Perché la NFL non arriverà mai in Italia

Il titolo di questo articolo vi sembrerà troppo assoluto e senza speranza per il futuro, ma non vediamo nessuna possibilità che la National Football League possa sbarcare nel belpaese nei prossimi venti anni (giusto per lasciare accesa una piccola fiammella di speranza).

Ciclicamente ogni anno, nel periodo delle International Series, qualcuno si chiede perché non ci siano partite di football professionistico in Italia e cosa manchi per organizzarle.
La risposta è semplice: tutto!

Ho avuto la fortuna di essere presente a tutte le partite disputate a Wembley sia da spettatore che da giornalista accreditato ed è incredibile vedere quanto lavoro ci sia dietro una singola partita e quanto materiale sia necessario per l’incontro.

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Il campo da gioco

Di solito chi propone stadi pronti per la NFL in Italia cita subito il Giuseppe Meazza (AKA San Siro) di Milano senza fare il calcolo più semplice: c’è abbastanza terreno disponibile per una partita di football americano?
Le misure del campo milanese sono 105 per 68 metri, che possiamo tradurre in 114,8 yard di lunghezza per 74,3 di larghezza. Un campo da football americano misura 120 yard di lunghezza e 55 di larghezza.

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Abbiamo quindi un enorme problema di lunghezza, non rimediabile perchè come potete vedere dalla foto lo spazio dietro le porte sarebbe probabilmente sufficiente ad arrivare a 120 yard ma senza erba naturale e vie di fuga. Le 20 yard che avanzano di larghezza non sarebbero comunque sufficienti a contenere tutto il materiale che deve essere presente in sideline.
In questa immagine di Wembley potete vedere quanto spazio sia necessario per ospitare tutta la sideline.

wembley nfl

Vogliamo provare uno stadio diverso e più largo? Vediamo l’Olimpico a Roma. Misure del campo da gioco simili a quelle di Milano e così come a Milano niente spazio in erba dietro le porte mentre per le sideline si dovrebbe invadere la posta di atletica, crediamo che il Coni non sarebbe di certo contento.

Stadio_Olimpico_Roma

Proviamo con il San Paolo di Napoli, che rispetto ai precedenti ha il campo cinque metri più lungo arrivando alle 120 yard canoniche, ma anche in questo caso non si avrebbe ulteriore spazio da usare come via di fuga, sempre prendendo in considerazione degli spazi in erba. La sideline, così come a Roma, sarebbe per buona parte sulla pista di atletica.

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Facciamo finta che la NFL si accontenti di Roma o Napoli per quanto riguarda il campo da gioco, ma la struttura può garantire uno standard accettabile per la lega? Nella pancia di Wembley ci sono almeno tre camion in vista pieni di materiale non solo per la sideline, ma anche per la tribuna stampa e per i box dei due coaching staff. Almeno due file dell’immensa tribuna stampa dello stadio sono riservati alla NFL dove viene installata una quantità di tecnologia quasi imbarazzante. Riuscirebbe uno dei due stadi a supportare e sopportare tutto questo? Per quanto leggo in giro ho i miei dubbi (che estendo ovviamente al Meazza).

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Oltre alle necessità tecniche ci sono anche garanzie di comodità per il pubblico e questo toglie dal gioco il San Paolo (definito “un cesso” dallo stesso Presidente del Napoli Calcio).

Ovviamente non ho considerato tutte le eccezioni che verrebbero sollevate dalle squadre di calcio sul terreno rovinato da quelli del “rugby americano” (sic).

Il campo non è tutto

La NFL a Londra non vuol dire solo la partita alla domenica. Vengono organizzate diverse iniziative per i tifosi arrivando a chiudere per un intera giornata Regent Street, una delle vie centrali della città o Trafalgar Square per destinarla ai tifosi per un intero sabato pomeriggio.

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Tutto questo vuol dire che c’è una piena e fattiva collaborazione tra NFL e Municipalità in un mutuo scambio interessato visti i soldi che Goodell porta sia in maniera diretta che indiretta. Sarebbe possibile lo stesso in Italia? Su questo aspetto nutro qualche speranza in più visto, il ritorno economico potrebbe aprire gli occhi a qualche Sindaco perplesso.

L’ospitalità

In Italia non mancano certo alberghi di un certo livello che possano contenere almeno un centinaio di persone per più notti, ma dove far allenare la squadra che arriverebbe il martedì mattina? A Londra il team che arriva prima alloggia e si allena al The Grove, un resort di lusso a circa un’ora dalla città. Dentro il resort i Lions hanno portato molta dell’attrezzatura necessaria per gli allenamenti ed il campo a loro disposizione è una perfetta replica di un campo NFL segnato in tutto e per tutto e con i due diapason regolamentari.

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La squadra che arriva il giovedì/venerdì viene invece ospitata dai Saracens squadra di rugby che ha sede sociale e campi di allenamento circa trenta minuti di viaggio a nord est di Londra.

Ho dimenticato l’ultimo punto, che forse andava messo all’inizio essendo un requisito fondamentale vista la massa di uomini e materiale che viene mossa dagli States: la città dovrebbe avere un volo diretto, niente scali a Londra, Parigi o Francoforte per raggiungere la destinazione.

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Dopo aver letto queste note, siete ancora convinti che ci siano possibilità che la NFL possa mai sbarcare in Italia? I commenti sono a vostra disposizione.

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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13 Commenti

  1. Bell’articolo, e ottima analisi della situazione. Hai pero’ saltato il punto piu’ semplice, ovvero che in Italia gli appassionati NFL sono 4 gatti in croce e non genererebbero mai tutto il successo che vediamo a Londra ogni anno, anche per partite che sulla carta vedono impegnate squadre non fortissime.

    1. Vero, il nostro mercato è in clamoroso ritardo. Se non ricordo male una statistica che avevo visto da qualche parte, anche la Spagna ci è davanti…

    2. Ale, temo non sia una semplice questione di mercato, ma di cultura sportiva. Al posto di evolvere, qua stiamo regredendo, non arriveremo mai ad un livello decente, qui conta solo il calcio, il resto e’ poco o niente.

  2. D’accordissimo su tutto! In Italia abbiamo strutture totalmente inadeguate per un palcoscenico come l’NFL e non parlo solo di stadi (che restano il “bubbone” principale) ma anche di strutture organizzative in generale. Inoltre purtroppo temo che non ci sia l’intelligenza/interesse da parte dell’Italia a prendersi la grana di organizzare un evento simile. Mi immagino il dialogo in un inglese renziano:”Quando sarebbe sta partitella di rugby?” “ehm sarebbe football, comunque la seconda domenica di ottobre” “ah no no c’è il derby pisa-livorno e già non abbiamo abbastaza forze dell’ordine da mandare lì”…

  3. Voglio sollevare una riflessione però… siamo sicuri che anche se ovviassimo a tutti i punti toccati dall’articolo l’NFL avrebbe interesse a portare qui delle partite? Per come la vedo io Londra è la NY d’Europa e non è paragonabile a nessun altra città europea. Attira gente al di là della partita e sia a livello di ritorno economico che di appeal sicuramente non può avere pari con le nostre città. Io credo che l’NFL ad oggi non abbia alcuna intenzione di muoversi da Londra (altrimenti perchè non spostare un match in Germania dopo l’interesse dimostrato??)

  4. L’unica possibilità è che si faccia il nuovo stadio a Roma, quindi con la location disponibile al meglio fra tre o quattro anni. Roma avrebbe senza dubbio l’appeal quanto Londra per attirare spettatori da tutta Europa. Ma mi pare che la cosa si stia facendo complicata.

  5. uno stadio moderno potrebbe essere il “J Stadium” di Torino, ma mi sa che anche lì non ci sia spazio per il campo da football

    1. Lo Stadium è pensato per il calcio, come giusto che sia.
      Il Meazza anche.
      Servirebbe una struttura multi-purpose pensato appositamente per una serie di eventi che richiedono quella spazio, quella tecnicità e quelle risorse. Sono stato spesso a Wembley (quasi tutti gli anni). Ecco, nessuno stadio italiano può pensare di arrivare a quel livello di funzionalità.
      Il più recente stadio italiano è l’olimpico di Torino fatto per le Olimpiadi. Mai stato, non saprei valutarlo.

      Detto questo, manca la lingua inglese, l’interesse, la civiltà di ospitare tifosi da tutta Europa (più gli americani). A me sembra che il problema non si ponga nemmeno, ma giusto sviscerarlo con dati oggettivi e materiale fotografico.

  6. L’altra fortuna di Londra è che è collegata a tutta europa da voli lowcost, quindi raggiungibile dal pubblico NFL europeo: la trasferta negli USA anche solo per il costo del viaggio non è paragonabile.

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