[CFL] Week 20: Doppia rimonta nella battaglia dell’Ontario

Ottawa vince contro Hamilton la partita più bella della stagione e si aggiudica il titolo della East Division.

L’ultima volta era accaduto dal 1978, poi da quel momento in avanti la storia della franchigia di Ottawa è stata tutta da dimenticare.
Le sue origini ultracentenarie risalgono al 1876, quando fu fondata con il nome di Ottawa Rough Riders. Negli anni ’50, con questo nome, faceva parte delle squadre che diedero vita all’attuale Canadian Football League.
Ottawa_Rough_Riders_helmet_1995-1996Nel secolo scorso Ottawa ha vinto 9 Grey Cup e svariate volte il titolo della East Division, fino al 1978. Da qui in avanti la squadra riuscì ancora a sopravvivere a una lunga serie di cattive gestioni, tracolli finanziari e passaggi di proprietà, fino al 1996, quando cessò definitivamente di esistere.

Nel 2003 ci fu il primo tentativo di riportarla in vita, con il differente nome di Ottawa Renegades. Fu una breve storia infelice di insuccessi e difficoltà finanziarie, che si concluse nel 2005, con la liquidazione della nuova realtà. Nel 2008 un gruppo di azionisti, guidato da Jeff Hunt, decise di riprovarci ancora. Nel frattempo la squadra del Saskatchewan si era accaparrata lo storico nome di Rough Riders e la franchigia della capitale doveva cercarsi una denominazione diversa.
La scelta cadde su “Redblacks”. Con questo nome, la nuova realtà della CFL scese in campo per la sua prima partita di regular season a luglio 2014, quando perse contro gli Winnipeg Blue Bombers. Come è normale che sia, il primo anno fu un difficile periodo di rodaggio, con molte critiche, molte sconfitte a pochissime soddisfazioni. La squadra neonata arrivò ultima nella divisione est, con un record deludente di 16 sconfitte e 2 sole, stentate vittorie.

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Nel 2015 la direzione della squadra confermò Rick Campbell nella posizione di head coach e il 40enne Henry Burris nel ruolo di starter QB, reperì sul mercato alcuni ottimi WR, ma soprattutto reclutò come offensive coordinator il 39enne del Wisconsin Jason Maas, il quale in brevissimo tempo è stato capace di rivoluzionare l’attacco della squadra di Ottawa, trasformandolo in uno dei più efficaci e spettacolari della lega canadese.
Il giovane allenatore, dopo il college nell’Oregon e una brevissima apparizione nella NFL, per 11 anni occupò le panchine di svariate squadre della CFL come QB di riserva, con qualche fugace e dignitosa apparizione in campo. Ma una volta abbandonata la carriera di giocatore, per lui è iniziato un nuovo e importante capitolo.

Per tre anni si è dedicato al lavoro al di là della sideline per i Toronto Argonauts, dapprima con l’incarico di allenatore dei WR e poi dei QB. Finché nel 2015, la recentissima squadra di Ottawa decise di dargli maggiore fiducia, chiamandolo a ricoprire l’importante incarico di Offensive Coordinator, ruolo nel quale egli non aveva avuto ancora occasione di cimentarsi.
Neonata la squadra, esordiente il coordinatore dell’attacco, i due sembrano essere cresciuti insieme, settimana dopo settimana di questo campionato 2015, dalla prima vittoria di luglio fino a quella dello scorso sabato al TD Place di Ottawa.

Soltanto una bizzarra combinazione di eventi ha voluto che le due ultime partite di calendario vedessero schierati due volte di seguito Hamilton Tiger-Cats contro Ottawa Redblacks e che gli ultimi due incontri fossero quelli decisivi per l’assegnazione del titolo della East Division a una delle due contendenti.
Hamilton detiene il titolo dal 2013; per due anni di seguito ha disputato la Grey Cup, perdendo sia nel 2013 contro i Saskatchewan Rough Riders, sia nel 2014 contro i Calgary Stampeders. Quest’anno i Ticats hanno esordito molto agguerriti e determinati ad ottenere il trofeo che si sono lasciati sfuggire nelle due occasioni precedenti; sono stati per un certo tempo in testa alla classifica assoluta della CFL, ma ultimamente hanno rallentato la loro corsa, complici anche gli infortuni del QB titolare Zach Collaros e successivamente della riserva Jeff Mathews.

Domenica 1 novembre le due squadre si sono affrontate sul campo di Hamilton, nella penultima giornata di regular season, ed è stata una partita chiusa e avara di risultati, come dimostra il punteggio di 12–6 in favore di Ottawa. La squadra della capitale era partita bene, portandosi subito in vantaggio con un paio di field goal; ma successivamente la rinomata difesa di Hamilton aveva messo alle strette gli avversari e la macchina da guerra di Jason Maas sembrava irriconoscibile, costretta ad uno snervante susseguirsi di two and out.
Per la prima volta dall’inizio del campionato, Henry Burris e compagni non riuscirono a realizzare nemmeno un TD. Altrettanto efficace la difesa di Ottawa, limitò i Tiger – Cats a due soli FG. Due in più, segnati dai Redblacks, consegnarono a questi ultimi la stentata vittoria.

Sabato 7 novembre al TD Place della capitale è invece andata in scena una partita diametralmente opposta, dove si è visto quanto di meglio il football canadese possa offrire.

CFL

Come già detto l’incontro era decisivo per l’assegnazione del titolo della East Division, che permette alla squadra vincente di accedere direttamente alla finale di divisione, saltando la semifinale, che viene disputata tra la seconda e la terza classificate.

Provo di seguito a descrivere brevemente una partita che non è riassumibile sulla carta, per la quantità inesauribile di azioni spettacolari e colpi di scena che si sono susseguiti nel corso dei 60’ minuti di gioco.

L’attacco di Ottawa parte subito nel migliore dei modi. Un field goal, seguito da due touchdown, portano i padroni di casa in vantaggio a 0-17 alla fine del primo tempo.

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Da qui parte la poderosa rimonta di Hamilton. Con un field goal all’inizio del 2° quarto, i Ticats accorciano le distanze a 3-17; poi un intercetto del DE Eric Norwood restituisce loro la palla, già sul filo della goal line. Jeremiah Masoli, QB di riserva in sostituzione degli infortunati Zach Collaros e Jeff Mathews, si trova particolarmente a suo agio nel mettere a segno il primo TD della serata, in una azione di short-yardage a lui particolarmente congeniale. Il punteggio si porta 10-17.

Successivamente un FG riduce ulteriormente il distacco. Quindi, quando mancano soltanto 10” all’intervallo, il ritornatore Terrell Sinkfield corre per 63 yard e manca il TD solo perché inciampa e cade a brevissima distanza dalla goal line. Mancano 6”; il QB Masoli questa volta esegue un breve lancio in endzone e trova la presa sicura di Anthony Fantuz.

Le due squadre vanno quindi all’intervallo con il punteggio di 20-17 in favore di Hamilton.

CFL

All’inizio del terzo quarto Ottawa si porta ancora in vantaggio con un altro TD. Poco dopo torna in possesso di palla grazie ad un fumble provocato dal DL Lemon, mentre Jeremiah Masoli tenta di consegnare la palla al RB. Il LB Damaso Munoz recupera il fumble, i Redblacks tornano in attacco, una corsa del RB Powell permette di avanzare ancora di 18 yard, da qui Burris lancia di nuovo per Ellingson e il ricevitore segna il suo terzo TD della serata.

Ma la reazione di Hamilton non si fa attendere. Al punt successivo, il DB dei Ticats, Rico Murray, si appropria della palla destinata agli avversari e corre fino in TD; la conversione da due punti fallisce e il punteggio si porta a 26-31. Il quarto tempo comincia con un altro TD di Ottawa, mentre gli special teams di Hamilton riescono a realizzare altri due punti, portando la palla fuori dalla endzone in seguito al calcio di trasformazione fallito dei Redblacks. Siamo al punteggio di 28 a 37.

Ormai oltre la metà del quarto tempo, Ottawa torna in attacco, ma è in posizione svantaggiata, a ridosso della propria goal line. L’intenzione dei Ticats è certamente quella di infliggere un safety, con il quale recupererebbero due punti preziosi. Quando mancano ancora 7 minuti alla fine, nel football canadese e a maggior ragione in una partita come questa, può ancora accadere di tutto. Ad Hamilton mancano 9 punti per vincere la partita, 15 per guadagnare il titolo della East Division. I due punti, ottenuti mettendo a segno un safety, riaprirebbero ai Tiger-Cats la strada per ottenere tutto questo. Il tempo disponibile è sufficiente.

Al di là della sideline Rick Campbell si consulta con Jason Maas ed esprime la propria preoccupazione per la piega che a questo punto potrebbe prendere la partita. Il giovane coordinatore decide lo schema: un flea-flicker. Henry Burris riceve la chiamata; consegna la palla al RB William Powell, fa alcuni passi indietro, Powell si gira, lancia al QB, che lancia avanti a Greg Ellingson, con un guadagno di 53 yard. Ancora Powell si rende protagonista di una corsa di 33 yard e da questa posizione Burris lancia a Chris Williams per il sesto TD della serata, che sigla il punteggio finale di 28-44.

Con questa ultima azione Henry Burris si aggiudica il primato storico del maggior numero di lanci completi in una sola stagione, 480, superando i record precedenti di Ricky Ray e Anthony Calvillo.

Henry Burris CFL

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Altri grandi protagonisti della serata sono il WR Greg Ellingson, che con la prestazione di sabato entra nel club esclusivo di coloro che hanno ricevuto per oltre 1000 yard nel 2015; ancora il RB William Powell, che con 119 yard guadagnate, di cui 33 in una unica corsa, è stato determinante per le avanzate vincenti di Ottawa; in difesa particolarmente decisivi il DL Shawn Lemon e il LB Damaso Munoz, che ha recuperato due fumble. A causa della vistosa esibizione di euforia, a cui il difensore si è abbandonato dopo il secondo, i severissimi referee della CFL gli hanno imputato un fallo di “objectionable conduct”, penalizzando Ottawa con una perdita di 10 yard, che non ha influito sulle sorti della partita.

Da parte di Hamilton si sono segnalati particolarmente gli special team, con le azioni di Rico Murray e i due ritornatori Sinkfield a Brandon Banks, quest’ultimo rientrato nella seconda metà dell’incontro, dopo essersi temporaneamente infortunato all’inizio.

Ho assistito a questa partita, scaricata da Youtube, esattamente 24 ore dopo avere guardato in diretta TV la NFL con Green Bay Packers vs Carolina Panthers. La maggior parte di voi avranno assistito a quest’ultimo incontro; Huddle Magazine ha già pubblicato un ottimo resoconto dello stesso, che giustamente è stato definito “da brivido”.
Eppure, nonostante l’eccellente partita che è andata in scena a Charlotte, dal confronto a 24 ore di distanza, ho assistito ad uno dei casi, non dico frequenti, in cui la CFL riesce a superare in spettacolarità la NFL. Certamente è stata una delle partite più belle della stagione; certamente si è visto il meglio delle peculiarità del football canadese, come ha spiegato proprio l’head coach Rick Campbell, anche lui americano come tutti gli allenatori della CFL, quando al termine dell’incontro ha dichiarato: “That’s why I like the CFL. It keeps the game exciting. Big plays happen”.

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Ma c’è altro, al di là del valore tecnico delle azioni e al di là della spettacolarità di una singola partita. Due giorni fa proprio qui su Huddle è apparso un breve articolo, che ha spiegato molto bene le differenze principali tra il football canadese e il football americano. Ma la differenza più rilevante è un’altra, non è nel gioco, è fuori dal campo ed è costituita esattamente dai dollari. Qui i giocatori sono tutti professionisti, ma non lavorano per i milioni, bensì per un normalissimo stipendio.
La maggior parte di loro fa un secondo lavoro fuori stagione, per arrotondare i guadagni, raramente brillanti, che concede la CFL. Il pubblico c’è; sabato scorso al TD Place di Ottawa tutti i posti sono andati esauriti; la TSN manda in onda la partite in diretta in tutto il Canada e la ESPN le trasmette nelle due Americhe. Ma rimane un pubblico di nicchia, di appassionati specificamente di football canadese, mentre le grandi masse restano estranee.

Tutto questo, minore ricchezza e minori attenzioni mediatiche, fanno sì che qui lo sport abbia conservato quel volto genuino, non inquinato, che gli sport miliardari hanno perduto lungo la strada del successo. Questa diversa atmosfera si percepisce, anche guardando le registrazioni della TSN a migliaia di chilometri di distanza, ed è quella che conferisce alla CFL un fascino che gli sport di grandissima popolarità non hanno.

La partita, che ho descritto, è disponibile su Youtube da lunedì scorso; in alta definizione si vede benissimo ed è già ripulita della pubblicità.

LE ALTRE PARTITE

Poco significative le altre partite dell’ultima giornata di regular season; i risultati non potevano ormai cambiare né la posizione in classifica, né il raggiungimento o meno dei playoff.

Elenco qui di seguito i risultati:

WINNIPEG – TORONTO 11-21
CALGARY – BRITISH COLUMBIA 28-7
SASKATCHEWAN – MONTREAL 30-24

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La TOP 10 di Week 20

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Isabella Rampini

Ha scoperto il football quando cercava uno sport in cui ambientare il suo primo romanzo ufficiale, “Una stagione in provincia”. Da allora non ha più smesso di seguirlo. Avendo una passione insensata per i vice e i numeri due, ama la Canadian Football League ancora più che la NFL.

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