NFL Preview 2017: New York Jets

Bei tempi quelli dei due AFC Championship consecutivi, nel 2009 e 2010. Bei tempi quelli del 10-6 a chiudere la regular season, a un soffio dal ritorno ai playoff. Bei tempi, probabilmente, anche quelli delle 5 vittorie dello scorso anno, a giudicare da ciò che aspetta i Jets dal prossimo settembre.

La peggior franchigia nel pur controverso panorama NFL, anche peggio dei Browns andati a una sconfitta dal secondo 0-16 nella storia di questo sport, aspetta soltanto di capire se farà la storia, seguendo i Lions nel percorso senza gioie appena descritto, oppure se sarà semplicemente una tragedia annunciata.

OFFENSE

Partiamo dalle buone notizie. Se non fosse così difficile trovarle, visto che il reparto si presenta tra i peggiori visti nel passato recente di questo sport. Partiamo dal quarterback: starter sarà Josh McCown, 38 anni, che in carriera ha all’attivo quasi più intercetti (69) che touchdown pass (79), seguito da due prospetti mai realmente sbocciati come Bryce Petty e Christian Hackenberg.
Per fortuna New York, che a meno di sorprese tra un anno avrà la prima scelta in un Draft ricco di quarterback interessanti, non ha speso un’altra preziosissima pick alla ricerca di sogni impossibili.

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matt-forte-jets

Tra i ricevitori, le più vivide speranze riguardano i rookie, ArDarius Stewart (79° scelta) e Chad Hansen (141°). Il primo potrà essere un fattore fin da subito, il secondo deve prima rafforzarsi fisicamente. Entrambi, comunque, vedranno assai spesso il campo, perchè i Jets hanno perso 1.839 delle 3.645 receiving yard della scorsa stagione in una sola offseason. Brandon Marshall farà le fortune dei Giants, Eric Decker rinfonzerà i Titans e il povero Quincy Enunwa, grande sorpresa con 857 yard e 4 touchdown, dovrà rientrare da un grave infortunio al collo che lo terrà fuori per l’intera annata.

Il tight-end Jordan Leggett, 150° scelta al Draft, va a unirsi ad Austin Seferian-Jenkins, tanto talentuoso quanto ricco di problemi fuori dal campo. Il backcourt salva il reparto, con i confermati Matt Forte e Bilal Powell capaci di comporre un duo da ben 1.535 yard e 10 touchdown nella scorsa regular-season. Nel nulla assoluto ci si aspetta da loro una stagione da protagonisti. Peccato che anche l’offensive line sia un disastro, non fosse per un James Carpenter che proverà a salvare una situazione drammatica. Poche speranze e zero aspettative, dunque.

DEFENSE

La difesa ha gravi lacune in ruoli chiave e, quasi sicuramente, non riuscirà a tenere in piedi un roster a pezzi. Ci sono, però, talenti veri su cui tenere gli occhi aperti. A partire dalle prime due scelte allo scorso Draft: con la numero 6 è arrivata la safety Jamal Adams, mentre con la numero 39 il pari ruolo Marcus Maye. Adams era uno dei migliori prospetti a disposizione e ha qualità da leader che saranno da subito utili in un reparto mutilato dalle tante partenze estive, su tutte quella del cornerback Darrelle Revis, accolto senza particolare entusiasmo al ritorno nella squadra che gli ha donato gli albori in NFL.

Marcus Gilchrist,Terrelle Pryor, browns jets

Maye ha un talento sconfinato e potrebbe risultare una steal per New York. Aggiungeteci Morris Claiborne, arrivato dai Cowboys per alzare l’asticella dopo la partenza di Revis. Per il resto, la secondaria manca di qualità e può andare in crisi contro qualsiasi avversario.

Il front seven ha perso il proprio capo indiscusso con la partenza di David Harris verso i Patriots, in una mossa davvero poco sensata da parte della dirigenza dei Jets. Tutte le speranze riguardano un Leonard Williams che, nonostante stia crescendo costantemente e abbia mostrato sprazzi di eccezionale grandezza in una stagione da 68 tackle e 7 sack, ancora sembra non aver mostrato tutto il proprio potenziale. Muhammad Wilkerson, dopo tante parole, è rimasto alla base per fortuna dei tifosi in verde nella Grande Mela. Tra i linebacker ci si aspetta un salto di qualità da parte di Darron Lee, 20° scelta assoluta nel 2016 e con le capacità per prendere in mano il timone della difesa.

COACHING STAFF

Todd Bowles viene confermato nel ruolo di head coach, in cui finora non ha demeritato, pur in una franchigia ricca di conflitti e problematiche di ogni genere. Quest’anno lo aspetta una missione (quasi) impossibile e, se dovesse ripetere quanto fatto l’anno scorso vincendo cinque partite, potrebbe ambire al premio di Head Coach of the Year. Difficile, soprattutto considerando che i Jets puntano dritti alla prima scelta assoluta al Draft 2017.

Todd Bowles Jets

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Confermato Kacy Rodgers, defensive coordinator, nella speranza che possa far esplodere il tanto talento a disposizione. Dai Saints, invece, arriva l’offensive coordinator John Morton, un vero e proprio esperto in fatto di wide receiver, allenati per lungo tempo a New Orleans con ottimi risultati, anche se è ancora tutto da valutare in un ruolo così importante. E così delicato, considerata l’oscenità dell’attacco di New York.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching staff

Quando fai sparire dal roster 11 veterani e li sostituisci con free agent a buon prezzo e giovani speranze, puoi anche esaurire le tue speranze prima di cominciare. Poveri Jets... Attacco da ricostruire a suon di tank, difesa da coltivare con cura. Good luck!

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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