[NFL] Week 16: tutta la giornata in un solo articolo

Tutto deciso per i playoff in AFC, se non la disposizione finale delle squadre, mentre in NFC sono ancora due i posti liberi sul treno per la post-season. Patriots, Raiders, Steelers, Texans, Chiefs e Dolphins sono le sei prescelte nell’American Football Conference, mentre la National qualifica al momento Cowboys, Falcons, Seahawks e Giants.

Partiamo dalle ultime squadre a festeggiare la gioia dei playoff, tutte ad esclusione di Patriots, Raiders, Cowboys e Seahawks. Gli Steelers vincono una partita dalle mille emozioni contro i Ravens, assicurandosi la vetta di AFC North. Per tre quarti il match vive di piccoli sussulti, poi si incendia. Justin Tucker assicura la solita produzione eccezionale con quattro field goal su altrettanti tentativi, a segno da 41, 38, 46 e 23 yard, cui si aggiunge il touchdown del solito Steve Smith su lancio da 18 yard di un Joe Flacco non eccezionale (30/44 per 262 yard con 1 TD pass e 1 INT). Pittsburgh risponde con la segnatura da 20 yard di Xavier Grimble che sblocca il punteggio e con un colpo da 36 yard di Chris Boswell, ma nell’ultimo quarto d’ora lancia il contrattacco.

Le’Veon Bell è un’arma di eccezionale esplosività ed alterna 20 portate per 122 yard a 3 ricezioni per 15 yard, con due touchdown annessi, uno su corsa da 7 yard ed un altro per la medesima distanza su lancio del decisivo Ben Roethlisberger (24/33 per 279 yard con 3 TD pass e 2 INT). Il sorpasso è compiuto, ma la difesa dei padroni di casa, in cui domina Lawrence Timmons (10 tackle, 1 sack e 1 FF), si lascia sfuggire Kyle Juszczyk su una corsa da 10 yard ad un minuto e mezzo dal termine, dopo un bellissimo drive condotto da Flacco. Big Ben, però, non ha intenzione di lasciarsi sfuggire i playoff e, con l’aiuto di Antonio Brown, scrive i punti del definitivo 31-27 con cui gli Steelers (10-5) hanno ragione dei Ravens (8-7).

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Ai Texans basta un piccolo sforzo contro la grande delusione di AFC North, i Bengals, per conquistare la post-season, a seguito delle sconfitte di Titans e Colts. I due attacchi vivono di anemie preoccupanti, quello di Houston a causa di un Tom Savage tutt’altro che scoppiettante (18/29 per 176 yard), mentre quello ospite si regala appena 50 rushing yard in totale. Nel primo tempo l’unica emozione è un field goal di Randy Bullock a segno da 43 yard, cui risponde con gli interessi, a cavallo tra terzo e quarto periodo, Nick Novak da 25 e 22 yard.

Le due difese, fino a quel momento encomiabili, con Whitney Mercilus (3 tackle, 2 sack) e Quintin Demps (7 tackle e 1 INT) ad infastidire un modesto Andy Dalton (26/41 per 268 yard con 1 TD pass e 1 INT) e Wallace Gilberry alla replica (3 tackle, 1.5 sack), abbassano i ritmi ed arrivano due touchdown a dar vita al match. Un eccezionale Brandon LaFell (6 ricezioni per 130 yard e 1 TD) si lancia per 86 yard fino alla end zone avversaria, ma un temibile Alfred Blue (21 portate per 73 yard e 1 TD) risponde con la corsa vincente da 24 yard ed i Texans (9-6) volano. Bullock sbaglia il field goal della vittoria con un orribile calcio da 43 yard ed i Bengals (5-9-1) escono con un deprimente 10-12 dall’NRG Stadium.


Tanti saluti ai Broncos, campioni NFL in carica ed eliminati dalla corsa per il repeat dai Chiefs. Kansas City si guadagna un posto tra le grandi grazie ad un primo quarto a dir poco splendido, in cui sono ben tre i touchdown siglati. Alex Smith non è fenomenale al lancio (25/36 per 244 yard con 1 TD pass e 1 INT), ma sblocca il punteggio con una corsa in end zone per 10 yard, cui fa seguito quella da ben 70 yard di un Tyreek Hill per cui gli aggettivi, ormai, si sprecano. Justin Forsett prova a ridare smalto agli ospiti, pur in un gioco di corse che frutta la miseria di 63 yard, ma Smith ritrova sé stesso quando si trova a lanciare il pazzesco Travis Kelce (11 ricezioni per 160 yard e 1 TD), soprattutto in occasione del volo verso la gloria di quest’ultimo da 80 yard.

Denver è tramortita, risponde soltanto con un field goal da 52 yard di Brandon McManus, dopodiché un pessimo Trevor Siemian (17/43 per 183 yard e 1 INT) alza bandiera bianca. Non basta la grande prestazione difensiva di Todd Davis (13 tackle e 1 FF), perché anche il reparto migliore di Denver si arrende, con Cairo Santos a centrare i pali da 27 e 39 yard, prima che Dontari Poe, di professione nose tackle, compia la giocata della settimana fingendosi quarterback per lanciare in salto Demetrius Harris in end zone da 2 yard. È la ciliegina sulla torta per i Chiefs (11-4), vincenti per 33-10 sui Broncos (8-7), attesi ad un esame di coscienza per spiegarsi la tremenda involuzione dall’anno passato.

[NFL] Dontari Poe, il qb che non ti aspetti

Che sia la giornata di Jay Ajayi (32 portate per 206 yard e 1 TD) nella vittoria dei Dolphins sui Bills, si capisce fin dal principio, grazie alla corsa vincente da 2 yard che apre le danze. Tra secondo e terzo quarto la fiera del touchdown ha il proprio sviluppo. Per Buffalo a gioire sono un magico Tyrod Taylor (26/39 per 329 yard e 3 TD pass), il fido alfiere Sammy Watkins (7 ricezioni per 154 yard e 1 TD), volato in end zone per 38 yard, il leggendario LeSean McCoy (24 portate per 128 yard e 1 TD), salito in regular season a numeri strepitosi (229 portate per 1.257 yard e 13 TD), e Charles Clay, decisivo con i due touchdown nel match, da 18 e 7 yard. Miami non resta a guardare e, nonostante qualche imprecisione di Matt Moore (16/30 per 233 yard con 2 TD pass e 1 INT), Davante Parker e Kenny Stills possono festeggiare una segnatura a testa, da 56 e 6 yard.

I padroni di casa producono lo stratosferico numero di 272 yard su corsa e si portano a contatto grazie al field goal di Dan Carpenter da 28 yard. Taylor guida un altro drive di eccezionale fattura e sul decisivo quarto & goal trova Clay in end zone da 7 yard per il sorpasso. Gli ospiti, però, hanno ancora voglia di stupire. Moore è razionalmente efficace ed un glaciale Andrew Franks trova il pareggio da 55 yard, guadagnando l’overtime. I Bills (7-8) non hanno ancora finito le energie, ma Carpenter è disastroso e sbaglia da 45 yard. Ajayi non ammette repliche con la galoppata da 57 yard nel drive successivo ed il kicker dei Dolphins (10-5) scrive la fondamentale vittoria da 27 yard con i punti del 34-31, che valgono un posto nei playoff per la prima volta dal 2008.

I Buffalo Bills licenziano Rex e Rob Ryan

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La pessima annata dei Panthers si concluderà addirittura con un record negativo, su cui mettono la propria firma i Falcons, ora al secondo posto in NFC e al momento in possesso di un bye verso il Divisional Round. Prima che si svegli un sempre più disastroso Cam Newton (18/43 per 198 yard con 1 TD pass e 2 INT), Atlanta ha già messo la propria ipoteca sul match. La difesa di Carolina, con Shaq Green-Thompson (11 tackle) e Kony Ealy (2 tackle, 1 sack e 1 FF) protagonisti, prova a contenere l’irruenza di un ottimo Matt Ryan (27/33 per 277 yard con 2 TD pass e 1 fumble) e di un attacco atomico, costringendo Matt Bryant (4/5) agli straordinari, con i field goal a segno da 51, 48, 29 e 50 yard. Josh Perkins e D.J. Tialavea, altre due tra le innumerevoli armi nell’arsenale degli ospiti, trovano, però, i touchdown della fuga da 26 e 1 yard.

I padroni di casa dormono sonni profondi, destati soltanto dai colpi di Graham Gano da 31 e 40 yard, prima che Kelvin Benjamin provi a dare un senso alla partita di Newton con il viaggio in end zone da 26 yard. Poco dopo, però, Tevin Coleman trova praterie verso l’area di meta avversaria, si invola per 55 yard ed i Falcons (10-5) possono gioire. Al termine il passivo per i Panthers (6-9) sarà pesante, sul 16-33. Un applauso almeno per Greg Olsen, primo tight-end di sempre con almeno 1.000 receiving yard per tre anni consecutivi.


Gli unici a festeggiare pur nella sconfitta sono i Giants, che fanno un grande passo indietro a livello di prestazione contro gli Eagles. Darren Sproles punisce subito con il touchdown su corsa da 25 yard, poi Eli Manning dà inizio alla propria giornata da incubo (38/63 per 356 yard con 1 TD pass e 3 INT) con un intercetto dritto nelle mani di un super Malcom Jenkins (6 tackle e 2 INT), capace di riportarlo per 34 yard fino alla end zone avversaria. Due field goal di Robbie Gould da 35 yard provano a riaprire la sfida, ma un modesto Carson Wentz (13/24 per 152 yard con 1 TD pass e 1 INT) trova la giocata migliore del proprio match con il touchdown pass da 40 yard per Nelson Agholor.

Poco prima dell’intervallo Manning, grazie alle ricezioni di Odell Beckham (11 ricezioni per 150 yard) ed all’ottavo touchdown stagionale di Sterling Shepard, questa volta da 13 yard, aggiunge qualche punto a tabellone. Dopo l’intervallo Gould trova i pali da 29 yard, prima di scambiarsi un favore da 41 con il collega Caleb Sturgis. Ci sarebbe ancora tempo per i Giants (10-5) per recuperare, ma il loro quarterback trova soltanto le mani di Terrence Brooks, con l’intercetto che sigilla la vittoria per 24-19 degli Eagles (6-9).


Ci pensa la sconfitta dei Buccaneers contro i Saints, però, a riportare la Grande Mela in post-season. Se c’è un uomo da ringraziare per i ragazzi di coach Ben McAdoo è Mark Ingram (18 portate per 90 yard e 2 TD), autore di due touchdown contro Tampa Bay, da 6 e 14 yard. In generale New Orleans inizialmente è più in palla e dove non arriva un comunque buon Drew Brees (23/34 per 299 yard e 1 TD pass) si lascia spazio all’infallibile Will Lutz, a segno senza sbavature da 42, 34 e 21 yard.

Jameis Winston vive una partita di alti e bassi (23/35 per 277 yard con 2 TD pass e 2 INT), esaltandosi grazie a Cameron Brate e Mike Evans, ma facendo esultare anche l’avversario Jairus Byrd (6 tackle e 2 INT). Brees aiuta i suoi a prendere il largo e, dopo che Jacquizz Rodgers trova la end zone con la corsa da 3 yard, si regala anche una pepita per Travaris Cadet per 11 yard. Nel quarto periodo le due squadre hanno finito la benzina e, ad esclusione botta e risposta tra Lutz e Roberto Aguayo, a segno da 35 yard, non accade più nulla. I Saints (7-8) conquistano il successo per 31-24 sui Buccaneers (8-7).

Le 5 ricezioni top di week 16

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Addio alle speranze anche per i Titans, mentre continuano a sperare Packers e Redskins. I Jaguars fanno l’impresa contro una delle protagoniste del recente periodo in AFC. Ciò succede anche a causa di un grave infortunio occorso a Marcus Mariota (8/20 per 99 yard e 1 TD pass), che resterà ai box per qualche mese. Il sostituto, Matt Cassel, non cambia la musica (13/24 per 124 yard con 1 TD pass e 1 INT) e sarà soltanto il touchdown di Delanie Walker da 14 yard a donargli una gioia. Tanti, invece, i protagonisti nell’attacco dei padroni di casa, a partire da un Blake Bortles stranamente efficace (26/38 per 325 yard con 1 TD pass e 1 fumble), fin dal lancio per 21 yard diretto in end zone verso Marqise Lee.

Ancor più incredibile sarà come Lee, nel quarto periodo, restituirà il favore, lanciando Bortles per 20 yard in touchdown. Allen Robinson (9 ricezioni per 147 yard) dona forza ai drive di Jacksonville e, se non sono Bortles, Lee oppure Chris Ivory a portarli a termine, ci pensa uno strepitoso Jason Myers, che centra i pali da 29, 48, 56 e 50 yard senza alcun errore. Tennessee non trova controrisposte efficaci e, quando Jalen Ramsey intercetta Cassel riportando il pallone per 30 yard fino alla end zone avversaria, si scrivono i titoli di coda. I Jaguars (3-12) triturano i Titans (8-7) per 38-17.


I detrattori di Aaron Rodgers saranno costretti a rimangiarsi tutte le parole contro di lui se condurrà i Packers ai playoff, soprattutto con prestazioni simile a quella contro i Vikings (28/38 per 347 yard e 4 TD pass). Nonostante Eric Kendricks provi a metterlo in difficoltà (11 tackle, 2.5 sack), il quarterback nativo di Chico comincia fin dal primo tempo a mettere in chiaro le cose, lanciando per due volte in touchdown un Jordy Nelson magnifico (9 ricezioni per 154 yard e 2 TD pass), da 21 e 2 yard, una volta Davante Adams, da 20 yard, oltre a mettersi in proprio e siglare un touchdown su corsa da 6 yard a ridosso dell’intervallo.

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Sam Bradford deve ringraziare uno spaventoso Adam Thielen (12 ricezioni per 202 yard e 2 TD) ed il tanto garbage time dell’ultimo quarto d’ora se al termine la sua partita sarà degna di nota (34/50 per 382 yard con 3 TD pass e 1 fumble). Fino alla pausa lunga era stato Kai Forbath a mettere punti a tabellone, da 22 e 26 yard, prima che Thielen volasse per 71 yard. Dopo il field goal di Mason Crosby da 48 yard ed il touchdown da 13 yard di Richard Rodgers la partita perde di significato e Bradford ha vita facile nel donare una gioia di Natale a Stephon Diggs ed una seconda a Thielen. I Packers (9-6) rispediscono i Vikings (7-8) al mittente con la vittoria per 38-25.


È il disastro combinato da Matt Barkley (24/40 per 323 yard con 2 TD pass e 5 INT), che lancia due intercetti a testa tra le mani di Josh Norman e di Bashaud Breeland, a pregiudicare la partita dei Bears contro i Redskins. Il primo quarto è il territorio di Chris Thompson, a segno dapprima con la corsa vincente da 7 yard e successivamente con il touchdown su ricezione da 17 yard. Dustin Hopkins allunga le distanze con un field goal da 29 yard, ma un ancora eccellente Jordan Howard (18 portate per 119 yard) ed un Cameron Meredith d’annata (9 ricezioni per 135 yard e 1 TD) provano a ridare slancio al match, con l’aiuto del touchdown da 1 yard di Jeremy Langford.

Chi di touchdown da 1 yard ferisce, però, di touchdown da 1 yard perisce, come dimostra un decisivo Kirk Cousins (18/29 per 270 yard e 1 TD pass) dopo l’intervallo, dopo averne siglato uno da 9 yard nel secondo quarto. Hopkins aggiunge benzina da 20 yard, Deonte Thompson dona l’ultimo sorriso ai padroni di casa trovando la end zone da 3 yard. A rattristarli nuovamente, però, pensa la bellissima corsa da 61 yard di Mack Brown, nuovo esponente del backfield ospite. I Redskins (8-6-1) sperano grazie alla vittoria per 41-20 sui Bears (3-12).

Le 5 corse top di week 16

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Anche i Lions sono pienamente in corsa, nonostante la netta sconfitta contro i sempre più dominanti Cowboys. Detroit resiste un tempo contro i padroni della NFC, arrivando anche a condurre nel punteggio grazie a tre touchdown su corsa, due ad opera di un fenomenale Zach Zenner (12 portate per 67 yard e 2 TD), da 7 e 5 yard, ed uno per un Matthew Stafford rivedibile al lancio (26/46 per 260 yard e 1 INT) da 1 yard. Dallas, però, trova nuove conferme dallo stellare duo composto da Dak Prescott (15/20 per 212 yard e 3 TD pass) e da Ezekiel Elliott (12 portate per 80 yard e 2 TD). Per il primo arriva il record di 13 vittorie per un rookie quarterback a pari merito con Ben Roethlisberger, per il secondo il record di franchigia per un rookie a quota 15 rushing touchdown.

Se alle meraviglie da 55 e 1 yard di Elliott ed al touchdown da 21 yard di Brice Butler si aggiunge poi un Dez Bryant da sogno (4 ricezioni per 70 yard e 2 TD), capace di varcare la end zone con due meraviglie da 25 e 19 yard, oltre che di lanciare incredibilmente Jason Witten in touchdown da 10 yard, nessuno può tenere testa ai padroni di casa. Il punto esclamativo arriva da una difesa ancora una volta convincente, con David Irving a governare le operazioni (3 tackle, 1.5 sack e 1 FF), e capace di tenere i Lions (9-6) senza alcun punto a tabellone nella ripresa. Hanno vita facile i Cowboys (13-2), vincenti per 42-21.


In AFC, invece, sono i Patriots ad avere le mani sul primo posto, grazie ad una vittoria senza imperfezioni contro i Jets. Il dominio dei padroni di casa è assoluto e spaventoso, con Tom Brady che controlla le operazioni senza alcun problema (17/27 per 214 yard e 3 TD pass), lanciando nell’ordine Martellus Bennett, Matt Lengel e James White in end zone, rispettivamente da 5, 18 e 25 yard. Dopo lo sfogo del quarterback e dopo che Stephen Gostkowski ha incrementato il divario con i field goal da 29 e 22 yard, ci pensa LaGarrette Blount ad infierire sulla malcapitata New York, salendo a quota 17 touchdown in regular season con due agili viaggi in end zone da 1 yard.

E gli ospiti? Con un Ryan Fizpatrick inguardabile (8/21 per 136 yard e 2 INT) ed un Bryce Petty addirittura senza alcun completo (0/3 e 1 INT), oppressi da Malcom Butler (2 INT e 1 FR), è già una fortuna che Nick Folk possa annullare lo 0 a tabellone con il field goal da 29 yard. I Patriots (13-2) demoliscono i Jets (4-11) per 41-3.


I Raiders dominano contro i Colts e continuano a sognare, ma l’infortunio occorso ad un Derek Carr magistrale nell’occasione (20/30 per 228 yard e 3 TD pass), che lo terrà fermo fino alla prossima stagione, frenano ogni entusiasmo. Il secondo quarto è a dir poco magico per il quarterback, in grado di lanciare nell’ordine Andre Holmes, Clive Walford e Jalen Richard in end zone in un amen, con un falloso Andrew Luck (19/29 per 288 yard con 2 TD pass e 2 INT) a rispondere soltanto con il touchdown pass da 24 yard per Donte Moncrief. Il passivo non fa che aumentare di numero dopo che uno scatenato DeAndre Washington (12 portate per 99 yard e 2 TD) non sigla soltanto uno, bensì due touchdown da 22 yard palla alla mano, spegnendo di fatto ogni possibilità di rimonta per gli ospiti, che però non si arrendono.

La segnatura su ricezione da 3 yard di Robert Turbin e la corsa vincente da 11 yard dello stesso Luck servono a ridimensionare in positivo la sua prestazione e a rendere meno amara una sconfitta che, comunque, alla fine arriva e vale come fine della corsa ai playoff per i Colts (7-8). I Raiders (12-3), vincenti per 33-25, invece, sperano che Matt McGloin faccia il miracolo, tanto in Week 17 quanto, soprattutto, quando ogni lancio potrebbe valere una stagione.

Tre classifiche top di week 16

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Non basta un Russell Wilson fantascientifico (29/45 per 350 yard con 4 TD pass e 1 fumble), nonostante i 6 sack subiti, ai Seahawks per avere ragione dei Cardinals. Il motivo principale per cui Seattle incappa nella sconfitta è la totale incapacità, condivisa con molte altre franchigie NFL, nel fermare un David Johnson sempre più spettacolare. Il runningback alterna 95 yard in 28 portate, con annessi la bellezza di tre touchdown, da 2, 1 e 1 yard, ad altre 41 yard in 4 ricezioni, spaccando in due la difesa avversaria. Dopo il primo touchdown del prodotto di Northern Iowa ed i successivi di un grande J.J. Nelson (3 ricezioni per 132 yard e 1 TD), involatosi per ben 80 yard fino alla end zone avversaria, e di Jermaine Kearse, da 2 yard, la partita diventa uno spettacolo pirotecnico nel quarto periodo. Johnson sale a due, ma un Doug Baldwin demoniaco (13 ricezioni per 173 yard e 1 TD) risponde presente da 42 yard.

Non c’è due senza tre, con aggiunta di un field goal da 42 yard di Chandler Catanzaro, ma Jimmy Graham e Paul Richardson ringraziano la vena artistica di Wilson, infallibile tanto da 37 quanto da 5 yard, e siglano la parità. Steven Hauschka manca il punto del sorpasso sul secondo extra point, in una giornata per lui difficile (1/2 FG e 2/3 PAT) e Carson Palmer ha ancora un asso nella manica. Si chiama Johnson, riceve per 34 yard e Catanzaro viene messo in condizione di decidere il match da 43 yard. Il calcio finisce tra i pali ed i Seahawks (9-5-1) perdono un posto tra le prime due di NFC, a causa della sconfitta per 31-34 contro i Cardinals (6-8-1). Da non dimenticare una preghiera per Tyler Lockett, affinché si rimetta al più presto dal gravissimo infortunio occorsogli sul finire del primo tempo.


È proprio Natale se vincono i Browns! I Chargers permettono a Cleveland di evitare il deprimente 0-16 e si apprestano a concludere la seconda pessima regular season consecutiva. Philip Rivers, dopo il match, avrà all’attivo 19 intercetti e 9 fumble persi, ma non sono tutti per lui i demeriti per la sconfitta. Dopo l’infortunio occorso a Melvin Gordon, il gioco di corse produce la miseria di 34 yard ed il quarterback si arrangia come può, macinando 322 yard in totale e lanciando due touchdown pass da 1 yard ad aprire e chiudere la partita, prima per Antonio Gates e poi per Tyrell Williams.

Nel frattempo, però, Josh Lambo combina disastri e centra i pali soltanto da 43 yard, sbagliando gli altri due tentativi di giornata. Robert Griffin e Cody Kessler vivono nel terrore, subendo la bellezza di 9 sack, ma non perdono mai il contatto con il pallone, favorendo due touchdown di Isaiah Crowell, uno da 8 e uno da 4 yard, e due field goal di Cody Parkey, a segno da 49 e 27 yard. Tanto basta ai Browns (1-14) per festeggiare a gran voce il successo per 20-17 sui Chargers (5-10).

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La sfida tra le due grandi decadute di NFC West, Rams e 49ers, va agli ospiti grazie a Colin Kaepernick, in grado di decidere la sfida con i propri lanci (28/38 per 266 yard con 2 TD pass e 1 INT), ma anche con il touchdown da 13 yard palla alla mano nel quarto periodo. Los Angeles si era portata in avanti nel primo quarto grazie alle corse vincenti da 1 yard di Todd Gurley e da 30 di Tavon Austin, abili ad oscurare l’inefficienza di Jared Goff (11/24 per 90 yard con 1 TD pass e 2 INT). La difesa dei padroni di casa, guidata da Blake Countess (11 tackle, 1 sack) teneva gli avversari a stecchetto e Tyler Higbee donava l’unica gioia di giornata al proprio quarterback, prima che Kaep lanciasse l’incredibile rimonta.

Dopo essersi messo in proprio, ecco il lancio da 10 yard in end zone per Rod Streater. Con un extra point a segno si sarebbe fissata la parità, ma non avendo nulla da perdere i 49ers provano la conversione da due punti della vittoria. Il quarterback da Nevada trova la end zone su corsa e la vittoria per 22-21 sui Rams (4-11), la seconda stagionale, diventa realtà.

Siamo già giunti alla conclusione, alla Week 17 in cui tutto verrà deciso e definito. Da non perdere assolutamente il derby di NFC North tra Packers e Lions, così come la sfida tra Redskins e Giants, decisiva soprattutto per la squadra della capitale. I Falcons provano a confermarsi al secondo posto di NFC contro i Saints, mentre i Chiefs, avversari dei Chargers, insidiano i Raiders, attesi dai Broncos.

Christmas Remix di Week 16

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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