[NFL] Week 17: Una vittoria per Kubiak (Oakland Raiders vs Denver Broncos 6-24)

Raiders contro Broncos non poteva essere una partita scontata, neanche considerando che la stagione di Denver era ormai conclusa e i campioni NFL 2015 erano matematicamente fuori dai playoff. La partita tra Raiders e Broncos non poteva essere una partita scontata neanche analizzando la striscia di tre sconfitte consecutive della compagine costruita da John Elway, la batosta rimediata contro i Chiefs, l’umiliazione di subire un TD pass dal NT Dontari Poe.

C’era di mezzo l’onore, il gusto di poter fare lo sgambetto ad una rivale di Division, ma soprattutto la volontà di salutare degnamente l’head coach Gary Kubiak, pronto ad annunciare il ritiro per questioni di salute.

Aggiungiamo l’infortunio subito da Derek Carr contro i Colts, quel sack di Trent Cole che oltre a fratturare il perone del QB nero-argento ha spezzato i sogni di trionfo della Raider Nation e il morale della squadra di Jack Del Rio.

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Pensare ai Raiders pretendenti al Super Bowl era forse utopistico, ma dopo una stagione che tra alti e bassi aveva portato comunque 12 vittorie era lecito sognare. I Silver & Black avevano conquistato i playoff per la prima volta dal 2002 e nella postseason, si sa, in partite secche può succedere di tutto.

Denver Broncos vs. against the Oakland Raiders, NFL Week 17

Ma il mondo è crollato addosso ai tifosi e la maggior parte ha alzato bandiera bianca vedendo Carr a terra assistito dallo staff medico. “E’ finita”, hanno pensato i più. Dall’esaltazione alla depressione in una sola azione alla vigilia di Natale, ma si sa che i tifosi sono umorali.

Ci si aspettava invece di vedere la reazione della squadra. “Sapranno i Raiders scuotersi dallo shock e battere una squadra senza troppi stimoli e in crisi di risultati?”, “Sapranno i Silver & Black ripetere la prestazione della prima sfida tra le due squadre giocata ad Oakland, nella quale la differenza non la fece tanto Carr quanto il gioco di corse?”. Vincere significava assicurarsi la AFC West dopo 14 anni e il bye al primo turno dei playoff.

La risposta alle domande appena poste non ha tardato ad arrivare. I nero-argento sono scesi in campo molli, impauriti, hanno chiamato corse prevedibili che la difesa dei Broncos era preparata a fermare. Il nuovo titolare Matt McGloin non ha fatto neanche in tempo a scaldarsi; off target nei pochi passaggi tentati mentre i Raiders continuavano ad andare al punt (5 consecutivi nei 5 drive del primo tempo).

Se l’attacco non riusciva ad entrare in partita la difesa era capace di fare peggio. Errori di marcatura, big play concessi e soprattutto tantissimi placcaggi mancati… troppi, molti più di quanti possano essere sopportati da uno spettatore, figurarsi dall’head coach Jack Del Rio.

I Broncos si sono portati avanti 17-0 con due touchdown di Devontae Booker ed hanno eliminato Matt McGloin con un duro colpo inflitto dal DE Jared Crick. Il numero 14 di Oakland ha provato a restare in campo ma il linguaggio del corpo parlava chiaro, il QB non era in grado di lanciare per un problema alla spalla sinistra. Al posto di McGloin i Raiders hanno fatto esordire Connor Cook, il rookie scelto con un trade-up al quarto round del Draft 2016 e tenuto inattivo nelle prime 15 partite della stagione perché ritenuto troppo grezzo.

La difesa di Denver ha giocato bene dopo la pausa di riflessione della domenica precedente ed ha messo costantemente pressione al giovane QB, che però non ha fatto la parte dell’agnello sacrificale ed ha provato a muovere la catena.

booker_devontae broncos

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Sono arrivati alcuni bei lanci, compreso un TD pass per Amari Cooper, e alcuni errori da principiante, un fumble perso per non aver protetto la palla in scramble e un intercetto su un lancio completamente sbagliato che era destinato al TE Mychal Rivera.

I Broncos hanno passeggiato, evitando di infierire troppo su una difesa allo sbando. Certo, se lasci Virgil Green solo in end zone non è pensabile non approfittarne, ma per il resto la squadra di Kubiak non ha premuto sull’acceleratore.

Il risultato finale di 24-6 per i padroni di casa non mette abbastanza in evidenza il fatto che i Silver & Black sono stati umiliati e ridimensionati oltre misura. Playoff? Playoff?! (voce di Jim Mora) Questi Raiders senza spina dorsale hanno vinto 12 partite ed hanno conquistato i playoff?

E’ stata una partita storta oppure davvero è bastato l’infortunio di Carr per far deragliare il trenino nero-argento? Dove è finito il carattere che ha contraddistinto la squadra in questa stagione? Sapremo la verità questo sabato a Houston, dove i Raiders guidati dal rookie Connor Cook sfideranno nel Wild Card game i Texans di Brock Osweiler.

I Broncos guarderanno i playoff dal divano di casa, con tanti rimpianti per una stagione piena di ombre ma comunque conclusa con un record positivo per la quinta stagione consecutiva. Dovranno ricostruire la squadra, trovare un nuovo head coach per sostituire Kubiak e sistemare la questione contrattuale del defensive coordinator Wade Phillips, certamente l’uomo da ringraziare per l’anello conquistato la scorsa stagione.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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