[NFL] Week 1: Power Ranking by Radio Bonanza

radiobonanzaTRASPGrazie agli amici di RADIO BONANZA, ecco a voi il miglior power ranking in italiano della National Football League.

Ebbene sì, quest’anno la Bonanza si impegna e a ogni week dedicherà addirittura un titolo al Power Ranking. Dopo la prima scorpacciata di Thursday Night, Kickoff Sunday e Monday Nightè impossibile non cercare come meticolosi cultori della materia sul dizionario di lingua inglese la parola: “overreaction”. Infatti nel ranking ci saranno oscillazioni in grado di distruggere lascala Mercalli. Tutti sembrano esser in procinto di portare a casa il Vince Lombardi Trophy, tutti ci credono come nella scena cult di ET, i Seahawks son già pronti a pigliare la prima assoluta al prossimo draft e ci sono più o meno 34010 giocatori che meritano l’MVP e altrettanti allenatori che devono finire sulla graticola che neanche ai tempi dell’Inquisizione. È così l’NFL, si fa attendere e poi quando arriva travolge tutto e tutti. Noi possiamo dire che dopo mesi d’astinenza è stata una figata pazzesca, quasi quanto il singolo “Che Fico” di Pippo Franco.

Smiler of the Week – Buffalo Bills +15

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Rosiker of the Week – Indianapolis Colts -14 

Bonanza Favorite – St.Louis Rams +14

1. New England Patriots (1-0) +1 – Troppo Belli. Arriva il sequel. Queste le dichiarazioni della Medusa. Al posto dei talentuosi Costantino Vitagliano e Daniele Interrante nel ruolo ci saranno Tom Brady e Rob Gronkowski. Il buon Rob in particolare era in modalità “Ralph Spaccatutto” e in effetti ha raso al suolo ogni cosa incontrasse, nello specifico gli Steelers.

Gronk.
Gronk.

2. Green Bay Packers (1-0) +3 – James Jones deve aver ricevuto una visita da Marty McFlyse no non si spiega il suo dominio in endzone. Un giocatore che pareva pronto a vender mojito a Cabo San Lucas ridiviene brillante grazie al divino Rodgers. Packers che con il giusto tempismo han fatto le giocate decisive e han portato a casa il primo match contro gli storici rivali.

3. Dallas Cowboys (1-0) +1 – Non so se essere più esaltato per l’incitamento ai compagni urlato così prepotentemente che lo si è sentito anche sul Brennero di un infortunato Dez Bryant a fine partita o per l’ennesimo comeback (ebbene sì, hater, vi vedo lì con i ditini  pronti a mancare la giusta lettera sulla tastiera per il nervoso) di Tony Romo. Partita pazza, finale pazzo, Romo clutch. Andate in pace fratelli.

4. Arizona Cardinals (1-0) +5 – E allora non bluffavano l’anno scorso. Neanche Darren Fells che ha dominato come un TE non faceva dal 1989 in Arizona. Si avete capito bene: 1989. Non male per uno che quattro anni fa giocava in Finlandia a basket. Difesa a muso duro comeMark Wahlberg durante St.Patrick’s Day e Carson Palmer ha insegnato il verbo distribuendo pani e touchdown.

5. Denver Broncos (1-0) -2 – My gosh. L’attacco di Denver è sembrato inceppatissimo, proprio come quando sulla pista ciclabile decidete con spirito auto-lesionista di far cadere appositamente la catena e finire in un fosso. La difesa invece ha messo in mostra muscoli e una resistenza che neanche Jean-Claude Van Damme nello spot Volvo che segue:

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La difesa dei Broncos è Van Damme. Enya è l’attacco. 

6. Seattle Seahawks (0-1) -5 – Niente da fare. Ai vice-campioni riesce poco o nulla contro i Rams. Si possono giusto coccolare Tyler Lockett che sui ritorni rischia di essere una threat al pari di un missile terra-aria, ma per il resto…Cancelliere quando torni? Me lo immagino già pronto a immergersi nella vasca di bagno piena di Neutro Roberts e valanghe di dollaroni.

7. Buffalo Bills (1-0) +15 – Come direbbe Franco Battiato “la cura” di Rex Ryan s’è già vista alla prima occasione utile. Tyrod Taylor sorprendente, con la chicca del ciambellone che daDunkin Donuts piomba nelle mani di Harvin. Difesa dominante (torna pure Dareus), si sapeva, ma che con Rex ha espresso ancor più numeri da novanta contro Luck.

8. Cincinnati Bengals (1-0) +5 – Ti piace vincere facile? Francamente una partita senza storia in cui i Bengals hanno spadroneggiato da veri Sandokan in lungo e in largo nella Baia. Già settimana prossima (vs i Chargers) il livello della sfida si alzerà e sappiamo che il rischio è quello che i Bengals possano non lievitare come quella torta Cameo che tanto amate.

9. Miami Dolphins (1-0) -1 – Dopo anni di tradimenti e una mancanza di fiducia pressoché illimitata, che neanche certe American Express, una persona decide di dare l’ennesima chance alla propria amata, alla propria famiglia, a chi volete voi. Tutto sembra andare per il verso giusto, quando questi per un pelo non vi mandano sull’orlo di un precipizio causa ennesima, imponderabile delusione. Questi erano i Dolphins prima del ritorno di Landry che gli ha regalato la W.

I tifosi dei Dolphins si chiedono perché devon soffrire ogni anno così.
I tifosi dei Dolphins si chiedono perché devon soffrire ogni anno così.

10. San Diego Chargers (1-0) +4 – Keenan Allen ha dipinto una partita che neanche la Cappella Sistina di Michelangelo è paragonabile. È entrato in delirio di onnipotenza e pigliava qualsiasi cosa che Rivers gli lanciasse. Record di franchigia per lui. San Diego apre i rubinetti dell’attacco (alla faccia della siccità Californiana) nel secondo tempo e travolge i Lions portando a casa un W che dopo i primi due quarti osceni pareva lontana come gli anelli di Saturno.

11. St.Louis Rams (1-0) +14 – I Rams dovrebbero giocare tutte le 16 partite al Dome e contro i Seahawks così i loro fan avrebbero la possibilità di vederli lottare per un posto ai playoff. A parte gli scherzi, pur rischiando di gettar al vento la partita, St.Louis si è rimessa in piedi e l’ha portata a casa meritando, grazie anche a un lavoro di Aaron Donald impressionante per costanza ed efficacia.

12. San Francisco 49ers (1-0) +3 – Ve l’avevo detto. Stiamo attenti. I 49ers escono da un primo tempo che definire “hilarious” è riduttivo, fra penalità ed errori degli special team. Carlos“El Guapo” Hyde è un rullo compressore e i Vikings son pronti per esser il nuovo asfalto della Salerno-Reggio Calabria. E poi come si fa a non prendere in simpatia uno come Jim Tomsula?

É andato vicino pure a “opinionista Bonanza”. Lì ha capito di aver toccato il fondo.
É andato vicino pure a “opinionista Bonanza”. Lì ha capito di aver toccato il fondo.

13. Kansas City Chiefs (1-0) +3 – Kelcerone aveva dei livelli di testosterone ancora più alti di quelli di JJ Watt, probabilmente. Era pronto ad andare a cavalcare anche i tori in un rodeo appena lì fuori l’NRG Stadium. La difesa ha cucinato a puntino Brian Hoyer ed Andy Reid s’è sfamato sufficientemente per esser la prima week.

14. Pittsburgh Steelers (0-1) -7 – DeAngelo Williams ha corso emulando profezie di calende egizie, assire e macedoni messe insieme. Probabilmente neanche Cristoforo Colomboquando scoprii l’America vide dei varchi così incontaminati. Però non sono i DeAngelo Steelers e Pittsburgh difensivamente (secondarie) si è mostrata inerme, come se stessero giocando a Tetris con i capelli di Antonio Brown.

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15. Baltimore Ravens (0-1) -5 – Partita offensivamente stupenda quanto un mashup fra Platinette e Lory del Santo, la difesa dei Ravens è apparsa però convincente e per poco porta a casa lo scalpo dei Broncos. Alla fine ci pensa un intercetto del mai domo Joe Moustache Flacco a far sclerare Harbaugh lungo la sideline.

16. Atlanta Falcons (1-0) +7 – La prima parte di partita ha fatto venire l’acquolina in bocca a tutti gli amanti delle difese arcigne. La mano di Dan Quinn, stretti i bulloni, MVP, COY, diamo il titolo ai Falcons, poi la seconda parte di partita sembravano esser tornati in mano al cugino ubriaco di Mike Smith. Calo accettabile, c’è tanto lavoro da fare, ma i Falcons son rimasti compatti (Julio <3) e l’han chiusa con un pizzico di fortuna. Tevin Coleman può far sognare le vedove di Michael Turner.

17. Detroit Lions (0-1) -6 – Subire un parziale di 30-0 e perdere una partita 33-28 dopo esser stati avanti per 21-3 e aver avuto l’inerzia della partita per tutto il primo tempo è da annoverare fra le puntate da registrare su National Geographic di “Catastrofi Naturali”. Il raggio luminoso lo fornisce Abdullah, che si presenta scintillante come un califfo. No, non Il Califfo.

18. Philadelphia Eagles (0-1) -6 – È questione di prospettive. Gli Eagles son una squadra ancora indecifrabile come un film muto bulgaro degli anni ’30. Potrebbero entrare nella lista dei grandi oppure in quella del flop, in ogni istante. DeMarcone Murray ha già iniziato a telefonare agli ex compagni di linea a Dallas per convincerli a venire nella città dell’Amore fraterno.

Leggendo le stats di DeMarco Murray.
Leggendo le stats di DeMarco Murray.

19. Carolina Panthers (1-0) = – Jerricho Cotchery è stato fatto scongelare come quella bontà delle penne tricolore della Findus. Newton guardando il suo corpo ricevitori ha iniziato a provare un forte senso di vergogna per se stesso. Del tipo: “madre mia cosa sto facendo”.

20. Indianapolis Colts (0-1) -14 – Eh-h (cit.). Alla prima stagionale i Colts steccano malamente o come direbbe il poliziotto Huber, di brütto, brütto, brūtto. C’è da salvare ben pochino, visto anche l’infortunio al futuro imprenditore di catene alberghiere TY Hilton. È importante resettare e ricominciare la corsa….ai Titans in Division (ok, qui overreaction voluta).

21. Chicago Bears (0-1) +3 – Vecchio volpone Fox. Chicago nonostante la sconfitta può uscire con un sorriso da questa prima sfida contro i Packers. Non sono sembrati disorganizzati come un incrocio senza semafori nel centro di Bangalore. Forte rimane forte e Fangio ha iniziato la sua cura di bellezza sulla D#. Se anche Jay entrasse in sintonia, potrebbero cavalcare l’onda dell’entusiasmo.

22. New Orleans Saints (0-1) -5 – Contro Arizona sono sembrati spaesati e un po’ persi in un limbo non ben definito, un po’ come i Metallica nel video di “I Disappear”. Non dico che debbano sparire, ma vedere un Brees così alle corde mette un po’ di tristezza. La Division non è impossibile, tuttaltro, ma i dubbi della scorsa stagione son riapparsi.

Brees è Lars Ulrich.

23. Houston Texans (0-1) -5 – DeAndre Hopkins è stato in modalità predicatore nel deserto, in un attacco che sotto la guida di Hoyer ha combinato più pasticci che i concorrenti di Masterchef durante la prova dei dolci. Con Mallett la situazione è migliorata, ma quest’instabilità a QB rischia di minare il potenziale di una squadra che ha ambizioni importanti. Come? Lo dicevamo anche l’anno scorso? Eh.

24. New York Giants (0-1) -3 – Cosa è frullato nella testa di Elisha Manning nell’ultimo minuto e mezzo di partita? Con all’incirca due milioni e quattrocento possibilità per poter ammazzare il cronometro e cercar di congelare la W, Eli decide di fulminarsi i neuroni, lanciare un incompleto e consegnare il drive della W a Romo. Beh, ricordatevi di non chiamare Elisha per un piano d’evacuazione anti-incendio, se no il vostro destino è segnato.

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Eh, Elisha. Sapessi.
Eh, Elisha. Sapessi.

25. New York Jets (1-0) +1 – Direttamente dalla Costa d’Avorio, l’erede di Drogba, Chris Ivory ha divorato il front seven dei Browns, macinando come un puledro libero in terre selvagge. Novantello e due touchdown, con un Fitzpatrizio in controllo e che, quando era in affanno (leggi intercetto), si è affidato alle mani di  un San Brandon Marshall che rende il tutto positivissimo. Segni divini.

26. Minnesota Vikings (0-1) -6 – Ops. Il bacio della Bonanza. Dai, c’è tempo, però la partita dei Vikings contro i 49ers è stata paragonabile a un quadro di Goya. Sapete, no? Visioni orrorifiche, spaventose, inquietanti. Ecco, bene o male ogni cosa combinata da Minnesota ha rispecchiato tale scenario. La strada è ancora lunga, sta a loro trovare i gusti interpreti. Dico solo: Cordarellone Patterson.

27. Tennessee Titans (1-0) +2 – Apperò il Papero. È solo l’esordio stagionale e per giunta contro degli avversari che imbarcano acqua da tutte le parti, ma non è che i Titans negli ultimi anni fossero sta Bentley. Mariota realizza una partita storica e il lumicino della speranza si può accendere nella baracca dello zio Jesse.

Tutti gli abitanti del Tennessee dopo domenica. Hukulele state of mind.
Tutti gli abitanti del Tennessee dopo domenica. Hukulele state of mind.

28. Cleveland Browns (0-1) -1 – Tralasciando l’esultanza di un novello Tiziano Crudeli aka il sottoscritto (potete ascoltare l’audio qui) sul primo TD pass di Johnny Manziel in NFL, la partita dei Browns ha offerto ben pochi spunti. La giuria aspetterà ad emettere verdetti, ma lo scenario intravisto lascia presagire nefaste visioni.

29. Washington Redskins (0-1) +1 – Kudos a loro per esser riusciti a imbrigliare i Dolphins per larghi tratti della partita. Cousins manca d’istinto killer e non solo di quello, probabilmente. Insomma, classica partita come quando alle superiori prendevi 5.5 e no, non te lo arrotondiamo al 6, devi farti interrogare la prossima volta.

30. Jacksonville Jaguars (0-1) +2 – Con i Jaguars è come giocare sul cruciverba a “trova le differenze”. Ci si aspettava una versione migliorata rispetto alle passate stagioni, ma Blake Bortolo Bortles ha convinto ben poco in questa prima uscita e la squadra, per l’appunto, sembra non abbia subito chissà quale trasformazione. Devono far di meglio.

31. Oakland Raiders (0-1) -3 – Mi sa che settimana scorsa di Jäger ne avevo bevuto troppo. Il debutto di Del Rio è stato agghiacciante. Un po’ come il campo del Coliseum quando giocano ancora gli A’s. Quella che sembrava l’alba di una piccola rivoluzione, si è trasformata rapidamente in una discesa agli Inferi traghettati da un baldanzoso Caronte.

Raiders e Bucs …
Raiders e Bucs …

32. Tampa Bay Buccaneers (0-1) -1 – Il risveglio di Jameis Winston alla prima assoluta NFL è stato pari a un hangover dopo un capodanno a Zanzibar a base di liquore DiSaronno e Bacardi Breezer. Rimane comunque l’ultimo dei problemi di una squadra che il Dr.Stranamore “Lovie” Smith sembra non aver assolutamente in polso. O-line who?

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Pure Scott Hanson vi saluta e vi aspetta per il Power Ranking della week 2!
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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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