La Strada verso il Draft: Quincy Wilson

Età: 21 – Ruolo: Cornerback – College: Florida
Classe: Junior – Altezza: 6’1 (1.85 m) – Peso: 213 (97 kg)

Dopo aver prodotto due defensive back nel primo giro del Draft 2016, l’università di Florida si appresta ad un possibile, e quasi certo, back to back quest’anno; Quincy Wilson e Teez Tabor infatti sono due giocatori che nelle board degli scout NFL si trovano molto in alto, con Wilson che grazie alle sue caratteristiche, ha tutte le armi per essere un perfetto “shutdown” corner tra i Pro, anche se sappiamo quanto possa essere varia questa definizione.

Dopo un 2016 terminato con 3 intercetti, 6 PBU, 33 tackles e 1 sack il junior da Fort Lauderdale ha deciso quindi che era il momento giusto per dichiararsi al Draft. La sua produzione durante i 3 anni a Gainesville è aumentata di stagione in stagione e grazie alla sua struttura fisica, e alle lunghe braccia, Wilson rappresenta la base ideale per costruire il prototipo del cornerback perfetto per la NFL.

Giocatore che ha la velocità e l’atletismo per competere con i miglior ricevitori, Wilson grazie alle lunghe leve riesce a contestare la ricezione (le cosiddette 50-50 balls) anche a WR più alti di lui ed è un prospetto molto versatile. Ottimo in “man-to-man” così come in “zone coverage” riesce a limitare la separazione tra lui e l’avversario e a controllarne i movimenti; ha infatti la capacità di leggere il lancio del QB e sa sempre dove andrà a finire l’ovale, riuscendo così a sporcare il passaggio o ad intercettarlo. Con la sua fisicità costringe il diretto avversario a servirsi della velocità per batterlo ed è un giocatore molto istintivo ed intelligente. Le sue doti di lettura degli schemi lo portano ad anticipare quasi sempre le giocate sia del QB che del WR compensando quella mancanza di progressione che lo porta a soffrire contro i ricevitori più veloci nel profondo. Dotato di un buon footwork, riesce a mantenere un buon bilanciamento del corpo anche quando deve correre all’indietro e non si fa mai trovare fuori posizione.

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Quincy Wilson

Wilson però non è un grande tackler ed ha l’abitudine di abbassare troppo la testa e lasciare che siano le gambe e i piedi a fare la giocata. Il risultato è che tende a troppi “miss tackle” e a concedere troppe yard. Il che non sarebbe un problema insormontabile dato che gioca cornerback e non linebacker ma quando si trova in situazione di run support soffre proprio per questa sua caratteristica. Ha una velocità iniziale molto buona che lo porta a restare in scia dei WR più veloci ma se la giocata si estende molto sul profondo non ha quella progressione necessaria per seguire l’avversario fino in fondo, ecco perché deve sempre cercare di anticipare il lancio. Inoltre la sua grande fisicità e la sua troppa “foga” agonistica lo portano a commettere un po’ troppe penalità ed essere sempre sotto l’occhio attento degli arbitri; molte volte infatti quando si accorge di essere battuto usa molto le mani concedendo qualche “holding” e qualche “pass interference” di troppo.

Quincy Wilson però ha tutte le carte in regola per essere un grande cornerback in NFL e tra i tanti DB in uscita dal college è uno di quelli che ha maggiore “upside”. Grazie alle sue abilità in man coverage e al suo fisico è paragonato da molti a Byron Maxwell; entrambi infatti, nonostante siano utilizzati perlopiù nella copertura man-to-man, sono in grado di giocare molto bene anche a “zona”.

Ecco perché la prestanza atletica e la versatilità che abbiamo visto in lui durante gli anni al college, torneranno utili in NFL. Squadre come gli Eagles, che giocano molto “off coverage” e usano molti schemi a zona ad esempio, potrebbero scegliere proprio Wilson ma potrebbe essere il giusto “fit” anche per franchigie come i Saints, i Browns o i Colts. Se trova il coach giusto che corregge sopratutto la sua tecnica di placcaggio può diventare un CB veramente completo.

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Francesco Fele

Ho 29 anni e sono appassionato di sport Usa da 5 anni, seguo sopratutto il football (tifosissimo delle cheesehead) e l'NBA.

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