NFL Preview 2017: Cleveland Browns

I Browns sono stati, per distacco, la peggior squadra dell’intera NFL l’anno passato. Una sola vittoria a fronte di 15 sconfitte e lo spettro dello 0-16 cancellato soltanto da un successo di misura contro i Chargers, accolto a Cleveland come un’impresa ai playoff. Già, i playoff. In Ohio non si vedono dal 2002, mentre l’ultima gioia in post-season risale addirittura al 1994.

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Andiamo con ordine, però. Perché il vero miracolo, anche quest’anno, sarebbe anche soltanto avvicinarsi ad un record positivo, che manca dal 10-6 del 2007. Chissà che un Draft miracoloso e tante ottime mosse in offseason possano presto regalare qualche soddisfazione alla franchigia più tragicomica della Lega.

OFFENSE

Partiamo da un chiaro presupposto: la questione quarterback non è stata sistemata. Lo starter dovrebbe essere ancora Cody Kessler (128/195 per 1.380 yard con 6 TD pass e 2 INT), anche se Cleveland ha messo due nuovi nomi alle sue spalle pronti a subentrare: Brock Osweiler, reduce da una tragica annata in cui ha chiuso con più intercetti (19 complessivi) rispetto a touchdown pass (17) ai Texans, e DeShone Kizer, colpo dei Browns alla 52° scelta dello scorso Draft, dopo che era dato come possibile prospetto da primo giro.

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deshone kizer

Che sia Kessler, Osweiler o Kizer, in quest’ordine di probabilità, il quarterback agli ordini di coach Hue Jackson avrà vita più facile rispetto a un anno fa. Gli arrivi del centro J.C. Tretter, fenomenale ai Packers prima di farsi male, e della guardia Kevin Zeitler, tra i migliori nel ruolo in NFL con i Bengals, alzano enormemente le potenzialità della linea offensiva, già fornita di Joe Thomas, unico Pro Browler della passata stagione. Ne gioverà ulteriormente il backfield, che è stato comunque capace di racimolare ben 1.712 yard in 350 portate, 4.9 di media, e in particolare Isaiah Crowell (198 portate per 952 yard con 7 touchdown).

L’arrivo di Kenny Britt dai Rams migliora la situazione tra i ricevitori, che però perdono il pezzo forte in Terrelle Pryor, punta di diamante nella scorsa annata. Ancor più atteso, quindi il riscatto di Corey Coleman, che ha ricevuto appena 33 lanci su 74 target per 413 yard dopo essere stato scelto alla numero 15 nel Draft 2016. Occhio anche a David Njoku, prospetto molto interessante che andrà a sostituire Gary Barnidge nel ruolo di tight-end.

DEFENSE

Qui la questione si complica, ma nel contempo si fa più interessante. Partiamo dalle note positive: Myles Garrett, prima scelta allo scorso Draft, è un defensive end in grado di cambiare la storia di un intero reparto ed è manna dal cielo per una franchigia in cerca di simboli per il futuro come i Browns. Alla 25, poi, ecco Jabrill Peppers, una safety dall’atletismo e dal carisma sconfinato, ovvero tutto ciò che serve per dare una scossa alla secondaria. E non è finita qui, perché alla 126 ecco Howard Wilson, un cornerback dalle grandi potenzialità se migliora fisicamente.

Jamie Collins browns

Jamie Collins ha ottenuto il lauto rinnovo che auspicava e a 50 milioni di dollari per i prossimi quattro anni può essere ritenuto un ottimo affare concluso da Cleveland. Joe Haden resta il leader della secondaria, anche se Jason McCourty, 13 intercetti e 73 pass deflected negli 8 anni ai Titans, e Calvin Pryor, prospetto di grande interesse in arrivo dai Jets, spingeranno per un posto di rilievo rispettivamente tra i cornerback e le safety.

Non sembra nemmeno di parlare della franchigia conosciuta nel recente passato a parlare di tanti arrivi azzeccati e di qualità, a conferma di una delle offseason migliori da tempo immemore in Ohio. E occhio a Emmanuel Ogbah, 32° scelta nel 2016 e leader di squadra con 5.5 sack l’anno passato. In un reparto che funziona può esplodere.

COACHING STAFF

Jackson è rimasto ai posti di comando e chiamerà ancora le chiamate in attacco senza avere al proprio fianco alcun offensive coordinator.. Il miglioramento di squadra sarà deciso anno dopo anno e nessuno può portarlo avanti meglio dell’ex offensive coordinator dei Bengals, la cui mano si è già vista nella crescita improvvisa di Pryor e nella rinascita di Crowell.

Hue Jackson Browns

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Meno comprensibile, invece, la scelta di fare a meno del defensive coordinator Ray Horton. Infortuni e partenze estive di un anno fa hanno complicato in maniera mostruosa il compito di Horton, che avrebbe meritato una chance con l’ottimo reparto per la prossima stagione. Il sostituto, Gregg Williams, ha alle spalle un ottimo curriculum, ma è sembrato spaesato e senza particolare energia alla guida di una difesa esaltante come quella dei Rams, che ha reso meno del dovuto negli ultimi tre anni con lui a capo.

Confermato Al Saunders come offensive coordinator, sperando che i fasti che gli valsero il premio di NFL Offensive Coach of the Year nel 2005 possano presto ripetersi anche ai Browns.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

Franchigia maledetta, certo. Ma, mai come oggi, speranzosa nel domani. Attacco in cerca di un timoniere, ma in crescita. Difesa potenzialmente esplosiva. È tutto nelle mani di Jackson.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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Un Commento

  1. Non riusciranno chiudere in positivo quest’anno ma sembra che il prossimo sia un draft pieno di potenziali ottimi QB, sembra abbiano un progetto solido no?

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