[NCAA] Il riassunto della tredicesima settimana

Con i Championship ormai alle porte e l’ultima giornata di BIG XII da disputare, anche questa stagione 2016 di college football si sta avviando piano piano alla sua conclusione.

Naturalmente mancano ancora da definire quelle che saranno le fantastiche 4 che andranno a giocarsi il titolo nazionale ma nel frattempo la giornata 13 appena disputata, ci ha dato una mano a capire chi è sicura di un posto al sole e chi ancora dovrà sperare in un miracolo sul campo e sulla clemenza della commissione.

Quello che è stato definito il match dell’anno tra Ohio State e Michigan infatti, ha confermato che i Buckeyes giocheranno ancora per il titolo mentre i Wolverines avranno bisogno di una serie di risultati a favore, oltre che la già citata accondiscendenza della commissione, per cercare di entrare nei playoff.

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La sconfitta dei ragazzi di Harbaugh brucia ancora tantissimo e le dichiarazioni al veleno dell’ex coach dei 49ers subito dopo la partita, non sono servite a placare gli animi. Tuttavia Michigan può recriminare solo con se stessa per non aver giocato al 100% per tutta la partita, consentendo poi il ritorno di Ohio State che si è dimostrata una squadra cinica e spietata.

Chi non ha problemi di sorta invece è Alabama che ha chiuso la “regular season” da imbattuta grazie alla vittoria dell’Iron Bowl contro gli storici rivali di Auburn; per i ragazzi di Saban adesso ci sarà il rematch contro Florida per la conquista della SEC e poi dritti verso la semifinale.

Anche Clemson dopo la vittoria contro South Carolina, guarda già al Championship ACC che giocherà contro Virginia Tech mentre la sorpresa più grande è la conquista della BIG TEN East da parte di Penn State, che ha approfittato della vittoria dei Buckeyes. Per i Nittany Lions si tratta di un risultato che alla vigilia di questa stagione era assolutamente impensabile ma il lavoro svolto dal coach James Franklin e dal nuovo OC Joe Moorhead ha pagato i dividendi.

La sfida di sabato contro Wisconsin, in caso di vittoria, potrebbe portare Penn State ad entrare nei playoff anche se i Badgers sono una squadra tosta che difficilmente si lascia sfuggire occasioni del genere.

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Della partita tra Buckeyes e Wolverines approfitta anche Washington che si inserisce nell’ultimo posto utile grazie alla vittoria contro i “cugini” di Washington State e si giocherà la vittoria della PAC 12 contro Colorado, che ha vinto la sfida delicata contro Utah. La partita tra Oklahoma e Oklahoma State deciderà chi delle due sarà la regina della BIG XII anche se il risultato finale può portare solo alla conquista di un New Year Six Bowl che è comunque un risultato di prestigio.

Nelle conference “minori” Western Michigan e Ohio si giocheranno il titolo della Mac, Temple e Navy si contenderanno la AAC, Louisiana Tech e Western Kentucky andranno per il titolo della C-Usa mentre San Diego State e Wyoming saranno le due squadre a giocarsi la Mountain West.

Michigan vs Ohio State 27-30

Definita la partita dell’anno, la sfida tra Ohio State e Michigan ha confermato le attese della vigilia e lo spettacolo andato in onda all’Ohio Stadium di Columbus, non ha tradito gli oltre 110.000 tifosi presenti sugli spalti. Dopo una partita tirata, e conclusa solo al secondo overtime è la squadra di Urban Meyer a festeggiare grazie ad una prestazione non proprio esaltante ma di grande sostanza.

L’attacco di casa infatti non ha brillato e si è retto per 3/4 di gara grazie ad una difesa che nonostante abbia concesso più yard del previsto è stata in grado di approfittare dei 3 turnover creati dagli avversari. All’overtime poi la voglia di vincere, la lucidità ed una buona dose di fortuna hanno fatto il resto e cosi i Buckeyes possono festeggiare l’ennesima partecipazione ai playoff, anche se resta il rammarico di non aver vinto la propria conference.

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Michigan invece esce distrutta da una partita che per quello che si è visto e numeri alla mano, meritava di vincere. La frustrazione di Harbaugh a fine gara si è scaricata tutta addosso alla crew arbitrale, rea secondo il coach, di aver concesso la conversione del 4 e 1 che ha poi permesso ad Ohio State di segnare il punto decisivo.

Naturalmente non si può imputare nulla agli arbitri poiché la conversione del down era questione di millimetri quindi senza un evidente prova contraria la prima decisione non poteva essere cambiata; Harbaugh però non ha voluto sentire ragioni e nella conferenza stampa si è lasciato andare a parole un po’ troppo offensive, che hanno portato poi la BIG TEN a multarlo di 10.000 dollari.
I Wolverines tuttavia devono fare ammenda per aver mollato nel momento decisivo e la difesa, magistrale fino all’ultimo quarto, ha dovuto cedere alla stanchezza e alla poca lucidità. Per Michigan adesso i playoff sono una questione spinosa: per poter avere qualche possibilità, i Wolverines devono sperare in una sconfitta di Clemson, Washington e Penn State nei rispettivi Championship e nelle decisioni della commissione, anche se è un quadro difficile da realizzare; tuttavia stiamo sempre parlando di college football e l’imprevedibilità di questo sport, potrebbe riservare altre sorprese.

La partita è molto difficile da giocare per via della posta in palio e per il fatto che le difese la fanno da padrone; il primo quarto infatti si chiude senza azioni da segnalare ma con un leggero dominio territoriale di Michigan. Nel secondo quarto la situazione si sblocca con Allen che mette i primi punti a referto per gli ospiti con un fg dalle 28 yard ma a 4 dalla fine Ohio State approfitta dell’intercetto di Hooker ai danni di Speight per passare in vantaggio.

Proprio a ridosso dell’intervallo però il QB in maglia bianca guida un grande drive concluso con la corsa di Hill in situazione di goal line e cosi i Wolverines chiudono il primo tempo in vantaggio di 3 punti.

Alla ripresa delle ostilità continua il dominio di Michigan, che non si accontenta di bloccare l’attacco avversario ma incrementa il vantaggio sempre con Hill, stavolta su passaggio di Speight. Tuttavia il #3 ospite si fa intercettare nuovamente, consentendo poi a Weber di varcare la endzone nel drive conseguente.

Per Michigan è l’inizio della fine perché la difesa inizia a stancarsi e Ohio State inizia a prendere confidenza; all’ultimo secondo infatti Durbin, che in precedenza aveva sbagliato due fg, mette tra i pali quello decisivo del pareggio rimandando tutto all’overtime.

Nell’extratime i primi due possessi portano ad un TD per parte grazie a Barrett e Darboh, e cosi la contesa ha bisogno di un altro tempo supplementare; gli ospiti non riescono a concludere il drive in endzone e si devono accontentare del fg mentre Ohio State, con la conversione del quarto down incriminato, riesce nel drive successivo a segnare il punto decisivo grazie alla corsa di Samuel.

Auburn vs Alabama 12-30

Con un’altra prestazione convincente della difesa, Alabama riesce a sconfiggere i rivali storici di Auburn e conquista per la 45esima volta l’Iron Bowl. Per la squadra di Saban dunque, un’altra stagione conclusa senza sconfitte e che conferma, anche se non ce n’era bisogno, che è assolutamente la squadra da battere ai playoff.

La sfida per la conquista del Championship contro Florida di sabato, è un altro test in vista della semifinale e ci dirà con quale spirito, e con quale stato mentale, arriveranno all’appuntamento importante i Crimson Tide. L’unico dubbio che per ora aleggia su Alabama è quello che riguarda la tenuta dell’attacco, che ricordiamo è guidato da un freshman non abituato a questo tipo di partite; tuttavia l’esperienza di Saban e la sua preparazione maniacale delle partite, non dovrebbe preoccupare in questo senso.

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Auburn invece chiude in crescendo una stagione iniziata con due sconfitte nelle prime tre partite e che aveva messo in dubbio il posto di Malzhan; tuttavia con dei piccoli accorgimenti, un grande running game ed una difesa impenetrabile, i Tigers si sono ripresi alla grande e possono aspirare ad un posto in un bowl di prestigio.

Questo 81esimo Iron Bowl si accende subito ed al fg di Auburn dopo due minuti, Alabama risponde con 3 punti scaturiti da un drive lunghissimo. I padroni di casa iniziano a prendere le misure e nel drive successivo in cui hanno il pallone in mano, passano in vantaggio grazie al TD pass di Hurts per Harris.

Auburn tuttavia gioca in maniera attenta e non si scompone, anche se non riesce a capitalizzare al massimo l’intercetto di Thomas ai danni di Hurts, concludendo il drive con un altro fg. Prima della chiusura del primo tempo altri due fg, uno per parte, sigillano il punteggio sul 13 a 9.

Al rientro dall’intervallo lungo però i ‘Tide iniziano a giocare sul serio ed a stretto giro di posta segnano due TD consecutivi, prima con una corsa di Hurts poi con un passaggio del #2 per Stewart. Per Auburn la partita sembra già conclusa anche perché il front seven di Alabama non concede spazio di manovra e porterà le War Eagle a segnare solamente un altro fg. Con un ultimo quarto da garbage time, i padroni di casa si limitano a controllare ed anzi arrotondano il punteggio con un fg del solito Griffith.

Washington vs Washington State 45-17

Con l’ennesima grande prestazione dell’attacco, gli Huskies portano a casa la vittoria e grazie alla conseguente sconfitta di Michigan, riescono ad entrare nel lotto delle fantastiche 4. Per la squadra di Chris Petersen si tratta di un risultato assolutamente meritato per come è andata la stagione; l’ultimo passo adesso prevede il Championship contro Colorado e poi sarà tutto in mano alla commissione. Se dovesse arrivare la vittoria della PAC 12 sarebbe veramente difficile escludere Washington dai playoff anche perché le squadre che seguono gli Huskies nn hanno impressionato come i ragazzi di Petersen.

Comunque vada è stata una stagione esaltante e che ha messo in mostra la bontà del lavoro del coach ex Boise State e della sua mentalità offensiva; la crescita di un sophomore come Jake Browning, che si è posto all’attenzione come uno dei migliori QB di quest’anno, ha confermato infatti quanto siano illimitate le capacita di una delle migliori menti offensive del paese.

Washington State invece nulla ha potuto contro lo strapotere degli avversari anche se la stagione dei Cougars si può definire ottima; un record totale di 8-4 con varie apparizioni nel ranking, sono un risultato difficile da pronosticare ad inizio stagione viste le defezioni soprattutto in difesa. La squadra di Leich, grazie ad un attacco forte e dinamico, ha sopperito alle mancanze della difesa e adesso è pronta per affrontare la post season.

La partita si chiude già nel primo quarto poiché gli ospiti riescono a segnare ben 4 TD in soli 15 minuti; Guskin, Ross e due volte Pettis infatti, mettono in ginocchio i Cougars che sono completamente tramortiti dalle miriadi opzioni offensive degli Huskies. Nel secondo quarto i padroni di casa provano ad affacciarsi timidamente nella endzone avversaria grazie al TD di Morrow ma è un fuoco di paglia; Coleman infatti con una corsa di 22 yard riporta a 4 i possessi di vantaggio prima della fine del primo tempo.

Al rientro dagli spogliatoi la sfida perde di interesse, con Washington che si accontenta di controllare le operazioni e con i Cougars che riescono solamente a segnare un TD con Marks. L’ultimo quarto serve solo per le statistiche e per fissare il punteggio finale grazie al secondo TD di Coleman ed al fg di Van Winkle.

https://www.youtube.com/watch?v=fp4pP5FNTe0

Hiesman Watch

Con la vittoria dell’Heisman Trophy ormai assegnata da tempo al QB di Louisville Lamar Jackson, la corsa è solamente per decidere chi sarà il runner-up e la top 5 totale. Al secondo posto c’è uno scambio di posizione con Deshaun Watson, QB di Clemson, che nella vittoria contro South Carolina ha messo a segno ben 6 TD su passaggio; è un peccato per il junior dei Tigers perché in questa stagione non ha sempre giocato al meglio, anche se scalzare Jackson era comunque impresa impossibile.

Al terzo posto quindi retrocede Dede Westbrook che ha ricevuto da Mayfield 100 yard e un TD nella vittoria dei Sooners contro West Virginia. La coppia di Oklahoma occupa anche il quarto posto proprio con il QB da Austin che ha segnato 4 TD totali contro i Mountaineers. A chiudere la top 5 è il rb di Texas D’Onta Foreman che contro TCU ha messo a referto 165 yard senza pero segnare nessun TD.

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Francesco Fele

Ho 29 anni e sono appassionato di sport Usa da 5 anni, seguo sopratutto il football (tifosissimo delle cheesehead) e l'NBA.

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