La Strada verso il Draft: Desmond King

Di cornerback in uscita dal college ce ne sono tantissimi ogni anno ed ognuno di questi, con le proprie caratteristiche, può soddisfare qualunque squadra NFL. Di tutti questi prospetti però Desmond King, prodotto di Iowa, è uno di quei giocatori che viene considerato troppo basso e troppo “leggero” per essere un top corner tra i pro. L’ormai ex #14 degli Hawkeyes tuttavia, compensa le sue misure “light” con un talento che pochissimi CB di questo Draft possiedono ed infatti è uno dei DB più appetibili del 2017.

Dopo una stagione 2015 assolutamente da incorniciare, culminata con il Jim Thorpe Award, il Jack Tatum Trophy e la menzione come consensus All American e Big Ten first team, ci si aspettava che King si dichiarasse per il Draft del 2016; in barba a tutte le attese invece Desmond ha deciso di tornare ad Iowa City per il suo ultimo anno al college denotando grande “work ethic” e voglia di migliorarsi.

Uno dei CB più produttivi della NCAA in tutte e 4 le stagioni in cui ha giocato, King è un eccellente run defender e un ottimo “zone coverage man”. Vero e proprio stakanovista (ha giocato il 94% degli snap difensivi nei 4 anni al college) ha un innato istinto per la palla ed un Q.I. footbalistico fuori dal comune. Giocatore estremamente fisico, è un gran placcatore (sopratutto in campo aperto) oltre che un buon prospetto da special team (è stato utilizzato ad Iowa da kick e punt returner). Le sue ottime “ball-skills” ne fanno un cornerback in grado di creare molti turnover ed i 14 intercetti, oltre che i 33 passaggi deflettati, testimoniano la sua capacità di leggere le situazioni offensive. Difficilmente infatti i QB avversari lanciano nella sua direzione e quando lo fanno sono costretti a lanciare molto in profondità per sfruttarne alcune lacune. Ottimo footwork e molto rapido nel recuperare la posizione, King è un CB istintivo e compensa con un grande talento la sua atleticità non proprio al top per il suo ruolo.

Non possiede infatti quella velocità utile a restare “incollato” al ricevitore avversario e tende così a creare troppa separazione sopratutto nelle deep balls e contro WR fisicamente prestanti e veloci. Come abbiamo detto anche le sue misure non sono proprio da prototipo dei CB e questo gli crea problemi in situazioni di “man-to-man coverage” oltre che essere un dilemma in NFL. Molti scout infatti nella posizione di outside corner, che è quella dove King ha giocato la maggior parte degli snap, preferiscono giocatori molto più sviluppati a livello fisico oltre che più veloci. Molti GM oltretutto hanno chiesto di indagare per una sospensione durante la partita contro Nebraska di quest’anno anche se non dovrebbe portare a King una perdita di posizioni al Draft.

Date le sue caratteristiche fisiche e tecniche, ai piani alti potrebbe essere utilizzato come safety in modo da mascherare i suoi problemi di velocità in “man coverage”; inoltre il suo apporto in run defense e il suo “asset” nel gioco a zona potrebbero favorirlo proprio in una eventuale conversione a safety.

In generale King è un giocatore veramente interessante utile a quelle squadre che cercano 3 players in 1; è difficile vederlo scelto al primo giro, ma potrebbe fare molto comodo nella seconda giornata. Cleveland, che ha molte scelte da fare al secondo giro, potrebbe puntare su di lui così come Indianapolis, Philadelphia, Baltimora e Detroit, tutte squadre che hanno bisogno di un upgrade a ruolo di CB ma potrebbe accontentare anche quei GM che preferiscono giocatori da utilizzare non nel loro ruolo naturale.