[NFL] Week 13: La fiera degli errori (Kansas City Chiefs vs Oakland Raiders 34-20)

Dopo la vittoria in rimonta a casa dei modesti Titans gli Oakland Raiders (5-6) ospitano una delle squadre più in forma del momento, i rivali di Division Kansas City Chiefs (6-5) reduci da 5 vittorie consecutive. La posta in palio non è solo il secondo posto nella AFC West, ma anche uno dei due biglietti per la postseason come Wild Card.

INATTIVI

Kansas City Chiefs: WR De’Anthony Thomas, S Husain Abdullah, LB Justin Houston, C Mitch Morse, QB Aaron Murray, DL Allen Bailey, DL David King
Oakland Raiders: RB Taiwan Jones, CB Keith McGill, LB Neiron Ball, C Rodney Hudson, OL Khalif Barnes, WR Rod Streater, TE Gabe Holmes

I Chiefs devono rinunciare a Justin Houston (7.5 sack), uno dei migliori pass rusher della NFL, ed hanno qualche defezione lungo la linea offensiva. I Raiders si ritrovano ancora una volta senza il loro C titolare Rodney Hudson, ex Chiefs, in assenza del quale la produttività del gioco di corse è andata velocemente diminuendo.

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LA PARTITA

I Raiders portano avanti un primo drive molto efficace fatto di passaggi corti e veloci e di corse incisive. Latavius Murray riesce addirittura a fare una corsa da 35 yard, anche se alla fine Marcus Peters gli fa perdere la palla che, per sua fortuna, esce dal campo. Dalle 2 il RB raggiunge l’end zone grazie agli ottimi blocchi di Gabe Jackson in pull e di Jamize Olawale. Inizialmente gli arbitri non danno il TD, ma cambiano idea dopo il challenge di Del Rio. 7-0 Raiders dopo l’extra point di Janikowski.

Un lungo ritorno di Knile Davis e una penalità contro Neiko Thorpe permettono ai Chiefs di partire dalle proprie 44. Sfruttando il campo corto Alex Smith guida i suoi al pareggio anche grazie alle yard su penalità regalate da Oakland. Unica soddisfazione per i nero-argento è il sack di Mario Edwards Jr., ma due corse di Charcandrick West inframezzate da una ricezione da 16 yard di Jeremy Maclin portano gli ospiti sulle 3. La difesa marca a uomo, il 4-men rush è ben contenuto e ad Alex Smith si apre davanti una autostrada per i TD del 7-7.

Jeremy Maclin Kansas City Chiefs

I Kansas City Chiefs prendono le misure contro le corse e limitano Murray, così Carr passa per vie aeree con un discreto successo. Murray commette il secondo fumble in due drive ma Oakland mantiene il possesso della palla. Quarto e 2 dalle 35 di Kansas City, sarebbe un FG da circa 53 yard ma Del Rio si fa aggressivo e lascia in campo l’attacco. La chiamata di Musgrave in questo caso è perfetta; Amari Cooper è liberissimo oltre la linea del primo down ma il rookie ancora una volta commette un drop inspiegabile e costosissimo.

I Chiefs riprendono palla in attacco ancora una volta con una ottima posizione di partenza ma i Raiders mettono a statistica il primo turnover della gara. Smith completa per Maclin per un guadagno di 16 yard, Malcolm Smith va al placcaggio e forza un fumble che viene recuperato dal sempreverde Charles Woodson, alla 250 partita della sua incredibile carriera.

I Silver & Black non approfittano dell’occasione e escludendo una bella corsa da 13 yard di Jamize Olawale non mostrano grande incisività, anche per via della grande pressione messa a Carr dalla difesa dei Chiefs. Marquette King va al punt e per poco il returner Frankie Hammond non restituisce palla ad Oakland con un muff sulle proprie 10. I Chiefs tengono palla ma la difesa forza un three-and out, anche grazie ad un Khalil Mack in grandissima forma, che metta a segno il primo sack della sua ottima giornata.

Three-and-out anche per i Raiders ma la difesa contiene ancora una volta bene i Chiefs. Ben Heeney e Khalil Mack si dividono un altro sack.

A seguito di una penalità per Face Mask contro i Chiefs durante il punt, i Raiders partono nuovamente nella metà campo avversaria. Con solo 47 yard da percorrere ci si aspetterebbe un po’ più di coraggio, e invece ai tifosi viene offerto uno spettacolo triste. Due corse di Murray per 2 yard totali e un incompleto costringono King agli straordinari. Assurdo vedere ancora dei passaggi da 3 yard su un terzo e 8.

Derek Carr Oakland Raiders

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Le due squadre si scambiano un punt e Kansas City sembrerebbe avere l’ultima occasione del primo tempo per portarsi in vantaggio. Un bel ritorno di Hammond, unito a qualche buon blocco e a qualche placcaggio mancato, consente ai Chiefs di ripartire dalle 42 di Oakland con 1:15 sul cronometro. Albert Wilson semina David Amerson ma il lancio di Smith è impreciso. Al secondo lancio del drive il QB completa per Travis Kelce, ma il TE dopo un guadagno di 16 yard si fa letteralmente strappare la palla dalle mani da Charles Woodson. Il DB riporta il fumble fino alle 36 di Kansas City trasformando un potenziale +3 Chiefs in un +7 Raiders.

Derek Carr infatti conquista un primo down grazie a due completi per Mychal Rivera e Seth Roberts, corre fuori dal campo per quello che ufficialmente andrà a statistica come un sack senza perdita di yard, e poi trova Michael Crabtree in mezzo a due avversari in end zone. Nonostante venga colpito da Sean Smith e Eric Berry, il numero 15 tiene palla; gran bel lancio, ottima e difficile ricezione. Janikowksi aggiunge il punto addizionale per il vantaggio Raiders 14-7.

Il primo gioco del secondo tempo è una read option. Alex Smith finge bene di tenere palla e congela Mario Edwards quel tanto che basta da far trovare a Charcandrick West una autostrada libera per un guadagno di 18 yard. La difesa si vendica subito e Mack e Dan Williams si dividono un sack. Sfruttando due pessimi tentativi di placcaggio di Amerson e Carrie Albert Wilson guadagna un primo down e ben 17 yard. I Raiders contengono bene West e sul terzo e 6 Smith cerca Kelce. Il TE sfugge al suo marcatore Malcolm Smith e guadagna ben 26 yard. Stop stop BOOM defense (cit.). Sul secondo e 14 Smith trova ancora una volta Maclin per 12 yard e subito dopo Spencer Ware percorre le ultime 10 yard per il TD del 14-14. A spianare la strada a Ware un altro bruttissimo tentativo di placcaggio, questa volta di Nate Allen.

I Raiders reagiscono con un bel drive, intenso ed efficace. A parte il primo lancio, sul quale Michael Crabtree commette un raro drop, si susseguono guadagni discreti con combinazioni di lanci veloci e corse. I Silver & Black conquistano ben 6 primi down, di cui quattro consecutivi con una corsa di Murray e passaggi per Walford (15 yard), Cooper (13) e Helu (15). Il sesto primo down è regalato dalla difesa per un Roughing the Passer, e Carr ringrazia trovando il blocking TE Lee Smith per un TD da 5 yard. I Chiefs si lamentano per un probabile pick play di Crabtree sul marcatore di Smith e forse non hanno tutti i torti. Janikowski colpisce il palo ed i Raiders si portano in vantaggio solo di 6 punti: 20-14.

I Raiders sembrano poter prendere il controllo della partita. Dopo aver forzato un punt l’attacco arriva sulle 33 di Kansas City. Carr manca il bersaglio, un liberissimo Crabtree pronto a involarsi verso la end zone, e all’azione successiva cercando di fare più del necessario si fa toccare durante il movimento di passaggio e la palla cade nelle mani del LB Josh Mauga, che riporta l’intercetto 66 yard fino alle 2 di Oakland. E’ solo un gran recupero di Andre Holmes a impedire il TD.

Il TD arriva comunque dopo due giochi. La goal line defense dei Raiders ferma Ware ma non riesce ad evitare che Maclin, dietro lo scudo di due compagni, riceva da Smith e entri in end zone per i 6 punti del 20-20. Incredibilmente anche l’extra point dei Chiefs fallisce quando Colquitt non riesce a controllare lo snap.

Carr completa passaggi per Crabtree (6 yard), Cooper (15), Murray (4) e Holmes (1) ma poi i Raiders implodono come troppo spesso capita nel quarto periodo. Crabtree prima commette un drop, poi inciampa mentre corre la traccia e il lancio di Carr finisce dritto tra le braccia di Marcus Peters. Il rookie originario di Oakland riporta l’intercetto 58 yard fino alle 13 dei padroni di casa. Altri due giochi ed è ancora l’accoppiata Smith – Maclin a portare punti ai Chiefs. Difficile da credere, ma Santos sbaglia l’extra point e i Chiefs vanno in vantaggio solo di 6. La fiera degli errori continua: 26-20 Kansas City.

Tyvon Branch Kansas City Chiefs

I Raiders hanno fretta di recuperare e si affidano al loro giovane QB, che dimostra di non essere scosso dai due intercetti lanciati. Ottimi e precisi passaggi per Roberts (2 per 34 yard) e Cooper (1 per 18 yard) portano l’attacco sulle 24 dei Kansas City Chiefs. I tifosi sono sulla punta della sedia pronti ad esultare, invece per i Silver & Black va tutto in vacca. Sotto pressione Carr lancia un incompleto, subisce un sack da Daniel Sorensen e infine non controlla lo snap ed è costretto a lanciare un incompleto. Janikowski prova ad accorciare le distanze con un FG da 49 yard ma prende ancora una volta il palo.

La difesa fa la sua parte per dare un’ultima occasione a Carr e soci forzando un three-and-out. L’attacco però fallisce ancora una volta sia per gli schemi chiamati, sia per l’esecuzione. Sul terzo e 9 Carr cerca Cooper, il WR in tuffo devia la palla che finisce nelle mani di Tyvon Branch. Cooper mostra la sua inesperienza da rookie e probabilmente ancora abituato alla regola NCAA (dove se il difensore che intercetta cade a terra l’azione si ferma) lascia che l’ex Raiders si alzi indisturbato e riporti l’intercetto sino alla end zone. Questa volta Kansas City va da 2 e Smith trova Kelce per il 34-20 che chiude i giochi.

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I Raiders hanno tempo per un ultimo drive che si conclude con un turnover on downs dopo due sack consecutivi di Frank Zombo su Derek Carr. Alex Smith si inginocchia per mettere il punto e i Chiefs possono festeggiare un grande passo verso la conquista dei playoff.

TIM BROWN E L’ANELLO DELLA HALL OF FAME

Nell’intervallo tra primo e secondo tempo la leggenda dei Raiders Tim Brown, eletto quest’anno nella Hall of Fame, ha ricevuto l’anello della classe 2015 davanti ai suoi tifosi e alla sua famiglia.

break
CONCLUSIONI

Una sconfitta pesante per i Raiders. Pesante perché battere questi Kansas City Chiefs era alla portata della squadra di Del Rio e pesante soprattutto perché cancella definitivamente le illusioni relative ai playoff. Oakland si prepara ad un finale di stagione difficile visto che le prossime due partite saranno contro Broncos e Packers, e la possibilità di scegliere di nuovo nella top 10 al Draft è concreta.
La preoccupazione maggiore, guardando la partita contro i Chiefs, non è data dai tre intercetti lanciati da Derek Carr nel quarto periodo, questi sono dovuti all’inesperienza e voglia di strafare tipiche di un giovane. La cosa che preoccupa è invece la propensione ai drop dei giocatori nero-argento, soprattutto di Amari Cooper, che è eccezionale con la palla in mano ma che spesso ha tagliato le gambe alla squadra facendo andare in stallo drive promettenti.
I Chiefs non hanno fatto niente più che il compitino. Sono stati bravissimi a sfruttare tutti gli errori commessi dai Raiders e si sono affidati all’accoppiata Smith-Maclin per affossare i Silver & Black.

STATISTICHE

Derek Carr ha chiuso con un buon 31/48 per 283 yard e 2 TD, ma ovviamente i 3 intercetti pesano sul giudizio finale. Ha distribuito comunque bene palla, trovando ben 11 ricevitori differenti.
Latavius Murray nel primo drive ha corso 5 volte per un totale di 50 yard e 1 TD. Il suo rendimento è andato calando nel resto della partita, e il risultato finale è stato di 20 corse e 86 yard.
Cooper e Crabtree hanno un po’ deluso per via dei drop. Il numero 89 ha ricevuto 4 lanci per 69 yard, il numero 15 invece ha chiuso con 5 ricezioni per 45 yard e 1 TD.
Alex Smith ha messo a statistica un 16/22 per 162 yard e 2 TD. I suoi 22 lanci lo portano a 305 passaggi consecutivi senza intercetti, a 53 dal record fatto registrare nel 2010 da Tom Brady.
Entrambe le difese hanno messo a segno 4 sack.

LA PAROLA AI PROTAGONISTI

Chiefs head coach Andy Reid: discorso nello spogliatoio dopo la vittoria
Chiefs QB Alex Smith
Chiefs S Tyvon Branch
Raiders head coach Jack Del Rio
Raiders QB Derek Carr

Merchandising Merchandising

Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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