[NCAA] Bowl recap (parte 3 – semifinali)

Dopo il primo e il secondo recap dedicato ai bowl disputati arriviamo al penultimo capitolo del nostro viaggio, le semifinali nazionali e più precisamente il Peach Bowl e il Fiesta Bowl.

Alabama vs Washington 24-7

Nel Peach Bowl, valevole per la semifinale dei playoff e che decretava una delle due finaliste del 9 gennaio, c’è stata una sola squadra in campo. Non fatevi ingannare dal punteggio che potrebbe suggerire un andamento diverso della partita. Alabama ha infatti dominato gli avversari, che non sono mai riusciti ad impensierire veramente la difesa in maglia rossa ed ha messo a referto un solo TD peraltro proprio ad inizio partita.

I ragazzi di Saban, seppur con qualche difficoltà in attacco, hanno infatti dominato la offense degli Huskies, una delle più pericolose di tutta la nazione, senza concedere un attimo di tregua a Jake Browning e Myles Gaskin e lasciando gli avversari a sole 194 yard; ennesima prova di forza di un front seven in versione “wall” ed una secondaria che per l’undicesima volta ha messo a segno un TD.

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Come ogni vittoria che si rispetti ci si aspetta qualche défaillance della squadra e questa si è palesata in attacco; la prestazione di Hurts infatti non ha convinto, sopratutto nel gioco di passaggio, per via anche di un game plan molto conservativo da parte di Lane Kiffin. Tuttavia il running game, con un Bo Scarborough da 180 yard, è stato dominante e la partita del freshman QB è passata quasi in secondo piano. Adesso Alabama attende Clemson per il remake della finale del 2015; a questa partita i ‘Tide però ci arrivano con qualche punto interrogativo in più non solo per i problemi di Hurts (che comunque ricordiamo essere un freshman) ma anche per il fatto che a chiamare i giochi offensivi non ci sarà più Kiffin ma il nuovo OC Sarkisian.

NCAA Football: Chick-fil-A Peach Bowl-Alabama vs Washington

L’abbandono del nuovo coach di Florida Athlantic è avvenuto proprio 48 ore dopo la partita ed ha lasciato aperte molte domande su quali siano i reali motivi che hanno portato a questa scelta; che qualcosa sarebbe successa lo si capiva già dalla vigilia, certo è che sia Kiffin che Saban hanno deciso insieme di porre fine a questo rapporto di lavoro.

Washington invece esce da questa partita senza rimpianti perché gli Huskies ci hanno provato ad impensierire gli avversari; tuttavia per come è andata la stagione, per il fatto di aver vinto la PAC 12 meritatamente e per essere arrivati ai po la squadra di Chris Petersen non può far altro che festeggiare. Oltretutto i migliori giocatori offensivi (Browning e Gaskin) saranno in campo anche l’anno prossimo cosi Washington può tentare l’assalto al titolo anche nel 2017.

Come detto la partita ha poco da raccontare se non all’inizio perché gli Huskies dopo un three and out, vanno in vantaggio con un passaggio di Browning per Pettis. I ’Tide come da consuetudine ormai collaudata, non si fanno intimorire e pareggiano subito l’incontro nel drive successivo con una corsa di Scarborough; la difesa in maglia rossa però non è contenta e dopo aver recuperato un fumble di Ross, consente all’attacco di mettere altri 3 punti a referto all’inizio del secondo quarto. Ad un minuto dalla fine del primo tempo Alabama allunga la forbice sul +10 quando Anderson intercetta Browning e riporta il pallone in endzone dopo una corsa di 26 yard.

Al rientro dall’intervallo lungo la partita non cambia e la squadra di Saban si limita a controllare gli avversari senza affondare troppo e chiudendo definitivamente la partita all’inizio dell’ultimo quarto con il big play di giornata da parte di Scarborough e la sua corsa da 68 yard.

Clemson vs Ohio State 31-0

Partita senza storia anche l’altra semifinale valevole per il Fiesta Bowl e che ha visto lo shoot-out di Clemson contro Ohio State. Per spiegare questa sfida basta solo qualche dato: appena 215 yard di total offense per i Buckeyes e la statistica riguardante il coach Urban Meyer che in 15 anni da HC in NCAA non aveva mai perso una partita senza segnare neanche un punto.

E’ stata una sconfitta clamorosa per Ohio State che esce completamente ridimensionata e con le ossa rotta da questa semifinale; mai in partita, mai veramente pericolosa e senza motivazioni. Con un mese a disposizione per preparare la partita molti dubbi restano su Meyer e sul coaching staff perché i giocatori sono arrivati scarichi sia fisicamente ma sopratutto mentalmente, come quasi intimoriti dagli avversari.

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Uno dei peggiori in campo, J.T.Barrett, ha giocato forse la sua partita più brutta da quando è in maglia grigio-rossa e non è mai riuscito a dare ritmo all’attacco; la difesa invece è andata completamente in confusione con Deshaun Watson e nonostante i due intercetti non è mai stata in grado di fermare il QB dei Tigers, sopratutto sul gioco di corsa. Ripartire da questa sconfitta è fondamentale per Meyer che per il prossimo anno perderà tanti giocatori ma ritroverà proprio Barrett dietro al centro, data la sua decisione di rimanere anche per l’ultimo anno; resettare tutto e dimenticare questa partita sarà l’obiettivo principale per il coach e ci sarà tutto il tempo per farlo.

bowl clemson

Clemson invece esce da questa sfida consapevole sempre di più della propria forza. I Tigers infatti rispetto al 2015 hanno qualche chance in più di battere la corazzata Alabama, per quello che si è visto in queste semifinali. La squadra è completa, è motivata e sopratutto vuole vendicare il titolo perso l’anno scorso. Non è una squadra che ha punti deboli importanti anche se Watson deve dimostrare di essere un giocatore affidabile al 100%; i troppi intercetti del #4 infatti possono essere un problema per una difesa come quella dei ‘Tide capace di creare turnover e di convertirli poi in TD.

La finale di Tampa ci dirà se Clemson ha raggiunto quella giusta maturità che può portarla sul tetto del college football anche perché per tanti giocatori fondamentali, Watson compreso, sarà l’ultima partita in maglia arancione.

La cronaca della partita porta in una sola direzione e quale sarà l’andamento lo si capisce da subito quando Ohio State, dopo aver intercettato Watson, fallisce il fg dai 3 punti. I Tigers invece nei due drive successivi non sbaglia e porta subito il punteggio sul 10-0 grazie al fg di Huegel e il TD di Watson in situazione di goal line. I Buckeyes mettono in fila una serie di punt e non riescono ad approfittarne neanche quando intercettano il QB avversario per la seconda volta; è questa la chiave della partita poiché Clemson prima dl riposo va ancora a segno, stavolta con Fuller.

Al rientro dagli spogliatoi la situazione non cambia con la squadra di Meyer che continua a subire la mobilita di Watson; un’altra corsa del QB ed una di Gallman concluse entrambe in endzone fissano il punteggio sul 31-0.

https://www.youtube.com/watch?v=AzngPE5w3hE

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Francesco Fele

Ho 29 anni e sono appassionato di sport Usa da 5 anni, seguo sopratutto il football (tifosissimo delle cheesehead) e l'NBA.

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