Il riassunto di week 6 NFL

Una sola squadra resta imbattuta nella NFL, i Cardinals in NFC, mentre in AFC al comando ci sono i Ravens al termine di un’intensa Week 6. Falcons, Jets, Niners e Saints sono a riposo, mentre tutte le altre si danno battaglia in 14 partite. Partiamo!

C’erano dei dubbi sulla prestazione di Brady dopo l’infortunio al pollice di settimana scrosa, ma è bastato il primo drive per capire che i Bucs (5-1) sarebbero andati incontro alla quinta vittoria stagionale: contro gli Eagles (2-4) finisce 28 a 22. Dopo il touchdown iniziale, la partita di Brady (34/42 per 297 yard, 2 TD e 1 INT) continua in maniera impeccabile fino al terzo quarto quando, con il punteggio di 28 a 7, rallenta la marcia forse troppo presto lasciando agli Eagles la possibilità di avvicinarsi con 2 touchdown consecutivi: con soli 6 punti a dividere le due squadre, il quarterback dei Bucs riprende in mano le redini dell’incontro e con un paio di giocate chiave esaurisce il tempo mantenendo il possesso. Nonostante la sconfitta per soli sei punti, gli Eagles non sono mai sembrati in grado di competere, una delle cause principali è senza dubbio Hurts: il quarterback segna 3 volte (un lancio e due corse) ma deve ringraziare il garbage time, nel resto dell’incontro si è rivelato parecchio impreciso (12/26 per 115 yard, 1 TD e 1 INT; 10×44 e 2 TD). Ottime infine le partite di Brown (9×93 e 1 TD) e Fournette (22×81 e 2 TD).

Nonostante i quattro touchdown e il punteggio di 23 a 20 che ha visto prevalere i Jaguars (1-5) sui Dolphins (1-5) non si può certo dire che il pubblico londinese abbia assistito ad una bella partita. I Dolphins partono bene e sembrano voler prendere il largo il prima possibile grazie anche al buon inizio di Tua (33/47 per 329 yard, 2 TD e 1 INT) che, inattivo dalla seconda settimana, trova Waddle (10×70 e 2 TD) in endzone per il vantaggio. Dall’altra parte i Jax fanno di tutto per non segnare dei touchdown: tra i drop di Darnold e Shenault e le penalità, non vanno oltre un field goal. Nel terzo quarto Lawrence (25/41 per 319 yard e 1 TD) risveglia i suoi compagni e con un paio di ottime azioni, approfittando delle varie assenze nella secondaria di Miami, trova il momentaneo vantaggio per 17 a 13; all’inizio dell’ultimo periodo, dopo il secondo touchdown di Waddle e il field goal di Wright, la partita si ferma sul 20 pari. A meno di 2 minuti dal termine i Dolphins decidono di provare a convertire un quarto tentativo sulle proprie 46 ma la corsa di Brown è troppo corta; i Jaguars sfruttano bene il poco tempo rimasto e piazzano i 3 punti del definitivo vantaggio.

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Il dominio dei Bengals (4-2) sui Lions (0-2) per 34 a 11 mantiene in corsa i primi per i playoff mentre, con la vittoria dei Jaguars, la squadra di Detroit diventa la prima candidata per la prima scelta assoluta al prossimo draft. Nel primo tempo l’attacco guidato da Burrow (19/29 per 271 yard, 3 TD e 1 INT) fatica a carburare e riesce a mettere sul tabellone solo 10 punti grazie alle corse di Mixon (18×94 yard; 5×59 yard e 1 TD) e al touchdown di Evans; dall’altra parte sono le tante imprecisioni di Goff (28/42 per 202 yard e 1 INT) a lasciare intoccato il punteggio. All’inizio della ripresa è ancora il running back dei Bengals a fare la differenza e con una screen corre per 40 yard fino in endzone; c’è infine altra gloria per Burrow che trova Uzomah, dopo un lancio da 53 yard per Chase, per il touchdown che chiude virtualmente la partita.

Considerati i tantissimi errori dei Panthers (3-3) è difficile pensare che i Vikings (3-3) siano riusciti a spuntarla per 34 a 28 solo all’overtime. Si è perso il conto dei lanci droppati in questa partita e l’inizio terrificante di Darnold (17/41 per 207 yard, 1 TD e 1 INT), che subisce un intercetto risultato del panico nella tasca, in aggiunta al fumble di Moore, avrebbero tagliato le gambe a qualsiasi squadra sopartutto perché i Panthers arrivano all’ultimo quarto sotto di 11 punti. La situazione non migliora di tanto anche dopo il field goal che accorcia le lunghezze a otto perché l’attacco si trova a dover giocare un quarto e 10 dalle proprie 4 yard con meno di 2 minuti rimasti. Due azioni miracolose di Darnold che trova prima Thomas, 41 yard, e poi Moore con una ricezione che ha dell’incredibie, gli permettono di avere lo spazio e il tempo per lanciare in endzone Anderson; la conversione da 2 riesce e i Panthers pareggiano a soli 46 secondi dal termine. I Viknigs avrebbero l’occasione di vincerla subito grazie a un’ottima giocata di Cousins (33/48 per 373 yard e 3 TD) che però vede la speranza svanire per colpa del field goal mancato. Il lancio della moneta sorride al team del Minnesota che con le corse di Cook (29×140 e 1 TD) e la ricezione di Osborn chiude la partita.

Rookie Watch di week 6 NFL

Doveva essere la partita più combattuta del weekend quella tra i Ravens (5-1) e i Chargers (4-2), favoriti nei pronostici: in realtà si è rivelata una gara a senso unico per il team di Baltimora che domina con un rotondo 34 a 6. Il problema più grosso per i Chargers è stato quello di non essere stati in grado di fermare le corse: Freeman, Murray e Bell hanno portato a casa 115 yard e 3 touchdown. In questo numero non sono state però contate le corse di uno strepitoso Jackson (19/27 per 167 yard, 1 TD e 2 INT; 8×51 yard) che ha fatto vedere di più le sue qualità da running back, non avendo dovuto ricorrere al suo arsenale aereo. Al contrario l’attacco dei Chargers ha fatto molta fatica a macinare terreno e la sola segnatura è arrivata grazie all’intercetto che ha concesso ad Herbert (22/39 per 195 yard, 1 TD e 1 INT) poche yard da conquistare. Una serata sicuramente da dimenticare per il quarterback dei Chargers che ha dovuto far fronte alla tanta pressione dei blitz e ai tanti drop dei suoi ricevitori.

L’esito delle partite dei Packers (5-1) si può spesso intuire dal comportamento di Rodgers e, se nella partita contro i Saints è sembrato poco ispirato, contro i Bears (3-3) ha dato spettacolo anche in sideline urlando a gran voce “Chicago sei ancora mia!”: tutto corretto se pensiamo che è la 22esima vittoria in carriera; al Soldier Field i Packers passano 24 a 14. Il quarterback sopracitato non è stato esaltante nei numeri ma molto preciso completando 17 su 23 per 195 yard con 2 touchdown più uno in corsa. Fields (16/27 per 174 yard, 1 TD e 1 INT) dall’altra parte ha giocato una partita discreta, nonostante l’intercetto avvenuto dopo un offside non chiamato dagli arbitri e nonostante la rivedibile linea offensiva di Chicago, trovando finestre di lancio ridottissime e correndo, ovviamente, 6 volte per 43 yard. Si sapeva con largo anticipo che la pressione difensiva dei Packers non avrebbe fatto sconti, ma i tifosi dei Bears possono comunque rimanere ottimisti per il prossimo futuro: oltre a Fields hanno scoperto che Herbert (19×97 e 1 TD) può essere un valido sostituto di Montgomery e Williams.

Se ci fermassimo a guardare le yard guadagnate dai Texans (1-5) e dai Colts (2-4), ci sembrerebbe di aver assistito ad una partita equilibrata data la risicata differenza: alla storia però passa solamente il 31 a 3 per i padroni di casa. A dire la verità alla fine del primo tempo i Colts erano in vantaggio solo 10 a 3, ma per i Texans è crollato tutto nel terzo quarto a causa di due errori sanguinosi: il primo è l’inercetto subito da Mills (29/43 per 243 yard e 2 INT) che Wentz (11/20 per 223 yard e2 TD) ha trasformato due azioni più tardi in touchdown; poco dopo e con il punteggio di 17 a 3, il coaching staff dei Texans decide di non provare a convertire un quarto e 2 da metà campo, il drive dei Colts parte quindi dalle proprie 12 ma Taylor (14×145 e 2 TD) con sole quattro corse vola in endzone. In meno di dieci minuti i Colts passano da 10 punti a 24, chiudendo virtualmente l’incontro.

Prestazione stratosferica per i Cardinals (6-0), che schiantano i Browns (3-3) e restano imbattuti. A guidare Arizona è un Kyler Murray da urlo (20/30 per 229 yard con 4 TD pass), che demolisce i padroni di casa con un poker di touchdown pass per Christian Kirk, A.J. Green e due volte per il fido DeAndre Hopkins. Gli ospiti aggiungono anche 144 rushing yard, due field goal di Matt Prater da 51 e 33 yard e una prestazione difensiva pazzesca, con Jordan Hicks al timone (6 tackle, 2 sack, 2 tackle for loss). Cleveland resta con le spalle al muro e, a eccezione di un paio di pregevoli viaggi in end zone dello scatenato Donovan Peoples-Jones (4 ricezioni per 101 yard e 2 TD), Baker Mayfield (19/28 per 234 yard con 2 TD pass, 1 INT e 2 fumble) non riesce a trovare contromisure efficaci. Vincono i Cardinals per 37-14 sui Browns.

Top giocatori difensivi di week 6

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Un terrificante Derrick Henry (20 portate per 143 yard e 3 TD) guida i Titans (4-2) alla vittoria contro i Bills (4-2). King Henry varca la end zone per tre volte su corsa, da 76, 3 e 13 yard, ribaltando le sorti di una partita che, altrimenti, sarebbe stata dominata da un Josh Allen eccezionale (35/47 per 353 yard con 3 TD pass e 1 INT). Stefon Diggs per 14 yard, Cole Beasley per 29 e T Sweeney per 1 festeggiano le tre perle del quarterback, Taylor Bass aggiunge i field goal da 24, 28 e 52 yard, in parte pareggiati da quelli di Randy Bullock da 43 e 38 yard, ma non basta, perché un Ryan Tannehill modesto al lancio (18/29 per 216 yard e 1 INT) aggiunge una corsa vincente da 4 yard. I Bills avrebbero l’occasione per forzare l’overtime o conquistare la vittoria, ma Justin Simmons ferma Allen in un decisivo quarto down e i Titans festeggiano il successo per 34-31.

Tornano a vincere i Chiefs (3-3), che ribaltano il Football Team (2-4) dopo un primo tempo da dimenticare. Un incostante Patrick Mahomes (32/47 per 397 yard con 2 TD pass, 2 INT e 1 fumble) colleziona più ombre che luci fino all’intervallo e Washington è avanti, grazie ai field goal di Dustin Hopkins da 50 e 43 yard e all’unico touchdown pass di giornata di Taylor Heinicke (24/39 per 182 yard con 1 TD pass e 1 INT), per 39 yard tra le mani di Ricky Seals-Jones. Nel secondo tempo, però, c’è una sola squadra in campo, trascinata dai touchdown pass di Mahomes per Tyreek Hill prima e Demarcus Robinson poi, cui si aggiunge il secondo viaggio in end zone su corsa di giornata di Darrel Williams, a segno da 2 e 3 yard. Il Football Team non ha armi per ribattere e i Chiefs vincono 31-13.

Vittoria in scioltezza per i Rams (5-1) contro i derelitti Giants (1-5). Le prestazioni agli antipodi dei due quarterback, lo straordinario Matthew Stafford (22/28 per 251 yard con 4 TD pass, 1 INT e 1 fumble) e il pessimo Daniel Jones (29/51 per 242 yard con 3 INT e 2 fumble), indirizzano la partita in favore degli ospiti, che già all’intervallo hanno messo la vittoria in cassaforte. Robert Woods per 15 yard, Darrell Henderson per 25 e un devastante Cooper Kupp (9 ricezioni per 130 yard e 2 TD) per 3 e 13 yard fanno impazzire Los Angeles e Stafford, con Henderson che aggiunge un secondo touchdown su corsa da 2 yard. Decisamente troppo per New York, falcidiata dagli infortuni – che colpiscono anche Kadarius Toney a inizio partita – e a segno soltanto con la corsa vincente di Elijhaa Penny da 4 yard. Un devastante Taylor Rapp (4 tackle, 3 pass deflected, 2 INT) tiene sotto chiave Jones e i Rams vincono 38-11 sui Giants.

I Raiders (4-2) allontanano le tante polemiche dell’ultima settimana con una bella vittoria contro i Broncos (3-3), che regala un esordio da sogno al nuovo head coach Rich Bisaccia. Al touchdown pass di un produttivo Derek Carr (18/27 per 341 yard e 2 TD pass) per 48 yard per Henry Ruggs replica un falloso Teddy Bridgewater (35/49 per 334 yard con 3 TD pass, 3 INT e 1 fumble) con il lancio per 23 yard per Tim Patrick. Da lì in avanti, però, parte la fuga di Las Vegas, trascinata dal doppio touchdown di Kenyan Drake, prima su ricezione per 31 yard e poi su corsa da 18 yard, seguito da quello di Josh Jacobs da 3 yard. Un temibile Maxx Crosby (6 tackle, 3 sack, 1 tackle for loss, 1 pass deflected) e l’ottima difesa ospite forzano i tanti errori di Bridgewater e il risveglio per il quarterback arriva troppo tardi, con i touchdown pass per Curtland Sutton e per Noah Fant a giochi praticamente fatti. La rimonta non si compie e i Broncos cadono per 24-34 contro i Raiders.

La TOP 10 NFL di week 6

Ai Cowboys (5-1) serve l’overtime per avere la meglio sui combattivi Patriots (2-4). A stappare la partita è la corsa vincente da 4 yard di un grande Damien Harris (18 portate per 101 yard e 1 TD), ma un efficiente Dak Prescott (36/51 per 445 yard con 3 TD pass, 1 INT e 1 fumble) trova Blake Jarwin in end zone per 1 yard. Un buon Mac Jones (15/21 per 229 yard con 2 TD pass, 1 INT e 1 fumble) sigla il sorpasso sull’asse con Hunter Henry, poi New England si ferma fino al quarto periodo e lascia strada agli ospiti. Un fantastico CeeDee Lamb (9 ricezioni per 149 yard e 2 TD) sigla il sorpasso, mentre Greg Zuerlein aggiunge i field goal da 30 e 45 yard. Il primo touchdown in carriera di Rhamondre Stevenson, su corsa da 1 yard, viene bruciato dall’intercetto del clamoroso Trevon Diggs, che sale a quota 7 in stagione e riporta il pallone per 42 yard fino alla end zone avversaria. Jones, però, dimostra carattere e ribalta di nuovo tutto lanciando Kendrick Bourne per 75 yard in end zone. Zuerlein, però, ha un asso nella manica e sigla il 29-29 allo scadere con il field goal da 49 yard. In overtime il sogno dei Patriots si spezza quando Lamb fa bis di touchdown per 35 yard e regala la vittoria ai Cowboys per 35-29.

Gli Steelers (3-3) piegano la resistenza dei Seahawks (2-4), privi di Russell Wilson e sempre più in difficoltà in questo avvio di stagione. Ben Roethlisberger (29/40 per 229 yard con 1 TD pass e 1 fumble) fa felice Najee Harris con il touchdown pass per 5 yard, poi Eric Ebron regala il bis con un’insolita corsa vincente da 1 yard. Alex Collins (20 portate per 101 yard e 1 TD) non fa rimpiangere Chris Carson e trova la end zone da 2 yard, mentre un discreto Geno Smith (23/32 per 209 yard con 1 TD pass e 1 fumble) replica al collega con il lancio in end zone per Will Disly. Da qui in avanti la sfida si trasforma in una battaglia a suon di field goal tra Chris Boswell, a segno da 27 e 52 yard, e Jason Myers, che forza l’overtime centrando i pali da 40 e 43 yard. A quel punto è un T.J. Watt dominante (7 tackle, 2 sack, 3 tackle for loss, 3 pass defleted) a vincere la partita, forzando un fumble dalle mani di Smith e consentendo a Boswell di andare a segno da 37 yard. Gli Steelers vincono per 23-20 sui Seahawks.

Un’emozionante Week 7 parte con un bel Thursday Night tra Browns e Broncos, mentre la domenica si scalda grazie alle sfide tra Titans e Chief e tra Ravens e Bengals. Chiude il Monday Night tra Seahawks e Saints, mentre a riposo ci sono Bills, Chargers, Cowboys, Jaguars, Steelers e Vikings.

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a cura di Massimiliano Poli e Alessio Salerio

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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