[NFL] Week 8: Un tempo per uno (New York Jets vs Cleveland Browns 31-28)

Un tempo per uno.

Il primo viene dominato dai Browns che si portano sul 20-7 e sembrano avvianti al successo; il secondo è la riscossa dei Jets, che mettono a segno 24 unanswered points e si assicurano W e possibilità di continuare a sperare in una wildcard per la post-season.

Cleveland si porta velocemente sul 10-0 grazie ad un clamoroso drive d’apertura, che inizia con un big play di Barnidge e si chiude con la catch da 5 yard di Andre Hawkinns, ed al FG che segue uno dei 6 “in your face” di Pryor su Revis, bistrattato dalle 106 yard con cui l’ex QB dei Raiders chiude il primo tempo.

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I Jets, spalle al muro, e in una posizione pessima di campo, trovano la forza per rispondere e costruiscono un lungo drive che porta i newyorkesi fin sulle 35 dei padroni di casa. L’attacco ospite stalla ed è costretto a giocarsi un 3 e lungo fondamentale. Fitz legge bene la difesa, cambia il gioco sulla los, e Powell si mangia le 34 yard del -3 in apertura di secondo periodo.

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Quella dei Jets è però solo una fiammata e, nonostante l’attacco dei Browns lasci sul gridiron qualche occasione, NY non è in grado di poter far male e così sono gli i padroni di casa ad allungare nuovamente. Johnson, Crowell ed il solito Pryor portano Cleveland in redzone, una sacrosanta pass interfercence è la responsabile del 1&goal e per il RB #34 è una formalità coprire la yard del 17-7.

I Browns avrebbero il tempo di mettere altri sette punti prima del riposo ma il sack di Wilkerson evita la fine anticipata della partita, costringendo i padroni di casa ad accontentarsi di tre punti .

Quello che accade durante l’intervallo, di cui lo stesso Bowls darà una versione a fine partita, si può solo immaginare; la sostanza è che in campo entra una squadra totalmente trasformata. Dopo aver rischiato l’intercetto nel tentativo di innescare Enunwa, Fitpatrick trova finalmente Marshall, senza ricezioni fino a quel momento, e istantaneamente l’attacco inizia a girare.

Forte conquista qualche primo down, Powell gioca la miglior partita della stagione e l’ex Nebraska dopo aver rotto tre placcaggi trova la seconda marcatura consecutiva, la terza in carriera, per il -6. Nel possesso successivo NY riesce a ripetersi e, anche quando si trova a dover affrontare un 4&goal, dalla side-line non c’è esitazione e si decide di andare alla mano. La scelta paga, Forte varca la goal-line e i Jets si portano sul 21-20.

Cleveland, in totale controllo prima dell’ intervallo, ha un ultima occasione per rientrare in partita ma il lancio per un liberissimo Pryor è troppo lungo ed i Browns devono nuovamente liberarsi dello sferoide.

Nel drive successivo i Jets mettono il terzo TD in altrettanti possessi, allungando ulteriormente in apertura di ultima frazione, mentre McCown, devastante nel primo tempo e devastato nel secondo, lancia due intercetti che vaporizzano le ultime possibilità per i padroni di casa e regalano un finale tranquillo agli ospiti.

New York doveva vincere e, pur soffrendo oltre ogni pessimistica previsione, ha vinto. I problemi, arrivati a questo punto della stagione, sono noti anche se va detto che il gioco di corsa, dopo essere sparito per sei settimane, nelle ultime due è stato la base su cui i Jets hanno costruito le proprie vittorie.

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Fitpatrick è riuscito finalmente nell’ impresa di lanciare un td pass nella seconda metà di gara e Quincy Enunwa è definitivamente il ricevitore numero 2 della Gang Green anche se la sensazione è che senza Marshall coinvolto, ed il primo tempo con i Browns può essere portato a prova, l’attacco newyorkese fatica a trovare continuità.

Niente di nuovo sul  fronte difesa. Se linea e linebeaker (Mauldin ha interrotto un serie di 49 partite senza int da parte dei LB) sembrano aver ritrovato un livello accettabile sono le secondarie, ed il loro leader Darell Revis, a rappresentare l’anello debole del sistema. Non sono d’incoraggiamento neppure le parole che lo stesso DB ha pronunciato in settimana, in riferimento alla (pessima) stagione che sta vivendo ed alla eventualità che possa ritirarsi a fine stagione, e che sembrano assomigliare  alla resa anticipata del leader di cui adesso i Jets avrebbero maggiormente bisogno.

Cleveland è la peggiore squadra della lega e continuerà ad esserlo, nonostante l’acquisizione di Collins, innesto cinque stelle extra lusso dell’ultimissima ora. I Browns hanno perso 26 delle ultime 29 partite, non venivano sconfitti tra le mura amiche con un vantaggio di 13 punti a metà partita dal 2001 e nonostante McCown abbia chiuso il primo tempo con 227 yard, nessun Brown come lui da Kosar nel ’86, è arrivata l’ottava sconfitta stagionale.

Inutile dire che oltre agli infiniti problemi in cabina di regia, che nelle idee del managment prevedevano il rilancio di RG3, e ad un roster discutibile, a Cleveland si sta ragionando solo ed esclusivamente in ottica futura e in questo senso qualche buona indicazione sta arrivando, non ultima la riuscita conversione di Pryor in WR che nessuno si immaginava potesse avvenire con questa rapidità.

Una per la gloria; poi sarà interessante capire come si muoveranno nell’ estate i Browns di Paul DePodesta, il genio del baseball che è arrivato nell’ Ohio con l’idea di ripetere nel football quanto fatto con gli A’s.

La prossima settimana ennesimo dentro fuori per i Jets, che saranno di scena a Miami, mentre a Cleveland arriveranno i Cowboys del duo Preskott-Elliot.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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