[CFL] Week 14: Saskatchewan Roughriders, forse qualcosa cambia

I Roughriders si impongono a sorpresa contro la capolista Hamilton; mentre Winnipeg non riesce a battere l’imbattibile Calgary.

HAMILTON TIGERS-CATS vs SASKATCHEWAN ROUGHRIDERS 18-20

L’ultima volta che Roughriders e Tiger-Cats si erano affrontati è stato il 20 agosto di quest’anno, sul Tim Hortons Field di Hamilton. In quell’occasione, davanti a 24.000 spettatori, la squadra di Regina subì l’ennesima sconfitta – ormai un abitudine negli ultimi 24 mesi – ma in quell’occasione la batosta fu talmente grave, un pesantissimo 53-7 inflitto dai padroni di casa, da far credere che la crisi dei Roughriders fosse irrimediabile sul breve periodo.

I bianco-verdi hanno sede a Regina, il piccolo capoluogo del piatto Saskatchewan (pronuncia: Sas-càtch-van), la seconda città meno popolosa, dopo Green Bay, tra tutte quelle che ospitano una franchigia di pro football nel Nordamerica.

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Guidati dall’attuale quarterback Darian Durant e dall’head coach Corey Chamblin, nel 2013 conseguirono la Grey Cup (il “Super Bowl” canadese) imponendosi proprio su Hamilton, che da alcuni anni svetta in cima alla classifica delle East Division, inseguendo senza successo il titolo della lega.

Il 2014 iniziò sotto i migliori auspici per i bianco-verdi, guidati dalla stessa accoppiata vincente Durant-Chamblin. Con 8 vittorie e 2 sole sconfitte, a metà campionato sembravano decisamente proiettati a bissare il successo dell’annata precedente. Ma il 7 settembre, nel corso della partita vinta contro Winnipeg, il carismatico Dariant Durant subì la rottura del tendine del gomito e da quel momento in avanti la squadra dovette fare senza di lui.

I Roughriders entrarono allora in una crisi profonda, che li portò ad invertire il record fino ad allora raggiunto. Nelle rimanenti 9 partite subirono 7 sconfitte e 2 vittorie, abbandonando qualsiasi ambizione di playoffs e di Grey Cup.

Il successivo 2015 fu ancora più sfortunato. Dariant Durant riuscì a restare in campo solo per pochi minuti. All’inizio della prima partita della stagione, subì la rottura del tendine di Achille e fu costretto all’inattività per l’intero campionato, che vide la franchigia del Saskatchewan riportare il pessimo risultato di 3 sole vittorie e 15 sconfitte.

Darian Durant #4 of the Saskatchewan Roughriders throws a pass in a game agains the Hamilton Tiger-Cats during second quarter CFL action in Regina on Saturday, Sept. 24, 2016. (CFL PHOTO - Troy Fleece)

Al termine di un’annata così negativa, la direzione decise di tentare un energico cambio di rotta. Per prima cosa contattò l’head coach Chris Jones, reduce dalla conquista della 103a Grey Cup alla guida degli Edmonton Eskimos. Jones, 49 anni appena compiuti, vanta un curriculum di assoluto prestigio, avendo più volte ripetuto l’impresa di traghettare squadre in crisi verso grandi successi.

Gli ultimi, a beneficiare delle cure di Jones, sono stati appunto gli Edmonton Eskimos. Anche il roster subì profondi rimpasti, tanto da fare assumere ai Roughrider i connotati di squadra “nuova”, con tutti i problemi connessi di primo rodaggio. E in effetti i risultati iniziali del 2016 non furono affatto confortanti.

Fino alla 13° settimana i bianco-verdi riuscirono a riportare una sola vittoria, quella contro i Redblacks, costretti a ricorrere al QB di terza riserva, in una partita dominata dagli errori e dall’inesperienza. La partita persa 57-7 contro Hamilton sembrava riassumere in sé tutte le difficoltà dei bianco-verdi; in quell’occasione Zach Collaros, il QB dei Ticats, mise a segno 4 lanci in touchdown, mentre Durant, da poco rientrato da un infortunio all’anca, subì 4 intercetti.

Nelle partite successive i Saska apparvero più agguerriti, riuscendo finalmente a dare filo da torcere agli avversari, ma la vittoria sembrava continuare a stare lontana da loro. Finché la settimana scorsa (la 13a) riuscirono nell’impresa di battere i campioni in carica. Ma gli Edmonton Eskimos sono la squadra che Chris Jones ha guidato negli ultimi anni e quindi egli ne conosce molto bene limiti e segreti; contro i Tiger-Cats il confronto si preannunciava ancora una volta impari.

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I giallo-neri sabato sera arrivavano a Regina in vetta alla classifica della divisione est ed erano appena stati battezzati dagli esperti come una delle due sole squadre della CFL in grado di contendere la Grey Cup all’invincibile Calgary.

La prima azione della partita di sabato spetta ai padroni di casa. Durant riesce a completare 4 lanci su 5, portando i suoi in zona da field goal. Da qui il kicker Crapigna non sbaglia e consegna ai bianco-verdi il primo vantaggio: 0-3.

Il drive successivo inizia invece male per i campioni della divisione est. Zach Collaros tenta subito un lancio lungo e finisce intercettato proprio dall’ex Ticat Ed Gainey.

I giallo-neri tornano in attacco quando ormai è passato quasi metà del primo quarto; ma tanto è stato breve il loro primo drive, tanto sarà inarrestabile il secondo, finchè dalle 16 y avversarie Collaros lancia laterale per il solito Brandon Banks, che corre in endzone, inutilmente inseguito da un nugolo di difensori. Hamilton si porta per la prima volta in vantaggio 7-3.

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Ma la replica dei Saskatchewan sarà tanto fulminea, quanto imprevedibile. Al drive successivo partono dalle proprie 28 y; con un paio di lanci entrano nella metà campo avversaria; da qui Durant fa partire un lancio da 46 y per Armanti Edwards, che afferra la palla mentre si sta già tuffando in avanti ed atterra oltre la goal line di Hamilton. I Roughriders si riportano in vantaggio 7-10.

Tornati in campo Collaros e soci, ancora una volta sembrano inarrestabili fino alle 26 y avversarie, quando la secondaria del Saskatchewan riesce finalmente a costringere il QB a due incompleti successivi. Il kicker Maher, chiamato a tentare il field goal, consegna ai suoi altri 3 punti: 10-10.

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Il successivo drive dei Saska sembra compromesso da un sack, messo a segno da Chick, che fa perdere 9 y ai padroni di casa; ma sul 2-19 Durant lancia lunghissimo per il canadese Demski, che afferra e corre fino alle 21 avversarie. Dopo un lancio per Holly, l’azione si sposta sul filo della goal line.

Come è consuetudine nel football canadese, lo starter quarterback esce di scena e lascia il posto al collega specializzato nelle azioni di corto raggio. Mitchell Gale riceve la palla dal centro; un istante più tardi si vede la palla cadere a terra, il DE Adrian Tracy la raccoglie e percorre di corsa tutto il campo fino in touchdown, sotto lo sguardo esterrefatto dei folcloristici tifosi bianco-verdi.

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Gli arbitri rivedranno l’azione, constatando che Gale aveva già appoggiato le ginocchia a terra, nel momento in cui la palla gli era stata strappata di mano. Il TD di Hamilton viene annullato e resta in campo l’attacco del Saskatchewan.

Questa volta, sul 2nd and goal, Chris Jones decide di rimandare in campo Dariant Durant, che segna il secondo touchdown per i padroni di casa: 10-17.

Con questo punteggio le due squadre vanno all’intervallo e il risultato resta pressochè invariato fin quasi alla fine. Per due volte i Tiger-Cats si portano in zona da field goal e per due volte il kicker Maher sbaglia, rimediando solo un single point, che nel quarto tempo accorcia le distanze 11-17.

Sul finire del terzo tempo Darian Durant subisce ancora un sack per mano di Chick; questa volta il QB 33enne colpisce il terreno con la testa ed è costretto ad uscire; poco più tardi chiederà di rientrare in campo, ma le disposizioni, in materia di prevenzione dei danni da commozione cerebrale, imporranno al pivot di rimanere sotto osservazione fino al termine della partita. Prende il suo posto Mitchell Gale.

A cinque minuti dalla conclusione dell’incontro, sulle 36 avversarie i Ticats decidono di correre il rischio di giocare un 3-2 (come sempre rammento ai lettori che nel football canadese i down disponibili sono 3 e non 4). Il coraggio viene premiato e la squadra ospite avanza ancora fino alle 21 y.

Qui, dovendo giocare un 2-1, Zach Collaros lascia il posto allo short yardage quarterback, Jeremiah Masoli. Ovvio aspettarsi che il numero 8 di Hamilton esegua un quarterback sneaker per recuperare l’unica iarda necessaria a convertire il down. Invece con una manovra a sorpresa Jeremiah Masoli parte di corsa, copre tutte le 21 y e segna il touchdown del vantaggio per Hamilton: 18-17.

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Quando i Saska tornano in campo, siamo ormai nel 3 minute warning. Mitchell Gale, che appena chiamato a sostituire Durant aveva esordito con un intercetto, questa volta riesce a completare 5 lanci su 5, fino alle 33 y di Hamilton. Manca ancora un minuto abbondante e i Roughriders adottano la linea della massima prudenza; con 5 corse dello stesso Gale recuperano altre 11 y, finchè sul 3-9, a 17 secondi dal termine, Tyler Crapigna viene chiamato a tentare il field goal della vittoria. Dalle 29 y il kicker non sbaglia e consegna ai suoi la seconda e meritata vittoria consecutiva.

Tyler Crapigna #21 of the Saskatchewan Roughriders kicks the ball during first quarter CFL action in Regina on Saturday, Sept. 24, 2016. (CFL PHOTO - Troy Fleece)

ALTRI RISULTATI

WINNIPEG BLUE BOMBERS vs CALGARY STAMPEDERS 34-36

Giudicata la settimana scorsa una delle due sole squadre in seno alla CFL in grado di opporsi a Calgary, si sperava che Winnipeg riuscisse ad interrompere la noiosa sfilza di vittorie degli Stampeders.

In svantaggio per 0-24 nel secondo quarto e poi ancora 7-33 nel terzo, nel quarto tempo i Blue Bombers sono stati protagonisti di una prodigiosa rimonta, che li ha portati brevemente in testa 34-33, prima del field goal finale, che ha sigillato la vittoria degli Stampeders.

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TORONTO ARGONAUTS vs OTTAWA REDBLACKS: 12-29

Netta vittoria dei Redblacks contro gli Argonauts, che, contemporaneamente alla sconfitta imprevista di Hamilton, riporta la squadra della capitale in testa alla divisione est.

B.C. LIONS vs EDMONTON ESKIMOS: 23-27

Possibile cambio della guardia anche nella classifica della divisione ovest; i Lions di Vancouver, sconfitti, vedono accorciarsi le distanze dai Blue Bombers, che nelle prossime settimane potrebbero accedere all’ambito secondo posto alle spalle di Calgary.

LA CLASSIFICA

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x = ammessa ai playoff

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Isabella Rampini

Ha scoperto il football quando cercava uno sport in cui ambientare il suo primo romanzo ufficiale, “Una stagione in provincia”. Da allora non ha più smesso di seguirlo. Avendo una passione insensata per i vice e i numeri due, ama la Canadian Football League ancora più che la NFL.

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