[NFL] Week 13: Dallas torna in corsa (Dallas Cowboys vs Washington Redskins 19-16)

C’era una volta la NFC East. Negli anni ’80 e ’90 questa division della National Football Conference era considerata una vera fossa dei leoni con squadre che dettavano legge nell’intera NFL. Poi è iniziato un lungo declino, anche se, forse, in difficoltà come quest’anno le squadre della East non lo erano mai state.

Lunedì, nel Monday Night del tredicesimo turno, erano di fronte due rappresentanti appunto della NFC East che rinnovavano una rivalità storica, i Washington Redskins ed i Dallas Cowboys, e il successo di questi ultimi per 19-16 ha portato ad una classifica cortissima in cui tutti e quattro i team, oltre a Redskins e Cowboys ci sono anche Philadelphia Eagles e New York Giants, sono racchiusi in un solo match, con le tre prime della classe (si fa per dire) che hanno un record di 5 vittorie e 7 sconfitte, a +1 sui Dallas Cowboys che pur avendo vinto solo 4 partite su 12 sono ancora clamorosamente in lizza per un posto nella post season.

Onestamente comunque non si è trattato di un bel match: tante penalità, ben 17, e una marea di errori in attacco hanno contraddistinto una gara che invece è diventata elettrizzante nei minuti finali. Il regista texano Cassell ha finalmente vinto una partita in maglia Cowboys al quinto tentativo e pur non avendo all’attivo una prestazione brillante (16 su 29 per 223 yard) ha avuto il grosso merito di trovare Bryant con un gran lancio da 42 yard nel drive del 9-9 con circa 4 minuti da giocare e poi, ancora grazie all’apporto del numero 88, ha completato altri due lanci nella serie decisiva che ha portato al field goal di Bailey che ha chiuso il match. Da sottolineare comunque che Cassel ha un buon 6 su 10 per 146 yard sui passaggi medi e lunghi.

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DeSean Jackson Washington Redskins

Bryant è stato invece contenuto piuttosto bene dal secondario di Washington, soprattutto da Breeland, ed ha chiuso con 3 ricezioni per 62 yard, 42 delle quali però in un’unica soluzione. Il bersaglio principale di Cassell è stato così il tight end Jason Witten che ha catturato 5 palloni per 46 yard, diventando l’undicesimo giocatore, ma appena il secondo tight end, della storia della NFL a raggiungere le 1000 ricezioni.

Decisamente poco incisivo è invece stato un rushing game che ha avuto in McFadden un protagonista poco ispirato nonostante degli schemi che prevedevano spesso due o tre tight end e i buoni blocchi della guardia Martin e del fortissimo tackle Tyron Smith. L’ex Raiders ha raccolto appena 53 yard in 17 portate, ma soprattutto ha perso ben 2 fumble con Dallas che dopo questo match è a -15 nel saldo palle perse-palle recuperate: il peggior dato dell’intera NFL.

La difesa dei Dallas Cowboys, trascinata ancora una volta da un Lee che sembrava dappertutto, ha messo la museruola al rushing game di casa concedendo appena 73 yard in 26 portate, mentre ha faticato di più contro il passing game, anche se grazie a numerosi stunt, gli incroci della linea difensiva, ha tenuto sotto costante pressione Cousins. Altro fattore importate nella pass rush è stata la safety Church, mandata spesso da coach Marinelli a dare la caccia a Cousins con buoni risultati.

I Redskins hanno invece di che rammaricarsi per non aver sfruttato i tre palloni persi da Dallas, ma anche la grande fatica con il rushing game è un fattore importante per spiegare il k.o. Morris è partito titolare ma dopo aver guadagnato appena 12 yard in 6 portate è stato sostituito da Matt Jones che non ha fatto molto meglio (18 corse, 49 yard), nonostante i Redskins abbiano giocato spesso con 6 uomini di linea offensiva.

Nonostante una tattica di gioco piuttosto conservativa, il regista Cousins ha faticato per larghi tratti del match, sicuramente anche grazie alla pressione della difesa dei Dallas Cowboys ma anche per una serata non certo brillante che ha visto il prodotto da Michigan State completare un solo passaggio lungo sui quattro tentati ed essere impreciso nei lanci a media gittata.
Fra i suoi bersagli molto bene DeSean Jackson, che ha portato a casa 6 palloni per 80 yard e la meta dell’incredibile pareggio, prima del field goal di Bailey, mentre il resto dei ricevitori è stato decisamente poco efficace con il solo Garcon (5-54) che ha dato segni di vita.

Jason Witten Dallas Cowboys v Washington Redskins

In una stagione non certo positiva per i linebacker dei Redskins c’è invece da segnalare la buona prova di Mason Foster, alla sua prima da titolare in quel di Washington, autore di sette placcaggi più un fumble forzato ed uno recuperato. A livello di secondario bene Breeland, cui è toccato un cliente scomodissimo come Bryant, mentre ha faticato in copertura il suo dirimpettaio Culliver.

Venendo alla cronaca del match, affermare che nel primo quarto si sia visto ben poco football offensivo è un eufemismo: dopo il primo drive di Washington affossato da due sack, Dallas riusciva a fare pure peggio, visto che appena al secondo gioco McFadden commetteva il primo fumble stagionale ridando la palla ai Redskins.
Nemmeno l’ottima posizione di campo accendeva però la miccia per Washington che, nonostante il drive fosse partito dalle 38 di Dallas, non riusciva neppure a tentare un field goal. Il resto del quarto passava poi con una miriade di “tre e fuori” e per vedere i primi punti si doveva attendere la metà del secondo quarto. Cassell imbeccava due volte Witten con passaggi da 12 e da 7 yard, poi arrivava il pregevole completo a Terrance Williams da 38 yard. A ridosso della red zone di casa però il drive si bloccava con due incompleti dovuti alla grande pressione su Cassell e Dallas era costretta al field goal con Bailey.

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Finalmente a questo punto anche l’attacco dei Redskins dava qualche flebile segno di vita: Cousins chiudeva un terzo e 11 grazie ad un passaggio a Reed da 12 yard, poi arrivava una corsa da 10 yard di Jones, quindi un altro bel passaggio di Cousins a DeSean Jackson per 17. Un nuovo completo a Garcon per 14 faceva arrivare i Redskins sulle 32 di Dallas, ma da qui i locali non riuscivano quasi più a muovere palla e alla fine era il kicker Hopkins a mettere i primi punti sul tabellone per Washington proprio allo scadere del primo tempo. Con 205 yard totali dopo 30 minuti di football, i due team stabilivano intanto il record negativo per yard guadagnate nel primo tempo degli ultimi 10 anni.

Se però qualcuno si aspettava una musica diversa nel secondo tempo veniva subito smentito: McFadden partiva con tre belle corse ma poi perdeva nuovamente l’ovale. I Redskins sfruttavano anche loro il rushing game con Jones che però sul terzo e 1 sulle 16 di Dallas veniva “gelato” per -2 yard da Lawrence. Hopkins metteva comunque in mezzo ai pali il calcio del 6-3, imitato quasi sette minuti dopo da Bailey, che coronava con altri tre punti una serie lunghissima che però rimaneva in vita grazie a due penalità di pass interference contro la difesa dei padroni di casa.

L’ultimo quarto si apriva con un nuovo field goal di Hopkins, stavolta da 46 yard, che permetteva a Washinton di tornare avanti. Sul rovesciamento di fronte però Cassell trovava prima il tight end Hanna, poi il receiver Street con un pregevole lancio da 18 yard; lo stesso Street però sul placcaggio perdeva l’ovale recuperato dal cornerback Blackmon.
I Redskins sembravano poter sfruttare appieno il nuovo regalo: una ricezione di Crowder e una di Jackson li portavano sulle 28 di Dallas, ma qui la difesa dei Cowboys faceva ottima guardia e due passaggi di Cousins a Thompson fruttavano la miseria di 2 yard. Come ciliegina sulla torta però Hopkins sbagliava il field goal del + 6.

Kirk Cousins Washington Redskins

Sul drive seguente Dallas forzava la situazione e ai texani riuscivano due pregevoli giochi: una corsa di Whitehead da 22 yard e un gran lancio di Cassell a Bryant per 42, facevano approdare Dallas sulle 3 dei Redskins. Ebbene, nemmeno partendo dalle 3 avversarie Dallas riusciva a segnare perché arrivavano prima un incompleto di Cassell, poi due corse di McFadden per un totale di 1 yard. Lo stop dei Redskins era soprattutto pregevole sulla seconda portata, in cui il defensive end Baker si produceva in una grande penetrazione e fermava il numero 20 ben dietro alla line of scrimmage.

Bailey segnava tranquillamente un field goal dalle 3 poi all’interno del two minutes warning si assisteva ad una clamorosa girandola di emozioni: più meno da metà campo Jones andava al punt per Dallas, con l’ovale che veniva raccolto da DeSean Jackson il quale prima faceva 4 yard in avanti, poi cercava di rovesciare il campo ma alla fine non solo perdeva 15 yard, ma pure il possesso dell’ovale. Dallas sfruttava la ghiotta occasione e con MaFdden segnava la prima meta della giornata e il primo touchdown su corsa dei Cowboys nelle ultime 5 gare.

Sotto di sette con 79 secondi da giocare, i Redskins trovavano però un gran ritorno di Ross che portava il pallone fin quasi a metà campo. Washington chiudeva un down grazie ad una corsa di Thompson, poi dalle 28 di Dallas, Cousins faceva partire una parabola perfetta presa in end zone da Jackson, che si faceva così perdonare il clamoroso fumble, a 45 secondi dal termine.

Parafrasando un famoso detto, chi di ritorno ferisce, di ritorno perisce: sul kickoff seguente infatti Whitehead ritornava il pallone per 46 yard fin sulle 44 di Dallas. Da qui Cassell trovava due volte Bryant per 12 e poi per 8 yard e anche se i due lanci seguenti cadevano incompleti, la palla era già sulle 36 dei Redskins. Il calcio da 54 yard non era certo agevole per Bailey ma il miglior kicker della storia dei Dallas Cowboys non sbagliava regalando ancora ai suoi una piccola speranza di post season.

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