[NFL] Week 15: tutta la giornata in un solo articolo

Nelle ultime settimane di regular season c’è sempre da divertirsi. Quante novità in questa Week 15, in 16 partite che lanciano Patriots, Raiders e Seahawks ai playoff, avvicinano molti all’obiettivo ed allontanano qualche altra dal treno per la post-season.

I Patriots fanno il colpo grosso contro i Broncos, garantendosi playoff, conquista della AFC East per l’ottavo anno consecutivo, un record NFL, e mettendo i campioni in carica con un passo fuori dal treno per la post-season. Sarà pur vero che le difese vincono i titoli, ma per arrivare a giocarsi le finali serve un solido apporto dal reparto offensivo e certamente Denver non può averne di adeguato da un running-game fermatosi a 58 yard totali in 17 portate o da un Trevor Siemian mai decisivo (25/40 per 282 yard e 1 INT).

Nell’arco di 60 minuti di gioco i padroni di casa vanno a segno soltanto con un field goal da 33 yard di Brandon McManus e vanificano una prestazione difensiva al solito eccellente, con Jared Crick sugli scudi (7 tackle, 1 sack e 1 FF). Tom Brady è in difficoltà (16/32 per 188 yard), ma ad aiutarlo sono le 95 yard in 18 portate di Dion Lewis, il touchdown numero 15 nella strepitosa stagione di LaGarrette Blount, nuovo record di franchigia, e la perfetta giornata di Stephen Gostkowski, a segno senza errori da 45, 40 e 21 yard. Al resto pensano due fumble del disastroso Jordan Norwood, che piegano le gambe ai Broncos (8-6), sconfitti per 16-3 dai Patriots (12-2).

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Sofferto successo per i Raiders contro i Chargers, ma con il sapore unico di quei playoff che mancavano dal lontanissimo 2002. Travis Benjamin spaventa gli ospiti, con la complicità di un buon Philip Rivers (17/30 per 206 yard con 2 TD pass e 1 INT), in occasione del touchdown da 47 yard che sblocca il punteggio. Sebastian Janikowski e Josh Lambo si scambiano un favore con due field goal da 45 e 35 yard, prima che un eccezionale Michael Crabtree riceva l’unica pepita della discreta giornata di Derek Carr (19/30 per 213 yard con 1 TD pass e 1 INT), messo alle strette dall’ottima difesa di San Diego, con Melvin Ingram a prendersi un ruolo da protagonista (6 tackle, 1 sack e 2 FF).

Nel secondo tempo l’attacco di Oakland non sarà granché produttivo e dovrà ringraziare la perfezione del proprio kicker, a segno ancora da 33, 21 e 44 yard, per il successo di squadra. Rivers trova Hunter Henry in end zone da 7 yard nel terzo quarto, ma un Brice Irvin esplosivo (6 tackle, 2 sack e 1 FF) si prende il reparto sulle spalle e nell’ultimo quarto di gioco la cassaforte dei Raiders (11-3) non subisce più alcuno scossone, garantendo la vittoria per 19-16 sui Chargers (5-9).


Poteva essere festa anche per i Chiefs, ma i Titans incredibilmente riescono nella rimonta e continuano a sognare. I touchdown su corsa per 68 e 10 yard di un Tyreek Hill sempre più assurdo e di un Alex Smith altrimenti assai deludente (15/28 per 163 yard con 1 INT e 1 fumble) sembrano indirizzare il match verso i padroni di casa senza possibilità di replica, ma un cinico Derrick Henry trova la end zone da 4 yard nel secondo periodo e rimette gli ospiti in carreggiata, prima del field goal di Cairo Santos da 34 yard. Nel secondo tempo non basterà una difesa solidissima, con le safety Eric Berry (11 tackle e 1 FF) e Ron Parker (9 tackle e 1 INT) a spadroneggiare, perché Smith sarà completamente incapace di produrre gioco in attacco.

Ryan Succop riduce il divario con il field goal da 39 yard, mentre Henry raddoppia i touchdown in giornata con la corsa vincente da 1 yard. Sarebbero i punti del pareggio se si lasciasse l’extra point al kicker, ma Tennessee rischia tutto ed un Marcus Mariota sottotono (19/33 per 241 yard con 1 INT e 1 fumble) fallisce la conversione da due punti. Tutto finito? Neanche per sogno, i Chiefs (10-4) vengono bloccati, Rishard Matthews rende splendida la propria prestazione (4 ricezioni per 105 yard) ed il grande ex Succop ha l’occasione della vendetta da 53 yard. Pali centrati ed i Titans (8-6) vincono per 19-17.

Top 5: ricezioni 

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La NFC torna sotto il pieno controllo dei Cowboys, in grado di sconfiggere gli ostici Buccaneers. Il primo tempo è un monologo dei padroni di casa, che rispondono al field goal da 25 di Roberto Aguayo con uno da 27 di un altalenante Dan Bailey (4/6) e poi mettono la freccia grazie ai touchdown su corsa da 2 yard dei rookie prodigio, un indiavolato Ezekiel Elliott (23 portate per 151 yard e 1 TD) ed un chirurgico Dak Prescott (32/36 per 279 yard). Aguayo ci mette una pezza da 34 yard, ma è dopo la pausa lunga che Tampa Bay scatena un’eccezionale rimonta. Sono i 15 minuti migliori di un Jameis Winston altrimenti troppo impreciso (17/35 per 247 yard con 2 TD pass, 3 INT e 2 fumble) e portano ai meravigliosi touchdown di Adam Humpries e Cameron Brate, rispettivamente da 42 e 10 yard.

La difesa degli ospiti sembra poter frenare l’impeto dell’attacco di Dallas, in particolare grazie ad un Kwon Alexander allucinante (21 tackle e 1 FF), ma non ha fatto i conti con la redenzione di Bailey, che centra i pali da 40, 38 e 33 yard e rivaluta la propria prestazione. Il quarterback dei Buccaneers (8-6) vive un quarto periodo da incubo, vessato continuamente da un decisivo David Irving (2 tackle, 2 sack), e lascia per strada la vittoria, raccolta dai Cowboys (12-2) per 26-20.


Non c’è storia nella sfida tra Seahawks e Rams, con i padroni di casa che portano a casa la Division in NFC West per la terza volta negli ultimi quattro anni. Russell Wilson, dopo il disastro di Green Bay, reagisce da campione e sigla una bellissima prestazione (19/26 per 229 yard con 3 TD pass e 1 INT), a partire dal lancio in end zone per 8 yard verso il quasi omonimo Luke Willson. Nel primo tempo si aggiunge anche un field goal di Steven Hauschka da 48 yard, cui replica Greg Zuerlein da 36. Saranno gli unici punti nella partita per il pessimo attacco della squadra ospite, capace di produrre la miseria di 183 yard totali, di cui appena 47 su corsa, con Jared Goff uscito dal campo per infortunio dopo una prestazione incolore (13/25 per 135 yard).

Cliff Avril (4 tackle, 1.5 sack e 1 FF) e compagni hanno vita facile, così come Wilson nel perforare una difesa scoraggiata dalle prestazioni dei compagni e bucata dapprima da Doug Baldwin da 1 yard e poi dal grande Tyler Lockett (7 ricezioni per 130 yard e 1 TD) per ben 57. I Seahawks (9-4-1) volano ai playoff grazie alla vittoria per 24-3 sui Rams (4-10). Thumbs up per il punter Jon Ryan, autore di 26 yard su corsa in un fake punt, thumbs down per il collega Johnny Hekker, 0/1 al lancio nel corso di un simile tentativo.

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Enorme passo in avanti per i Giants nella corsa alla post-season in NFC, mentre i Lions si ridimensionano e sentono il fiato sul collo dei Packers. New York mette in mostra l’ormai solita performance di un gruppo solido, guidato da un saggio e lucido Eli Manning (20/28 per 201 yard e 2 TD pass), capace di sfruttare le migliori chance costruite nel corso della partita, e con una difesa magistrale nel frenare ogni offensiva avversaria, anche quando l’avversario è in un eccezionale stato di forma, come nel caso di Matthew Stafford.

Se poi ad un Odell Beckham sempre più leader emotivo del reparto, giunto a quota 10 touchdown in regular season con una magica ricezione ad una mano da 4 yard, si aggiunge uno Sterling Shepard rivelazione tra i rookie e a segno con il settimo sigillo in stagione, questa volta da 6 yard, il gioco è fatto. Con l’aiuto di un ottimo Golden Tate (8 ricezioni per 122 yard), Stafford riesce appena a costruire l’occasione per due field goal di Matt Prater, che centra i pali da 48 e 33 yard ed arriva a quota 19 di fila, mentre si fa intercettare da Dominique Rodgers-Cromartie in end zone nel tentativo finale di rimonta. I Giants (10-4) vincono per 17-6 sui Lions (9-5).

Top 5: corse

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Partita esplosiva tra Bears e Packers, decisa da una meraviglia di Aaron Rodgers, pur in una partita per lui difficile (19/31 per 252 yard). Nel gelo di Chicago sono incredibilmente le corse a fare la fortuna di Green Bay: il wide receiver adattato al ruolo Ty Montgomery mette insieme una prestazione fantascientifica (16 portate per 162 yard e 2 TD), culminata dai touchdown da 4 e 3 yard, cui si aggiunge la corsa vincente da ben 42 yard di Christine Michael nel fenomenale terzo periodo degli ospiti. Assurda la prestazione di un ondivago Matt Barkley (30/43 per 362 yard con 2 TD pass, 3 INT e 1 fumble): i suoi lanci per Deonte Thompson (8 ricezioni per 110 yard) e Cameron Meredith (9 ricezioni per 104 yard) costruiscono pericoli a ripetizione, ma, dopo il touchdown pass da 10 yard per Josh Bellamy, il terzo quarto è terrificante e pieno di errori, prima di riprendersi in maniera eccezionale negli ultimi 15 minuti.

Alshon Jeffery lancia la rimonta con il viaggio in end zone da 8 yard, cui segue quello da 9 su corsa del rookie Jordan Howard, la più bella sorpresa per i padroni di casa quest’anno (211 portate per 1.059 yard e 6 TD). Connor Barth centra i pali da 22 yard e sigla la parità, preannunciando un delicatissimo supplementare. Rodgers, però, pensa di aver preso abbastanza freddo in giornata e chiude la questione Bears (3-11) con una scintilla da 60 yard dritta nelle mani del fido alfiere Jordy Nelson (7 ricezioni per 124 yard). Mason Crosby deve soltanto centrare i pali da 32 yard e regalare il successo per 30-27 ai Packers (8-6).


La sconfitta contro i Panthers allontana i Redskins dalla corsa che conta. Finalmente Cam Newton! Una grande prestazione del quarterback (21/37 per 300 yard e 2 TD pass), pur senza alcuna rushing yard guadagnata per la prima volta in carriera, guida Carolina a tre quarti di altissimo livello, con Tedd Ginn e Mike Tolbert a ricevere le pepite di Newton e con Graham Gano a sfruttare tre occasioni per centrare i pali, rispettivamente da 35, 23 e nuovamente 23 yard.

La difesa degli ospiti, poi, regge benissimo l’urto contro un preciso, ma spento Kirk Cousins (32/47 per 315 yard con 1 INT e 1 fumble), in particolare grazie a Kurt Coleman (9 tackle e 1 INT). Washington produce appena un touchdown, opera della corsa vincente da 5 yard di Rob Kelley, e per il resto si affida a Dustin Hopkins, a segno da 43, 26 e 34 yard. Non può bastare e quando Gano sale a quota quattro con il colpo da 41 yard, la partita dichiara il proprio padrone. I Panthers (6-8) vincono per 26-15 contro i Redskins (7-6-1).


Una Wild Card al momento per i Falcons, mentre salutano i playoff due potenziali protagoniste di Conference come Cardinals ed Eagles. Non c’è storia tra il miglior attacco per punti segnati e la peggior difesa per punti subiti in NFL, quella dei Niners. Già nel primo quarto Atlanta ha scatenato tutte le sue armi, a partire da un Devonta Freeman unstoppable (20 portate per 139 yard e 3 TD), a segno con tre touchdown in giornata, nell’ordine da 5, 9 e 34 yard. Un eccellente Matt Ryan (17/23 per 286 yard e 2 TD pass) completa l’opera con i touchdown pass per Taylor Gabriel e Austin Hooper, entrambi da 9 yard.

Nonostante la seconda gioia di giornata per Freeman, il secondo quarto è quello della speranza per San Francisco e per Colin Kaepernick, in grado di lanciare in end zone Garrett Celek e Rod Streater nel periodo in questione. Dopo l’intervallo, però, la sublime difesa dei padroni di casa, con Vic Beasley nuovo leader stagionale dei sack (14.5), tiene a secco il quarterback ed i compagni di reparto, mentre il runningback numero 24 continua a volare e Matt Bryant centra i pali da 50 e 41 yard. I Falcons (9-5) demoliscono i 49ers (1-13) per 41-13.

Le migliori azioni di week 15

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La partita tra Arizona e New Orleans è per cuori forti, oltre che per amanti degli attacchi pirotecnici. Sei touchdown per ciascuna delle due squadre, equamente divisi in tre per tempo, ed i due field goal del perfetto Will Lutz, rispettivamente da 37 e 39 yard, a decidere la sfida, mentre i padroni di casa pagano le imprecisioni di Chandler Catanzaro (0/1 ai field goal e 5/6 agli extra point). Nella fiera del touchdown si rianima Drew Brees, devastante in giornata (37/48 per 389 yard con 4 TD pass e 1 fumble) nel lanciare in end zone nell’ordine Travaris Cadet per 10 yard, due volte un demoniaco Brandin Cooks (7 ricezioni per 186 yard e 2 TD), per 65 e 45 yard, e Michael Thomas, per 4 yard. Si aggiungano due segnature palla alla mano di Tim Hightower, a segno da 3 e 2 yard, ed il gioco è fatto.

I padroni di casa, la cui solitamente ottima difesa collassa letteralmente di fronte agli avversari, nonostante un ottimo Calais Campbell (4 tackle, 2 sack e 1 FR), capace di riportare un fumble per 53 yard fino alla end zone avversaria, replica con la super prestazione di Carson Palmer (28/40 per 318 yard e 2 TD), con John Brown e J.J. Nelson a ricevere i suoi due touchdown pass da 30 e 10 yard, accompagnata dall’altrettanto devastante David Johnson (12 portate per 53 yard e 2 TD oltre a 4 ricezioni per 55 yard), a segno da 2 e 7 yard, e dal touchdown da 49 yard dello scalzo Kerwynn Williams, che sblocca il punteggio. Il 48-41 finale premia i Saints (6-8) e spedisce i Cardinals (5-8-1) nell’abisso, dal Championship dell’anno passato alla matematica eliminazione dai playoff di oggi. Complimenti, comunque, a Johnson, primo giocatore di sempre con almeno 100 yard from scrimmage nelle prime 14 partite di una stagione e nuovo recordman nella storia della franchigia con 1.938 yard totali quest’anno.

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I Ravens vincono una sfida al cardiopalma contro gli Eagles e proseguono la loro rincorsa alle spalle degli Steelers per la conquista della AFC North. Il primo tempo sembra porre la faccenda sulla retta via per i padroni di casa, galvanizzati da un Joe Flacco andato poi in calando nel corso del match (16/30 per 206 yard con 2 TD pass, 1 INT e 1 fumble), e da un Justin Tucker al solito perfetto e a segno da 53 e 47 yard. Il kicker nell’occasione raggiunge il record NFL a quota 10 field goal da oltre 50 yard in una regular season. Kamar Aiken e Steve Smith, ora ottavo nella classifica di sempre per receiving yard in carriera, ricevono i touchdown pass di Flacco, mentre tra gli ospiti un indiavolato Ryan Mathews (20 portate per 128 yard e 1 TD) deve muoversi in autonomia e trovare la end zone con la corsa vincente da 4 yard.

Al resto pensano i field goal del perfetto Caleb Sturgis, arrivati a quota quattro nel corso dell’ultimo periodo di gioco, rispettivamente da 45, 34, 27 e 29 yard. Kenneth Dixon prova ad allargare la forbice con il touchdown su corsa da 16 yard, ma Carson Wentz riesce a salvare la propria brutta prestazione (22/42 per 170 yard con 1 INT e 1 fumble) coprendo le 4 yard necessarie ai punti del 27-26. Invece di far pareggiare i conti a Sturgis ed ottenere l’overtime, però, coach Doug Pederson rischia la conversione da due punti, ma Wentz trema e fallisce. I Ravens (8-6) godono dunque di quel punteggio per sconfiggere gli Eagles (5-9).


Gli Steelers non mollano e in rimonta hanno ragione dei Bengals, fuori dai playoff dopo cinque apparizioni consecutive. Il cambio di kicker tra Mike Nugent e Randy Bullock genera risultati positivi per Cincinnati (2/2 ai field goal e 2/2 agli extra point), ma non è quest’ultimo a fare notizia nel ruolo in giornata. Le prime pagine se le prende un Chris Boswell a dir poco pazzesco, a segno con un 6/6 di estrema difficoltà rispettivamente da 45, 49, 49, 40, 49 e 30 yard e in grado di salvare un touchdown su un kickoff return del lanciatissimo Alex Erickson.

Andy Dalton non è in grande giornata (16/27 per 157 yard e 1 INT), ma il suo touchdown su corsa da 1 yard e quello di Jeremy Hill da 4 bastano a garantire il controllo del match per lungo tempo. Almeno finché, dopo aver fatto sfogare il proprio kicker, Ben Roethlisberger non prende finalmente in mano la situazione (21/36 per 286 yard e 1 TD pass) e lancia Eli Rogers in end zone per 24 yard, decidendo il match. Gli Steelers (9-5) vincono per 24-20 sui Bengals (5-8-1).

Le peggiori azioni di week 15

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Tra Brock Osweiler (6/11 per 48 yard e 2 INT) e Blake Bortles (12/28 per 92 yard e 1 INT) la fiera delle oscenità tra i due quarterback sembra servita nella sfida tra Texans e Jaguars. Con la squadra sotto 0-13 nel punteggio, a causa del touchdown dello stesso Bortles da 1 yard e dei field goal di Jason Myers da 26 e 50 yard, però, coach Bill O’Brien decide saggiamente di spedire Osweiler in panchina e far subentrare Tom Savage, omaggiato dall’esaltazione assoluta del pubblico.

Sebbene non festeggi alcun touchdown pass, il quarterback da Pittsburgh costruisce le occasioni per i quattro field goal su altrettanti tentativi di Nick Novak, nell’ordine da 39, 45, 43 e 27 yard, oltre che quella del sorpasso finale ad opera di Lamar Miller, con la corsa vincente da 1 yard. Dopo il bellissimo kickoff return da 100 yard di Marqise Lee, Jadaweon Clowney (5 tackle, 1 sack) e Quintin Demps (5 tackle e 1 INT) riducono l’attacco dei Jaguars (2-12) ad un deserto ed i Texans (8-6) continuano a comandare la AFC South grazie alla vittoria per 21-20. Da sottolineare per Jacksonville, perlomeno, la prima prestazione di notevole impatto da parte di Jalen Ramsey (4 tackle, 1 FF e 1 INT).


Un posto sul treno al momento è riservato a nome dei Dolphins, vincenti contro i Jets. Bryce Petty sembra poter dare inizio ad una serata di gloria con il touchdown pass da ben 40 yard per Robby Anderson, ma al termine la sua prestazione sarà tutt’altro che da ricordare (20/36 per 235 yard con 1 TD pass, 2 INT e 1 fumble). Al contrario, tra secondo e terzo periodo, Miami sfrutta ogni piccola occasione offensivamente grazie ad un Matt Moore indiavolato (12/18 per 236 yard con 4 TD pass e 1 INT), in grado di lanciare in end zone nell’ordine Dion Sims da 1 yard, Kenny Stills da 52, nuovamente Sims da 1 yard ed infine lo scatenato Jarvis Landry (3 ricezioni per 108 yard e 1 TD) da ben 66.

Si aggiunga anche il punt bloccato a Lac Edwards e riportato per 11 yard fino alla gloria da Walt Aikens per spiegare l’assoluto dominio degli ospiti. E New York? Petty, infortunatosi a seguito di uno scontro pazzesco con Ndamukong Suh ed un eccellente Cameron Wake (2 tackle, 1 sack, 1 FF e 1 INT), lascia il posto a Ryan Fitzpatrick, senza alcun successo (5/10 per 31 yard e 1 INT). I due field goal di Nick Folk, a segno da 48 e 36 yard, rendono il passivo meno amaro sul 34-13 con cui i Dolphins (9-5) schiacciano i Jets (4-10).


Che disastro la seconda parte di stagione per i Vikings! I Colts passeggiano a Minneapolis e, di fatto, estromettono gli avversari dalla post-season. Si era già detto, nelle scorse settimane, di quanto Indianapolis giochi in scioltezza quando Andrew Luck tiene saldamente il timone e limita gli errori (21/28 per 250 yard e 2 TD pass). Tutto confermato e a giovarne non sono soltanto Erik Swoope e Phillip Dorsett, che ricevono i suoi touchdown pass da 27 e 50 yard, ma l’intero reparto, con Frank Gore a macinare yard (26 portate per 101 yard) e Robert Turbin ad aggiungere altri punti a tabellone con i touchdown da 1 e 6 yard.

Se poi si aggiunge un Adam Vinatieri a segno da 48 e 50 yard la festa è completa. Non altrettanto, ovviamente, si può dire per un Sam Bradford in crisi di prestazioni (32/42 per 291 yard con 1 INT e 1 fumble), devastato da Mike Adams (6 tackle, 1 FF e 1 INT) ed incapace di produrre altro che due opportunità di field goal per Kai Forbath, a segno da 32 e 51 yard. Non c’è storia ed i Colts (7-7) continuano a sperare con la vittoria per 34-6 sui Vikings (7-7).


Ci provano i Browns, ma nemmeno contro i Bills arriva la prima vittoria stagionale. Buffalo domina sotto ogni aspetto, a partire dal gioco di corse, grazie a cui arrivano ben tre touchdown, due ad opera dello stratosferico LeSean McCoy (19 portate per 153 yard e 2 TD), a segno da 3 e 8 yard, ed uno per Mike Gillislee da 3 yard. Anche Tyrod Taylor non sfigura, aggiungendo 49 yard in 7 portate ad un’ordinata prestazione al lancio (17/24 per 174 yard e 1 TD pass).

L’avversario, Robert Griffin, prova a darsi da fare e non delude (17/28 per 196 yard), in particolare aggiungendo un rushing touchdown da 18 yard, ma Cleveland non riesce mai ad essere davvero in partita e raccoglie la 14esima sconfitta in altrettante partite giocate, a sole due dalla peggior regular season di sempre a pari merito con i Lions del 2008. Vittoria per i Bills (7-7) per 33-13.

Gran parte della stagione si decide nel fine settimana: i Giants provano ad acchiappare i playoff nella notte di venerdì contro gli Eagles, sfide infuocate tra Raiders e Colts, Steelers e Ravens, Chiefs e Broncos, oltre che tra Cowboys e Lions nella notte di Santo Stefano. Buon Natale a tutti dalla National Football League!

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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