[NFL] Week 14: Mack Attack (Oakland Raiders vs Denver Broncos 15-12)

I Raiders (5-7) si presentano allo Sports Authority Field reduci da una sconfitta casalinga contro i Chiefs che brucia ancora tanto. Non solo ha sotterrato definitivamente le illusioni di playoff, ma ha anche rafforzato la convinzione che l’attacco nero-argento stia regredendo.

I Broncos (10-2) sono in lotta per il primo posto nella AFC, vengono da tre vittorie consecutive da quando Brock Osweiler ha sostituito Peyton Manning e nonostante l’attacco sia tutt’altro che spumeggiante hanno probabilmente la miglior difesa della lega e possono permettersi di fare il minimo indispensabile in fase offensiva.

INATTIVI

Raiders: S Nate Allen, RB Roy Helu Jr., OL Jon Feliciano, OL Matt McCants, DL Shelby Harris, WR Rod Streater, TE Gabe Holmes
Broncos: WR Andre Caldwell, QB Peyton Manning, DB David Bruton Jr., DB Omar Bolden, DB TJ Ward, LB Danny Trevathan, C Sam Brenner

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I Raiders arrivano alla sfida contro i Broncos piuttosto in salute. E’ vero, manca Nate Allen per un nuovo infortunio al ginocchio, ma nelle scorse partite il S non stava convincendo affatto.
I Broncos invece hanno subito diverse perdite importanti e sono costretti a rattoppare la secondaria.

LA PARTITA

Non vale la pena descrivere nel dettaglio il primo tempo, è sufficiente dire che in campo sono scesi solo i Broncos, che hanno dominato la partita sia in attacco che in difesa, senza però riuscire a concretizzare come avrebbero potuto e dovuto. Nei primi due quarti la squadra di Kubiak sarebbe potuta andare in vantaggio 28-0, invece è stata costretta ad accontentarsi di 4 FG ed è andata al riposo in vantaggio solamente 12-0.

Il riepilogo del primo tempo è presto fatto:

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Ebbene si, non è un errore di battitura: le yard totali all’intervallo sono 224 per i Broncos e -12 per i Raiders… MENO DODICI! Difese quasi perfette contro le corse, Derek Carr impreciso e costretto ad affrettare i lanci per via della grande pressione (1 sack e 1 fumble forzato da Von Miller, 1 sack di Derek Wolfe). L’unico primo down dei Silver & Black è dovuto ad una penalità. Se la partita non è già finita è solo merito della red zone defense nero-argento che ha tenuto Denver fuori dalla end zone.

Nel secondo tempo i Raiders mostrano un po’ di vita. Non riuscendo a sviluppare un gioco di corsa efficace e notando le difficoltà nel servire i ricevitori, l’OC Bill Musgrave inizia a coinvolgere i TE. Prima Mychal Rivera guadagna 29 yard, poi Clive Walford ne porta a casa 25 portando i suoi finalmente nella red zone. Sul terzo e 1 un TD di Latavius Murray viene annullato per una False Start di Walford, ma subito dopo Derek Carr trova Seth Roberts in end zone per il TD pass da 11 yard che riapre la partita.

Se nel primo tempo la linea offensiva dei Broncos era riuscita a tenere i pass rusher nero-argento lontani da Osweiler, nel secondo tempo le cose iniziano diversamente. I Raiders forzano un three-and-out grazie al primo sack di giornata di Khalil Mack.

L’attacco dei Raiders torna momentaneamente in letargo e produce nel terzo quarto tre three-and-out consecutivi (uno screen pass sul terzo e 15 – sta diventando una costante fastidiosa – e un sack di Shaquil Barrett che fa perdere ai Raiders 12 yard e allontana dalla distanza da FG su un terzo e 1), ma la difesa sale in cattedra e non solo tiene in partita la squadra forzando con Ben Heeney un fumble di Demaryius Thomas recuperato dall’onnipresente Charles Woodson, ma addirittura mette 2 punti sul tabellone grazie ad una safety (strip sack di Khalil Mack e fumble recuperato dalla G Max Garcia che viene placcato in end zone).

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I Raiders tornano a muovere la catena alla fine del terzo quarto, ma all’inizio dell’ultimo periodo si trovano a giocare un terzo e 15 per via di una False Start di Donald Penn. Facile prevedere il futuro, il passaggio di Carr è per Seth Roberts che corre sulla linea di scrimmage con un difensore sulla schiena; incompleto e punt.

I Broncos fanno un grande regalo ai Silver & Black: Emmanuel Sanders commette un muff sul punt di King e il LS Jon Condo recupera la palla sulle 11 di Denver. Un’altra False Start, questa volta del TE Lee Smith, porta ad un secondo e 15. Carr lancia per Cooper sulla linea di meta e il WR subisce almeno tre falli diversi dal suo marcatore Aqib Talib, ma gli arbitri non lanciano la flag gialla. Poco male, Carr ottimamente protetto dalla sua linea hai il tempo per trovare Mychal Rivera libero in end zone. Lo schema è perfetto; Bill Musgrave ha trovato il punto debole dei Broncos ed ha colpito. I Raiders vanno da due e falliscono il passaggio. C’è perplessità visto che un semplice extra point avrebbe portato la squadra in vantaggio di quattro punti, ma la decisione è presto spiegata: al LS Jon Condo è uscita la spalla quando ha recuperato il fumble di Sanders, e al momento del TD dei suoi compagni era negli spogliatoi a farsi rimettere la spalla in posizione.

Avanti 15-12, i Silver & Black si affidano nuovamente alla difesa. Osweiler trova Owen Daniels “marcato” dal MLB Curtis Lofton; il TE riceve in tutta libertà e guadagna 32 yard. Lofton è forte contro le corse ma è imbarazzante in copertura; forse è il caso che i Raiders inizino a pensare a sostituirlo in pianta stabile con Ben Heeney in modo da mettere alla prova il rookie in questo finale di stagione. La difesa si ricompatta e anche grazie al terzo sack di Khalil Mack costringe i Broncos al FG. Da 49 yard Brandon McManus colpisce il palo di sinistra.

brock osweiler broncos

I Raiders partono con l’ennesima False Start e provano senza successo a muovere la catena con le corse. Nessuna delle due squadre vuole vincere e anche Denver va al punt dopo tre giochi e un gran brutto drop di Demaryius Thomas.

Dopo un buon ritorno di punt (22 yard) di Jeremy Ross, Carr trova Walford per un guadagno di 21 yard. L’attacco torna però in letargo e Musgrave chiama due corse di Murray che portano in tutto una misera iarda contro il muro difensivo dei Broncos. Dopo un incompleto, sul quarto e 9 sulle 25 di Denver Janikowski calcia di pochissimo a lato un FG da 43 yard. Prima di crocifiggere il kicker polacco è bene precisare che lo snap di Condo è un po’ alto e anche se King è bravo nel mettere palla a terra probabilmente il timing non è perfetto e costringe Janikowski a modificare leggermente il movimento.

Dopo aver fatto venire il mal di testa per tutto il secondo tempo al RT Michael Schofield, Mack cambia lato e umilia il LT Ryan Harris mettendo a segno il suo quarto sack della partita. Dalle proprie 38 i disperati Broncos giocano il quarto down alla mano e Osweiler trova Vernon Davis liberissimo. Il TE , con il difensore più vicino distante 6 yard,deve fare la ricezione più facile della sua carriera per un guadagno di circa 18 yard e un nuovo set di down, e invece commette un drop scandaloso.

I Raiders non sfruttano il regalo di Davis. Partendo già da distanza da FG, con una serie di chiamate discutibili del coaching staff e errori individuali la squadra perde terreno ed è costretta al punt. King inchioda nuovamente Denver con le spalle al muro con il suo quinto punt dentro le 20 avversarie.

Osweiler muove la catena facendosi aiutare dal TE Daniels e dal RB Hillman, ma l’eroe del giorno Khalil Mack torna dal lato di Schofield e mette a segno il suo quinto sack. Osweiler butta via il pallone per evitare un altro sack, questa volta ad opera di Denico Autry, e la partita termina con tre “victory formation” per Derek Carr.

CONCLUSIONI

I Raiders vincono la più improbabile delle partite. Una partita dove per tutto il primo tempo l’attacco non si è presentato in campo e la difesa ha iniziato a lavorare solo dopo aver permesso ai Broncos di arrivare nei pressi della red zone. Questa vittoria è merito di Khalil Mack (5 sack) e di Marquette King, con un piccolo contributo di Musgrave e Carr limitato a due soli drive.

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I Broncos hanno avuto diverse occasioni per prendere il largo e le hanno fallite miseramente. La squadra può incolpare solo sé stessa per questa sconfitta. Khalil Mack è una bestia, ma non lo prescrive il dottore di lasciare un uomo solo contro di lui… volendo si possono trovare degli aggiustamenti per raddoppiare i blocchi. Detto questo, se si cerca la definizione di “letting the team down” nel vocabolario si trovano le fotografie di Emmanuel Sanders, Demaryius Thomas e Vernon Davis. Tanti drop costosissimi durante la partita e un muff sul punt che ha dato modo ai Raiders di ribaltare il risultato.

STATISTICHE

Che dire, le due difese hanno dominato sui due attacchi, soprattutto contro le corse. I numeri sono imbarazzanti: 23 corse per 27 yard per i Raiders (una media di 1.2 yard a corsa), 21 corse per 34 yard per i Broncos (media di 1.6)

Brock Osweiler ha iniziato la partita con un 10/10 per 82 yard, tutti lanci medio-corti che sfruttavano gli spazi concessi dai Raiders. Ha concluso con un discreto ma tutt’altro che spettacolare 35/51 per 308 yard. Sono sette quarti che i Broncos non trovano la end zone.

Derek Carr ha avuto una partita difficile ed è stato impreciso sotto la costante pressione della forte difesa di Denver, concludendo con un 12/29 per 135 yard. Sono i 2 bei TD pass e un paio di buoni passaggi a salvargli la faccia.

Demaryius Thomas (10 ricezioni per 95 yard) e Vernon Davis (7 per 74) sono stati i bersagli preferiti di Osweiler ma come detto hanno commesso degli errori costosissimi.

I Raiders hanno dovuto affidarsi ai TE: Mychal Rivera ha chiuso con 3 ricezioni per 49 yard e 1 TD mentre il rookie Clive Walford (segnatevi questo nome) con 3 ricezioni per 47 yard. Ad Amari Cooper sarebbero bastate 80 yard per raggiungere le 1000 in stagione, invece è stato invisibile per tutta la gara (8 target, 0 ricezioni, due drop).

LA PAROLA AI PROTAGONISTI

 

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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