[NFL] I Chargers si spostano a Los Angeles

Probabilmente distratti dalle continue mosse di Mark Davis per portare i Raiders da Oakland a Las Vegas abbiamo sottovalutato la volontà di Dean Spanos, Presidente dei San Diego Chargers, di spostarsi qualche centinaio di chilometri più a nord verso Los Angeles.

Facciamo un passo indietro.

Da ormai diversi anni Spanos cerca un accordo con la città di San Diego per la costruzione di un nuovo stadio, più moderno e funzionale dell’attuale Qualcomm (o Jack Murphy che dir si voglia) costruito nel 1967 per ospitare football americano e baseball.

Nel 2003 i Padres della MLB lasciano lo stadio ai Chargers che “festeggiano” ospitando il Super Bowl XXXVII che porta anche lavori di rimodernamento dell’impianto.

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Da quel momento ad oggi nulla è più cambiato se non la volontà dei Chargers di avere a disposizione uno stadio nuovo che potesse rispondere meglio ai bisogni dei tifosi e alla necessità della squadra.

L’anno scorso, proprio di questi tempi avevamo preso in esame la situazione quando i Chargers avevano comunicato che non si sarebbero spostati da San Diego.

[NFL] I Chargers non andranno a Los Angeles

La speranza era di poter continuare le trattative con il Comune, che sono sempre state difficili tra continui tira e molla, confidando nel referendum che si sarebbe tenuto in autunno.

Il 9 novembre ai cittadini di San Diego è stato chiesto se erano favorevoli ad aumentare la tassa di soggiorno per finanziare parte della costruzione del nuovo stadio. Per vincere almeno il 66% dei votanti avrebbe dovuto votare a favore della proposta.

Risultato?

Quindi niente nuovo stadio e via libera alla ricerca di una nuova città che possa ospitare i Chargers.

Arriviamo ad oggi

Adam Shefter è il primo a riportare la notizia esplosiva: i San Diego Chargers non saranno più tali, non in un futuro prossimo venturo, ma da subito, a partire dalla stagione 2017.

Spanos ha comunicato al Commissioner NFL Roger Goodell e agli altri proprietari di franchigie la sua volontà di spostarsi a Los Angeles e ha tempo fino al 17 gennaio per formalizzare la sua volontà di spostamento. Un altro indizio della ferma volontà di spostarsi il prima possibile arriva da una fonte interna ai Chargers che ha dichiarato che è stata indetta una riunione urgente dello staff per giovedì mattina senza specificare l’ordine del giorno.

I Chargers possono terminare l’accordo con il Qualcomm Stadium a partire dal 1° febbraio pagando una penale di 12 milioni di dollari. Il Chargers Park, sede attuale della squadra, potrà essere usato fino al 30 giugno ed ospiterà quindi gli allenamenti della offseason e i mini camp obbligatori sperando che i lavori per la nuova location (temporanea) in Costa Mesa siano finiti per trasferire tutta la squadra.

I Chargers hanno un accordo con Stan Kroenke, proprietario dei Los Angeles Rams, per giocare nel nuovo stadio di Inglewood una volta pronto nel 2019. La squadra di Spanos non sarà solo ospite, ma parteciperà direttamente alla gestione dell’impianto nelle partite casalinghe.

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Per le partite in casa delle prossime due stagioni i Chargers stanno valutando la possibilità di giocare al Coliseum come fanno già i Rams oppure andare leggermente fuori città a Carson nello StubHub Center che potrebbe ospitare al massimo 30000 spettatori. La scelta di Carson ha il vantaggio di risparmiare mezz’ora di strada ai tifosi di San Diego che volessero continuare a seguire la squadra.

A meno di particolari colpi di scena la decisione di Spanos dovrebbe chiudere una “telenovela” iniziata nel 2015.

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Che ha avuto nell’arrivo dei Rams a Los Angeles un primo punto di svolta per la necessità di costruire un nuovo stadio.

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Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda.

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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