[NFL] Week 15: Teddy Time (Chicago Bears vs. Minnesota Vikings 17-38)

Quella tra i Vikings ed i Bears di domenica è stata una partita tra due squadre della NFC North con motivazioni e stimoli indubbiamente ben diversi. Mentre il team di casa si presentava in piena corsa per un posto nei playoffs (8-5) e con la possibilità di potersi ancora aggiudicare il titolo della Division a scapito dei Green Bay Packers, gli ospiti, invece, scivolati sul 5-8 dopo un paio di sconfitte casalinghe inaspettate (49ers, Redskins), pur non essendo matematicamente esclusi dalla Post-season nutrivano ormai ben poche speranze di poterla disputare.

Lo scontro è stato controllato fin dal principio dai Vikings, infine vincitori per 38-17; uno scarto ampio, giustificato dal predominio conquistato in tutte le fasi di gioco (compresa quella difensiva, nonostante le ormai ripetute assenze di giocatori chiave quali Joseph, Barr e Smith). Una vittoria quindi frutto delle performances dei vari reparti, ma è innegabile che vi sia stato un protagonista assoluto: il quarterback Teddy Bridgewater.

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Nel post-partita del match tra i Minnesota Vikings ed i Seattle Seahawks di due settimane fa, Bruce Irvin, linebacker dei Seattle Seahawks affermò di aver visto un Bridgewater agitato, impaurito da una difesa che lo aveva sottoposto ad una continua pressione, portandolo a mettere in campo una prestazione tutt’altro che esaltante. In risposta a quanto affermato da Irvin, Bridgewater dichiarò che si sarebbe ricordato di quelle parole.

Da allora il giovane Qb (sophomore nella Lega), ha decisamente cambiato marcia: “Nelle ultime due settimane ho visto uno sguardo diverso nei suoi occhi“, ha dichiarato Adrian Peterson. Nello scorso Thursday Night Football giocato in Arizona contro i Cardinals, il #5 dei Vikings ha guidato i suoi in quella che si è sorprendentemente rivelata una battaglia risoltasi solo all’ultimo drive (risultando in una sconfitta per 20-23, in una partita che però, viste anche le numerose assenze per i viola, sarebbe dovuta essere, almeno sulla carta, una facile vittoria per i Cardinals). La prestazione più convincente della carriera per Bridgewater (25-36 per 335 yards ed un TD), almeno fino a quella fornita contro i Bears.

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Domenica Bridgewater è salito in cattedra, permettendo ai Vikings di controllare agevolmente per l’intero corso della partita. Con un Peterson limitato a 18 corse per 63 yards (soprattutto in ragione di un infortunio alla caviglia che lo ha tenuto fuori dal match per la maggior parte della seconda frazione di gioco), la vittoria dei Vikings è passata attraverso il braccio di Bridgewater; solo 20 gli attacchi mediante il passing game, ma caratterizzati da una grande precisione da parte del quarterback (85% di completi con 17-20 validi per 231 yards). 4 i Tds lanciati, tra cui i due siglati da Stephon Diggs, (che trova nei Bears la vittima favorita, avendo segnato loro 3 dei 4 touchdowns finora messi a segno in stagione), ed uno messo a segno su corsa entrando letteralmente in volo nella End Zone avversaria. Il totale di 5 segnature da parte del Qb all’interno di una singola partita va inoltre a pareggiare il record della franchigia di Minneapolis, fino all’altro giorno detenuto in solitario dallo storico quarterback Fran Tarkenton).

Viceversa, la partita dei Bears è stata in salita fin dal principio. In seguito allo 0-10 iniziale, i ragazzi di coach John Fox hanno chiuso i primi due quarti in svantaggio per 10-17, ad una sola segnatura di distanza, non dando tuttavia mai la reale impressione di poter passare al comando. Si è rivelato infruttuoso anche l’onside kick tentato in avvio di secondo tempo per non dare il vantaggio del primo possesso agli avversari; Chicago è stata in grado di recuperare il pallone, ma il momentum generato dal trick play si è subito spezzato pochi snap dopo, quando Cutler (alla fine 26-37 per 231 yards, 2 Tds ed un intercetto), subendo un sack da parte di Brian Robinson, ha perso il pallone poi recuperato dalla squadra di casa.

Chicago Bears quarterback Jay Cutler (6) is sacked by Minnesota Vikings outside linebacker Chad Greenway during the first half of an NFL football game, Sunday, Dec. 20, 2015, in Minneapolis. (AP Photo/Alex Brandon)

I Bears, ora sul 5-9 sono definitivamente fuori dai playoffs, e possono cominciare a concentrarsi sull’anno venturo, quando gli schemi dell’Head coach saranno stati meglio assimilati dalla squadra, e quando sarà finalmente recuperato e a disposizione Kevin White, il wide receiver selezionato con la #7 scelta assoluta nel Draft di quest’anno, che non ha mai potuto vedere il campo in questa regular season per via di un brutto infortunio. Nel mentre, nella prossima week 16 Chicago farà rotta verso la Florida per affrontare i Tampa Bay Buccaneers.

I Vikings non possono invece ancora vantare la matematica certezza della post-season, ma è del tutto improbabile una loro mancata qualificazione; con un record di 9-5, si trovano ora a due partite di vantaggio sugli Atlanta Falcons (7-7), tra l’altro battuti nello scontro diretto tenutosi nella week 12. La prossima settimana ospiteranno i New York Giants nell’incontro di Sunday Night Football, prima di fare tappa a Lambeau Field per il decisivo match che potrebbe assegnare il titolo della NFC North.

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