[CFL] Week 8: Le riserve d’oro di Winnipeg

Senza un quarterback rinomato e decimati dagli infortuni, i Winnipeg Blue Bombers vincono con le riserve la terza partita consecutiva e sconvolgono gli equilibri della divisione ovest.

WINNIPEG BLUE BOMBERS vs TORONTO ARGONAUTS 34-17

Quando allo scadere del primo quarto i Toronto Argonauts erano già in vantaggio 3-10, ancora più che il punteggio erano i numeri, che descrivono in generale quanto accaduto in campo fino a quel momento, a far pensare che la breve parentesi vittoriosa dei Blue Bombers fosse ormai definitivamente chiusa: 1 solo primo down ottenuto contro i 5 degli avversari, 24 yard contro 109, tempo di possesso di palla 5:56 contro i 9:04 degli Argo.

La squadra del Manitoba ha alle spalle una lunga serie di annate grigie, che raramente l’hanno vista qualificarsi per i play-off; l’ultima Grey Cup risale al lontano 1990, quando molti giocatori del roster attuale non erano nemmeno nati.

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Nel 2014 fu chiamato l’ex linebacker ed ex special team coordinator Mike O’Shea a risollevare le sorti della franchigia, per la prima volta con il prestigioso incarico di head coach.

Ruvido, schietto e di poche parole, l’ex linebacker per i primo due anni non ebbe successo: nettamente più sconfitte che vittorie, nessun accesso ai play-off.

Quest’anno, durante la off-season, la direzione generale decise di reclutare in free agency molti giocatori di grande prestigio, soprattutto ricevitori, accettando di accollarsi i conseguenti oneri economici.

Ma nonostante questa iniezione di forze nuove, le prime 5 settimane del 2016 furono un ulteriore fallimento, 1 sola vittoria, 4 sconfitte. Un bilancio pesante, che metteva a repentaglio la permanenza di O’Shea nella capitale del Manitoba e rischiava di compromettere tutta la futura carriera del 45enne dell’Ontario.

Ma tra la quinta e la sesta settimana, proprio Mike O’Shea prese la decisione di sostituire il quarterback Drew Willy con la sua riserva Matt Nichols; tutto questa accadeva mentre una serie di infortuni decimava l’organico della squadra e costringeva a rimpiazzare i primi della classe con i volti sconosciuti di alcuni ragazzi appena arrivati nella CFL.

Imprevedibilmente Winnipeg vinse tutte le due partite successive, prima contro gli Eskimos e poi ancora contro i Tiger-Cats.

Ma venerdì sera nel BMO Field di Toronto la partita contro gli Argonauts cominciava male, molto male.

Come se non bastasse, all’inizio del secondo quarto, con Winnipeg in attacco, Matt Nichols lancia il suo primo intercetto della stagione e il sogno vincente dei Blue Bombers sembra definitivamente tramontato. Tutto lascia presagire che la squadra della Gran Praire stia per ricominciare la grigia routine degli anni passati.

Ma al drive successivo, Toronto in attacco, qualcosa di diverso comincia ad accadere. Anche gli Argonauts giocano con il quarterback di riserva, Logan Kilgore, che sostituisce Ricky Ray, vittima dell’ennesimo infortunio. Appena rientrato in campo, Kilgore tenta il lancio e viene intercettato da uno dei rookies sconosciuti di Winnipeg.

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Kevin Fogg, 25 anni, è approdato quest’anno in Canada per la prima volta, dopo avere tentato per due anni senza successo di entrare nella NFL, prima con i Miami Dolphins e poi con i Pittsburgh Steelers, licenziato da entrambi prima ancora di avere occasione di entrare in campo.

winnipeg

Arrugginito dopo mesi di lontananza dal football, alle prese con le importanti differenze tra football americano e football canadese, il defensive back viene chiamato improvvisamente a sostituire sia uno dei titolari infortunati della secondaria, sia il ritornatore McDuffie, anche lui alle prese con un infortunio.

Winnipeg torna quindi in campo grazie al turnover e riesce a mettere a segno un field goal, accorciando le distanze: 6-10.

Al successivo drive degli Argonauts, i Bombers si ripetono con un altro intercetto, questa volta per merito del LB Khalil Bass.

Torna quindi in campo l’attacco blu e oro; al primo down Matt Nichols lancia per Denmark, che elude gli avversari con una improbabile traiettoria diagonale, afferra sul filo della goal line a segna il touchdown del sorpasso: 13-10.

Winnipeg Blue Bombers wide receiver Clarence Denmark (89) catches a pass in front of Toronto Argonauts defensive back Thomas Gordon (30) then scoring a touch down during second half CFL football action in Toronto on Saturday, July 12, 2016. THE CANADIAN PRESS/Nathan Denette

Al successivo drive degli Argonauts, è ancora il rookie Kevin Fogg a compiere l’azione decisiva: mette a segno un sack, a cui consegue un incompleto sul successivo 2-16 (ricordo sempre che nel football Canadese i down disponibili sono 3 e non 4).

Ancora Fogg si rende protagonista dopo l’intervallo, restituendo la palla ai suoi per ben due volte nel giro di pochi minuti, dapprima con il recupero di un fumble e poco più tardi con un ulteriore intercetto, al termine di un duello testa a testa con il ricevitore Spencer, per aggiudicarsi una palla in caduta che sfugge più volte dalle mani di entrambi.

Da qui parte il successivo drive dei Blue Bomber, che con un’avanzata ben costruita si portano sul filo della goal line; sul 1st and goal, Nichols consegna la palla al RB canadese Andrew Harris, che si tuffa attraverso la barriera degli avversari ed atterra in endzone, aumentando le distanze 20-10.

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Harris

L’inizio del quarto vede ancora Winnipeg in attacco. Dalle proprie 31 yard, sull’1-10 Nichols lancia lunghissimo per Denmark, che afferra, parte di corsa ed entra in endzone, con un guadagno complessivo di 75 yard.

Il kicker Medlocks, che non sbaglia mai in tutta la serata, converte con successo: 27-10.

Successivamente un lungo drive di Toronto, che li porta in zona field goal, viene interrotto dall’intercetto del DB Leggett, che parte in corsa, attraversa tutto il campo percorrendo 98 y ed entra in endzone, segnando il quarto TD per i Bombers: 34-10.

Gli Argonauts tornano in campo e riescono a completare due soli down prima di essere nuovamente intercettati da Leggett. Questa volta il difensore viene immediatamente spinto fuori dalla sideline, senza ulteriori danni per i padroni di casa. E’ il sesto turnover della serata e, aggiunto a tutti i precedenti, conferisce ai Bombers il primato stagionale provvisorio.

Mancano meno di 3 minuti quando gli Argonauts segnano il loro secondo touchdown, che accorcia le distanze senza cambiare l’esito della partita, che si conclude con il punteggio definitivo di 34-17.

Il rookie Kevin Fogg, ancora impegnato ad assimilare le differenze tra football americano e canadese, verrà nominato top performer della settimana, grazie a due intercetti, un sack, un recupero di fumble e 118 y nei ritorni.

Al secondo posto è stato eletto un altro Bomber, il WR 30enne Clarence Denmark, autore di due touchdown. Il ricevitore era stato licenziato proprio dai Blue Bombers in primavera, in seguito alla scelta della direzione di rinforzare l’attacco con altri giocatori giudicati migliori di lui. Ma proprio gli infortuni dei prescelti Dressler e Smith indussero la franchigia a richiamare urgentemente il WR a nord del 43° parallelo, con i risultati che abbiamo visto.

Grande prestazione anche per il RB canadese Andrew Harris, il migliore della lega, che conclude la partita di venerdì con 123 y, 19 portate e un touchdown.

HAMILTON TIGER-CATS vs B.C. LIONS 38-45

Chi sta seguendo il football canadese, certamente ricorda i due intercetti fatali lanciati dal quarterback dei Lions, Jonathon Jennings, al termine della partita contro gli Stampeders. I due errori del giovane pivot costarono ai Lions una vittoria che sembrava ormai scontata.

L’head coach italo-canadese Buono, al termine dell’incontro commentò laconicamente: “sbagliando si impara”.

Nei giorni successivi il mondo intero si prodigò a dispensare consigli al numero 10 di British Columbia: “quando non trovi ricevitori liberi, molto meglio un incompleto di un intercetto” (glielo suggerii anch’io dalle colonne di Huddle Magazine, ma lui non se ne è accorto perché non sa l’italiano).

Il consiglio dell’HC Pasquale Buono a quanto pare fu solo lievemente diverso: “quando non trovi ricevitori liberi, allora lancia ad Emmanuel Arcenaux”. Con un’elevazione superiore forse a tutti i difensori della lega, il numero 84 dei Lions è in grado di agguantare lanci che risultano imprendibili a tutti gli altri.

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Jonathon Jennings passes the ball to BC Lions wide receiver Emmanuel Arceneaux (84) for the winning touchdown run during second half CFL action in Vancouver, B.C., on Saturday, August 13, 2016. (CFL PHOTO - Jimmy Jeong)

Sarà quello che Jonathon Jennings farà nel corso di tutta la partita contro Hamilton. Messo sotto costante pressione dalla difesa giallo-nera, il quarterback userà tutta la sua sorprendente atleticità per sfuggire e, quando sarà costretto a liberarsi della palla, troverà in Arcenaux una destinazione sicura.

Come è accaduto all’inizio del secondo quarto, quando Jennings, dalle 35 y avversarie, lancia lungo per Arcenaux. Il ricevitore è già in endzone, ma qui è circondato da tre difensori che gli stanno letteralmente alle costole. Con uno spettacolare salto acrobatico, il numero 84 si protende al di sopra dei suoi tre avversari e afferra la palla prima di ogni altro, segnando il terzo TD dei Lions.

Mentre sul fronte offensivo prosegue per tutto l’incontro l’intesa perfetta tra Jennings a Arcenaux, la formidabile difesa di Vancouver farà il resto, consegnando ai Lions una vittoria insidiata dall’energica rimonta dei Tiger-Cats nella seconda metà. Ultimi 5 minuti da brivido.

ALTRI RISULTATI

MONTREAL ALOUETTES vs EDMONTON ESKIMOS 12-23

CALGARY STAMPEDERS vs SASKATCHEWAN ROUGHRIDERS 19-10

Standings CFL 8

Se non conosci o ricordi le differenze di regolamento tra CFL e NFL ecco un riepilogo:

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Isabella Rampini

Ha scoperto il football quando cercava uno sport in cui ambientare il suo primo romanzo ufficiale, “Una stagione in provincia”. Da allora non ha più smesso di seguirlo. Avendo una passione insensata per i vice e i numeri due, ama la Canadian Football League ancora più che la NFL.

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