Un bellissimo pareggio (Indianapolis Colts vs Houston Texans 20-20)

Chi ben inizia è a metà dell’opera si usa dire e a noi tifosi e spettatori non poteva andare meglio, infatti un “tie” con overtime al seguito è senz’altro un bel riprendere dopo la crisi d’astinenza degli ultimi 6 mesi. Alzi la mano chi dava per scontata la vittoria degli Indianapolis Colts guidati dal loro nuovo quarteback Matt Ryan. Invece fin da subito si è capito chi aveva più voglia e aggressività, questi erano gli Houston Texans, franchigia molto rimaneggiata e data come probabile “tank team” per la pick one del futuro NFL draft, guidata da un ottimo head coach, Love Smith, il quale sembra essere riuscito a creare uno spirito di squadra molto legato e forte.

Se il primo quarto passa via lento e da segni di noia (0-3 Colts), già dal secondo quarto Houston ingrana la marcia e inizia a mettere punti sul tabellone del NRG stadium, infatti al field goal di Blankenship del primo, soporifero quarto, arriva la cannonata dalle 45 yds di Fairbairn, seguito dal primo touchdown di giornata, siglato dal tight end OJ Howard su Mills pass, dopo un bel drive di 4 down per 25 yds complessive. Siamo sul 3-10 Texans e tutti a riposo.

Pronti via e il terzo quarto inizia tale e quale al finale del primo tempo, infatti ancora i Texans vanno a segno e lo fanno con belle giocate e carattere. Dopo un’altra bordata di Fairbairn dalle 43 yds (3-13), dopo un drive di ben 50 yds, Mills&co spingono sull’acceleratore per distanziare dei Colts in bambola. Infatti mentre Jonathan Taylor non trova i blocchi giusti per affondare le tue temibili corse, la offense texana, guidata in sideline dall’OC, Pep Hamilton, colpisce ancora, e ancora con qb Mills e la sua airline per ancora una volta OJ Howard che mette a segno il suo secondo td di giornata. Non male per il 27enne proveniente da Buffalo che terminerà la sua fantastica gara con 2 rec, 2 td (paurosamente infallibile) per 38 yds totali. Col finire del terzo quarto però, finiscono anche le idee e le energie di Houston, la quale cade in trans agonistico e subisce una formidabile rimonta di Indy.

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Tutto ha inizio da un field goal di Rodrigo Blankenship, che suona da sveglia per Ryan e l’offense Colts guidata in sideline da Marcus Brady, ex QB coordinator e promosso a OC proprio in questa recente off season, dopo che l’ex OC Nick Sirianni ha preso la guida dei Philadelphia Eagles. Ma torniamo al goloso quarto ed ultimo quarto di gara. Siamo 6-20 per Texans e la gara dei padroni di casa ora è contro l’orologio che inizia a scorrere troppo lento e mantenere il possesso palla con drive lunghi e corse ripetute è un’arte che Houston deve ancora affinare.

A quasi 8 minuti dalla fine della gara (7.48, un’eternità) finalmente RB1 Jonathan Taylor mette il suo nome nel taccuino dei ref e segna un td rush da sole 2 yds, dopo un drive di 4 giocate per 20 yds conquistate. La partita è ufficialmente aperta anche perché l’ago della bilancia della grinta e degli stimoli pende tutto a favore di Indianapolis. Ci vuole poco per Ryan quindi, arrivare in endzone con un bellissimo drive di ben 80 yds e 7 giocate, coperte in poco più di 2 minuti e mezzo (2.35). Il target risponde al nome di Micheal Pittman jr. WR1 di Indy che con un catch da 15 yds porta la gara sul pareggio, 20-20 e tutto da rifare per HC Smith. Siamo al two minute warning e le squadre vanno verso un imprevedibile quanto amato da noi spettatori OT.

Solo a 1m57s dalla fine del supplementare arriverà il FG per portare a casa la vittoria e sarà nei piedi di Rodrigo Blankenship, il quale dalle 42 yds calcerà un po’ troppo a destra, facendo esplodere di gioia lo stadio di H-Town.

I Texans giocano bene e dominano i Colts per 3 quarti, con QB Mills che finirà con 23 su 37, 240 yds pass e 2 td, e con in difesa un eccezionale Jerry Hughes che finirà la sua prestazione con 2 sacks, 1 intercetto e 1 TFL. Per I Colts invece su tutti brillerà Matt Ryan con 32 su 50, 64% di completi, ben 352 yds pass e 1 tuochdown. Il tanto atteso Jonathan Taylor con 31 portate macinerà 161 yds e 1 td, non male come inizio.

In defense per Indy la differenza la faranno Zaire Franklin, con 8 tackle (5 solo) e 3 assist, e Kwity Paye che con 7 tackle (6 solo) e 2 sack a nostro avviso merita il titolo di MVP della gara assieme ad un infallibile quanto letale OJ Howard, il TE migliore di week 1.

Si guarda già al futuro e in week 2 per i Colts si prospetta un’altra gara “facile” di Division, da affrontare con la giusta concentrazione (vedi week 18 dello scorso anno e il disastroso 11-26 che costò la post season a Indy) contro i Jacksonville Jaguars ancora fuori casa, mentre i Texans viaggeranno fino in Colorado per combattere yds dopo yds contro i Denver Broncos di QB1 Russell Wilson.

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Giorgio Bianchini

Ideatore de “Le storie della NFL” e amministratore di Tutto Football NFL, ritengo che il football sia talmente bello da dover andare aldilà dell’appartenenza ad una franchigia. Papà fiero di un giovane wide receiver, con il quale vivo e mi nutro di football americano.

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Un Commento

  1. Sicuramente x i tifosi di Houston e delle altre squadre nfl sarà stata una bella partita da vedere…invece x noi tifosi colts molto meno! In una conference cosi combattita ed equilibrata dove ogni vittoria vale oro, questa è proprio un’opportunità sprecata! Non riesco a trovare lati positivi, troppi errori ovunque ( intercetti, fumble, calci ) e subire 20 punti da una squadra in probabile tank mi pare emblematico. Colts male male alla prima uscita, secondo me!

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