La Strada verso il Draft: Leonard Fournette

Da due anni, Leonard Forunette è uno dei giocatori più chiacchierati del panorama NCAA. La sua comparsa sulla cronaca sportiva avviene nell’anno da sophomore, quando stupisce il mondo del football con una media di 162.8 yard a partita, che gli valgono 1.953 yard a fine stagione e l’inserimento nel primo team della SEC e il titolo di All American.

Fisicamente ha più la struttura di un linebacker che non di un running back. Fournette è alto, possente, forte fisicamente, un vero martello che colpisce con violenza i difensori che si parano sul suo cammino. Incassa bene le spalle, ha un ottimo equilibrio e riesce a mantenere inalterato il suo slancio anche dopo il primo contatto. Guadagna yard aggiuntive con facilità ed è un incubo al secondo livello. Ha molta fiducia nei suoi uomini di linea e si fionda nei varchi con scatti fulminei. A dispetto della stazza è molto agile ed ha un gran bel repertorio di movimenti che lo rendono imprevedibile. Nelle situazioni in cui bisogna segnare è una sicurezza e come arma da corto yardaggio è pericolosissimo.

Come per ogni prospetto in uscita dal college, non è tutto oro quel che luccica. All’infuori dal backfield, Fournette è un giocatore quasi inutile, litiga con la palla ed è pigro nel correre le tracce. Nella pass protection è appena sufficiente, tende a contrastare i difensori con la sola forza fisica e non si impegna a fondo. In carriera ha registrato 8 fumble e il suo stile di corsa lo espone a infortuni fastidiosi che potrebbero limitare il suo impiego. A livello di corsa il suo problema principale riguarda il decision making, non sempre rapido ed efficace.

Da parecchi anni non vedevamo un running back puro così forte. Fournette è un giocatore che corre “nord-sud” ed è perfetto per uno schema offensivo che si basi sulla forza fisica. Fuori dal backfield non è efficace, motivo per cui si troverebbe bene in una squadra che lo può schierare come martello pneumatico nei primi due down e lasciare il terzo ad un atleta più dotato sul gioco aereo.

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una rinascita dei running back al draft. Molti team investono su giocatori freschi per avere un running game potente e a basso costo, cercando di massimizzare l’investimento nei primi anni di carriera del giocatore. Fournette si cala perfettamente in questo contesto e difficilmente uscirà dalle prime 10-15 posizioni.

Jacksonville da qualche anno è considerata pronta a diventare una pretender nella AFC South, ma ogni anno fallisce. Fournette darebbe sollievo al gioco altalenante di Blake Bortles, potendo stabile da solo un running game efficace e produttivo. Dovesse scivolare oltre non dovrebbero mancarlo i Panthers, che lo scorso anno si sono ritrovati sommersi dai problemi. Un gioco di corse che schieri il prodotto di LSU e l’imprevedibilità di Cam Newton diventerebbe difficile da arginare per le difese avversarie e potrebbe riportare Carolina in lotta per la post season.