right tackle Moses e si avventa su Cousins. Risultato: palla viva, Cox se ne impossessa e la riporta in Td. A onor del vero pare che il Qb avesse già ultimato il gesto del lancio, tuttavia la crew arbitrale non ha ravvisato gli estremi per sovvertire la chiamata. La 2 point conversion di Jeffrey pone il sigillo definitivo sulla partita.

Phila interrompe la striscia di cinque sconfitte consecutive nel duello divisionale, mentre per Washington si tratta della quinta sconfitta in altrettante gare d’apertura dal 2012.

Troppo debordante il front seven degli Eagles per questa linea offensiva dei Redskins, che già durante la pre season aveva palesato un’involuzione preoccupante, specie in pass protection. Oltre al predominio nelle trincee, gli Eagles hanno saputo sfruttare sapientemente le play action di Wentz ed il tight end Ertz (8-93), storicamente indigesto per la difesa burgundy & gold. Come di consueto  è partito imballato Cousins, che avrà l’arduo compito di imbastire l’intesa con i suoi nuovi ricevitori (Pryor  11 target, 6 ricezioni per 66 yard). Almeno per il momento dovrà farlo in assenza del supporto di un gioco di corse valido (17 portate per 64 yard di guadagno, 30 delle quali ottenute proprio dal Qb).

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Al di là della gioia per la vittoria da segnalare una brutta tegola in casa Eagles: il corner Darby, arrivato recentemente grazie ad una trade con Buffalo, è stato vittima di un impressionante infortunio alla caviglia, che con tutta probabilità lo costringerà ai margini per l’intera stagione.

Gli highlight della partita

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Lorenzo Contini

Ho una passione sconfinata per il football. Tifo Redskins e Hurricanes grazie al leggendario Sean Taylor, il mio idolo sportivo: gone but never forgotten.

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