[NFL] Rams, bentornati a Los Angeles

I proprietari delle franchigie NFL hanno accolto la richiesta dei Rams di trasferirsi a Los Angeles da St.Louis e dato tempo a Chargers e Raiders per decidere del loro futuro.

Abbiamo raccolto le forze dei nostri collaboratori per raccontarvi cosa è successo questa notte (a cura di Massimo Foglio) e cosa era in ballo per le squadre coinvolte (a cura di Mako Mameli). Per una panoramica storica sul nuovo stadio di Los Angeles il nostro archivio è a vostra disposizione.

La cronaca

I Rams tornano a “casa” dopo 21 anni a St.Louis. Nella giornata di ieri, nel primo dei due giorni di riunione dei proprietari NFL, la proposta di spostamento con costruzione dello stadio ad Inglewood è stata approvata con 30 voti a favore e 2 contrari. Finisce così la disputa tra Kroenke e la città di St.Louis che durava da qualche anno, ormai, ed i Rams tornano nella città che ha visto le migliori stagioni della storia della franchigia

Non è stato un percorso facile. Ancora ieri, all’inizio del meeting, il comitato preposto ad esaminare le proposte di spostamento a Los Angeles aveva raccomandato la proposta congiunta di Chargers e Raiders che prevedeva la costruzione di uno stadio a Carson, rispetto a quella di Kroenke ed il suo progetto di impianto multifunzionale ad Inglewood, sulle ceneri dell’ippodromo di West Hollywood.

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Nella prima votazione, però, il progetto di Kroenke riceveva 20 voti favorevoli rispetto ai 12 degli “avversari”, ed a quel punto sono iniziate le schermaglie politiche. Mancavano 4 voti per il quorum, ed il comitato aveva immediatamente chiamato al tavolo delle trattative i Raiders, che erano fin dall’inizio l’anello più debole di tutta la questione. Dopo una rapida trattativa, i Raiders si ritiravano dalla corsa a Los Angeles in cambio di 100 milioni di dollari supplementari per un progetto che coinvolgesse la città di Oakland per la costruzione di un nuovo stadio e per mantenere i Raiders nella baia.

Los Angeles Coliseum
Il Memorial Coliseum, la casa temporanea dei Rams a Los Angeles in attesa del nuovo stadio.

A questo punto si andava alla seconda votazione che, come detto, approvava il progetto Kroenke praticamente all’unanimità, lasciando comunque la porta aperta ai San Diego Chargers, i quali avranno fino a Marzo per decidere se spostarsi anch’essi già a partire dal 2016. Se dovessero decidere di non spostarsi subito, i Chargers avranno comunque un anno di tempo per prendere una decisione. Se dovessero rinunciare, allora il medesimo tempo sarà concesso ai Raiders per considerare l’opzione di spostarsi a Los Angeles a loro volta. Il punto cardine di tutta la questione è che sia i Chargers sia i Raiders, se dovessero decidere di traslocare, dovrebbero trovare un accordo con Kroenke ed i Rams per utilizzare il nuovo stadio di Inglewood.

Il nuovo stadio sarà pronto per la stagione 2019, e nel frattempo i Rams (ed eventualmente Chargers e Raiders, se dovessero decidere di traslocare anche loro) giocheranno al Memorial Coliseum, un ritorno al passato che non potrà che scaldare il cuore dei vecchi tifosi Rams.

Massimo Foglio

Come ci si è arrivati

Ci siamo quasi, la decisione su quale o quali squadre si trasferiranno a Los Angeles sta per essere presa ed una sola cosa è certa: molti rimarranno scontenti.

Stan Kroenke (Rams) – Dean Spanos (Chargers) – Mark Davis (Raiders)
Stan Kroenke (Rams) – Dean Spanos (Chargers) – Mark Davis (Raiders)

Tre squadre hanno fatto domanda di trasferimento: Rams, Chargers e Raiders. Solo due possono sperare nell’approvazione. Vediamo di fare il punto della situazione.

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ULTIMA SPIAGGIA PER ST. LOUIS, SAN DIEGO E OAKLAND

Nel corso di questi ultimi anni Rams, Chargers e Raiders hanno provato a discutere con le autorità locali per trovare una soluzione a lungo termine e a valutare la fattibilità di costruire dei nuovi stadi che sostituissero i malandati Edward Jones Dome, Qualcomm Stadium e O.co Coliseum.

Le risposte della politica non sono state sempre pronte e soddisfacenti per le squadre. A St. Louis si è arrivati a parlare di qualcosa di concreto visto che la città ha presentato la proposta di un nuovo stadio, mentre ad esempio ad Oakland non si è andati oltre alle parole e alle generiche dichiarazioni di disponibilità.

La NFL aveva fissato la data ultima del 30 dicembre 2015 per la presentazione di proposte concrete. St. Louis ha presentato il progetto di un nuovo stadio lungo il fiume, San Diego ha presentato una proposta per la costruzione di uno stadio nella zona di Mission Valley, dove sorge lo stadio attualmente in uso ai Chargers, ma che deve ottenere ancora l’approvazione pubblica tramite referendum in giugno ed Oakland si è limitata a inviare una patetica lettera nella quale si rinnova l’interesse a lavorare con i Raiders per tenere la squadra in città ma non si fanno proposte.

Dopo aver esaminato i documenti ricevuti la NFL ha redatto una relazione di 48 pagine, destinata ai 32 proprietari e non ancora resa pubblica, nella quale si constata che le tre città hanno stadi inadeguati alle esigenze della lega e non hanno presentato soluzioni alternative tali da poter far pensare che sia possibile trovare un accordo a lungo termine.
Si tratta in fin dei conti solo di una formalità necessaria per poter dichiarare Rams, Chargers e Raiders idonee al trasferimento.

LOS ANGELES – CARSON vs INGLEWOOD

La NFL vuole tornare a Los Angeles, un ricco mercato che non ha una squadra dal 1995 quando i Raiders sono tornati ad Oakland ed i Rams sono andati a St. Louis. Los Angeles vuole accogliere la NFL, e ci sono tre squadre che vogliono cogliere la palla al balzo e trasferirsi verso pascoli più verdi. Tre squadre e due posti disponibili, il classico gioco delle sedie musicali.

I Rams avrebbero potuto quasi sicuramente trovare un accordo per restare a St. Louis, ma il proprietario Stan Kroenke non ne vuole sapere. Il suo progetto è di costruire uno stadio ad Inglewood.
I Chargers e i Raiders hanno dichiarato in più occasioni che il loro desiderio sarebbe quello di restare nelle rispettive sedi attuali, ma San Diego e soprattutto Oakland hanno fatto davvero poco per provare a convincere le squadre che una soluzione accettabile si potesse trovare. Alla fine il proprietario dei Chargers Dean Spanos e quello dei Raiders Mark Davis si sono alleati per portare avanti il progetto di uno stadio a Carson.

Alla fine della regular season la NFL ha aperto ufficialmente le candidature per il trasferimento e le tre squadre non hanno perso tempo ed hanno presentato tutta la documentazione necessaria.

“Three teams – the Oakland Raiders, St. Louis Rams, and San Diego Chargers – each submitted applications to our office today to relocate their franchises to the Los Angeles area beginning with the 2016 season. Each team submitted the appropriate documentation in support of its application as required by the NFL Policy and Procedures for Proposed Franchise Relocations.

The applications will be reviewed this week by league staff and three league committees that will meet in New York on Wednesday and Thursday — the Los Angeles Opportunities, Stadium, and Finance committees. The applications will be presented for consideration at next week’s league meeting in Houston on Tuesday and Wednesday. The relocation of a franchise requires the affirmative vote of three-quarters of the NFL clubs (24 of 32).” [comunicato della NFL, 4 gennaio 2016]

I Rams, i Chargers ed i Raiders hanno reso nota la loro decisione con dei comunicati pubblicati sui rispettivi siti ufficiali.

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“The St. Louis Rams informed the National Football League today that the Rams propose to relocate to the greater Los Angeles metropolitan area. The relocation would be effective for the 2016 NFL League Year.” [comunicato dei St. Louis Rams, 4 gennaio 2016]
“Today the San Diego Chargers submitted to the National Football League the team’s application to relocate to Los Angeles.
We have tried for more than 14 years, through nine separate proposals and seven different mayors, to create a world-class stadium experience for fans in San Diego. Despite these efforts, there is still no certain, actionable solution to the stadium problem. We are sad to have reached this point.
What happens next is in the hands of the NFL’s owners, who will meet in Houston on January 12-13. The Chargers have pledged from the outset to respect whatever decision the League ownership makes.” [comunicato dei San Diego Chargers, 4 gennaio 2016]
“In accordance with the relocation policies, the Oakland Raiders submitted a relocation package to the NFL. The matter is now in the hands of the NFL’s owners. An owners’ meeting is scheduled to take place in Houston, Texas on January 12 and 13, 2016.” [comunicato degli Oakland Raiders, 4 gennaio 2016]

Il 6 e il 7 gennaio a New York si sono svolte delle riunioni della lega e delle diverse commissioni che la NFL ha creato per studiare pro e contro del trasferimento di una o più squadre a LA. I vari proprietari intervistati non si sono sbottonati troppo, ma l’opinione comune è che una decisione definitiva potrebbe essere presa già il 12 o 13 gennaio, quando tutti i proprietari si riuniranno a Houston.
Ogni squadra a cui sarà concesso di trasferirsi dovrà pagare alla lega una “tassa” (relocation fee) di 550 milioni di dollari.

Inoltre sembrerebbe che la NFL abbia obbligato i tre team a firmare un documento nel quale si impegnano a corrispondere il 20% sugli utili derivanti dall’eventuale vendita di una quota della squadra dopo il trasferimento a Los Angeles. Questo avrebbe implicazioni per i Chargers o i Raiders, visto che il presidente del consiglio di amministrazione della Disney, Robert Iger, ha diritto di acquistare una quota di minoranza di una delle due squadre come parte dell’accordo che lo ha visto diventare presidente della Carson Holdings, LLC, la società che ha l’incarico di supervisionare il progetto, la costruzione e gli aspetti commerciali relativi allo stadio di Carson.

TUTTI CONTRO TUTTI

Se i proprietari andranno al voto la settimana prossima, serviranno 24 voti favorevoli su 32 perché il trasferimento a Los Angeles di una o due squadre sia approvato.

I Rams e Stan Kroenke hanno un buon numero di sostenitori tra i proprietari delle altre squadre, ma anche Dean Spanos ha un nutrito gruppo di proprietari che lo spalleggia e che quindi propende per l’opzione Carson che i Chargers condividono con i Raiders. Da quel che si vocifera, infatti, entrambe le fazioni hanno abbastanza sostenitori da far bocciare la proposta della parte avversa.

Ed è qui che il gioco potrebbe farsi sporco. Sembrerebbe infatti che alcuni proprietari (Jerry Jones dei Cowboys su tutti), per evitare che le discussioni tirino troppo per le lunghe, stiano cercando di convincere Spanos a “tradire” gli accordi con Mark Davis ed unirsi a Kroenke nel progetto Inglewood. Il proprietario dei Rams si è infatti detto disposto ad accogliere un’altra squadra e condividere con pari diritti il nuovo stadio. Le fonti vicine a Spanos lasciano intendere che il proprietario dei Chargers è fermo sulle sue posizioni e che non sia sua intenzione rompere l’alleanza con Davis, ma tutto potrebbe cambiare.

Si fanno strada sempre più insistenti le voci che vorrebbero il trasferimento di due squadre in un unico stadio e un “premio di consolazione” in denaro da corrispondere alla squadra tagliata fuori. E nonostante siano la squadra che avrebbe più bisogno di un nuovo inizio e di un nuovo stadio, sarebbero con tutta probabilità i Raiders a restare con il cerino in mano.

Rams

I Rams hanno infatti bruciato i ponti con St. Louis con le loro dichiarazioni pesanti inserite nella documentazione presentata alla lega e resa poi pubblica attraverso i giornali (trovate l’intero documento qui).

Nella loro relazione i Rams hanno illustrato il progetto dello stadio ad Inglewood, i cui lavori potrebbero iniziare da subito visto che Kroenke possiede i terreni e i progetti sono già stati approvati dalle autorità, ed hanno sottolineato i vantaggi che avrebbe l’intera NFL grazie ad una struttura capace di fare da casa a due team, ospitare il Super Bowl ed altri grandi eventi.

I Rams hanno poi citato diversi sondaggi che li danno come squadra più amata dai tifosi di Los Angeles davanti a Raiders e Chargers, hanno calcato sul fatto che LA è stata la casa della squadra dal 1946 al 1994 ed hanno screditato St. Louis definendo la città un mercato “minore” incapace di poter sostenere tre squadre professionistiche (oltre ai Rams ci sono i Cardinals della MLB e i Blues della NHL).

St. Louis is a market that will in all likelihood be unable to sustain three professional sports teams. The CRA and CSL studies also show that the San Diego and Oakland markets have solid economics and growing populations to sustain healthy NFL franchises, while St. Louis lags, and will continue to lag, far behind in the economic drivers that are necessary for sustained success of an NFL franchise. […] The CSL study’s conclusions give the Rams no comfort that a new stadium will secure the necessary corporate and fan support to sustain a NFL team long term.

Nonostante gli investimenti del suo proprietario e i migliori risultati ottenuti sul campo da quando Kroenke ha preso in mano la squadra, sottolinea il documento, i Rams non sono in grado di ottenere i profitti che otterrebbero altrove per via del basso costo dei biglietti e della scarsa affluenza di pubblico.

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“Despite these investments and engagements, Rams attendance since 2010 has been well below the League’s average. The combination of low attendance and the lack of pricing power as indicated by the CSL market study has consistently placed the Rams in the low fourth quartile in gross ticketing receipts generally between 60% and 70% of the NFL average per game for the regular season.”

La relazione tocca infine un punto molto importante: le rivalità storiche. Far trasferire i Rams a Los Angeles non solo non richiederebbe una modifica delle attuali Division, salvaguardando quindi le rivalità esistenti, ma le squadre della NFC West avrebbero anche delle trasferte più agevoli dovendo fare tratte più brevi per raggiungere LA piuttosto che St. Louis.

Chargers

Anche i Chargers hanno apertamente contestato le autorità pur ribadendo che il loro desiderio sarebbe stato quello di restare a San Diego.

Per ora il documento integrale non è ancora stato reso pubblico, ma un riassunto di 4 pagine riporta nel dettaglio la versione della squadra (lo trovate qui).

“For the last 14 years the Chargers have demonstrated a firm commitment to San Diego and have done everything any team could reasonably do to find a permanent stadium solution in San Diego. Now, unfortunately, all alternatives in the Chargers’ home market have been exhausted by the franchise.”

Dean Spanos e i Chargers lamentano il fatto che la squadra in questi 14 anni ha fatto 9 diverse proposte alle autorità cittadine, spendendo più di 20 milioni di dollari in studi di fattibilità e progetti preliminari, ma tutte le proposte sono state rigettate dalla città.

Nei giorni scorsi i rappresentanti della città di San Diego hanno cercato invano di entrare in possesso del documento integrale in quanto ritengono che la versione data dal team alla NFL non corrisponda alla verità.

Uno dei punti toccati dal documento riguarda poi il danno economico che subirebbe la squadre qualora la NFL permetta ad un’altra squadra di trasferirsi a Los Angeles. Il 25% degli abbonati è infatti proveniente dalla zona di Los Angeles e di Orange County.

“While the Chargers franchise has sought to find a permanent stadium solution in San Diego, the Team has also worked to expand its marketing reach into Los Angeles and Orange Counties areas that have been without an NFL team for 20 years. And the Chargers’ efforts have been successful. Now, 25 percent of the Team’s season ticket members live in Los Angeles and Orange Counties and the Inland Empire.”

Raiders

I Raiders restano in silenzio. Nessuna indiscrezione sul contenuto della documentazione presentata alla NFL con la richiesta di trasferimento. Mark Davis ha più e più volte dichiarato pubblicamente che il suo desiderio sarebbe stato quello di trovare un accordo con le autorità della città di Oakland e della Contea ma, non essendosi concretizzato nulla, ha dovuto esplorare altre opzioni. A differenza dei Rams e, in parte, dei Chargers, Davis non ha bruciato i ponti con la città perché sa che quando si fermerà la musica non ci saranno sedie per tutti e per via dei giochi di potere potrebbero essere proprio i Silver & Black a restare fregati.

La possibilità che nel 2016 i Raiders si trovino a giocare ancora nel vecchio e cadente Coliseum con un altro contratto annuale è decisamente concreta. In quel caso i Raiders dovranno ricominciare a guardarsi intorno e non potranno più usare a proprio vantaggio la possibilità del trasferimento a Los Angeles (non che in questi anni abbia portato risultati la “minaccia” di lasciare la città).

Anche qualora la NFL decidesse di finanziare maggiormente la squadra come compensazione per averla tagliata fuori dalla corsa a Los Angeles, sarebbe comunque problematico trovare un’area per la costruzione di un nuovo stadio ad Oakland. Mark Davis e il management dei Raiders ritengono che l’area perfetta per il nuovo stadio sia quella dove sorge l’attuale Coliseum, ma la squadra di baseball degli A’s ha un contratto di locazione di 10 anni firmato lo scorso anno.
Non resta che attendere ancora qualche giorno.

Mako Mameli

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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2 Commenti

  1. A furia di scherzare col fuoco il caro Spanos si è scottato le dita! Dopo aver fatto finta di voler rimanere a San Diego è arrivato a Houston convinto di essere in pole position perché 5 dei 6 membri del comitato ristretto sono suoi amici, ma è uscito fra l’incudine e il martello. Ora gli restano tre opzioni: fare il socio (quasi) alla pari di Kroenke, tirando fuori 1 miliardo e 650 milioni di presidenti morti che non ha, pagare a Kroenke l’affitto dello stadio o tornare con 100 milioni di dollari della NFL in più al tavolo delle trattative con San Diego. Magari affidando i negoziati allo stesso avv. Fabiani che è riuscito in pochi mesi a farsi nemici sindaco, comitato per lo stadio e tifosi visto che li ha presi bellamente per il c…

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