La free agency del giocatore di fantasy football

Mancano 158 giorni al kickoff! Oppure, dal punto di vista del giocatore di fantasy football, 227.520 minuti da riempire di agonia.

E non parlatemi di free agency: è come scrivere la letterina a Babbo Natale il giorno di Ferragosto.
Non voglio dire che non se ne possa parlare, anzi! È un ottimo e masochistico modo di ingannare l’attesa. Parliamone, dunque, ma prima è necessaria una premessa.

Nel fantasy esiste una categoria di giocatori molto particolare.
Nella realtà (il fantasy è reale in senso fichtiano) si può giocare bene o male, soddisfare le aspettative o deludere, o anche giocare decentemente o senza entusiasmare; è tutto ok, fa parte del gioco.
Quando si parla di fantasy football, però, dobbiamo affrontare un grande problema, che è la ragione dei bassorilievi sui muri di casa all’altezza della nostra testa: anche i giocatori in panchina producono punti.

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Bastano poche settimane di gioco per rendersi conto di cosa accade ogni maledetta domenica (per non parlare dei lunedì notte): i tuoi uomini seguono alla lettera la legge di Murphy.
Se hai grandi aspettative, le deluderanno.
Se non hai un solo motivo al mondo per aspettarti una grande prestazione, ecco arrivare la partita della vita.
Ogni considerazione, ogni calcolo, ogni ragionamento… è tutto inutile.
Il Dio del football decisamente non gioca a dadi: è un cecchino, sadico e calcolatore.

Gli esempi sono innumerevoli, eccone giusto alcuni presi dalla scorsa stagione:

[icon type=”vector” icon=”steady-icon-checkbox” size=”32″ hover_animation=”border_increase” ] “Doug Martin sta andando alla grande, ormai non ho più dubbi! Titolare fisso.”
E infatti: 43 yard e un fumble per 2,30 fantastici punti. [icon type=”vector” icon=”steady-icon-checkbox” size=”32″ hover_animation=”border_increase” ] “Basta con Lacy, la mia pazienza è finita. Lo sbatto in panchina senza rimpianti.”
Risultato: 139 yard, un touchdown e 17,90 punti.
Seguito da un match da una singola yard di guadagno, per 0,10 punti. Una yard. Una-yard!!
E la settimana dopo ancora? Naturale: 148 yard, 1 TD e 20,80 punti.
A questo punto, sul viso del giocatore di fantasy “die hard” comincia a dipingersi un sorriso a 360 gradi e 32 denti, che verrà cancellato brutalmente la settimana successiva, quando Lacy guadagnerà appena 23 yard contro Oakland, per 2,30 punti.
La settimana successiva ci sarà la finale della maggior parte delle leghe fantasy, e io credo che pochi al mondo avranno osato piazzarlo titolare. Be’, complimenti a chi lo ha fatto, perché ha potuto contare su 14,80 punti.
Pazzesco.

E nessuno è immune: vogliamo parlare di Antonio Brown? Sì, proprio Antonio Brown!
Ricordate la sconfitta di week 16 contro i Ravens, l’anno scorso? Brown era reduce da una prestazione mostruosa: 189 yard e 2 touchdown.
Come già detto, la settimana numero 16 corrisponde al “Super Bowl” delle leghe fantasy. Antonio Brown semplicemente non può stare in panchina, nessuno nella storia si sognerebbe mai di lasciarlo inattivo, nessuno; ma contro i Ravens il problema non si poneva nemmeno.
Inutile ricordare come è finita: Antonio guadagna “solamente” 61 yard, e migliaia di persone piangono la finale perduta (ah, naturalmente Big Ben era in campo, non era una di quelle partite con – sigh – Michael Vick).

Antonio Brown Pittsburgh Steelers

Possiamo chiamare questi giocatori in tanti modi, epiteti orribili e negativi che non colgono per niente nel segno.
No, niente da fare. Io, personalmente, li chiamo in un modo particolare, ma non è questa la sede giusta per rivelarlo.
Ciò che importa è che esistono e sempre esisteranno, e dobbiamo imparare a riconoscerli; non che riconoscendoli cambi qualcosa, chiaro, ma almeno possiamo usarli come capro espiatorio e risparmiare qualche centinaio di euro di soprammobili, per non parlare dello stucco.

Fatta questa doverosa premessa, ecco la mia personale top 5 dei giocatori da evitare a tutti i costi per preservare la propria sanità mentale!

Ladarius Green – Steelers
5È stata una mossa fantastica per Pittsburgh sotto tutti i punti di vista: Green è nella posizione ideale per esplodere. È tutto troppo bello per essere vero. Se proprio non resistete alla tentazione di “draftarlo” (capisco perfettamente), meglio che rimanga l’unico TE in squadra: non dategli la possibilità di fare punti in panchina.

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Marvin Jones – Lions
4Un ottimo WR2 ai Bengals, ora gli spetta il compito impossibile di tentare di colmare il vuoto lasciato da Calvin Johnson. Nessuno osa sperare nelle stesse prestazioni di Megatron, ovviamente, ma non verrà accettata una stagione mediocre.
Non solo: pochi resisteranno alla tentazione di aggiungerlo alla propria squadra per pavoneggiarsi dell’affare. Direi che non devo aggiungere altro.

Chris Ivory e T.J. Yeldon – Jaguars
3La firma di Ivory con i Jaguars è una buona notizia per i tifosi, ma è il più grande incubo possibile per il giocatore di fantasy. Ora Ivory e Yeldon divideranno le portate (argh!), e sappiamo bene cosa significa: totale imprevedibilità, prestazioni mostruose e mediocri che si alternano impazzite. Si ruberanno i touchdown!
“Ma Yeldon è il running back del futuro per i Jaguars, ha bisogno solo di un po’ di tempo per svilupparsi e l’aggiunta di Ivory sarà fantastica per la sua carriera”. Certo, e chi dice di no. Mettilo pure titolare nella tua squadra, avanti.

Lamar Miller – Texans
2Una delle mosse più interessanti di tutta la free agency, e la mia preferita in assoluto. Non vediamo l’ora di vedere cosa sarà in grado di fare Miller in una squadra che gli affiderà molti più palloni.
Come se non lo sapessimo già.

RG3 – Browns
1No no no no no no… no, no.
No, no-no.
NO.

Merchandising Merchandising

Simone Secchi

Da sempre malato di fantasy, a scuola ha inventato il fantasy classroom e ha cominciato a prendere 2 alle interrogazioni per far perdere i compagni. Oggi si batte perché il fantasy football venga ammesso alle olimpiadi, e da anni lavora a un dossier per smascherare il complotto della NFL ai danni della sua squadra fantasy.
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