[NFL] Week 16: Dalla gioia alla disperazione (Indianapolis Colts vs Oakland Raiders 25-33)

La partita della vigilia di Natale tra Colts e Raiders al Coliseum di Oakland aveva una grande importanza per entrambe le squadre. I Silver & Black, dopo aver conquistato i playoff per la prima volta dal 2002, erano alla caccia di una vittoria per tenere dietro i Chiefs nella corsa per la conquista del West ed allo stesso tempo per continuare a mettere pressione ai Patriots per il primo posto nella Conference. I Colts, dal canto loro, avevano necessità di una vittoria per continuare a sperare in un posto da Wild Card.

La partita sembrava uno splendido regalo di Natale per i tifosi nero-argento, con la squadra che continuava a segnare touchdown ad ogni drive (ben cinque drive consecutivi si sono conclusi con i Silver & Black che festeggiavano in end zone).

Certo, la difesa continua a commettere errori colossali e grossolani come il dimenticarsi in più di una occasione di un attaccante avversario, ma allo stesso tempo sa regalare emozioni con una grande pressione sul QB (anche se a statistica non sono finiti sack) e con la capacità di creare turnover (altri tre contro i Colts, per una differenza in stagione di +18 tra palle rubate e palle perse).

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Dicevamo che tutto stava andando per il meglio ed i Raiders avevano in mano la partita dato che conducevano per 33-14 ad inizio del quarto periodo quando il LT Donald Penn ha concesso il primo sack della sua straordinaria stagione ed ha permesso al LB Trent Cole di arrivare addosso a Derek Carr.

Indianapolis Colts

Ma riavvolgiamo per un attimo il nastro e ricominciamo dal kickoff d’apertura.

I Colts hanno iniziato in attacco ma i Raiders sono stati bravi a forzare un punt dopo sole tre azioni. Anche Oakland è però dovuta andare al punt per via di un brutto drop di Crabtree che non ha permesso la chiusura del down.

I Colts nel drive successivo hanno provato il trick-play ed hanno giocato un fake FG chiedendo al punter/holder Pat McAfee di guadagnare un primo down con una corsa. Il LB e special teamer Daren Bates era però pronto a stringere in un forte abbraccio natalizio il numero 1 di Indianapolis.

Dopo un three-and-out dei nero-argento la difesa della squadra di Jack Del Rio è salita in cattedra e la pressione su Luck ha costretto il QB ad affrettare un lancio che è stato intercettato dal S Nate Allen.

I Raiders hanno approfittato del dono offerto da Luck e dopo un drive da 12 giochi hanno trovato la end zone per la prima volta con un passaggio da 1 iarda di Carr per Andre Holmes. E’ l’inizio di una valanga di punti che travolge i poveri Colts, che concedono ad Oakland di segnare in 5 drive consecutivi.

La squadra di Pagano ci prova a rispondere, anche perché sotto l’albero la difesa nero-argento fa trovare un bel regalo, la purtroppo non rarissima amnesia difensiva che permette al WR Donte Moncrief di ritrovarsi solo soletto mentre tutti i difensori abboccano alla finta di screen pass.

Dopo un gran bel passaggio di Carr per Crabtree e l’ottima ricezione del numero 15 per un guadagno di 35 yard i Raiders trovano altri 6 punti con Clive Walford, al quale non sembra vero di poter entrare passeggiando in end zone dopo un placcaggio mancato da T.J. Green. L’errore sull’extra point di un normalmente precisissimo Janikowski rovina un po’ la festa.

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I Colts continuano la distribuzione di doni e Andrew Luck, ancora una volta sotto pressione, si fa intercettare da Reggie Nelson in end zone.

Manca poco alla fine del secondo quarto ma i Raiders sono intenzionati a mettere altri punti sul tabellone. Una bella corsa da 19 yard di Jalen Richard, una ricezione da 34 yard di Amari Cooper ed una ricezione da 19 yard del rookie RB DeAndre Washington portano i Silver & Black sulle 4 avversarie ed è l’undrafted Jalen Richard a raccogliere il TD pass di Carr e portare il risultato sul 19-7. Janikowski colpisce il palo sbagliando il secondo extra point consecutivo.

Nel secondo tempo i Raiders non hanno alcuna intenzione di togliere il piede dall’acceleratore e trovano la end zone altre due volte di fila con due corse da 22 yard di DeAndre Washington.

In mezzo a questi due TD c’è un fumble forzato da Malcolm Smith su Frank Gore e recuperato da TJ Carrie. E’ il takeaway numero 3 della partita.

Un’altra amnesia difensiva permette a Luck di trovare un liberissimo Turbin ed i Colts accorciano le distanze.

Dopo 5 TD consecutivi i Raiders vanno al punt e con la collaborazione di Andre Holmes la palla calciata da Marquette King viene fermata sulle 4 di Indianapolis. Luck non riesce a muovere la catena e McAfee restituisce palla a Carr e compagni.

Eccoci tornati al momento in cui la festa si trasforma in incubo per i tifosi nero-argento. Trent Cole atterra Carr e il piede del QB resta sotto il corpo del LB dei Colts. Carr ha una faccia disperata, il dolore che sta provando si trasmette a tutti i tifosi che osservano il loro eroe steso per terra soccorso dallo staff medico dei Raiders. “E’ rotta, è rotta” sembra gridare Carr. Al Coliseum cala il silenzio e la squadra è sotto shock.

derek-carr-raiders

Il numero 4 viene portato a bordo campo e poi con un mezzo motorizzato viene accompagnato negli spogliatoi per una analisi più approfondita. Matt McGloin sostituisce Carr alla guida della squadra ma la testa di tutti è altrove e il coaching staff inizia a chiamare giochi prevedibili.

Luck guida i Colts verso la rimonta entrando lui stesso in end zone per un TD da 11 yard seguito poi da una trasformazione da 2 per Hilton.

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Dopo un punt di King i Colts trovano un FG da 42 yard di Adam Vinatieri e si portano sotto di un TD con 2:33 da giocare. Pagano sceglie di calciare lungo convinto che la sua difesa sia in grado di fermare l’attacco nero-argento. McGloin non è però disposto a fare la parte del backup incapace di sostituire il titolare caduto e con la collaborazione di Amari Cooper conquista un primo down determinate. I Colts non hanno più timeout e il numero 14 può inginocchiarsi per archiviare la partita.

I Raiders hanno vinto e si sono portati sul 12-3, mantenendo la testa della AFC West. Alle loro spalle ci sono sempre i Chiefs, vincitori contro i Broncos. Proprio la squadra di Denver, eliminata matematicamente dalla corsa alla postseason, ospiterà nell’ultima stagionale i Silver & Black in Colorado.

Con la sconfitta di Oakland anche per i Colts non ci sono più speranze per i playoff e la squadra dovrà iniziare a studiare le mosse da fare in postseason per dare a Luck delle armi migliori e per rinforzare la difesa.

I tifosi nero-argento nel mentre si sono fatti prendere dalla disperazione. All’improvviso i Raiders ai loro occhi si sono trasformati da contendente per il Super Bowl a squadra senza speranza. Non è così, e analizzando la situazione con la mente lucida è facile confutare questa opinione.

Certamente McGloin non è Carr e il poco tempo a disposizione per farlo entrare in sintonia con i compagni di reparto peserà certamente, ma i Raiders hanno raggiunto lo splendido record di questa stagione grazie al carattere del gruppo e se continueranno a credere in se stessi e a lottare per tutti i 60 minuti potranno ancora essere competitivi.

In queste ultime settimane la squadra di Oakland ha trovato un gioco di corsa convincente, con il contributo di tutti e tre i RB. Inoltre, pur se acciaccati in questo finale di stagione, Cooper e Crabtree restano una delle migliori coppie di WR della NFL.

La stagione dei Raiders è stata meravigliosa finora e forse la squadra ha ottenuto anche più di quello che meritava visti anche i tanti errori di una difesa che però sta leggermente migliorando (pur concedendo ad ogni partita qualche costoso big play). Ora è arrivato il momento di stringersi attorno al nuovo QB e costruirgli intorno un attacco che permetta di sfruttare le sue doti e minimizzare i rischi di errore.

I Silver & Black avranno contro i Broncos l’occasione di fare il rodaggio in vista dei playoff e, anche se una vittoria sarebbe auspicabile, sarà importante aiutare il rosso QB a trovare la giusta confidenza e allo stesso tempo continuare a correre con la stessa efficacia delle ultime settimane.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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