La Strada verso il Draft: Jabrill Peppers

Età: 21 – Ruolo: Safety/Linebacker – College: Michigan
Classe: Sophomore – Altezza: 6’1 (1.85 m) – Peso: 205 (93 kg)

La NFL moderna, un po’ come sta avvenendo nel basket NBA, tende a creare delle nuove tipologie di giocatori. In ognuno degli ultimi draft abbiamo visto emergere una categoria definita “ibrida”, giocatori che si collocano tra le safety e i linebacker e che vengono utilizzati dagli allenatori in maniera creativa. Jabrill Peppers è l’ultimo di questa tendenza, ma più di ogni altro prima di lui, rappresenta un talento unico.

Giocatore più decorato a Michigan dai tempi del fenomenale Charles Woodson, avendo vinto uno svariato numero di premi individuali. Ha giocato snap in ben 15 posizioni diverse, ma è da safety che ha fatto vedere le sue qualità migliori, registrando 72 tackle, di cui 16 per perdita di yard, e 4 sack.

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È un istinto fuori dal comune a guidare Peppers nel suo gioco. All’interno di un corpo perfettamente costruito e molto sviluppato a livello muscolare, alberga uno spirito aggressivo e tremendamente capace di influire sul gioco. Ha una velocità di reazione elevatissima e una capacità di lettura sopra la media. Si inserisce nei varchi della linea per placcare con ferocia il portatore di palla, reagisce rapidamente ai cambi di direzione e non ha problemi nel rimanere incollato al suo uomo in copertura. Non indietreggia di fronte a giocatori più massicci e, in campo aperto, è un tackler tecnico ed affidabile. Ha un solo intercetto a livello collegiale, ma è molto bravo nel seguire l’ovale e compiere una giocata sulla palla quando necessario. Leader assoluto e carismatico, è un esempio per i suoi compagni di squadra col suo continuo entusiasmo.

La lacuna di Peppers, come altri giocatori che lo hanno preceduto, è la possibilità di essere visto troppo come tweener. In copertura non sempre è paziente e tende a reagire con troppa impulsività. Quando si lancia all’attacco del portatore di palla carica come un toro e ha la tendenza a perdere equilibrio, col risultato che se dovesse mancare il tackle, si troverebbe completamente fuori dall’azione. In una NFL sempre attenta alla produzione statistica, i numeri di Peppers sono “deboli”, soprattutto per quanto concerne i big play.

Ai Wolwerines ha giocato moltissimo come linebacker, ma tra i professionisti si proietta più come strong safety. Il suo spazio ideale è vicino alla linea di scrimmage, dove può sicuramente diventare un playmaker costante. In una squadra che ama utilizzare molti sub packages innovativi, Peppers potrebbe fare faville.

Difficile vederlo fuori dal primo giro. I giocatori come lui in passato non hanno mai scalato le board, anzi hanno sempre perso qualche posizione in favore di atleti la cui collocazione è più sicura. Dalla 20 in poi sarà molto richiesto, perché un talento del calibro di Peppers è in grado di far diventare ottima una già buona difesa.

Sarebbe quasi un segno del destino se lo scegliesse Oakland. Come Woodson ha fatto la storia a Michigan e ai Raiders, così anche Peppers potrebbe ripercorrere i fasti del suo illustrissimo predecessore. Nella stessa difesa in cui è presente Khalil Mack potremmo vederne delle belle. Se dovesse scendere fino alla fine del primo round, le fameliche mani di Bill Belichik potrebbero decidere di selezionare Peppers, che nella difesa coordinata da Matt Patricia si troverebbe alla perfezione. Dalle parti di Boston non sono mai sazi di successi e la carica agonistica di Peppers è un’altra caratteristica che si allinea benissimo col DNA dei Patriots.

https://www.youtube.com/watch?v=NEI8mXpiq80

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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