Major League Football: nuova lega Pro negli States

Aggiornamento 6 aprile

La MLF ha cancellato la stagione 2016 a causa del ritiro di uno degli investitori che doveva contribuire con circa 20 milioni di dollari. Per cercare di tenere insieme il tutto la MLF ha deciso di diventare una lega di sviluppo consentendo ai giocatori sotto contratto di potersi continuare ad allenare, ma senza nessuna partita ufficiale con la speranza di poter tornare in gioco l’anno prossimo. 

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Calato il sipario sul Super Bowl 50, inizia il lungo periodo di letargo per il football giocato. Certo, c’è la free agency, poi il draft, le prime OTA, ma per vedere nuovamente il pallone volare su un campo e ventidue uomini in casco e paraspalle che se lo contendono, dovremo aspettare fino all’inizio della preseason ad Agosto.

Oppure no.

Quest’anno l’attesa potrebbe essere mitigata dall’ennesimo tentativo di creare una lega professionistica primaverile: la Major League Football 

Il nome altisonante potrebbe far pensare ad un altro tentativo di mettersi in concorrenza con la NFL come lega professionistica di riferimento per il football in USA, ma la potenza economica di Park Avenue e delle sue trentadue franchigie è, al giorno d’oggi, difficilmente attaccabile da qualsiasi progetto. Non siamo più all’epoca della AFL, e nemmeno della USFL, ultimo tentativo serio di lega primaverile alternativa, naufragato proprio quando tentò di entrare in diretta concorrenza con la National Football League spostando la stagione in autunno.

A riprova di ciò, sono numerosi i fallimenti di leghe e campionati alternativi in questi ultimi dieci/quindici anni. Giusto per restare sul recente, ricordiamo:

[icon type=”vector” icon=”enotype-icon-cross2″ size=”16″ hover_animation=”border_increase” ] la A11 League, che avrebbe dovuto giocare nel 2014 basandosi sulla cosiddetta A-11 offense, un sistema che prevede che tutti e 11 i giocatori siano eleggibili a ricevere un passaggio in avanti. Nel settembre 2014, dopo aver annunciato un contratto televisivo con ESPN, la lega comunicò di avere l’intenzione di modificare il proprio obiettivo, lasciando il nome A11 e tornando al football con le regole NFL. Da allora tutto tace. [icon type=”vector” icon=”enotype-icon-cross2″ size=”16″ hover_animation=”border_increase” ] La NEW USFL, fondata nel 2008. Da allora il mantra di questa nuova lega è “il kickoff è previsto per il prossimo anno”, regolarmente ripetuto ogni dodici mesi.
[icon type=”vector” icon=”enotype-icon-cross2″ size=”16″ hover_animation=”border_increase” ] La NAFL, i cui organizzatori vennero denunciati per truffa lo scorso anno dopo aver organizzato i tryout, per partecipare ai quali numerosi giocatori avevano pagato 160 dollari per poi trovare il campo deserto e chiuso il giorno del raduno.

In questo poco confortante panorama, la Major League Football come si inserisce? Non troppo bene, a nostro parere, e vediamo subito il perché.
Sul loro sito, ovviamente pieno di dichiarazioni roboanti, fotografie e nomi di ex giocatori importanti che dovrebbero fungere da testimonial, campeggia un po’ ovunque il punto cardine di questa nuova lega denominato The Three Laces”. Questi tre punti fondamentali sono:

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[icon type=”vector” icon=”brankic-icon-number11″ size=”24″ hover_animation=”border_increase” ] DISRUPTIVE: strategie digitalcentriche innovative per migliorare le nostre relazioni con le comunità ed i partner in vari punti di contatto. [icon type=”vector” icon=”brankic-icon-number12″ size=”24″ hover_animation=”border_increase” ] DYNAMIC: creare un’esperienza entusiasmante per i nostri fans sarà sempre al centro della nostra strategia di business e football. [icon type=”vector” icon=”brankic-icon-number13″ size=”24″ hover_animation=”border_increase” ] COMMUNITY-CENTRIC: mantenere un contatto profondo con le comunità delle otto città coinvolte risulterà nella creazione di un paradiso sociale di interessi e valori condivisi.

mlfb Major League Football

Bello, vero? Non vi viene voglia di saperne di più? Beh, anche a noi. Ma in tutto il sito, ad esempio, non c’è modo di sapere quali siano queste otto città, e ad un paio di mesi dal kickoff, genericamente previsto per Aprile, non depone certo a favore di questa lega.

Alcune indiscrezioni, abbinate ad un’interpretazione delle linee guida della lega che prevedono di concentrarsi su mercati dove non sia presente la NFL ma anche dove non esista la concorrenza di altre franchigie professionistiche di altri sport, hanno portato all’ipotesi che le otto città coinvolte possano essere (tra parentesi il nickname della squadra secondo alcune voci piuttosto attendibili) Orlando (Florida Fusion), Salt Lake City (Utah Stand), Birmingham (Alabama Airborne), Akron (Ohio Union), Oklahoma City (Oklahoma Nation), Little Rock (Arkansas Attack), Portland (Northwest Empire) e Missouri City (Texas Independence).

Le otto città dovrebbero essere suddivise in Eastern e Western Division. Inoltre da una parte si afferma che altre dieci città sarebbero pronte a subentrare nel 2017, ma in un altro comunicato si parla di espansione da otto a dodici squadre per la prossima stagione.
La stagione regolare dovrebbe consistere di dieci partite, ed ai playoff si dovrebbero qualificare le vincitrici delle due Division più le due squadre con il miglior record tra le rimanenti.

Punto di forza della nuova lega è sicuramente l’annuncio del contratto televisivo siglato con la ASN (American Sports Network) che trasmetterà tutte le partite della lega per i prossimi due anni.
Il regolamento di gioco dovrebbe restare quello della NFL se non per qualche interessante modifica.
Il tempo per rimettere in gioco la palla sarà di 30 secondi, i field goal da oltre 50 yard varranno 4 punti ed il contatto con il terreno potrà provocare un fumble.

Molto interessante, poi, la formula dell’overtime denominata “10/10”. In caso di parità si giocherà un overtime da dieci minuti (non è chiaro se sudden death o meno). Se la parità dovesse persistere, si giocheranno un pari numero di drive dalle 10 yard offensive con a disposizione quattro down per segnare un touchdown che andrà obbligatoriamente trasformato da due.

Se i nomi delle città che ospiteranno le otto franchigie non sono ancora noti, quelli degli head coach invece lo sono da tempo. Gli otto prescelti sono Charlie Collins (ex WR coach per 49ers e Bengals), Wayne “Buddy” Geis (WR a Georgia Tech ma con una vasta esperienza in NFL con Dallas, Green Bay e Indianapolis), Dave Campo (ex Head Coach dei Dallas Cowboys nel 2000), Galen Hall (una vasta esperienza in NCAA e WLAF), Ted Cottrell (ex defensive coordinator per Minnesota, San Diego, Buffalo e New York Jets), Chris Miller (storico quarterback degli Atlanta Falcons, successivamente QB Coach con gli Arizona Cardinals), Larry Kirksey (30 anni di esperienza tra NCAA e NFL) e Robert Ford (tre Super Bowl vinti con i Cowboys come WR coach).

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Pur persistendo forti dubbi sull’effettiva partenza della lega, negli ultimi giorni di gennaio si sono svolti i tre draft che hanno contribuito a formare le otto squadre. Il “Franchise Draft” ha permesso alle otto franchigie di scegliere un giocatore a testa (teoricamente il giocatore “franchigia”, quello su cui puntare per la stagione).

Cinque degli otto head coach hanno puntato sul quarterback, mentre gli altri tre hanno preferito selezionare un defensive end e due ricevitori. Tra gli otto giocatori selezionati spiccano i nomi del quarterback Darron Thomas, vincitore di un Rose Bowl nel 2012 con Oregon, e del defensive end Emmanuel Stephens, reduce da due esperienze NFL con Atlanta e Cleveland.

Dopo il franchise draft ha preso il via, il giorno successivo, il cosiddetto “Territorial Draft”, in cui ogni coach doveva effettuare 40 selezioni per formare la propria squadra pescando dal parco giocatori a disposizione secondo delle regole un po’ particolari e nemmeno troppo chiare.
In teoria le scelte dovevano avvenire in modo da formare un gruppo di giocatori provenienti dalla stessa area geografica o che avessero avuto esperienze comuni. Nella realtà ognuno ha preso chi ha ritenuto meglio selezionare, visto che le indicazioni erano un invito e non un obbligo.

Nel terzo giorno di draft, denominato “National Draft” dove le scelte potevano avvenire senza restrizioni, gli otto coach hanno completato il loro roster costituito da 69 giocatori.
Per noi italiani il Territorial Draft ha avuto un interesse particolare.
Infatti al diciannovesimo giro è stato selezionato da coach Hall il linebacker da Clemson Quandon Christian, il giocatore scelto dai Marines Lazio come import player per la stagione 2016 della Prima Divisione FIDAF.

Aprile si avvicina, la data del kickoff della Major League Football non è ancora stata annunciata (così come le città sede di franchigia) e la curiosità di vedere se questa nuova lega partirà sul serio è tanta. Non ci resta che aspettare e fare un giro sui profili dei social network della lega per avere maggiori informazioni:

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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