[NCAA] Il riassunto della sesta settimana

Il giro di boa della sesta settimana della stagione 2016 di college football, ha portato con sé risultati facilmente pronosticabili ed altri che invece nessuno si aspettava con la conseguenza che alcune squadre hanno perso definitivamente il treno per i playoff.

Delle squadre che sono cadute in questa sesta settimana, quella che ha fatto il tonfo più grande è sicuramente Houston, che incredibilmente si è arresa alla triple option di Navy che non batteva una top ten del ranking addirittura dal 1984. La squadra di Herman in un colpo solo ha perso i playoff e anche la leadership della AAC West, comandata proprio dai Midshipmen, e adesso solo un miracolo può portare i Cougars alla vittoria della conference ed al conseguente Championship.

Chi invece non arresta la sua corsa è il quartetto di testa comandato sempre da Alabama che si libera di una ostica Arkansas, Clemson che nella partita di giovedì notte ha battuto agevolmente Boston College, Ohio State vincente su Indiana e Michigan che ha demolito letteralmente la malcapitata Rutgers.

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Anche Washington, che in casa di Oregon si è divertita segnando 70 punti, mantiene il quinto posto del ranking mentre sale di una posizione Texas A&M che riesce a battere Tennessee in una partita incredibile e con tanti colpi di scena. I Vols, che per l’ennesima volta avevano recuperato uno svantaggio di 21 punti, tengono comunque la posizione 9 del ranking anche se la strada per la conquista della SEC East è sempre più difficile per via della schedule.

Nonostante il bye guadagnano posizioni anche Wisconsin, che attende sabato notte Ohio State, Nebraska e Baylor e Ole Miss mentre Florida State sembra essersi ritrovata dopo aver battuto Miami in quella che era la partita clou della ACC.

Grande vittoria di Virginia Tech che fa un salto di ben 8 posizioni dopo aver lasciato a soli 3 punti l’attacco di North Carolina, Oklahoma che fa suo il Red River Showdown contro Texas e Utah che vince in casa contro Arizona.
Per la prima volta quest’anno entrano in classifica Auburn che ha vinto nello scontro interno alla SEC West contro Mississippi State e Navy nella vittoria appunto contro Houston e Western Michigan che vince la sfida contro NIU.

Texas A&M vs Tennessee 45-38

Una partita incredibile, con un finale vietato ai deboli di cuore e conclusa solo al secondo overtime ha decretato la vittoria degli Aggies che sono riusciti finalmente a battere una Tennessee mai doma e che ha confermato l’andamento della stagione. I Vols per la terza volta quest’anno si sono ritrovati sotto di 21 punti, riuscendo a recuperare con il solito grande ultimo quarto ma alla fine non hanno compiuto il miracolo fino in fondo.

Si sapeva che la squadra di Butch Jones prima o poi avrebbe pagato questo atteggiamento rinunciatario per tre quarti di gara ed alla fine la sconfitta è arrivata con una delle squadre più in forma del momento. La strada per la SEC East adesso si fa più complicata per Tennessee poiché Florida dovrà recuperare la sfida contro LSU e oltretutto sabato andrà a fare visita ad Alabama, in una partita che si prospetta molto complicata.

Gli Aggies invece confermano il grande momento di forma, scacciando i fantasmi del record di 5-0 che li tormentava da tre anni a questa parte, e si è dimostrata molto solida mentalmente. La squadra di Sumlin adesso si gode una settimana di meritato riposo in attesa di preparare la super sfida contro Alabama del 22 ottobre per decidere la supremazia della SEC West.
La sfida parte subito in velocità con i padroni di casa che vanno in vantaggio con il TD pass di Knight per Kirk, dopo aver recuperato il primo dei 5 fumble di Tennessee.

Gli ospiti, dopo un inizio molto confusionario e dopo aver perso un altro pallone, riescono a pareggiare grazie ad una corsa di Dobbs a 3 minuti dalla fine ma nel drive successivo devono subire ancora il TD degli Aggies a d opera di Reynolds. I Vols però sono completamente in bambola e prima della fine del primo quarto, combinano un altra frittata con il terzo fumble e consentendo poi a Knight di varcare la endzone nel drive conseguente. Il secondo quarto fila liscio senza particolari sussulti con le difese che sembrano aver trovato il modo per fermare gli attacchi ed infatti si va riposo sul 21 a 7.

Al rientro dall’intervallo lungo il copione non cambia e i Volunteers continuano a trattare il pallone come fosse una patata bollente, consegnandolo ancora ai texani che allungano il punteggio con una corsa di Williams. Kamara, con una corsa da 15 yard riduce lo svantaggio alla fine del terzo quarto e finalmente si entra nella “zona Tennesee” con l’ultimo quarto che inizia con gli ospiti che portano il distacco ad un solo possesso grazie alla marcatura di Kelly. Texas A&M a 3 dalla fine sembra mettere il turbo con una corsa spettacolare di Knight da 62 yard ma i Vols, come l’araba fenice risorgono e agguantano il pareggio prima con Kamara e poi, dopo aver fermato ad una yard dalla endzone Williams, completano la rimonta ancora con il #6.

I padroni di casa potrebbero chiuderla nei tempi regolamentari con un fg ma LaCamera sbaglia dalle 38 yard e cosi si va all’overtime. Il primo extratime vede entrambe le squadre andare a segno con un fg a testa mentre il secondo overtime certifica la vittoria degli Aggies, che vanno in meta con Knight, riuscendo poi ad intercettare Dobbs nel drive successivo.

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Arkansas vs Alabama 30-49

In una delle partite più ostiche che potesse affrontare adesso, Alabama riesce a liberarsi di un ottima Arkansas sigillando il primo posto del ranking e aspettando la sfida di sabato contro Tennessee. La squadra di Saban, conferma un grande stato di forma, con un’attacco sempre bilanciato ed una difesa che continua a dominare ed a portare punti; c’è stato qualche problema nella secondaria che ha concesso un po’ troppo ad Allen ma la vittoria dei ‘Tide non è mai stata in discussione e la testa può andare alla prossima supersfida di sabato.

I Razorbacks invece escono a testa altissima dopo aver giocato una buona gara ma si sono dovuti arrendere allo strapotere degli avversari e ad i troppi turnover causati; tuttavia la gestione Bielema ha confermato la bontà del programma e con un’altro anno di college di Allen, gli ‘Hogs possono puntare in alto sia quest’anno che nella prossima stagione.

La partita inizia in discesa per gli ospiti che dopo aver preso le misure all’attacco avversario riescono a mettere a segno due TD consecutivi con Hurts che prima segna con una corsa di 5 yard, poi entra in endzone dopo che Wilson recupera il fumble di Stewart. I Razorbacks provano subito a recuperare con un TD di Sprinkle alla fine del primo quarto ma devono ancora capitolare quando Tim Williams recupera un altro fumble e lo riporta in TD ad inizio del secondo quarto.

I padroni di casa non riescono più a muovere l’ovale e cosi Alabama ne approfitta ancora mandando a segno Harris con una bellissima corsa da 56 yard e Scarbrough in situazione di redzone. Keon Hatcher prova a dimezzare lo svantaggio dopo un passaggio di Allen a ridosso dell’intervallo ma la situazione nel secondo tempo non cambia; Allen infatti viene intercettato e Ridley può entrare in endzone grazie ad un passaggio di Hurts nel drive successivo.

La sfida ormai ha poco da dire, con i Crimson Tide che si limitano a controllare anche se subiscono il punto 24 ancora da Hatcher; all’inizio dell’ultimo quarto però Fitzpatrick, con la giocata del partita, mette a segno un ritorno di kick off da ben 100 yard scrivendo la parola fine alla contesa. Il TD di Williams serve solo per le statistiche ed Alabama, con questa vittoria, conferma così di essere la squadra più forte in questo momento.

Miami vs Florida State 19-20

Dopo la brutta sconfitta rimediata in casa contro North Carolina, finalmente Florida State esce dal torpore e riesce a battere la #10 del ranking Miami. Per la squadra di Jimbo Fisher si tratta di una vittoria di fondamentale importanza che ridà morale a tutto l’ambiente anche se la conquista della ACC Atlantic è ormai un sogno irrealizzabile. L’obiettivo adesso per i Seminoles è quello di racimolare più vittorie possibili in modo da far accumulare ai giocatori, come il QB Francois, la giusta esperienza per il prossimo anno.

Miami invece ritorna sulla terra dopo i tanti proclami derivati dal record di 4-0 con cui si presentavano ad inizio partita; tuttavia i ragazzi di Mark Richt hanno trovato una squadra dal dente avvelenato e dopo essere andati in vantaggio di 13 punti, hanno mollato la presa consentendo il recupero di Florida State. Gli Hurricanes però sono ampiamente in corsa per la ACC Coastal anche se la schedule, che porta the U a giocare contro North Carolina e Virginia Tech che son avanti nella conference, è quanto di più duro si possa trovare adesso. Il potenziale per Miami c’è e basta solo ritrovare un po’ di fiducia per riprendere quel cammino interrotto proprio sabato.

La sfida è molto contratta perché si trovano davanti due squadre che sembrano studiarsi per bene prima di affondare i colpo; i padroni di casa però a tre minuti dalla fine del primo quarto mettono a segno i primi 3 punti con un fg di Badgley. I Seminoles, complice anche un ottima difesa dei ‘Canes, non riescono a portare un’attacco efficace ed anzi subiscono il TD da parte di Coley dopo che Francois era stato intercettato. Solamente a 6 secondi dall’intervallo Aguayo mette a referto i primi 3 punti con un fg dalle 31 yard mandando a riposo i suoi con 10 punti da recuperare.

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Al rientro dagli spogliatoi però Florida State esce sicuramente più in forma ed infatti Cook, con il big play di giornata, riduce lo svantaggio con una corsa da 59 yard. Miami è vittima del front seven avversario e non riesce più a giocare mentre i Seminoles continuano nel forcing e completano la rimonta quando Whitfield riceve dalle mani di Francois un lancio di 20 yard. All’inizio dell’ultimo quarto gli ospiti allungano ancora sempre con un fg di Aguayo mentre Miami avrebbe l’occasione per pareggiare la sfida a ad un minuto e mezzo dalla fine ma il TD di Coley viene vanificato dall’extrapoint bloccato da Walker che decreta cosi la fine della partita.

Heisman Watch

La sfida all’Heisman Trophy porta qualche novità per quelle che sono le pozioni di rincalzo; il primo posto di Lamar Jackson nonostante il bye non è in discussione, cosi come quello di Deshaun Watson che sembra essere tornato ai livelli del 2015 e nella vittoria contro Boston College ha messo a segno 270 yard e 4 TD pass.

Conferma il terzo posto anche J.T. Barett che nella vittoria contro Indiana ha qualche problema nel gioco aereo; solo 93 yard “in the air” per Barrett che però ha corso 137 yard con un TD. Al quarto posto la prima new entry della settimana e cioè Jake Browning, QB di Washington; il sophomore nella straripante vittoria contro Oregon ha messo a referto ben 8 TD di cui due personali su corsa, confermandosi come uno dei QB più forti e prolifici di quest’anno.

Chiude la top 5 un’altra new entry che sta facendo impazzire attacchi, difese e special team; Jabril Peppers infatti, nella vittoria contro Rutgers non si è limitato a giocare nello spot di LB/S e in quello di ritornatore ma ha giocato molti snap da RB mettendo a segno ben 2 TD. Per il giocatore di Michigan, che è uno dei più completi, dinamici e versatili di tutta la NCAA, si tratta di una stagione fin qui assolutamente da incorniciare e l’intenzione del Junior da East Orange l’intenzione è di non fermarsi.

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Francesco Fele

Ho 29 anni e sono appassionato di sport Usa da 5 anni, seguo sopratutto il football (tifosissimo delle cheesehead) e l'NBA.

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