NFL Preview 2017: Philadelphia Eagles

Hanno sognato, i tifosi Eagles. Sognato che la seconda scelta assoluta allo scorso Draft, Carson Wentz, potesse emulare Dak Prescott, uscito però alla numero 135, in una stagione da rookie semplicemente sbalorditiva. Invece, vuoi per carenze personali, vuoi soprattutto per mancanze del reparto, il prodotto di North Dakota State ha chiuso la stagione con appena 9 touchdown pass e 13 intercetti dalla Week 5 in avanti.

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Altro 7-9, identico al record precedente, e altro viaggio rimandato ai playoff, che mancano dal 2013. L’offseason è trascorsa alla ricerca di nuove armi da inserire nell’arsenale di Wentz e il risultato, si può dire, è stato ottimo. Philadelphia vuole tornare a sognare, al più presto.

OFFENSE

Carson Wentz Eagles

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Avrà pur deluso dopo un inizio entusiasmante, ma a frenare Wentz è stato anche un parco ricevitori senza alcun protagonista oltre le 816 yard di Zach Ertz, leader anche per quanto riguarda i touchdown (4). Il tight-end è rimasto dov’è, a far coppia con Brent Celek, mentre per il resto la rivoluzione ha colpito il reparto. Jordan Matthews sarà l’unico ricevitore confermato con regolarità, affiancato da due grandi aggiunte come Torrey Smith, veterano di grande impatto da San Francisco, e soprattutto Alshon Jeffery da Chicago. Costato 9,5 milioni di dollari per il solo anno prossimo, Jeffery è un potenziale game changer. Se resta in salute è tra i migliori receiver della Lega sul profondo e ciò può garantire a Wentz di sfruttare a pieno il proprio braccio esplosivo.

A ciò si aggiungono Mack Hollins (n° 118 al Draft) e Shelton Gibson (n° 166) a regalare quantità al reparto. Dopo la partenza di DeMarco Murray, letteralmente rinato ai Titans, il backfield è rimasto carico di opzioni, ma senza un runningback dai grandi numeri. Motivo per cui, per appena 1,25 milioni di dollari, è arrivato in città LaGarrette Blount, che ha macinato 1.270 yard e visitato la end zone 19 volte in totale l’anno passato, vincendo il titolo, ai Patriots.

Backfield degli Eagles quanto mai ricco, con Ryan Mathews, ottimo nella scorsa stagione, Darren Sproles, Wendell Smallwood e Donnel Pumphrey, un colpo a sorpresa alla numero 132 del Draft, pronti a battagliare per ritagliarsi spazio e snap. L’offensive line meritava maggior attenzione, ma gli Eagles si augurano che Jason Peters, classe ’82, possa regalare un’ultima annata di livello prima di lasciar spazio a qualche nome nuovo in linea.

DEFENSE

E’ cambiato tutto. In meglio, nel front seven, in peggio, alle sue spalle. Il veterano Connor Barwin ha lasciato posto a destra a Chris Long, altro campione in carica in arrivo da New England. Alle sue spalle muoverà i primi passi la scelta numero 14 del Draft, Derek Barnett, pronto a raccogliere minuti e soddisfazioni fin dall’esordio in NFL. Bennie Logan, partito per Kansas City, ha lasciato spazio a Timmy Jernigan, ottimo innesto da left tackle dai Ravens. Al suo fianco un Fletcher Cox da 6.5 sack l’anno passato.

eagles defense

Man mano che si arretra, però, iniziano i problemi. Nolan Carroll e Leodis McKelvin non rappresentavano due opzioni costanti e di sostanza insostituibile, ma privarsi di colpo di 27 pass deflected e 3 intercetti, oltre a rivoluzionare l’intera secondaria, resta una scelta a tratti incomprensibile. Soprattutto perché il giramondo Patrick Robinson, arrivato dai Colts e alla quarta squadra in altrettante stagioni dopo cinque anni ai Saints, e Dwayne Gratz, ex Jaguars, non rappresentano alcun miglioramento rispetto ai precedenti. Ciò lascia Jalen Mills, scelta n° 233 al Draft del 2016, e il rookie Rasul Douglas, uscito alla n° 99, con le chiavi in mano, senza che abbiano l’esperienza giusta per confrontarsi contro gli squali di una NFC East quanto mai ricca di opzioni offensive tra Cowboys, Giants e Redskins.

Fortuna che, almeno tra le safety, Rodney McLeod e Malcom Jenkins rappresentano opzioni di indubbio valore, sperando che possano ulteriormente migliorare gli spettacolari numeri dell’anno passato, in cui hanno totalizzato 155 tackle, 16 pass deflected e 6 intercetti.

COACHING STAFF

Doug Pederson Eagles

Doug Pederson ha convinto, complessivamente, nella propria stagione d’esordio sulla panchina degli Eagles. L’inizio è stato prorompente, poi la stagione si è evoluta su scenari molto meno esaltanti, ma l’ex Chiefs è riuscito a mantenere Philadelphia su binari di sviluppo tattico e mentale. Ora che la squadra ha le opzioni giuste per conquistare un record positivo, però, si attende un’annata da protagonista anche per lui.

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Su Frank Reich hanno messo gli occhi i Bills, ma la crescita di Wentz passa soprattutto da lui e non gli è stato ovviamente concesso di lasciare la città dell’Amore Fraterno. Lui e Jim Schwartz, defensive coordinator, rappresentano un duo di valore, anche se in questo coaching staff manca probabilmente un leader indiscutibile a livello psicologico.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

Nel complesso, i presupposti per uscire dall'anonimato ci sono tutti. La NFC East si preannuncia esplosiva alla vigilia e gli Eagles saranno tra i protagonisti. Quanto in positivo lo decideranno Wentz e compagni da un lato, le mancanze difensive dall'altro. Ma, soprattuto, Doug Pederson.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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