[NFL] Wild Card Game(s): Tutto ma proprio tutto sulle Wild Card NFL

Dopo averli attesi per 17 settimane, sono arrivati i playoff che decideranno questa emozionante annata di football. Si parte, ovviamente, con i quattro Wild Card Game. Le attese non sono state deluse, ecco lo spettacolo NFL all’ennesima potenza.

Se il buongiorno si vede dal mattino, certo i Chiefs avrebbero dovuto ritenere la prima giocata del loro Wild Card Game contro i Texans premonitrice di successo. Knile Davis, ritornando per 106 yard il kickoff iniziale fino alla end zone avversaria, mette a segno il secondo returning TD più lungo di sempre in post-season, dopo quello di Jacoby Jones nel Super Bowl XLVII, ed il secondo nella storia di Kansas City, seguito a Dante Hall nel 2004 contro i Colts. Dopo questa partenza a razzo, però, i primi drive mostrano due squadre bloccate offensivamente e preda delle rispettive, magnifiche difese.

Eric Berry continua la sua favola intercettando un Brian Hoyer per il quale la partita, con l’andare dei minuti, diventerà sempre più tragica. Nell’azione successiva, però, arriva il primo intercetto in carriera nei playoff per Alex Smith, il quale comunque aveva già raggiunto il record di 119 lanci e 9 TD pass prima di lanciarne uno. Il merito va ad un Brian Cushing straripante in giornata (13 tackle, 1 INT). L’inerzia del match sembra poter cambiare, ma Hoyer è distrastroso e, dopo aver macinato campo grazie soprattutto alle assurde ricezioni di DeAndre Hopkins, genera un fumble sulle 30 avversarie, forzato da un magico Allen Bailey (4 tackle, 2 sack, 2 FF) e recuperato da Dontari Poe.

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Il quarterback, però, non ha ancora finito con la propria giungla degli orrori. Gli ospiti si portano velocemente sul 13-0, grazie a due field goal consecutivi di Cairo Santos a segno, entrambi da 49 yard e, nell’unico possesso di Houston che raggiunge la redzone nel primo tempo, Hoyer si fa intercettare lanciando dritto tra le braccia di Josh Mauga, ripetendosi poco dopo per regalare l’emozione al rookie Marcus Peters. Era dal 2005, dal disastroso Eli Manning visto contro i Panthers nel Wild Card Game, che un quarterback non chiudeva un tempo di gioco con ben quattro turnover. Nonostante tutto, comunque, i padroni di casa sarebbero ancora in partita.

Smith, però, decide che è tempo di mettersi maggiormente al sicuro e regala al rookie Chris Conley il touchdown da 9 yard del 20-0. Prima che ciò accada, però, nella medesima azione di gioco salutano il campo tanto J.J. Watt, limitato e dolorante per la maggior parte del match, quanto Jeremy Maclin, uscito in lacrime con un infortunio molto grave al ginocchio, che quasi sicuramente non lo farà tornare prima dell’anno prossimo.
Smith continua a lanciare con continuità, raggiungendo una percentuale da record in post-season nella storia della franchigia (77%) ed aiutando un indiavolato Travis Kelce a siglare il proprio career-high (128 yard in 8 ricezioni), mentre Hoyer chiude una delle peggiori prestazioni di sempre ai playoff come peggio non potrebbe (15/34 per 136 yard con 4 INT e 2 fumble). Il touchdown di Spencer Ware ed il field goal di Santos a segno da 33 yard servono soltanto a rendere la sconfitta ancora più amara per i Texans.

I Chiefs dominano e vincono per 30-0, interrompendo la striscia di 8 sconfitte consecutive ai playoff, la più lunga insieme a quella dei Lions nella storia NFL. Festeggia Andy Reid, 6-0 in carriera contro Houston, meravigliosa guida di una squadra giunta all’undicesimo successo consecutivo. I Patriots aspettano e, forse, dopo questo risultato farebbero meglio a temere l’avversario che si troveranno di fronte nel Divisional di questo weekend.

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I Bengals non riescono a spezzare la maledizione che li vede sconfitti ai playoff dal Wild Card Game del 1990 contro gli Oilers e lasciano agli Steelers un biglietto per Denver. Tutt’altro che esaltanti i primi possessi del match, con le due squadre che non combinano nulla di meglio di un punt nei primi 7 drive complessivi. La tensione in campo è altissima e la pioggia battente non aiuta lo spettacolo. Ad interrompere la noia pensa Antwon Blake, capace di intercettare A.J. McCarron a 5 minuti dalla fine del primo tempo. Per quest’ultimo, sostituto di un Andy Dalton davvero sfortunato quest’anno, è il terzo intercetto in carriera, il primo all’esordio nei playoff, e tutti sono arrivati contro il medesimo avversario, Pittsburgh.

Ben Roethlisberger è in grande difficoltà contro la fantastica difesa dei padroni di casa, guidata da un Vontaze Burfict tuttofare (6 tackle, 1 sack, 1 INT, 1 FF), e dunque gli ospiti si devono affidare tre volte al piede di Chris Boswell, rispettivamente da 39, 30 e 34 yard, per mettere punti a tabellone. McCarron non si comporta tragicamente al lancio (23/41 per 212 yard con 1 TD pass e 1 INT), ma, tra lui e i due runningback impiegati da Cincinnati, i padroni di casa generano ben 5 fumble, di cui tre persi.

Ad esserne protagonista è soprattutto un fenomenale Ryan Shazier (13 tackle, 2 FF). Big Ben esce dal guscio con l’aiuto di chi, se non Antonio Brown. Il receiver macina 60 yard in un’unica giocata e regala una posizione di campo ottimale ai suoi, permettendo a Martavis Bryant di regalare al pubblico il proprio capolavoro. La ricezione da 10 yard in end zone è perfetta, ma il pallone bagnato sfugge leggermente dalle mani del receiver, che decide quindi di compiere un salto mortale in avanti tenendolo tra le gambe e completando l’assurda ricezione. La conversione da 2 punti fallisce e si resta, quindi, sul 15-0, con cui si chiude il terzo quarto.

Partita finita? Nemmeno per sogno. Roethlisberger passa qualche drive a bordo campo per un problema alla spalla e McCarron forza la rimonta. Una pass interferience di colossale importanza su A.J. Green serve il touchdown su corsa da 1 yard a Jeremy Hill su un piatto d’argento. Mike Nugent colpisce da 36 yard e l’attacco degli ospiti, con Landry Jones, è più che mai bloccato. Adam Jones fa del suo meglio, ritornando il successivo punt per 24 yard. McCarron, dopo aver egregiamente superato lo scoglio di un 4&1, regala il primo touchdown ai playoff in carriera a Green con uno splendido lancio da 25 yard.
Anche in questo caso fallisce la 2-pt conversion, ma i padroni di casa sono ora in vantaggio 16-15.

Con meno di due minuti da giocare, Jones si fa subito intercettare da Burfict ed i giochi per Cincinnati sembrano ormai scritti. Basterebbe controllare il drive, mettere a segno qualche punto e chiudersi in difesa, ma Hill è quanto mai sciagurato e permette a Shazier di forzare un sanguinoso fumble, recuperato da Ross Cockrell. Torna in campo Big Ben, ma gli ospiti sono di nuovo con le spalle al muro su un 4&3 sulle proprie 40 yard. Ci pensa il magico Brown (7 ricezioni per 119 yard) a convertirlo, però.
I Bengals sembrano comunque in grado di controllare gli avversari, prima che Burfict, dopo una partita al limite della perfezione, compia l’idiozia di giornata, provocando una concussion allo stesso Brown con un personal foul inutile, cui segue l’ancora più inutile unsportsmanlike conduct di Jones, per un totale di 30 yard di penalità in un’unica azione.

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Tanto basta per regalare a Boswell il comodo field goal della vittoria da 35 yard, grazie al quale gli Steelers volano al Divisional col punteggio di 18-16. E’ la 34esima vittoria ai playoff nella storia della franchigia, record assoluto in NFL insieme ai Cowboys, mentre Marvin Lewis è ufficialmente il peggior allenatore di sempre nella storia dei playoff, avendo perso 7 partite senza alcuna vittoria. Superato Jim Mora (0-6). I Broncos, se vogliono stare tranquilli, dovranno augurarsi che Brown non si riprenda in tempo. Altrimenti, sarà battaglia vera.

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Un finale da brividi decide la sfida di Minneapolis tra Vikings e Seahawks. E non avrebbe potuto essere altrimenti, nella terza partita più fredda di sempre nella storia NFL, a quota -21° e con un vento in grado di portare la sensazione di freddo altri dieci gradi più in basso. I padroni di casa scelgono un atteggiamento molto diverso rispetto a quello usato nella sfida di regular season, facendo correre Adrian Peterson nel solo primo quarto più volte di quanto aveva fatto in tutta la partita della Week 13.
Al termine, però, in 23 portate le yard di guadagno saranno appena 45.

La partita viene sbloccata da una trick play su un punt di Jon Ryan, la quale fallisce miseramente e consente a Minnesota di colpire con Blair Walsh da 22 yard. Seattle non riesce a muoversi con efficacia in attacco, timonata da un Russell Wilson in iniziale evidente difficoltà, ed i primi down guadagnati latitano, insieme alle yard macinate. Gli avversari si affidano alla difesa, su tutti nella persona di Emerson Griffen (6 tackle, 1 sack), visto che il loro stesso attacco è quanto mai bloccato dalla cassaforte avversaria, protetta in particolare da un ottimo Bobby Wagner (8 tackle, 1 sack).
Il primo tempo si chiude sul 3-0 per i Vikings, dunque.

All’inizio del terzo quarto il rookie Trae Waynes intercetta un Wilson sempre più in difficoltà ed i padroni di casa colpiscono nuovamente con Walsh, questa volta da 43 yard. Un buon Teddy Bridgewater (17/24 per 146 yard) sembra rivitalizzato e, prima che il terzo periodo vada agli archivi, per il kicker di Minnesota c’è ancora tempo per siglare il 9-0 da 47 yard.

Gli ultimi 15 minuti coincidono, però, con il risveglio di Wilson, aiutato da Tyler Lockett in un guadagno da 35 yard che lo mette poi in condizione di lanciare il compagno prediletto, Doug Baldwin, in end zone per il primo ed unico touchdown del match. E’ il quarto negli ultimi cinque match di playoff per il receiver, capace in precedenza di una ricezione ad una mano da urlo, purtroppo per lui fine a sé stessa.

Kam Chancellor è straordinario, poco dopo, nel forzare un fumble dalle mani di Peterson, recuperato da Ahtyba Rubin. Seattle, però, non si sposta di molto e costringe Steven Hauschka a colpire da 46 yard con il field goal del 10-9. Minnesota sembra alle corde, non combina nulla di buono nei due drive successivi, ma riesce comunque a forzare l’attacco avversario velocemente fuori dal campo e a guadagnarsi un’ultima chance per la vittoria. Chancellor si fa fischiare una sanguinosa penalità cercando di fermare Kyle Rudolph e lanciando gli avversari nella metà campo ospite.
Bridgewater fiuta la ghiotta opportunità e lancia nuovamente il proprio tight-end, bravissimo nel guadagnare 24 yard e portarsi ampiamente in raggio da field goal. A 25 secondi dal termine, con entrambe le squadre senza timeout, tocca a Walsh decidere la partita da 27 yard.

Pochi dubbi, considerando il 3/3 in giornata ed il 15/15 per lui in carriera quando la temperatura è sotto i -5°. Il kicker, però, sciaguratamente manda il pallone abbondantemente a sinistra dei pali e fa sfumare la vittoria dei Vikings. Per i Seahawks, vincenti per 10-9, è il quinto successo consecutivo nei Wild Card Game e la squadra diventa la terza di sempre a vincere una partita di playoff senza segnare alcun punto nei primi tre quarti, dopo gli Eagles nel 1948 ed i Falcons nel 1978.

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Comincia come peggio non potrebbe la sfida contro i Redskins per i Packers, ma al termine la vittoria sarà dolcissima. Punt, safety, punt, punt: questo è il riassunto dei primi quattro possessi offensivi dell’attacco condotto da Aaron Rodgers, messo in grande difficoltà dall’inizialmente solida difesa avversaria, specialmente per ciò che riguarda Will Compton (12 tackle).
Nel frattempo Washington è abile a prendersi un buon vantaggio iniziale, provocando dapprima una safety, grazie al sack di Preston Smith sul quarterback avversario in end zone, e poi con il field goal di Dustin Hopkins da 25 yard, che sarebbe però potuto valere qualcosa in più se DeSean Jackson fosse stato più accurato nel varcare la end zone dopo una ricezione da 14 yard, anziché uscire dal campo sulla linea da 1 yard.

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I padroni di casa, comunque, continuano a marciare con una tranquillità impressionante, timonati ottimamente da un Kirk Cousins in grande forma (29/46 per 329 yard e 1 TD pass). Effetto ne è il touchdown, questa volta effettivo, dello straordinario Jordan Reed (9 ricezioni per 120 yard e 1 TD), per 24 yard. Hopkins manca il PAT e si resta sull’11-0.
Rodgers decide, però, che non vuole abbandonare i playoff con così largo anticipo ed inizia un secondo quarto per lui magistrale (14/20 per 148 yard e 2 TD pass). Le 34 yard conquistate da James Jones favoriscono il touchdown di Randall Cobb da 12 yard che riapre la sfida. Nell’azione della segnatura la squadra della capitale ha 12 uomini in campo, ma ciò non ferma gli avversari dal mettere i propri primi punti a tabellone.

Nel drive successivo Mason Crosby accorcia ulteriormente le distanze con un field goal da 43 yard, ma Green Bay non è assolutamente intenzionata a fermarsi e, mentre Cousins è incapace di costruire una solida risposta, Davante Adams sigla il sorpasso con il touchdown da 10 yard. La pausa lunga porta consiglio al quarterback dei padroni di casa e, al rientro dagli spogliatoi, è lui stesso a prendersi la squadra sulle spalle e a varcare la end zone avversaria con la corsa da 3 yard del controsorpasso.
Il gioco di corse di Washington, però, latita e permette un guadagno totale alla squadra di appena 84 yard, al contrario di quello ospite, tanto straordinario quanto decisivo, soprattutto nella seconda metà di gara.

Sono ben 141 le yard macinate, di cui 116 divise quasi equamente nelle 12 portate a testa tra Eddie Lacy (63) e James Starks (53). Con la loro squadra sotto di un punto, sono i due runningback a siglare i punti della vittoria. Dapprima Starks sguscia per 4 yard fino al touchdown, a seguito di un guadagno del compagno da ben 30 yard, poi restituisce il favore nel drive successivo, con 22 yard ininterrotte che favoriscono Lacy nella segnatura da 1 yard.

Da qui al termine ci sarà ancora tempo per un field goal da 29 yard di Crosby e nulla più, con i padroni di casa troppo poco cinici per tentare una rimonta. Per i Packers arriva il nono successo nel Wild Card round, il maggior numero di sempre nella storia NFL, per 35-18. Da quando il formato playoff è questo (1990), non era mai successo che arrivassero quattro vittorie in trasferta a questo punto. Per i Redskins la delusione è cocente, ma anche la consapevolezza di aver comunque messo insieme un’ottima stagione.

Questo il calendario del prossimo Divisional Round:

Chiefs @ Patriots – sabato 16 gennaio h.22:35
Packers @ Cardinals – domenica 17 gennaio h.02:15
Seahawks @ Panthers – domenica 17 gennaio h.19:05
Steelers @ Broncos – domenica 17 gennaio h.22:40

Sono rimaste soltanto otto pretendenti al Vince Lombardi Trophy, tutte in campo per giocarsi le sfide che valgono il Championship ed i titoli delle rispettive Conference.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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