[NFL] Week 1: Il leader e il “Golla-day” (Arizona Cardinals vs Detroit Lions 23-35)

Dalla partita di Ford field ci aspettavamo squadre migliori di quelle che avremmo poi visto in campo. Arizona e i suoi talentuosi protagonisti contro Detroit e la sua linea offensiva ricostruita nella offseason. Ne uscirà una partita brutta, arbitrata male e al termine della quale non avremo troppi elementi per valutare entrambe le compagini. A fare la differenza sarà Matthew Stafford e gli errori della sua controparte, oltre a un ragazzo che farà parlare di sè…

Il primo quarto è segnato da un clima agostano, nonostante si giochi al chiuso a settembre: ci riferiamo all’atteggiamento dei due attacchi, pressapochista a dir poco. Il primo intercetto lo lancia Carson Palmer, mettendo tra le braccia di Tavon Wilson un pallone terribilmente sospeso nel nulla. Incomprensione che non costa nulla però ai Cardinals, che due azioni dopo si vedono recapitare l’ovale da Matthew Stafford. La prima scelta assoluta del post 0-16 non si accorge che la traccia cross di un suo compagno si infrange su un avversario, e lo cerca comunque. Justin Bethel, slot corner dei Cards, ritorna il pallone firmando il provvisorio 7-0.
Il simbolo del primo quarto è però Kasey Redfern: il punter all’esordio in stagione regolare perde un punt, lo recupera, poi si invola incomprensibilmente sulla destra della linea offensiva quando, ben lontano dal primo down, prende un colpo di petto da un difensore ospite.
Sarà la fine della sua partita. Nella tragicomicità del primo periodo dei Lions arrivano anche i fischi di Ford Field: ripetiamolo, fischiati nei primi 15 minuti della prima partita stagionale.

peterson cardinals lions

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La difesa di Detroit, allora, entra in gioco realmente. Ferma il seguente possesso ospite a pochi centimetri dalla linea di meta, poi conferma che non sarà giornata per David Johnson, lo stellare runningback dei biancorossi. La linea si fa molto più opprimente su Palmer, che sparacchia un altro intercetto, stavolta per Glover Quin. Con sole 40 yard davanti, Detroit segna con la ricezione di Marvin Jones dopo che per tutto il drive Stafford utilizza le gambe per sfuggire ai rusher avversari (Chandler Jones compreso). Il distacco si riduce a una lunghezza per il calcio sbagliato di Phil Dawson e quello spettacolare da 58 yard di Matt Prater: 10-9 Arizona.

Per gli stessi Cardinals il terzo quarto è un misto di conforto e disperazione. La ricezione fantastica in mezzo a tre difensori da 24 yard di Johnson li avvicina al touchdown (poi realizzato), ma vede il loro astro accasciarsi al suolo dolorante. Il polso è più che traballante come testimonia la successiva azione del numero 31, che perde un fumble decisivo a pochi metri dalla sua linea di meta. Theo Riddick trasforma in altri sei punti il suo errore: 17-15 per gli ospiti.

Johnson non tornerà più per i Cardinals – e in queste ore si dibatte sulla sua disponibilità per l’impegno di settimana prossima – ed è come se la notte scendesse sui ragazzi di Bruce Arians.
Jim Caldwell mette la quarta: diminuisce il numero di corse per Ameer Abdullah e lascia che Stafford giochi tutti i down. A quel punto il campo si apre per Detroit, sfruttando qualche cenno di stanchezza della difesa ospite soprattutto se confrontata con l’inutilizzo di alcune armi offensive dei Lions.
Una di queste è Kenny Golladay: il rookie da North Dakota forma con Golden Tate e Jones un trio estremamente utile quando Stafford, come successo in questa gara, è costretto a uscire dalla tasca. Il primo TD per la matricola è un pasto facile sulla testa di Bethel – che gli rende una ventina di centimetri in altezza – partendo dallo slot.
Il secondo, che chiude i conti, una spettacolare ricezione in tuffo mentre il suo QB viene sotterrato da un difensore ospite e Patrick Peterson arranca seguendo proprio Golladay. 42 yard di presa che distanziano momentaneamente Kenny da qualsiasi altro ricevitore rookie in NFL.

La ciliegina sulla torta la mette Palmer, che, offuscato, non raggiunge Andre Ellington con un pallone abbastanza facile permettendo a Myles Killebrew di riportare in meta i punti l’intercetto del 17-35, poi arrotondato a 23-35 dall’unico possesso buono di Arizona nel quarto quarto. Un quarto quarto che ha visto il trionfo di Stafford e soci quando finalmente si sono visti lampi di buon gioco.

stafford lions

Quindi, quali conclusioni possiamo trarre da questa partita? Ben poche se pensiamo che l’operato delle due difese è stato quantomeno aiutato da quello dei due attacchi e che per tre quarti di gioco nessuna delle due avanguardie è sembrata irresistibile. Sono bastati 12 minuti di buon football dell’attacco di casa per decidere una partita la cui qualità alquanto risicata non ci saremmo mai aspettati.
In uno scenario del genere la W strappata dai leoni è quindi estremamente positiva per loro. La difesa sulle corse è buona e se la linea offensiva entrerà in sintonia, in breve tempo saranno la sorpresa che ci aspettiamo in NFC.

Una NFC che invece, probabilmente, non verrà travolta dai Cardinals. Anche qualora dovessero recuperare Johnson, Carson Palmer ha lasciato talmente tanto a desiderare da non poter essere, per il momento, considerato come condottiero affidabile. John Brown e Larry Fitzgerald hanno infatti giocato una buona partita, ma le palle perse del loro QB hanno tagliato le gambe alle speranze di imporsi a Ford Field.

Che per tre quarti ha visto la peggiore partita di questo turno, ma che spera sia solo un pomeriggio agostano di inizio settembre e che l’autunno porti più emozioni e convinzione per gli idoli di casa.

Gli highlight della partita

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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