Situazione QB a Philadelphia: un caso per Sam Bradford

L’evento più importante della stagione NFL è da poco alle nostre spalle e mentre ancora tutti ne parlano e ne analizzano cause ed implicazioni future, il sottoscritto già da qualche settimana a questa parte pensa a ben altro.

Infatti se si può certamente dire che io sia un amante del football giocato, è ancor più vero che il culmine della mia passione per questo gioco si raggiunge nel periodo dell’offseason; free agency, draft, rumors, previsioni, contratti….insomma avete capito.
Mi piacciono i giocatori e gli allenatori, ma idolatro i general manager.

Per farla breve mentre tutti in questo periodo si chiedevano chi avrebbe vinto domenica scorsa tra i Denver Broncos e i Carolina Panthers, io mi interrogavo senza sosta su dove diavolo potrebbe giocare Robert Griffin la prossima stagione.
Tutto questo mi porta all’argomento dell’articolo, spinoso ed enigmatico, che cerco di affrontare con animo più distaccato possibile, nonostante il mio cuore di tifoso abbia le tinte verde metallizzato degli Eagles.

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La situazione QB in casa Eagles sarà uno dei casi più appassionanti di questa offseason, e non solo per chi abbia a cuore le sorti della franchigia della Pennsylvania; ma andiamo con ordine.
Durante questa stagione il QB titolare è stato Sam Bradford, acquistato dai Rams (ora di Los Angeles) da Chip Kelly in cambio di Nick Foles e una scelta al secondo giro dell’incombente draft.
Inutile dire che il piano non ha funzionato come previsto, visto che l’attacco ha stentato per tutta la stagione e, se non fosse stato per le ottime prestazioni della difesa, l’annata sarebbe andata sicuramente molto peggio.

sam bradford chip kelly eagles

Ora Bradford, come se non bastasse, è free agent (ovvero libero di valutare le offerte e di firmare con chi gli pare e piace), visto che ad inizio stagione aveva subito rifiutato un prolungamento di contratto propostogli dagli Eagles appena dopo la trade.
Il front office ora, tornato ad essere guidato da Howie Roseman, dovrà decidere se cercare di trattenere Sam Bradford o scegliere altre soluzioni.

Il titolo dell’articolo annuncia già in realtà, senza tanti preamboli, quale sia la mia opinione in merito che andrò ora ad approfondire, analizzando tutte le diverse possibili soluzioni.

Cominciamo con il guardare cosa ci mette a disposizione quest’anno la free agency, che in quanto a materiale per un posto da titolare, è veramente molto poco.
I nomi migliori in termini di abilità immediata e potenziale futuro sono Kirk Cousins e Brock Osweiler, che però, a meno di grossi cataclismi, verranno rifirmati rispettivamente da Washington e Denver.

Ryan Fitzpatrick ha dimostrato quest’anno di meritarsi una maggiore considerazione rispetto a quella fin ora ricevuta ed offre la possibilità di poter scegliere un giovane prospetto e di poterlo sviluppare con relativa calma, ma anche nel suo caso ci sono forti probabilità, stando alle dichiarazioni degli addetti ai lavori, che venga riportato a New York dai Jets.

Altri giocatori che potrebbero diventare disponibili durante il processo sono i grandi talenti in crisi: Robert Griffin, Colin Kaepernick e Johnny Manziel.
Tutti e tre sono QB estremamente talentuosi, in quanto scelte al primo giro, ma il potenziale e il fascino che queste opzioni suscitano sono accompagnati da altrettanti rischi, visto che Griffin e Kaepernick sono stati messi da parte dalle rispettive squadre a causa delle scarse prestazioni e Manziel… beh i problemi di Manziel ormai li conosciamo tutti.

Ci sono altri giocatori che offrono soluzioni a breve termine come Matt Cassel, Chase Daniel o Drew Stanton, ma che non entusiasmano e sono stati, nel corso della loro carriera, perlopiù backup.
Passiamo ora ad osservare le possibilità che il draft di quest’anno ci mette davanti.
I migliori prospetti nel ruolo, quelli considerati da primo giro, sono Jared Goff (California), Carson Wentz (North Dakota State) e Paxton Lynch (Memphis).
Ho provato ad analizzarli nello specifico guardando qualche video su un sito specializzato nello scouting (Draft Breakdown) per farmi un’idea un po’ più precisa su cosa aspettarmi la prossima stagione e ho tirato alcune conclusioni.

Jared Goff California

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Goff è senza dubbio il miglior prospetto dei tre e quello più pronto per giocare nella NFL: ha un buonissimo braccio (anche se non eccezionale), compostezza e freddezza nella “tasca”, intelligenza nel prendere le giuste decisioni e anche una discreta capacità di usare le gambe, se la situazione lo richiede.
Wentz e Lynch sono talenti molto più acerbi, ma offrono sicuramente molto più potenziale rispetto a Goff in ottica futura. Entrambi hanno un gran braccio, migliore di Goff in termini di potenza pura e sono atleti straordinari, soprattutto considerando la loro stazza ( rispettivamente 1.96 e 2.01).
I problemi riguardano le scelte prese sul campo, non sempre impeccabili, l’accuratezza nei passaggi e la scarsa competizione che hanno dovuto affrontare giocando in programmi non proprio elitari come North Dakota State e Memphis.

Detto ciò, se Goff fosse disponibile, quando toccherà scegliere agli Eagles, non ci penserei su due volte. Ma, semplicemente, ciò non succederà, perché penso che Cleveland non se lo farà scappare, soprattutto ora che hanno un capo allenatore come si deve.
Wentz e Lynch, invece, potrebbero essere disponibili, ma io non li sceglierei, e ora vi dico perchè riallacciandomi al discorso su Sam Bradford.

Questi due giovani talenti a detta di tutti gli esperti non sarebbero in grado di contribuire efficacemente nel loro primo anno e richiederebbero del tempo per potersi adattare ad una realtà molto più veloce e competitiva come quella dei professionisti della NFL.
Se, inoltre, consideriamo che quella del QB è la posizione più importante e che comporta più responsabilità, perché una squadra come Philadelphia che, da come si è visto anche in questa stagione, mantiene buonissime possibilità di giocarsi la vittoria della sua divisione, dovrebbe compiere l’azzardo di mettere al timone un rookie non immediatamente pronto, come lo sono stati, ad esempio, Andrew Luck o Jameis Winston?

La risposta è che non dovrebbero farlo e concentrarsi sul trattenere Sam Bradford.
Infatti, anche se le sue prestazioni non sono state proprio eccezionali come abbiamo già accennato e rifirmarlo comporterebbe sicuramente un notevole esborso economico, che secondo le mie stime potrebbe aggirarsi tra i 18 e i 22 milioni l’anno, l’ambiente che si è venuto a creare a Philadelphia, soprattutto con l’ingaggio del nuovo head coach Doug Pederson è favorevole a Bradford.
Pederson è stato negli ultimi tre anni coordinatore dell’attacco dei Kansas City Chiefs sotto l’ex capo allenatore degli Eagles Andy Reid.

Doug Pederson Eagles

La strategia offensiva dei Chiefs ha contribuito enormemente nel rivitalizzare la carriera del QB Alex Smith, ex prima scelta assoluta e fatto fuori dai San Francisco 49ers, che in un sistema fatto di passaggi a medio e corto raggio, dove si privilegia l’accuratezza, di pochi lanci lunghi e di un preminente ruolo del gioco a terra, è riuscito addirittura a sfiorare la finale di Conference.
Sam Bradford condivide con Smith sia lo status di ex prima scelta assoluta in cerca di riscatto sia, più importante, molte abilità sul campo.
Anche Bradford predilige passaggi più corti ed accurati ed ha la capacità di usare le gambe quando deve farlo.
Inoltre, come i Chiefs, gli Eagles hanno un reparto ricevitori non eccezionale ma con grande abilità di compiere giocate negli spazi dopo la ricezione, un’ottima difesa e il potenziale per un gioco sulle corse devastante.

Quindi credo che, se l’intenzione di Pederson sia quella di instaurare a Philadelphia un sistema offensivo simile a quello a cui assistiamo in quel di Kansas City, con Sam Bradford alla guida della squadra si potrebbe ottenere lo stesso successo ottenuto dai Chiefs, o comunque andarci vicino.
Detto questo chissà, magari il prossimo anno non sarò costretto a preferire la offseason al Super Bowl; e si, mentre lo scrivo sto incrociando le dita.

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Luca Pangrazi

Studente di 23 anni innamoratosi del football guardando video delle gesta di Michael Vick e DeSean Jackson, come logica conseguenza ciò mi ha portato a tifare Philadelphia Eagles.

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