[NFL] Tutto in una partita (Baltimore Ravens vs New York Jets 16-24)

Tutto in una partita.

Ravens e Jets arrivavano sull’orlo di una crisi di nervi, con la necessità, per entrambe, di vincere per non smettere di sperare. In settimana i media newyorchesi avevano puntato molto l’attenzione sul rientro di Geno Smith alla guida di uno dei peggiori attacchi del campionato ma alla fine, la differenza, l’hanno fatto due intercetti in due drive consecutivi (e una convincente prestazione difensiva) che hanno permesso ai Jets di passare dal 16-14 al 24-16 con cui poi hanno vinto e tenuto vive le speranze di post season.

Bene Forte, alla prima oltre le 100 yard dalla week 2, e Fitzpatrick che, rimesso frettolosamente in campo per l’infortunio di Smith, ha aperto con un 4\4 e il TD pass del primo vantaggio Jets chiudendo, nel dopo partita, con una serie di dichiarazioni contro management, GM e coach che daranno da scrivere ai media newyorchesi per tutta la settimana.

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I Ravens tentano di prendere subito il comando delle operazioni favoriti da un errore clamoroso del punter newyorchese, ricoperto poi in endzone, e dal primo big play offensivo della partita, un bombolone di Flacco per Wallace, che porta fuori dalle sabbie mobili Baltimora e apparecchia la tavola per il FG del 10-0.

Smith dopo due drive improduttivi, conquista personalmente il primo down e trova Enunwa libero sul 2&19 che segue il primo sack di giornata dei Ravens. Il prodotto da Nebraska non si accontenta di prende le 19 yard necessarie per 4 nuovi tentativi, che sarebbero già un miracolo, ma infila la corsia sinistra e si ripresenta, 69 yard dopo, in endzone, a festeggiare il secondo TD stagionale, il primo lanciato da Smith.

Baltimora non si fa impressionare e allunga sul 13-7 in apertura di secondo quarto e costringe al punt i padroni di casa dopo un sack che arriva nel tentativo da parte di Smith di convertire un 3&6. Il colpo non sembra essere duro ma sulla panchina della Gang Green inizia del movimento sospetto ed è subito chiaro che l’ex West-Virginia non sarà più della partita.

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Fitzpatrick, piuttosto polemico in settimana per le scelte dello staff, esordisce con un 4/4 e lo screen centrale che Forte trasforma nel primo vantaggio Jets. I Ravens, con 1:45 sul cronometro, hanno un ultimo shot prima del riposo lungo e, dopo aver rischiato l’intercetto in endzone, si accontentano del FG, il terzo di giornata, che li manda negli spogliatoi avanti 16-14

La partita è tesa e l’inizio di terzo quarto vede uno stallo totale delle due offense. Poi la regia americana ci ricorda che Flacco è il QB dei Ravens con più passaggi consecutivi senza intercetti e tutto cambia. Nel gioco successivo infatti Smoking Joe lancia una preghiera che ha il solo effetto di riabilitare un criticatissimo Buster Skinner e permettere alla Green Gang di riprendere il controllo delle operazioni con il calcio del +1.

Flacco, non contento, si ripete, lancia nuovamente un bombolone e nuovamente viene intercettato . New York arriva velocemente in redzone e immediatamente si ricorda, e lo fa anche la tv americana, dei tre tentativi appena “sprecati” e di avere il 36,5% di realizzazione in redzone (TD, non FG).

Sul 2&goal Forte perde il controllo dello sferoide che viene recuperato da un difensore dei Ravens la cui decisione, sciaguratamente, non è di limitarsi a restituire il pallone alla propria offense ma di provare a riportarlo. Marshall, evidentemente pratico nel togliere intercetti dalle mani dei CB avversari, strippa e recupera l’ovale per un nuovo 1&goal verde. La terza volta è quella buona e la power destra apre lo spazio a Forte per il 24-16.

Ci sarebbe l’intera ultima frazione a disposizione di Baltimora per tentare la rimontare, ma l’inefficacia di un attacco che nulla ha risolto con la cacciata di Trestman, unita alla migliore interpretazione della difesa newyorchese vista nelle ultime settimane, consentono agli ultimi 12 minuti di passare senza lasciar traccia.

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I Jets potrebbero evitare problemi con il calcio del +11 a 3:04, che viene bloccato e regala un’ ulteriore chance agli ospiti. L’ultima preghiera di Flacco è però ben difesa da Marcus Williams che, non si fa sorprendere, e condanna i Ravens alla quarta L consecutiva.

Si potrebbe dire che tanto stupiva il 3-0 con cui Baltimora aveva aperto la stagione quanto lo 0-4 che ne è seguito.

We should have won all four of those games, We did the things to lose those games. That’s it.”

Queste le parole di Coach Harbough dopo la partita, a voler sottolineare come, ancora una volta, la sua squadra abbia fatto troppi errori per poter pensare di vincere una sfida così importante, un concetto ripreso dal veterano DB Lardarius Webb:

“We’re losing the game over small mistakes, things that we can fix… It’s not like we’re just getting our [butt] beat. But we’re doing little things and giving the game up.

Battitore libero Joe Flacco che ha una visione più ampia, ed in qualche modo contrastante, rispetto alle precedenti:

When you look back at those types of tight games, you look at the penalties and the things you missed, and you kind of forget that we’re just not playing good. We’re not good right now. That’s the biggest thing.”

Che siano i dettagli o il quadro più ampio descritto da Smoking Joe Baltimora ha bisogno di recuperare concrettezza offensive anche attraverso il gioco di corsa, che ha recitato un imbarazzante 6 nel computo totale dell yard totali al Met life, e una capacità di esecuzione migliore quando il campo si accorcia.

New York: missione compiuta!

Le chiavi per vincere la partita erano la disperata necessità di correre ed una difesa che riuscisse a trasformare la pressione in turnover. Forte ha chiuso con oltre 150 yard dalla linea d scrimmage e i due INT a metà secondo quarto sono diventati i 10 punti con cui i Jets sono passati dal -2 al +8.

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Smith, su cui molta della stampa newyorchese riponeva tutta la fiducia per una riscossa, è stato sfortunato e si è infortunato troppo presto anche se, grazie ad una magia di Enunwa, ha lanciato il primo TD pass da un paio d’anni a questa parte (week 17 vs Miami 2014).

Fitzpatrick, che non aveva preso benissimo il cambio in settimana, ha giocato un primo drive perfetto, ha eliminato gli errori in redzone, aiutato da un gioco di corsa incisivo e, dopo la partita, non ha perso l’ occasione per togliersi qualche ulteriore sassolino:

“The biggest thing in this game in order to last is to have belief in yourself, because when the owner stops believing in you and the GM stops believing in you and the coaches stop believing in you, sometimes all you have is yourself.”

La notizia della possibile rottura del legamento per Smith e  le parole concilianti di Coach Bowles, che ha confermato davanti ai microfoni di conoscere il proprio signal caller e di aver capito il significato delle sue dichiarazioni, sembrano aver, di fatto, chiuso ogni discussione ma sarà comunque interessante seguire l’evoluzione della storia.

Grandi notizie arrivano da una difesa sicuramente agevolata dal momento non scintillante degli avversari ma che è stata capace di mettere le mani su due palloni, concedendo 6 yard totali su corsa all’attacco di Baltimora. Queste le parole di Harris:

Oh, wow, I knew it was low but I didn’t know it was that low. It speaks a lot about the guys up front, getting off blocks and just taking it personal. We knew Baltimore was a good, physical team, they like to run the ball and limit turnovers, so our front did a heck of a job.”

Buona la partita del super criticato Skinner e di Sheldon Richardson che schierato da DL, con Wilkerson out, è tornado ad assomigliare al giocatore che tutti a NY conoscevano e che, Domenica, aveva delle extra motivazioni:

“RIP to my uncle. He was murdered on Tuesday. He guided me a little bit. I played with a heavy heart today. He got us through this win. I know he did.”

Per Baltimora un bye che può solo far bene in vista della sfida decisiva, nella week 9, con gli Steelers per la testa della AFC NORTH mentre i New York Jets avranno l’occasione di dar seguito alle speranze di rimonta andando ad affrontare dei Browns, ancora senza vittorie, in Ohio.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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