La Strada verso il Draft: Sidney Jones

Età: 21 – Ruolo: Cornerback – College: Washington
Classe: Junior – Altezza: 6’1 (1.85 m) – Peso: 181 (82 kg)
I mesi che separano i ragazzi in uscita dal college dal draft sono i più delicati. Sogni e speranze possono infrangersi in una frazione di secondo, proprio come successo a Sidney Jones, ultra talentuoso cornerback di Washington che, al suo Pro Day, si è rotto il tendine di Achille. L’infortunio, però, non deve allontanare lo sguardo dalle qualità incredibili di questo ragazzo, a pieno diritto uno dei giocatori più forti dell’annata 2017.

Da quando Marcus Peter ha lasciato Washington per salire in NFL, Jones è diventato il cornerback più incisivo della PAC-12, tanto che anche alcuni top team erano reticenti a lanciare dalle sue parti, temendo le sue grandi abilità di playmaker. In tre anni agli Huskies ha registrato 8 intercetti, 21 passaggi deviati e 6 fumble forzati, risultando un fattore in quasi ogni partita.

Jones probabilmente è il miglior shutdown corner di questo draft. In marcatura 1 vs 1 è un’ombra per il ricevitore e non si scolla da lui nemmeno di un centimetro.  Si muove con fluidità, è rapido, scattante, non ha problemi a seguire qualsiasi traccia e sa quando anticiparla per rompere l’azione di lancio. Ha braccia lunghe con cui infastidisce il ricevitore e disturba le linee di passaggio. In marcatura a zona è molto attento e legge bene i movimenti del quarterback. È un playmaker nato, sa quando è il momento giusto per girarsi verso la palla e, in aria, ha un controllo del corpo eccezionale. Si è reso protagonista di alcuni intercetti spettacolari ad una mano e ha una coordinazione oculo-manuale impressionante. È molto pericoloso come blitzer, ma la sua qualità primaria rimane quella di eliminare dal gioco l’opzione offensiva numero uno degli avversari.

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Oltre al serio infortunio, l’unico dubbio riguardo all’ex Husky è il fisico un po’ leggero. Contro i ricevitori più grossi va in difficoltà e non è adatto a coprire i tight end. È un buon placcatore, ma deve migliorare tecnicamente e, soprattutto, i coach vorrebbero vederlo impegnarsi maggiormente in run support, dove tende ad essere pigro.

Non ci sono dubbi che, una volta pienamente recuperato, Jones sia un cornerback titolare in qualsiasi formazione. Sull’esterno saprà farsi valere e potrebbe diventare un temibile avversario per i quarterback avversari.

Prima dell’infortunio, Jones era chiaramente un prospetto da top 15 e ci sarebbe stata una gara all’ultimo secondo per poterlo aggiungere al proprio roster. Ora la situazione è cambiata e non è escluso che molte squadre, preoccupate dal suo infortunio al tendine di Achille, decidano di aspettare fino al secondo round.

Questo tipo di situazione potrebbe favorire i Cowboys alla 28, poiché ci hanno insegnato a non soffermarsi solo sull’infortunio e vedere il quadro generale. I ragazzi di Jerry Jones hanno bisogno tantissimo di aggiungere un cornerback e Jones sarebbe un innesto perfetto. Anche i Packers potrebbero pensarci data la loro disastrosa situazione nel backfield difensivo. Grazie alla forza dell’attacco non avrebbero grossi problemi ad aspettare il recupero di Jones, per avere poi un jolly dal mazzo a stagione inoltrata.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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