NCAA Preview 2017: Notre Dame

I Fighting’ Irish sono reduci da un’annata che può essere definita disastrosa, soprattutto se considerata nell’ottica del glorioso passato del programma.

Personalmente, avendo vissuto tutte le partite dal vivo (ho avuto la fortuna di spendere un semestre da studente a Notre Dame), ho constatato come il clima di fiducia, che aleggiava nel campus all’inizio della stagione, si è presto trasformato in rabbia e delusione.

A tal proposito, ricordo di aver visto circolare foglietti nello stadio che chiedevano il licenziamento del coordinatore difensivo Brian VanGorder (e la dirigenza ha poi deciso di seguire il consiglio). Infatti, uno dei più grandi problemi che ha caratterizzato la stagione passata di Notre Dame è stato il problematico reparto difensivo che in più di qualche caso ha contribuito a sconfitte inaspettate.

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Era accettabile perdere contro Stanford? Sì. Era accettabile perdere contro Duke? Assolutamente no. E anche se in alcune partite “the luck of the of Irish” non c’è proprio stata (es. la partita contro Texas), sicuramente si poteva fare di meglio.

Molto contestato è stato anche l’allenatore Brian Kelly, che è stato però riconfermato. Brian Kelly dovrà riuscire a ribaltare le aspettative, pena il licenziamento (non a caso Michael Felder lo ha definito l’allenatore di college sulla sedia più bollente).

Lo scorso anno, Notre Dame era stata inizialmente proiettata come 11esima nella nazione ma, con solo 4 vittorie e ben 8 sconfitte, gli Irish hanno terminato la stagione fuori dal ranking. Abbiamo parlato delle colpe che ha avuto la difesa, che hanno portato al licenziamento del DC VanGorder dopo 4 partite. Ma le sconfitte sono continuate anche dopo, seppur con un miglioramento generale della performance difensiva. Il rendimento del reparto offensivo, al contrario, esclusa la sconfitta con NC State per 10 a 3, si è rivelato costante. Da notare che l’offensive line di Notre Dame era considerata, prima dell’inizio della stagione, una delle migliori nella nazione.

Ma i presupposti per la rivincita ci sono tutti, o almeno per ribaltare il record da 4-8 a 8-4. Nella migliore delle ipotesi, Notre Dame potrebbe anche aspirare alle 10 vittorie, anche se personalmente non me la sento di essere così ottimista. Eppure Trevor Match crede che gli Irish potrebbero essere un candidato a sorpresa per i Playoff, nel caso riuscissero a mettere a segno 10, o addirittura 11 vittorie.

Potrebbe sembrare una proiezione un tantino esagerata, soprattutto se vista nell’ottica della stagione passata, eppure è vero che il reparto offensivo quest’anno promette più che bene (con future scelte da primo giro al draft come Mike McGlincey e Quenton Nelson). La recruiting class di Notre Dame è stata considerata come 13esima nella nazione, con 21 giocatori reclutati con il National Signing Day 2017 (di cui 2 tra i 100 top-players). Inoltre, grande attesa circonda il nuovo quarterback titolare Brandon Wimbush, che si appresta a sostituire Deshone Kizer (draftato dai Cleveland Browns nello scorso draft) nel ruolo. La grande incognita rimane comunque la difesa, che potrebbe addirittura essere peggiorata complessivamente, anche se un alone di ottimismo ha caratterizzato l’ultimo mese di preparazione estiva . Non ci resta che aspettare il verdetto del campo.

Gli Irish giocheranno la prima partita questo sabato 2 settembre contro Temple alle 21:30 ora italiana. Tra i vari incontri della stagione, il più atteso è probabilmente quello contro Georgia, il 10 settembre (01:30 ora italiana).

Concludo con un bellissimo video (non-ufficiale) da vedere e rivedere in attesa di sabato.

https://www.youtube.com/watch?v=90FP0mpX5Dw

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