[NFL] Week 1: No Odell, no party e Dallas domina (New York Giants – Dallas Cowboys 3-19)

Partenza col botto per i Dallas Cowboys che contro la più accreditata rivale nella corsa al titolo della NFC East, i New York Giants, mettono subito in chiaro chi sia la favorita n°1, battendo i G-Men 19-3. Il dominio dei texani è stato netto in entrambe le fasi del gioco, con New York che è riuscita a dare qualche debole segno di vita in attacco solo nel secondo tempo.

L’offense dei Cowboys non è stata spumeggiante (il gioco più lungo ha prodotto 35 yard) ma ha dato dimostrazione di una solidità spaventosa contro una difesa assolutamente ostica come quella dei Giants. Prescott ha completato 24 passaggi su 38 per 258 yard e una meta, confezionando un’altra prestazione senza intercetti e sfruttando al meglio la sua mobilità per guadagnare qualche secondo in più per trovare i suoi ricevitori.

Il chiacchieratissimo Ezekiel Elliott si è messo alle spalle, almeno momentaneamente, una tumultuosa offseason, e pur non segnando ha comunque trascinato l’attacco texano portando a casa 104 yard di corsa e 34 su passaggio. Fra i ricevitori il fenomeno Dez Bryant è stato contenuto piuttosto bene dal cornerback Janoris Jenkins (appena due ricezioni per 43 yard per l’ex Oklahoma State) e così Prescott ha sfruttato le altre armi a sua disposizione, con l’ottimo Terrance Williams (6 ricezioni per 68 yard) e l’inossidabile Jason Witten (7 palle catturate per 59 yard e l’unica meta della giornata) a fare la parte del leone.

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Con questa gara tra l’altro Witten è diventato il leading receiver nella storia dei Cowboys con 11.947 yard guadagnate, superando un certo Michael Irvin. Meno efficace del solito è stato invece lo slot receiver Beasley (3-32), autore però di una ricezione pazzesca con la palla stretta fra la mano e la parte posteriore del paraspalle (in pratica dove ci sono le lettere dei nomi dei giocatori).

La linea offensiva, che presentava due nuovi giocatori in La’el Collins e Chaz Green, ha disputato un match onestamente solo discreto, un po’ per la difficoltà nel gestire una linea difensiva temibile come quella dei Giants, un po’ perché due fenomeni come Tyron Smith e Travis Frederick non hanno impressionato. Il migliore del quintetto è così stato la guardia Zach Martin efficace sia nel proteggere Prescott che nell’aprire varchi per i runner.

La difesa dei Cowboys era il “sorvegliato speciale” di questa prima giornata di campionato e, se da un lato il reparto di coach Marinelli è stato sicuramente aiutato dall’assenza del fenomenale receiver Odell Beckham, dall’altro ha offerto una signora prestazione dominando a lungo la partita.

La palma di MVP spetta senza ombra di dubbio ad un Sean Lee che è sembrato dappertutto ed ha impressionato non solo nel rushing game, che in fondo è la specialità della casa, ma anche nel passing game, in cui ha concesso sì 8 ricezioni ma per appena 31 yard. In linea difensiva è piaciuto soprattutto DeMarcus Lawrence, autore di due sack e cinque placcaggi.

Anthony Brown è invece stato il migliore nel reparto dei defensive backs e non solo per l’intercetto che ha di fatto chiuso il match ma anche per l’aver concesso una sola ricezione (su quattro palle lanciare nella sua direzione) per 6 yard. Da notare anche che nella difesa di Dallas ha finalmente fatto il suo esordio anche quel Jaylon Smith che era stato seconda scelta dei Cowboys nel draft 2016 ma che aveva saltato tutta la scorsa stagione per un terribile infortunio patito nell’ultima partita di college. Smith ha mostrato la velocità che ne aveva fatto uno dei prospetti più intriganti due anni fa e quando si sarà abituato alla NFL potrà essere un ottimo aiuto per Lee.

I Giants sono stati sicuramente penalizzati in attacco dalla già citata assenza di Odell Beckham, che non ce l’ha fatta a recuperare dall’infortunio alla caviglia, però la sua assenza non basta a giustificare una prestazione decisamente sotto tono. La futilità del rushing game (12 portate, 35 yard) ha messo ancora più pressione su un Manning poco protetto dai suoi tackle ma anche poco preciso. Con l’andar della partita, Manning, che festeggiava la duecentesima gara consecutiva, ha trovato un buon feeling con Sterling Shepard (7 ricezioni per 44 yard) e col tight end rookie Engram (4 per 44) ma l’attacco dei G-Men non ha mai trovato ritmo né pericolosità in profondità, con il leading receiver che alla fine è risultato il runner Vereen (9 palle catturate per 51 yard).

eli manning giants cowboys

La difesa dei Giants è stata in campo un’eternità e non ha affatto retto male contro un attacco potente come quello di Dallas: i due tackle Tomlinson ed Harrison hanno dato parecchio filo da torcere alla linea offensiva dei Cowboys, con quest’ultimo che ha messo in difficoltà persino un centro di grande valore come Fredericks.

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Fra i linebacker molto bene B J Goodson che alla fine ha messo assieme ben 18 fra placcaggi ed assist, risultando spesso decisivo nell’arginare il rushing game del team di casa grazie anche all’aiuto della safety Collins, ormai uno dei più forti interpreti del suo ruolo nella NFL. Nel secondario bravo Jenkins a mettere la museruola a Bryant ma tutto il reparto ha comunque evitato che Dallas mettese a segno lunghi guadagni                   

E sin dall’avvio di match si era capito che per gli attacchi non sarebbe stato un pomeriggio facile, con Dallas molto più efficace a muovere la palla ma non altrettanto brava a capitalizzare. Il primo drive dei Cowboys si arenava poco dopo metà campo per due incompleti di Prescott, mentre il secondo arrivava fin sulle 3 degli ospiti soprattutto grazie ad una grande ricezione di Butler, ma poi Prescott cercava tre volte Bryant e per tre volte la palla cadeva incompleta. Così alla fine era Bailey ad incaricarsi di segnare i primi punti stagionali per gli uomini con la stella sul casco.

L’attacco dei Giants produceva invece un paio di tre e fuori soprattutto grazie ad un sack di Lawrence, che risultava assolutamente imprendibile per il tackle Hart, e alle grandi giocate del linebacker Sean Lee. Recuperato il pallone, Dallas confezionava un altro lunghissimo drive con Elliott che iniziava ad ingranare. Un terzo down e 12 chiuso da un ottimo screen di Prescott a Williams faceva approdare i locali nella red zone ospite, ma un sack ed una “tragica” corsa di Elliott da -7, costringevano i Cowboys a dover utilizzare ancora Bailey per mettere altri punti sul tabellone.

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Nella serie seguente New York chiudeva finalmente un down sull’asse Manning-Shepard ma un buon intervento di Lee ancora su Shepard costringeva i Giants al punt. La difesa dei blu ospiti pur essendo quasi sempre in campo riusciva a fermare l’attacco di Dallas grazie ad un’ottima copertura del cornerback Apple su Butler ma sul rovesciamento di fronte l’attacco di coach McAdoo continuava a latitare.

Gli ultimi due minuti del primo tempo si rivelavano poi decisivi: un Elliott sempre più efficace apriva a strada alla play action con cui Prescott congelava i linebacker ospiti per trovare Witten in end zone per il 13-0 con poco più di 100 secondi da giocare. Ma non era finita qui: i Cowboys recuperavano il possesso sulle loro 24 dopo l’ennesimo punt dei Giants, ed un bel passaggio a Williams per 14 yard e una corsa di Prescott da 17 consentivano a Bailey di centrare i pali da 42 yard per il 13-0 di metà gara.

Il secondo tempo si apriva con New York che finalmente dava segni di vita in attacco: dopo non aver superato le proprie 35 per tutta la prima frazione, Manning e compagni chiudevano 4 primi down soprattutto grazie alle ricezioni di Shepard e Lewis, ma un sack di Tapper costringeva New York al field goal trasformato da Aldrick Rosas, al suo primo field goal in carriera nella regular season.

Sul rovesciamento di fronte Dallas non metteva a referto altri punti, nonostante una bella galoppata dopo la ricezione di Dez Bryant da 35 yard, ma al momento di produrre il massimo sforzo per chiudere ulteriormente il gap, i Giants si perdevano ancora. Tre incompleti di Manning ridavano la palla a Dallas che iniziava anche a giocare col cronometro. New York non subiva altri punti ma recuperato il pallone sprecava il prezioso possesso con Manning che veniva intercettato da Anthony Brown.

Elliott portava quindi “di peso” Dallas in raggio da field goal e al termine di un lungo drive Bailey si incaricava di mettere la parola fine al match con il quarto field goal di giornata, stavolta facile facile dalle 18.

Gli highlight della partita

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