La messa laica della NFL a Londra

Il 28 ottobre 2007 si disputò la prima partita di regular season NFL allo stadio di Wembley a Londra: i New York Giants vinsero contro i Miami Dolphins 13-10 in una partita poco spettacolare dal punto di vista tecnico.

I primi 40mila biglietti polverizzati in 90 minuti ed i restanti venduti a piccole tranche quasi ogni mese per un tutto esaurito praticamente scontato.

La partita la ricordiamo per la forte pioggia durante tutto l’incontro, il peggior onside kick nella storia recente della lega (Jay Feely prova uno squib kick che scivola sull’erba bagnata per 40 yard) e per aver visto in campo i futuri Campioni del Mondo da lì a pochi mesi.

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Ricordiamo anche le parole di Tom Coughlin in conferenza stampa demolire tutto a partire dalla lunghezza dell’erba, alle condizioni del campo e al viaggio andata/ritorno.

Se aggiungiamo la sconfitta dell’Inghilterra contro la Croazia tre settimane dopo, che per la stampa era dovuta anche alle condizioni del campo, sembrava che l’esperimento fosse fallito.

Per nostra fortuna la NFL è ancora viva e vegeta in Europa, aumentando addirittura il numero di partite in programma e arrivando alle tre di questo 2016.

La bravura della NFL e della città di Londra consiste nell’essere riusciti a creare nel corso del tempo un vero e proprio rito per chi vuole assistere all’evento.

Il sabato è il giorno dedicato ai tifosi che nel corso degli anni ha aggiunto al ritrovo di Trafalgar Square la chiusura di Regent Street e, come mi ha detto un amico questa mattina vedendo la via in “funzione”: questi sono pazzi a chiuderla tutto il sabato.

La NFL è riuscita a creare un evento di tale portata da potersi permettere di chiedere e ottenere la chiusura di una delle maggiori vie della città coinvolgendo i negozi che personalizzano le vetrine in tema sferoide prolato.

Non più solo il Nike Store di Oxford Circus quindi, a dimostrazione di come il rito aumenti i suoi proseliti non solo tra noi fedeli.

La domenica è il giorno della funzione, la partita come centro assoluto, senza dimenticare però che serve altro per divertire i propri fedeli. Si è passati dal tailgating party dei primi anni in cui c’era di tutto e di più a qualcosa meno appariscente e meno esteso senza che questo portasse a particolari critiche.

Londra Wembley

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Per chiudere non possiamo non citare la lungimiranza della NFL che dal 2018 abbandonerà Wembley per passare al nuovo stadio del Tottenham con relativa diminuzione della capienza, ma con la certezza assoluta di avere ogni volta il tutto esaurito visto che una contrazione del pubblico sul lungo periodo è da prendere in considerazione.

Per chi come me ama questo sport ieri è stata come una messa, laica ci mancherebbe, a cui tutti almeno una volta dovrebbero partecipare anche solo per sentire l’atmosfera che sabato e domenica si respira per la città.

Oggi è lunedì, la messa è finita e si torna a casa, con tanti ricordi e nessun rimpianto 🙂

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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