[NFL] Week 1: No Brady, no problem (New England Patriots vs Arizona Cardinals 23-21)

Jimmy Garoppolo entra in campo a testa alta. Le luci del University of Phoenix Stadium non lo disturbano. Entra senza casco come lo studente che sa che quando la maestra lo chiamerà sarà 10. O 9. O semplicemente meglio dei suoi compagni. E Jimmy il suo sistema offensivo, quello che vince le partite da 15 anni per i Patriots, lo sa a memoria.

Ce ne accorgiamo nel primo quarto quando utilizza le trame di Josh McDaniels al meglio. Il culmine è il passaggio vincente per Chris Hogan, altro debuttante in maglia grigioblu. Hogan ha lasciato dietro Brandon Williams, rookie, e si è ritrovato la palla in mano. 7 a 0, poi 10 a 0.

I Cardinals, padroni di casa e grandi favoriti in NFC, subiscono le corse di LeGarrette Blount e James White oltre alle spirali di Garoppolo, e in attacco consistono nell’unico guadagno degno di nota del parziale, un bel passaggio di Carson Palmer per Michael Floyd.

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Chandler Jones si prepara a questa partita da mesi, forse sin da quando Bill Belichick lo ha mandato nel deserto per tre giocatori. La sua linea arriva su Garoppolo nel secondo quarto, è sack e fumble, perché il sostituto di Tom Brady sbaglia a specchiarsi nella sua sicurezza e non si accascia al suolo in tempo; l’ovale entra nel campo visivo di Chandler, che lo recupera. Palmer rientra in campo e poco dopo trova Larry Fitzgerald sul corto per i primi sette punti della stagione dei Cards.

Il terzo parziale si apre con Blount che forza la difesa di Arizona a ritirarsi per il touchdown del +10. Malcolm Mitchell riceve nel drive un buon pallone e stessa cosa fa Julian Edelman. Insomma, l’unico a non ricevere tra i bostoniani è Rob Gronkowski, che come sapete è infortunato e non gioca. Per riportare Arizona in partita serve un altro errore: stavolta il fumble è di Blount, e dopo che Fitzgerald alimenta il drive con un’altra grande ricezione, David Johnson entra facilmente in end zone. 17-14.

A 10 minuti dalla fine, con le secondarie di New England molto precise nei placcaggi da tutta la contesa, Johnson sa che solo lui può mandare avanti i biancorossi: doppio cambio di direzione, due placcaggi rotti, due stiff arm e corsa da 30 yard. Propizia così il secondo TD di Fitzgerald (anche per questa ricezione i replay, per quanti possano essere, non basteranno mai): è primo vantaggio sul 21-20 Cardinals.

Il drive successivo sarebbe cosa da Brady, invece è un’altra dimostrazione che anche Garoppolo può rendere sotto pressione nei Patriots di Belichick. Converte due terzi down con l’aiuto di Danny Amendola e Stephen Gostkowski si ritrova un facile calcio per il 23-21 finale.

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Per Arizona ha funzionato quasi tutto: linea offensiva, Jones e i principali playmaker d’attacco. Quella di Bruce Arians è una squadra che cresce a partita in corso, che ha perso anche e soprattutto per aver gestito malissimo l’ultimo drive e per l’errore finale da 47 yard del kicker Chandler Catanzaro.

Davanti, purtroppo per loro, avevano una squadra migliore. Una squadra in cui chiunque faccia parte del gruppo può sostituire anche uno dei più grandi QB di sempre. Brady avrebbe forse completato 3 passaggi più di Jimmy Garoppolo.

Il suo nome, come quello di Chandler Jones, passano davanti a Bill Belichick senza che il coach li ritenga indispensabili, e su questa considerazione ogni anno egli costruisce un team da titolo. Il 2016 non sarà un’eccezione, anche con tutte le sospensioni e gli infortuni illustri.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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