[NFL] Week 14: Nessuno tocchi Russell Wilson (Seattle Seahawks vs Green Bay Packers 10-38)

Il giusto costume di scrivere il risultato nel titolo della cronaca sicuramente vi ha tenuti qui a leggerla. Forse però vi ha anche portati su un percorso errato, perché 28 punti di distanza non possono essere una misura efficace per capire la differenza tra Packers e Seahawks. Per questo motivo abbiamo usato l’altra parte del titolo per chiedervi di lasciar stare Russell Wilson, autore domenica sera a Lambeau Field di ben 5 intercetti e protagonista in negativo della sua peggiore sconfitta in carriera.

A monte della sconfitta assoluta di Seattle c’è infatti una situazione difensiva traballante, sulla quale Mike McCarthy e il suo staff hanno banchettato con una preparazione della partita molto accurata. C’è sempre il fattore campo, c’è la maggiore motivazione dei padroni di casa. Nella lista Wilson arriva (e almeno uno degli intercetti è inguardabile come vedremo), ma occupa una delle ultime posizioni quanto a rilevanza.

russell wilson seahawks

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Non passano nemmeno 90 secondi, e Aaron Rodgers trova già Davante Adams per il 7-0. Seattle non cambia molto della sua filosofia nonostante l’assenza di Earl Thomas, mettendo un giocatore su ogni ricevente di Green Bay; nell’occasione Jeremy Lane viene bruciato da Adams (probabilmente a roster il più adatto a un lavoro del genere), Rodgers dimostra di non essere MVP per nulla e lo trova non appena ha due yard di vantaggio. È l’inizio peggiore per i Seahawks, perché oltre a subire un TD agita l’albero delle certezze, che una dopo l’altra cadranno.

Illude il primo possesso offensivo dei vicecampioni della NFC. Wilson si inventa due corse coraggiose al centro della difesa in giallo e verde mentre Thomas Rawls raccatta anch’egli due primi down facili. Quando il campo si accorcia tornare dal runningback è d’obbligo, ma i Packers si chiudono bene, field goal obbligato e 7-3 parziale. Sarà l’ultima volta che i Seahawks saranno in partita, da un punto di vista del punteggio tanto quanto da una prospettiva percettiva: da lì in poi Green Bay, stupendo i più, non sarà più questionata come vincitrice della contesa.

Si rivede Christine Michael, che scaricato da una parte è approdato a Lambeau per rilanciare la carriera. Sembra poterlo fare trovando in due corse attigue campo libero, ma Mason Crosby sbaglia un lungo field goal per mantenere le squadre vicine. La svolta arriva poco dopo quando su una traccia interna Jimmy Graham scivola e il pallone di Wilson finisce a Morgan Burnett. Il lancio non è perfetto, non avrebbe probabilmente garantito il primo down perché Burnett difende bene ma l’intercetto è più che altre una penalità allo scarso grip dell’ex Saints sul terreno infido di Lambeau Field.

Jared Cook e Jordy Nelson realizzano due ricezioni esplicative di quanto Seattle sia traballante. I linebacker non riescono a coprire le tracce slant, sembrano un passo indietro rispetto a dove dovrebbero essere. Ciò evidenzia la differenza di motivazione tra le due squadre, la preparazione maniacale alla partita di McCarthy oltre alla vena dei riceventi di casa. 14-3 quando Ty Montgomery varca la linea di meta da 1 yard.

Seattle si spezza in avanti: se Wilson è impreciso con almeno due lanci sul profondo per Doug Baldwin e Graham, altrettanto Rawls è non produttivo e la linea offensiva in difficoltà. Un punt imbarazzante dà ancora palla in mano al numero 12, Nelson la riceve tre volte ed è 21-3.

Mentre i Packers abbassano la difesa in una dime abbastanza opportuna, il cronometro fluttua verso la fine del primo tempo. Wilson ha più tempo, e può giocare sull’uno contro uno che i suoi ricevitori creano downfield. Adocchia Baldwin sulla linea di meta, e correndo verso sinistra lancia a destra; nella partita con Philadelphia vi raccontammo un TD simile, questa volta la palla è lenta e Damarious Randall ha il tempo di rincorrerla e toglierla al giocatore dei Seahawks deputato di riceverla. Il secondo intercetto di Wilson è sicuramente il peggiore tra i cinque lanciati.

Nel frattempo la sua difesa è sulla sideline, a fare “scene da Seahawks”. Tutti in cerchio, una volta parla Richard Sherman, un’altra Lane, quella dopo un altro. Tutti a gridare, anzi gridarsi in faccia, cercando di darsi una svegliata. Anche Pete Carroll enfatizza, per tutto il primo tempo in realtà, ogni singola buona azione dei suoi utilizzando le sue classica corse sulla linea laterale. Non porterà a nulla questa volta.

NFL: Seattle Seahawks at Green Bay Packers

Infatti il secondo tempo si apre con altri due intercetti di Wilson nei primi due possessi. Due palle deviate, che finiscono placide tra le braccia degli avversari; anche qui il prodotto di Wisconsin potrebbe lanciare meglio, ma un’altra volta sarebbero cadute a terra con pochi danni. Invece nel gelo della frozen thundra, sul suolo insidioso di Lambeau Field, i Packers dilagheranno, rilanciando una stagione che sembrava persa ma che ora li vede in zona Playoff e con l’inerzia dalla loro parte.

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Può essere clamorosa la debacle dei Seahawks, ma è altrettanto vero quanto di buono sta succedendo tra le fila di quelli che ora sono sempre di più dei loro rivali giurati. A parte Rodgers (magnifico a dir poco), i membri di questo team stanno dimostrando cosa vuol dire alzare il livello del gioco manmano che una stagione procede. Aggressivi, puntuali, famelici, soprattutto in difesa, dove anche il gioco su passaggio sta facendo balzi enormi in avanti. Tre settimane fa ne recitavamo il requiem, ora dobbiamo ricrederci: è vero, con tutti questi intercetti e le posizioni di campo favorevoli, il blowout ai danni di Seattle è disonesto riguardo i valori in campo, ma è altrettanto ingiusto non apprezzare quanto la situazione sia girata a loro favore perché lo hanno assolutamente voluto loro. Dal primo secondo di gioco.

Uno dei migliori è stato David Bakhtiari, uomo di linea offensiva. Con lui Julius Peppers, che per cause di infortuni deve giocare un numero molto alto di snap, cosa che non dovrebbe fare ma che ha fatto impazzire la O-line ospite. In un modo o nell’altro, insomma, i Packers sono pronti, e questa è già una notizia.

I Seahawks sono pronti anch’essi, solo certe volte non gira molto bene nemmeno a loro. Se non lo fa a Lambeau Field allora sono dolori per tutti. Nessuno escluso, nemmeno Russell Wilson.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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