[NFL] Week 14: tutta la giornata in un solo articolo

I Cowboys non sono più soli a quota 11 vittorie, raggiunti dai Patriots dopo aver perso nuovamente contro lo spauracchio Giants. I Seahawks lasciano momentaneamente la seconda piazza NFC in favore dei Lions, mentre in AFC pesanti crolli per Raiders e Broncos. Un’emozione lunga 16 partite in questa esaltante Week 14!

La difesa dei Giants gioca una partita al limite della perfezione nella straordinaria seconda vittoria stagionale sui Cowboys. I protagonisti assoluti sono un Janoris Jenkins padrone della secondaria (2 tackle, 2 pass deflected, 1 INT e 1 fumble), vero e proprio incubo per lo spento Dak Prescott (17/37 per 165 yard con 1 TD pass, 2 INT e 1 fumble), un roccioso Devon Kennard (6 tackle, 1 sack e 1 FF) ed un pazzesco Romeo Okwara (8 tackle, 1 sack), rookie gettato nella mischia al posto dell’infortunato Jason Pierre-Paul e dimostratosi dall’enorme potenziale. Il touchdown di Terrance Williams con la ricezione da 31 yard sembra mettere la partita in discesa per Dallas, galvanizzata dall’iniziale vena di un buon Ezekiel Elliott (24 portate per 107 yard), ma da lì in avanti la cassaforte di New York non subirà altri scossoni.

Ai padroni di casa bastano un field goal di Robbie Gould da 39 yard ed una magia di Odell Beckham da 61 yard, unica gioia della pessima serata di Eli Manning (17/28 per 193 yard con 1 TD pass, 1 INT e 2 fumble), oltre ad un pizzico di fortuna quando Dan Bailey centra il palo basso su un tentativo da 55 yard. Un devastante Sean Lee (18 tackle), un solido Benson Mayowa (6 tackle, 1 sack e 1 FF) ed il resto della banda difensiva ospite fa il proprio dovere, con la gentile collaborazione di un Ereck Flowers inguardabile, ma Prescott è senza idee e sbatte contro il muro dei Giants (9-4), che vincono per 10-7 sui Cowboys (11-2). Nota di merito al punter Brad Wing, capace di essere decisivo con i suoi calci a ridosso della end zone, di demerito a Dez Bryant, che trasforma l’unica ricezione del match (10 yard) in un sanguinoso lost fumble.

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Cadono anche i Raiders, che perdono la vetta dell’infuocata AFC West in favore dei vincenti Chiefs. Dopo il field goal di Sebastian Janikowski da 44 yard ad aprire le marcature nel primo quarto, nel secondo periodo la partita si incendia. Il merito è ancora una volta dell’eclettico quanto strabiliante Tyreek Hill, a segno dapprima con una ricezione da 36 yard su lancio di un altrimenti deludente Alex Smith (17/26 per 264 yard con 1 TD pass, 1 INT e 1 fumble) e poi con un meraviglioso punt return da 78 yard fino alla end zone avversaria. Nel mezzo c’è spazio per un terzo touchdown, ad opera di Chacandrick West, su corsa vincente da 3 yard, oltre che per le numerose e fantastiche ricezioni di Travis Kelce (5 ricezioni per 101 yard).

Oakland, in presenza di un Derek Carr assolutamente impalpabile (17/41 per 117 yard), si affida alle corse di un grande Latavious Murray, autore di 103 yard in 22 portate e di una segnatura da 1 yard sul finire della prima mezz’ora. Janikowski torna a centrare i pali da 33 yard dopo l’intervallo, ma gli ospiti, di qui in avanti, finiscono nella morsa di Justin Houston, a quota 4.5 sack in regular season, e compagni. Il drive della speranza per i Raiders (10-3) si chiude a ridosso della end zone ed i Chiefs (10-3) la portano a casa per 21-13.


Nessun passo falso, invece, per i Patriots, capaci di superare anche l’ostacolo Ravens. Il running-game è uno dei problemi più grandi per Baltimore quest’anno e in partita produce appena 42 yard totali in 14 portate, oltre a portare una safety a carico quando Kenneth Dixon si fa acchiappare da Patrick Chung nella propria end zone. Al contrario, LaGarrette Blount dona sempre un apporto di valore a New England e trova la gioia da 1 yard, prima che Malcom Mitchell allarghi ulteriormente il divario, dando inizio alla serata di grazia di un Tom Brady spaventoso contro la miglior difesa NFL (25/38 per 406 yard con 3 TD pass e 1 INT). Justin Tucker, che in partita si vede bloccare l’unico field goal sbagliato tra i 32 tentati finora in stagione, centra i pali da 50 yard e regala gli unici punti per i suoi fino all’intervallo.

Martellus Bennett sigla un touchdown da 19 yard dopo la pausa lunga e la partita sembra ormai senza ulteriori storie da raccontare, ma la tanto ammirata difesa ospite, con Eric Weddle assoluto protagonista (11 tackle, 1 sack e 1 INT), inizia a fare sul serio. Un combattivo Joe Flacco, poi, può beneficiare di due grandi giocate dello special team e, con l’aiuto di Darren Waller e di Dixon, le tramuta in una convinta rimonta. Tucker colpisce da 38 e 37 yard, ma nel frattempo Brady ha trovato la zampata del campione, lanciando un eccezionale Chris Hogan (5 ricezioni per 129 yard e 1 TD) in campo aperto per 79 yard. Troppo per i Ravens (7-6), che escono sconfitti 23-30 contro i Patriots (11-2).

Top 5 delle ricezioni

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Si figurano due incredibili scenari nelle rispettive Conference, con i Broncos al momento fuori dai playoff in favore dei Dolphins ed i Seahawks a perdere il treno diretto per il Divisional Round, con il biglietto ora nelle mani dei Lions. Denver la combina grossa in trasferta contro i Titans e raccoglie la terza sconfitta nelle ultime cinque gare giocate. L’occasione persa fa ancora più male a pensare alla pessima prestazione di Marcus Mariota (6/20 per 88 yard), vessato dalla tenace difesa avversaria per tutta la partita. Il reparto difensivo di Tennessee, però, non è da meno e, sebbene conceda 348 yard contro le 253 guadagnate dalla squadra, forza e recupera due fumble di fondamentale importanza.

Un convincente DeMarco Murray (21 portate per 92 yard e 1 TD) raccoglie il nono rushing touchdown in stagione da 1 yard e Ryan Succop, a cavallo tra primo e secondo quarto, sfrutta due occasioni con i field goal da 53 e 41 yard. Le inefficienze del gioco di corse di Denver, fermo a 18 yard in 9 portate, vengono coperte da Trevor Siemian, capace di ben 334 yard al lancio, con Demaryius Thomas (10 ricezioni per 126 yard) ed Emmanuel Sanders (11 ricezioni per 100 yard e 1 TD) a farla da padrone, ma non di essere altrettanto decisivo. Sanders trova la end zone da 3 yard, Brandon McManus va a segno da 34, ma A.J. Derby si fa sfuggire il pallone nel drive per chiudere la rimonta. Jason McCourty la recupera e sigla il successo dei Titans (7-6) per 13-10 sui Broncos (8-5).


Grande prestazione sotto la pioggia furente per i Dolphins, vincenti contro i Cardinals, sempre più in crisi. Un ottimo Ryan Tannehill (15/20 per 195 yard con 3 TD pass, 1 INT e 2 fumble) vive tre quarti da sogno, non fosse per l’oscena padellata da oltre 10 yard di perdita nel secondo quarto, lanciando nell’ordine Kenny Stills, Dion Sims e Damien Williams in end zone rispettivamente per 28, 7 e 3 yard. Nel frattempo Carson Palmer è preda di un incubo, da cui esce parzialmente soltanto nel quarto finale (18/33 per 145 yard con 2 TD pass, 2 INT e 2 fumble). La corsa vincente da 56 yard di un J.J. Nelson tuttofare ed il field goal da 56 yard di un Chandler Catanzaro davvero poco preciso (1/2 ai field goal e 0/2 negli extra point) tengono Arizona in partita, prima di 15 minuti finali di grande intensità, pur con condizioni climatiche avverse.

Brittan Golden regala una gioia a Palmer, ma i due punti della conversione se li prende Walt Aikens per Miami ed allarga ulteriormente la forbice. Nelson, però, non ha finito la propria dose di end zone odierna e un David Johnson al solito spettacolare, autore di 80 yard in 20 portate e 41 extra in 5 ricezioni, sigla il pareggio ricevendo dal proprio quarterback la two-point conversion. Tannehill si infortuna gravemente, tanto che la sua regular season è già finita, ma Matt Moore guida un ottimo drive per l’intera posta in gioco ad un soffio dal termine. Andrew Franks centra i pali da 21 yard ed i Dolphins (8-5) escono vincitori per 26-23 sui Cardinals (5-7-1).


I Lions, signori dei finali di partita, non sbagliano, pur rischiando grosso, contro i Bears. Connor Barth e Matt Prater si scambiano un favore da 38 e 29 yard e scaldano gli animi a Motown. Anquan Boldin, oltre ad entrare nella top 10 di sempre per ricezioni in carriera, aggiunge un touchdown su ricezione da 16 yard, unica pepita per un altalenante quanto decisivo Matthew Stafford (21/35 per 223 yard con 1 TD pass e 2 INT). Dopo l’intervallo Prater allena la gamba con un colpo perfetto da 54 yard e Detroit si sente già con la vittoria in tasca.

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Matt Barkley, però, è attento e preciso (20/32 per 212 yard e 1 TD pass) e Cameron Meredith ne approfitta per il touchdown da 31 yard, prima che il rookie Cre’Von LeBlanc intercetti Stafford e riporti il pallone per 24 yard fino alla end zone avversaria. Chicago è in controllo del match, ma il quarterback da Georgia ha ancora voglia di stupire e guida l’ottavo winning drive della sua regular season, un record NFL. Sarà proprio lui a concluderlo con una corsa in end zone da 7 yard, decisiva per i punti del 20-17 con cui i Lions (9-4) hanno ragione dei Bears (3-10). Gli ospiti devono recriminare soprattutto sulle sanguinose 11 flag a carico, costate ben 139 yard di perdita.

Top 5 sulle corse

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Strano da dire tra i due quarterback con il miglior passer rating nella storia NFL (con almeno 1.000 lanci tentati), ma è proprio l’opposta serata vissuta dai timonieri a decidere la sfida tra Packers e Seahawks. Aaron Rodgers è tornato a deliziare gli appassionati con prestazioni magistrali (18/23 per 246 yard e 3 TD pass), mentre Russell Wilson è tragico nella sfida di Green Bay e torna a casa con le ossa rotte (22/39 per 240 yard con 1 TD pass e 5 INT), soprattutto a causa di un fenomenale Damarious Randall (5 tackle e 2 INT).

Al resto pensano Rodgers e la sua combriccola, con Davante Adams a spezzare in due la difesa (4 ricezioni per 104 yard e 1 TD) e la partita con il touchdown da 66 yard in apertura ed il cinico Jordy Nelson due volte in touchdown, da 9 e 3 yard. Se poi, nonostante l’assenza di Eddy Lacy nel backfield, i padroni di casa trovano anche due segnature su corsa, una con Ty Montgomery, wide receiver reinventato runningback per 9 portate e 41 yard, ed una con Jeff Janis, anch’egli ricevitore di professione, tutto va a gonfie vele. Non altrettanto per Wilson ovviamente, il cui unico motivo di sorridere in giornata è il lancio da 21 yard per Tanner McEvoy, che rende meno duro il punteggio finale, pur nel 38-10 con cui i Packers (7-6) demoliscono i Seahawks (8-4-1).


Sarà lotta infuocata tra Falcons e Buccaneers per il controllo della NFC South, al momento in mano a questi ultimi. I Rams sono allo sbando dopo che nemmeno la prima scelta assoluta dello scorso Draft, Jared Goff, sembra in grado di risolvere, nemmeno parzialmente, i problemi della squadra. Per lui arriva un’altra prestazione arida di gioie (24/41 per 235 yard con 2 INT e 1 fumble), culminata soltanto dal touchdown da 2 yard su corsa a partita ampiamente chiusa. Da un pezzo, perché Atlanta domina senza sosta per tre quarti, grazie ad un Matt Ryan devastante (18/28 per 237 yard e 3 TD pass), che, in assenza di Julio Jones, si affida a Taylor Gabriel, Tevin Coleman e Justin Hardy per volare in end zone.

Coleman aggiunge anche un touchdown da 6 yard palla alla mano e la difesa produce meraviglie, prima con Deion Jones, che riporta per 33 yard un intercetto a Goff fino alla end zone avversaria, e poi con un Vic Beasley straripante (3 tackle, 3 sack e 1 FF), capace di riportare per 21 yard fino alla gloria un fumble da lui stesso forzato. Todd Gurley aggiunge un touchdown da 3 yard alla propria misera stagione, ma nulla può togliere la sconfitta per 14-42 subita dai Rams (4-9) contro i Falcons (8-5). È il KO numero 165 della carriera di coach Jeff Fisher, il massimo di sempre insieme a Dan Reeves, e gli costa il posto sulla panchina di Los Angeles, con il vice John Fassel a prendere il suo posto dalla prossima settimana.


Partita di una pochezza offensiva imbarazzante quella tra Buccaneers e Saints, con tanti errori soprattutto da parte degli ospiti e del loro quarterback, un Drew Brees in calo pazzesco nelle ultime due settimane (25/41 per 257 yard e 3 INT). L’unico ruolo che giova della spenta giornata di Tampa Bay è il kicker, con i due rookie Will Lutz, a segno da 42, 34 e 22 yard, e Roberto Aguayo, che centra i pali da 41, 39 e 26 yard, senza alcuna sbavatura nella loro performance.

Peccato che New Orleans non sappia generare altri punti a tabellone, ad esclusione di un tackle in end zone a Doug Martin a produrre una safety. Jameis Winston, pur in una prestazione senza momenti esaltanti, limita gli errori (16/26 per 184 yard) e gode dell’aiuto dello stesso Martin in occasione del touchdown da 1 yard che apre il secondo quarto. La difesa dei Buccaneers (8-5), guidata da Keith Tandy (9 tackle e 1 INT) porta a termine un’altra partita bellissima e regala la quinta vittoria consecutiva, per 15-11 sui Saints (5-8).

Le migliori azioni di week 14

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Quanto rischiano i Panthers, anche in una partita dominata contro i Chargers. Carolina è padrona del campo nel primo tempo, nonostante la stagione di Cam Newton sia tutto fuorché soddisfacente (10/27 per 160 yard con 1 TD pass e 1 INT). Sono più che sufficienti, però, i touchdown di Jonathan Stewart e Devin Funchess, i tre field goal di Graham Gano, rispettivamente da 41, 44 e 45 yard, ma soprattutto le magie di una difesa tornata assoluta protagonista, soprattutto con Daryl Worley (10 tackle e 1 INT) e Kawann Short (3 tackle, 2 sack e 1 FF). Philip Rivers, in particolare fino a fine secondo quarto, non ci capisce niente ed è preda dei propri errori (21/39 per 236 yard con 2 TD pass, 3 INT e 2 fumble).

A cavallo della pausa lunga, però, abbozza un tentativo di rimonta con l’aiuto di Hunter Henry, da 9 yard, e di Dontrelle Inman, da 19. Josh Lambo aggiunge punti con il field goal da 32 yard e Trovon Reed, al momento dell’intercetto a Newton, spaventa l’intero Bank of America Stadium riportando il pallone fino alla end zone avversaria. Il touchdown, però, non viene convalidato perché giudicato down by contact. È la fine delle speranze per i Chargers (5-8), i Panthers (5-8) vincono per 28-16.


È il dominio nel terzo quarto a fare la differenza tra Eagles e Redskins, con gli ospiti più cinici nello sfruttare le occasioni avute. Philadelphia ha la meglio ne primo tempo, grazie ai field goal di Caleb Sturgis da 45 e 36 yard ed al touchdown su ricezione da 4 yard di Darren Sproles, ma soprattutto grazie ai colpi di Carson Wentz, andati scemando poi nella seconda mezz’ora di gioco (32/46 per 314 yard con 1 TD pass, 1 INT e 2 fumble). Le opzioni offensive di Washington, invece, fanno paura per l’intero corso del match, vuoi con le corse di Rob Kelley e Chris Thompson, autori anche di un touchdown a testa, vuoi con i lanci di un buon Kirk Cousins (14/21 per 234 yard con 2 TD pass e 1 INT), in particolare quando innesca l’esplosivo DeSean Jackson (3 ricezioni per 102 yard e 1 TD), come in occasione della sgroppata vincente per 80 yard.

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Il quarterback, con il suo intercetto nel quarto periodo, riportato per 29 yard fino alla end zone avversaria da Leodis McKelvin, sembra però spostare l’inerzia in favore dei padroni di casa, con Sturgis a firmare il sorpasso da 41 yard poco dopo. I Redskins (7-5-1) hanno sette vite e colpiscono con il touchdown da 25 yard di Thompson, che decide la partita sul 27-22 con cui hanno ragione degli Eagles (5-8), in discesa verticale verso un’altra deludente stagione.


Che delusione i Colts, incapaci di vincere il derby divisionale contro i Texans, pur privi di un passing-game di valore per colpa del pessimo Brock Osweiler (14/24 per 147 yard e 1 INT). A costruire i punti a tabellone della vittoria per gli ospiti sono un indiavolato Lamar Miller (21 portate per 107 yard e 1 TD), in particolare con il touchdown da 2 yard, ma soprattutto un Nick Novak strepitoso nel proprio 5/5 in giornata e a segno rispettivamente da 21, 52, 24, 41 e 34 yard. A contenere un Andrew Luck tutt’altro che eccezionale ed ancora eccessivamente incline alle palle perse (24/45 per 276 yard con 2 TD pass, 2 INT e 1 fumble) pensa una difesa granitica, con Jadaweon Clowney finalmente sul palcoscenico (3 tackle, 1 sack e 1 FF).

Frank Gore per 18 yard ed un T.Y. Hilton sempre e comunque di altissimo livello (9 ricezioni per 115 yard e 1 TD) beneficiano delle giocate in end zone del proprio quarterback di giornata, ma i Colts (6-7) pagano carissimi i troppi errori commessi ed escono sconfitti per 17-22 contro i Texans (7-6), ancora in testa alla AFC South insieme ai Titans.

Le peggiori azioni di week 14

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A consegnare la vetta di AFC North agli Steelers è una prestazione da leggenda di Le’Veon Bell, capace di abbinare il record di franchigia di 236 rushing yard, in 38 portate e con la bellezza di 3 touchdown compresi nel prezzo, rispettivamente da 3, 7 e 5 yard, ad altre 62 yard extra in 4 ricezioni. Buffalo resta letteralmente tramortita dal ciclone Bell e per tre quarti abbondanti l’unico segno di vita è il ritorno al touchdown di Sammy Watkins, lanciato da un positivo Tyrod Taylor (15/25 per 228 yard con 2 TD pass e 1 INT) per 8 yard.

Nell’ultimo quarto d’ora di gioco si allenta la pressione della difesa ospite, con Shane Davis in prima linea (7 tackle, 1.5 sack), mentre quella dei padroni di casa continua a far vedere i fantasmi a Ben Roethlisberger (17/31 per 220 yard e 3 INT) e trova un minimo di contromisure al runningback avversario. Charles Clay regala un secondo touchdown pass a Taylor con una bellissima azione di forza da 40 yard, LeSean McCoy, pur fermandosi ad appena 27 yard in 12 portate, aggiunge un viaggio in end zone da 3 yard ed i Bills (6-7) credono per un attimo nella pazzesca rimonta. L’onside kick decisivo, però, finisce nelle mani degli Steelers (8-5), che vincono per 27-20.


I Browns continuano nel proprio anno maledetto e raccolgono la sconfitta numero 13 contro i Bengals. Agli ospiti basta un tempo per mettere bene in chiaro la situazione, come fanno un ottimo Andy Dalton (20/28 per 180 yard e 2 TD pass) ed il fido alfiere Tyler Eifert, lanciato per due volte in touchdown in giornata, da 14 e 5 yard. Uno straordinario Jeremy Hill (25 portate per 111 yard e 1 TD) aggiunge un viaggio in end zone da 1 yard e la difesa, con Karlos Dansby (12 tackle, 1 sack) e Geno Atkins (5 tackle, 2 sack) a spadroneggiare, tiene a bada un Robert Griffin comunque non irresistibile (12/28 per 104 yard e 1 INT).

La sua corsa vincente da 1 yard ed il field goal da 30 yard di Cody Parkey rendono il passivo più onorevole, ma l’unica vera gioia di giornata per i padroni di casa sono i rendimenti di Isaiah Crowell (10 portate per 113 yard) e Jamie Collins (15 tackle, 1 sack). I Browns (0-13) sono nell’abisso, i Bengals (5-7-1) vincono per 23-10.


A proposito di squadre derelitte, non se la passano per nulla bene nemmeno Jaguars e Niners. Il primo tempo tra i primi citati ed i Vikings è a suon di field goal, ben sei, equamente divisi tra il perfetto Kai Forbath (4/4), a segno da 43, 32, 40 yard e da 46 poco dopo la pausa lunga, e l’impreciso Jason Myers (3/5), che invece centra i pali da 45, 55 e 24 yard. Dopo l’ultima prodezza di Forbath, un buon Blake Bortles (23/37 per 257 yard e 1 TD pass) prova a gasare i suoi con l’aiuto di Marqise Lee (5 ricezioni per 113 yard) e soprattutto con il lancio in end zone da 14 yard per Bryan Walters, ma il quarto periodo se lo prende Minnesota.

Un preciso Sam Bradford (24/34 per 292 yard e 1 TD pass) supera le difficoltà incontrate contro la difesa dei padroni di casa, in cui si segnala un Johnathan Cyprien in forma strepitosa (14 tackle e 1 FF), e macina yard con l’aiuto di Adam Thielen (4 ricezioni per 101 yard). A concludere pensano Matt Asiata, con la corsa vincente da 1 yard, e Kyle Rudolph, con il sesto touchdown della sua regular season. I Vikings (7-6) provano a salvare la loro stagione con la vittoria per 25-16 sui Jaguars (2-11).


Incredibile chance per rialzare la testa gettata al vento dai 49ers, che si fanno rimontare e sconfiggere dai Jets al supplementare. Il mattatore offensivo dei padroni di casa è un esplosivo Carlos Hyde (17 portate per 193 yard), capace anche di ricevere per 7 yard l’unica pepita nella brutta giornata di Colin Kaepernick (15/26 per 133 yard e 1 TD pass). San Francisco replica grazie alla corsa vincente da 4 yard di Shaun Draughn e la difesa, meravigliosamente guidata da DeForest Buckner (11 tackle, 2 sack), tiene gli ospiti fermi a due field goal di Nick Folk, da 36 e 30 yard, per tre quarti di gioco.

Phil Dawson, al contrario del collega, è stranamente impreciso e centra i pali soltanto da 47 yard, sbagliando altri due tentativi. Nel frattempo, un modesto Bryce Petty (23/35 per 257 yard e 1 INT) prende in mano le redini dell’attacco e Bilal Powell prosegue il proprio show personale da 145 yard in 29 portate con un touchdown da 5 yard. Folk pareggia i conti da 50 yard e il supplementare è cosa fatta. A deciderlo ci penserà ancora il pazzesco Powell, con una corsa mortifera da 19 yard. I Jets (4-9) vincono per 23-17 sui 49ers (1-12).

Tre settimane alla fine dell’intensa regular season e ancora tutto da decidere nelle due Conference. Seahawks sul banco degli imputati nel Thursday Night contro i Rams, bellissime le sfide tra quattro grandi sorprese della stagione come Chiefs e Titans in AFC, Giants e Lions in NFC, mentre i match chiave arrivano sul finire di giornata: Broncos in cerca di un’ancora di salvezza contro i Patriots, i Buccaneers per legittimarsi da playoff contro i Cowboys ed i Panthers in disperata rincorsa contro i Redskins.

Week 14 in sessanta secondi

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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