[NCAA] Il riassunto della quarta settimana

Quella appena andata in onda, è stata una quarta settimana di NCAA all’insegna di alcune sorprese e di molte conferme, con il ranking che non ha subìto particolari stravolgimenti, sopratutto nelle posizioni di testa.

Nei primi sette posti infatti, si confermano le stesse squadre della settimana scorsa con Alabama sempre a comandare il gruppo grazie alla vittoria larghissima su Kent State; seguono a ruota Ohio State che non è scesa in campo per via del bye, Louisville che continua a far risplendere la stella di Lamar Jackson nella vittoria contro Marshall, Michigan a valanga su Penn State, Clemson che vince nell’anticipo di giovedì contro Georgia Tech, Houston che seppellisce di punti Texas State e Stanford che in un altro dei derby della California, sconfigge UCLA.

La prima novità è rappresentata da Wisconsin, che scala 3 posizioni ed estromette Michigan State dalla top ten nella vittoria di East Lansing; per i ragazzi di Paul Christ, si è trattato di una netta affermazione ed i Badgers adesso aspettano conferme nella sfida contro Michigan del prossimo sabato.

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Salgono di qualche posizione anche Texas A&M che in una delle sfide di cartello della SEC, riesce ad avere ragione di Arkansas solo nell’ultimo quarto, Tennessee che finalmente riesce ad interrompere la striscia positiva di Florida contro i Vols, Florida State che sembra essersi ripresa dalla sconfitta contro Louisville e batte South Florida a domicilio e Baylor che a fatica si libera di Oklahoma State.

Vittorie importantissime anche per Nebraska contro Northwestern, con gli Huskers che continuano a sorprendere, Ole Miss che distrugge Georgia dopo la sconfitta con Alabama, Utah che nella partita di cartello della PAC 12 sconfigge una USC ormai completamente in disarmo mentre San Diego State guadagna tre posizioni, nonostante non sia scesa in campo per effetto della bye week.

Chi invece ha perso posizioni, top 25 del ranking, Head Coach e Offensive Coordinator, è LSU che nella sconfitta contro Auburn non riesce a segnare più di 13 punti. Per Les Miles si è dunque chiusa nella maniera più brutta possibile l’avventura a Baton Rouge, durata ben 12 stagioni, 1 titolo nazionale, due titoli SEC ed un record di 114-34; per un allenatore del genere magari un congedo meno brutale sarebbe stato il minimo.

Wisconsin vs Michigan State 30-6

Grazie ad una difesa impenetrabile ed un attacco che finalmente sembra girare al meglio, i Badgers a sorpresa, escono vittoriosi dal difficilissimo campo di Michigan State. I ragazzi di Paul Christ entrano dunque direttamente alla posizione 8 del ranking e si godono il momento in attesa della supersfida di sabato contro Michigan.

Con Alex Hornibrook in cabina di regia, Wisconsin pare aver trovato il tassello mancante del reparto offensivo; il ragazzo di West Chester, al primo anno e alla sua prima partita da titolare, ha dimostrato infatti, di essere all’altezza della situazione. Naturalmente si tratta sempre di un freshman e la sua tenuta fisica e mentale andrebbe testata nel tempo; però ha impressionato per personalità e nonostante qualche sbavatura è stato autore anche di ottime giocate.

Per i Badgers, e per Hornibrook, l’esame Michigan è quanto di più provante si possa richiedere adesso; uscire indenni dalla “Big House” sabato, vorrebbe dire top 5 sicura ed ecco perché la preparazione alla partita deve essere più meticolosa possibile.

Per la squadra di Dantonio invece questa sconfitta è la conseguenza di un attacco che non ha girato come avrebbe dovuto. Il giovane O’Connor, insieme ad un running game inefficace, sono stati risucchiati da un front seven semplicemente asfissiante; alla fine saranno ben 4 i turnover causati dagli Spartans, di cui due sanguinosi.

wisconsin

C’erano alcuni dubbi riguardo questa squadra, anche se la vittoria contro Notre Dame li aveva mascherati molto bene; tuttavia al primo vero test, Michigan State ha dimostrato di non avere le carte in regola quest’anno per poter reggere il passo dei migliori anche se il calendario potrebbe dare una mano agli Spartans per riprendersi il prima possibile.

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La partita inizia a ritmi non elevati ed infatti i primi drive si concludono con le difese che non permettono margini di manovra; solo a metà del primo quarto sono gli Spartans ad affacciarsi nella metà campo avversaria ed a mettere i primi punti a referto grazie ad un FG di Geiger.
Wisconsin però riesce a passare in vantaggio nel drive successivo, grazie ad un attacco durato ben sette minuti e mezzo al termine dei quali è Hornibrook a trovare Steffes in endzone per il 7-3.

Michigan State non riesce a più a muovere l’ovale e permette così ai Badgers di fare la partita; all’inizio del secondo quarto infatti O’Connor si fa intercettare, consentendo poi a Clement di varcare la endzone nel possesso successivo.

I padroni di casa riescono a segnare un altro FG prima dell’intervallo lungo ma è chiaro che per la squadra di Dantonio ci vuole ben altro per provare a vincere la partita. Al rientro dagli spogliatoi infatti, i giocatori escono deconcentrati ed i Badgers ne approfittano; grazie ad un fumble di Scott, la Safety Musso riesce a recuperare il pallone e a correre per 66 yard fino alla endzone avversaria.

E’ la svolta della partita perché da qui in poi Michigan State non riesce più a superare la difesa ospite ed anzi subisce altri due TD prima che finisca il terzo quarto; prima è un FG di Endicott a portare Wisconsin sul +17, poi è ancora Clements ad andare a segno con un corsa in regime di goal line. L’ultimo quarto è puro garbage time, con la squadra in maglia bianca a controllare la partita e con Michigan State che riesce a farsi intercettare altre due volte prima della fine.

Florida vs Tennessee 28-38

Una partita dai due volti quella andata in onda a Knoxville e che vedeva di fronte le due protagoniste della SEC East; dopo una partita tirata, sono i Volunteers ad uscire vittoriosi grazie ad un secondo tempo assolutamente perfetto in cui hanno dominato gli avversari in tutti i reparti.
La squadra di Butch Jones dunque, continua a vincere anche se aleggia su Tenneessee sempre un giudizio incompleto; una squadra che punta al titolo della SEC infatti, non può permettersi di giocare solamente due quarti anche perché non sempre avrà di fronte squadre che permetteranno il loro rientro in partita. Ecco perché è vero che i Vols continuano a vincere ma le riserve su quella che può essere la loro stagione, e sul rendimento di alcuni giocatori chiave come Joshua Dobbs, non sono ancora sciolte.

I Gators invece possono recriminare solo con se stessi e devono interrompere la striscia di 11 vittorie consecutive contro Tennessee; infatti, dopo un primo tempo giocato benissimo, sia in attacco che in difesa, la squadra di McElwain, incomprensibilmente, ha smesso di giocare ed ha subìto lo strapotere avversario. Per quanto riguarda la corsa al titolo divisionale, naturalmente nulla è compromesso ma se Florida vuole ambire anche a qualcosa di più, deve necessariamente mantenere la concentrazione per tutti e 60 i minuti.

Come detto, la sfida si divide in due parti con il primo tempo tutto di marca Gators; gli ospiti si presentano con Appleby come QB al posto del titolare Del Rio ed al giovane da North Canton basta un minuto e mezzo per mettere le cose in chiaro, grazie al TD pass per Goolsby in situazione di goal line. Tennessee prova ad avvicinarsi alla red zone avversaria nel drive successivo ma la squadra di Jones va a sbattere contro il front seven avversario che blocca l’attacco ad una sola yard dalla endzone.

tennessee

Tuttavia è all’inizio del secondo quarto che Florida cerca subito la fuga; ancora Appleby infatti, riesce a trovare Conkrite grazie ad un passaggio da 15 yard e mettere due possessi di vantaggio tra le due squadre. I Volunteers sembrano incapaci di reagire e consegnano ai Gators le redini della partita, quando Dobbs si fa intercettare nella redzone avversaria, consentendo poi a Scarlett di segnare il punto 21 nel drive conseguente.

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I padroni di casa hanno il tempo di segnare un FG prima dell’intervallo, ed è al rientro dagli spogliatoi che cambiano completamente registro; Dobbs finalmente sembra impalla e con lanci precisi e corse da primo down, riesce ad aprire la difesa dei Gators. Nel terzo quarto infatti, prima è Hurds ad accorciare le distanze grazie a un passaggio di 23 yard, poi è Wolf, che dopo aver droppato l’impossibile, riesce finalmente a ricevere in endzone.

I Gators sono completamente tramortiti e subiscono ancora lo strapotere di Tennessee con Dobbs, che trova Jennings grazie ad un big play da 67 yard e con Malone che copre le 42 yard fino alla meta sempre su passaggio del #11, dopo che la difesa aveva intercettato Appleby.

I Vols continuano a macinare e yard e allungano ancora con Dobbs, stavolta grazie ad una corsa personale, prima di concedere a Swain di accorciare per il -10. Con 4 minuti alla fine, i Gators non riescono a recuperare l’onside kick e così la squadra di Jones può gestire il cronometro fino alla conclusione della sfida.

Arkansas vs Texas A&M 24-45

Nell’altra partita di cartello della SEC, la sfida tra gli Aggies e i Razorbacks si risolve in favore dei padroni di casa solo nell’ultimo quarto. Dopo una partita bellissima infatti, la squadra di Sumlin ha dato la spallata decisiva negli ultimi 15 minuti di gioco, portando a casa una vittoria importantissima sia per il ranking, che per il coach. Protagonista assoluto è stato Trevor Knight e con lui Texas A&M, sembra aver risolto completamente i problemi offensivi, grazie non solo al gioco su passaggio ma anche in quello su corsa.

Gli Aggies si sono dimostrati più cattivi e più decisi nel voler vincere questa partita ed hanno saputo approfittare dei 5 turnover causati dagli Hogs, che comunque hanno tenuto in scacco gli avversari per 3/4 di partita. La parte più difficile per gli Aggies però arriva adesso poiché, tolta la sfida contro South Carolina, andranno ad affrontare in casa Tennessee e fuori casa i Crimson Tide, in un trittico di partite che si presenta infuocato; uscire da queste sfide con un record di 2-1 vorrebbe dire sognare un posto al sole.

I Razorbacks invece hanno da recriminare per non averci creduto fino in fondo; la difesa infatti, sopratutto quella contro le corse, ha ceduto di schianto sotto i colpi degli Aggies e Allen non e più riuscito ad addrizzare la partita. Per la squadra di Bielema comunque si tratta di una sconfitta che non pregiudica un cammino fin qui ottimo, anche se la schedule di Arkansas è quanto di più duro si possa avere in questo momento; gli Hogs infatti dovranno affrontare Alabama, Ole Miss, Florida anche se hanno il minimo vantaggio di giocarle in casa.

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La partita inizia subito col botto ed infatti bastano due minuti e mezzo ad Allen per trovare Hatcher libero in endzone e segnare il primo TD per gli ospiti. L’attacco di Texas A&M stenta a decollare e soltanto ad inizio secondo quarto Trevor Knight si sblocca, trovando il pertugio giusto e correndo indisturbato per 42 yard fino alla endzone.

A questo punto la sfida si accende definitivamente e le due squadre se la giocano punto a punto fino all’intervallo; un FG per parte porta le squadre sul 10 pari ma tempo tre minuti e una corsa da 8 yard di Williams e un altro big play di Knight da 48 yard, mandano le squadre a riposo sul 17 pari.

Al rientro dall’intervallo lungo la partita però si addormenta e gli attacchi sono vittime di difese asfissianti; in un contesto del genere solo un big play potrebbe sbloccare la partita, ed infatti il big play arriva puntuale. Knight si inventa un lancio da 92 yard per Reynolds, che si libera del diretto avversario e si invola indisturbato in endzone per il vantaggio dei padroni di casa. E’ l’episodio che spacca la partita perché Texas A&M riesce ad imbrigliare Allen in difesa e consente a Knight di allungare nel punteggio.

Ad inizio ultimo quarto infatti, una corsa di Williams e un TD pass per Kirk, consentono agli Aggies di arrivare a 6 dalla fine con un vantaggio di 14 punti nonostante il TD su passaggio di Allen per Cornelius; il secondo sigillo di Williams sempre su corsa infatti, chiude la partita definitivamente due minuti dopo.

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Heisman Watch

Nessuna novità per quanto riguarda la corsa all’Heisman che vede sempre al primo posto Lamar Jackson; il QB di Louisville è inarrestabile anche contro Marshall ed aggiunge al suo bottino personale altri 7 TD, di cui 5 su passaggio e 2 su corsa, nella vittoria per 59-28.

Rallenta ma resta comunque in seconda posizione, Christian McCaffrey, che racimola “solamente” 138 yard su corsa nella vittoria sofferta di Stanford contro UCLA, con J.T. Barrett, QB di Ohio State, che nonostante abbia usufruito del bye, conferma la terza posizione.

Al quarto e quinto posto mantengono le posizioni anche Donnel Pumphrey, RB di San Diego State ed anche lui in bye week, e Greg Ward Jr che nella larga vittoria di Houston contro Texas State è autore di 2 TD pass e uno su corsa.

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Francesco Fele

Ho 29 anni e sono appassionato di sport Usa da 5 anni, seguo sopratutto il football (tifosissimo delle cheesehead) e l'NBA.

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