[NFL] Fantasy Watch: Week 6

Prima di cominciare, desidero esprimere la mia più profonda solidarietà nei confronti di tutti i proprietari di Julio Jones. Sono con voi, ragazzi.

Spero, però, che non siate fra quelli che all’indomani della partita contro Denver hanno bombardato di insulti il suo account Twitter; la frase più carina che ho letto è stata: “sei solo spazzatura, vorrei poterti tagliare”. Ma anche i tifosi ci sono andati pesante.

Naturalmente scherzo, purtroppo gli insulti erano rivolti solamente dai tifosi a Julio, e auguro ai leoni da tastiera di avere solo giocatori dei Dolphins in squadra.

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Tornando alla settimana fantasy passata, brutto colpo anche per chi ha schierato A.J. Green e Lamar Miller, e certo non abbiamo fatto i salti di gioia per le prestazioni di Matt Ryan e Rodgers, soprattutto alla luce dei punteggioni di Brady, Mariota, Roethlisberger e Rivers.

Segnali lievemente (molto lievemente) confortanti, invece, da DeAndre Hopkins e Odell Beckham, che ci permettono di aggrapparci alla remota speranza di non aver buttato del tutto una prima scelta al draft. Un po’ come con Todd Gurley…

Con molte star in crisi, vediamo se riusciamo a trovare qualche speranza fra le seconde linee più bistrattate (escluderò quindi giocatori come Rodgers o Antonio Brown, ma anche, per esempio, Russell Wilson, che avete draftato per avere un titolare sicuro).

Quarterback

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Alex Smith: Smith titolare fa sempre un po’ ribrezzo, vero? Ma a noi non interessa la qualità, ma solo la quantità di sporchi punti fantasy, e quella contro i Raiders è una sfida ultrafavorevole. Oakland è la squadra che ha concesso più passing yards ai quarterback avversari quest’anno, una media di 330,6 yard a partita, e ha messo a segno solo 7 sack, il terzo peggior risultato della NFL. Se poi pensiamo che Smith ha tentato 50 lanci (!!) la scorsa settimana, e aggiungiamo la forte rivalità fra Chiefs e Raiders, diventa una scelta praticamente saggia e quasi sexy.

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Matt Ryan: arrivati a questo punto, si può davvero mandare in panchina Ryan? Certo che sì! I Seahawks non sono meno duri dei Broncos contro il gioco aereo, e sono in assoluto la difesa che ha concesso meno punti ai QB avversari: per farci un’idea, nelle leghe standard ne hanno concessi in media appena 10,90 a partita. In media. Possiamo sperare che Julio prosegua la sua serie logica di risultati con un’altra prestazione da 300 yard, oppure possiamo stemperare le aspettative e guardarci attorno.

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Case Keenum: ok, questo è davvero da disperati, se non da pazzi. Però, ragioniamo un attimo… È vero che i Rams non hanno ricevitori, ma Keenum è contro una pessima difesa, che ha messo a segno solo 2 intercetti quest’anno, e ha concesso ben 14 TD (ultimo posto nella NFL). Con 12 sack sono in effetti nella top 10, ma tutta questa pressione è inutile se non riescono a trasformarla in turnover. Il nostro Case ha una vera possibilità di produrre dei buoni numeri, non stratosferici, ma onesti. Solo per casi disperati e per eroi che non conoscono la differenza fra incoscienza e follia.

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Running back


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Ryan Mathews/Darren Sproles: in realtà, al suo posto avrei preferito Cameron Artis-Payne, ma mentre scrivo non si hanno ancora notizie certe sulle condizioni di Jonathan Stewart. Per quanto riguarda Mathews e Sproles, il primo è la scelta per le leghe standard, il secondo naturalmente per le PPR. Washington è la terza peggiore difesa per yard concesse su corsa, ma soprattutto è all’ultimo posto per quanto riguarda i TD su corsa! Preghiamo che Mathews abbia cura delle sue caviglie e schieriamolo senza indugio come secondo RB, o in posizione flex.

Menzioni speciali: Lamar Miller, Jordan Howard

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Eddie Lacy: non è ancora chiaro se domenica giocherà, e se non dovesse riuscirci vedremo al suo posto James Starks; ma non ci interessa troppo, perché non vogliamo nessuno dei due. Dallas è tosta, agli ultimi posti per yard concesse su corsa, e ha permesso finora solo due rushing TD. La situazione è troppo sospetta.

Vale la pena citare anche Ezekiel Elliott, che si trova davanti la miglior difesa della lega sulle corse. Ma noi lo metteremo lo stesso.

Menzioni speciali: Jeremy Hill, Giovani Bernard, qualsiasi RB committee

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Devontae Booker: naturalmente è una scelta della disperazione, per squadre falcidiate dagli infortuni in leghe molto profonde… per nessuna ragione al mondo Booker andrebbe preferito a C.J. Anderson! Eppure la sfida contro i Chargers è troppo invitante, e, per aggiungere qualcosa con cui tormentarci, questa settimana probabilmente torneranno due pezzi chiave per le corse dei Broncos: Stephenson (RT) e Virgil Green (TE). Se il Thursday Night è già passato, allora consiglio Derrick Henry.

Wide receiver


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Jeremy Maclin: Maclin finora ha oscillato fra delusione e manie di persecuzione, ma stavolta ci sono tutti gli elementi per tornare almeno a una prestazione simile a quella di Week 1 (62 yard totali e un TD). Se i Raiders sono un avversario alla portata di Alex Smith, lo sono anche per Maclin.

Maclin vs Amari Cooper? Amari Cooper. Maclin vs Landry? Maclin!

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Terrelle Pryor: è ovvio, lo so… ma Pryor, nelle condizioni in cui versa Cleveland, non può comparire neanche per disperazione. È preferibile un WR dei Rams!

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Un WR dei Rams: il sottile confine fra disperazione e follia. Scelgo un ricevitore dei Rams perché sono disperato, ma scelgo uno di Cleveland perché sono completamente pazzo. Vedremo quale filosofia la spunterà.

Tight end


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Dennis Pitta: i Ravens hanno un nuovo offensive coordinator, e ci si aspetta un maggior volume verso le corse. Tuttavia, Steve Smith sembrerebbe costretto a saltare i Giants, e se così fosse Pitta tornerebbe a essere il target numero 1 di Flacco. E prima o poi dovrà pur segnare un TD!

In alternativa, potrebbe essere finalmente la settimana di Charles Clay.

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Dwayne Allen: è il tipico TE che va schierato in base all’avversario, e questo semplicemente non è l’avversario che vogliamo. Alla larga anche da Jacob Tamme, contro Seattle…

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Un TE qualsiasi: davvero, il tight end è il ruolo della disperazione per eccellenza. Qualche nome? C.J. Fiedorowicz, per esempio, e se riuscite a pronunciarlo potete pure vantarvi con gli amici. Ma il tight end emblema del tentativo disperato è senza dubbio Richard Rodgers (ricordiamo tutti l’hail mary dell’anno scorso contro i Lions)!

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Simone Secchi

Da sempre malato di fantasy, a scuola ha inventato il fantasy classroom e ha cominciato a prendere 2 alle interrogazioni per far perdere i compagni. Oggi si batte perché il fantasy football venga ammesso alle olimpiadi, e da anni lavora a un dossier per smascherare il complotto della NFL ai danni della sua squadra fantasy.

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