[NFL] Preview 2015: Detroit Lions

Gli amici di “Quel che passa lo sport” hanno deciso di inaugurare il nuovo e bellissimo sito con le preview delle 32 squadre NFL. Abbiamo chiesto di poterle ripubblicare su Huddle Magazine aggiungendo i voti ad attacco, difesa, coaching staff e offrendo anche a voi la possibilità di votare.

I Lions sono stati sicuramente una delle sorprese maggiori del 2014, e non certo perché non avessero il talento e le possibilità di fare bene e raggiungere i playoff, ma proprio perchè, essendo i Lions, ci hanno abituato a fare di tutto per rovinarsi la vita, e gli anni con Jim Schwartz al comando ne sono stati una bella dimostrazione. E’ stato solo un caso che con il cambio di allenatore e di buona parte del coaching staff c’è stato questo cambiamento? Come diceva qualcuno che aveva esperienza nel campo (non del football eh! del male…): “a pensare male si fà peccato ma ci si azzecca sempre!”

Per altro Jim Caldwell, colui che era diventato il nuovo head coach, non era proprio considerato un guru della panchina, anzi i dubbi sulla sua scelta erano tanti, ma probabilmente i Lions erano una di quelle squadre che avevano bisogno solo di un capo che desse tranquillità e una direzione comune più che un generale in guerra con il mondo. E quindi offseason tranquilla a Detroit?Con calma per cercare di migliorare ancora? Beh ecco…come dicevamo prima….essendo i Lions…

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OFFENSE

Negli ultimi anni l’attacco dei Lions è quasi sempre stato molto spumeggiante, da fantasy football direbbero i maligni, e Stafford viene da molti proprio considerato, malignamente appunto, solo un QB da fantasy football, e fa strano quindi (o forse no?) che proprio nell’anno in cui Stafford e l’attacco sono stati meno spumeggianti e più concreti del solito, siano arrivate vittorie (11-5 il record finale) e playoff, ma al di là del passato quest’anno ci si aspetta certamente di più dall’ex prima scelta assoluta che nel tempo ha saputo limitare un po’ gli errori ma che nel 2014 ha lasciato per strada un po’ troppe occasioni per andare a segno. Ovviamente, come ogni anno, i tifosi dei Lions accendono un cero volitivo al patrono di Detroit (San Marvin Gaye?) perchè la salute assista sempre il buon Matthew perché dietro di lui ci sono Kellen Moore (che tutti abbiamo adorato a Boise State ma che tra i pro può fare solo il backup) e Dan Orlovsky.

I playoff sono da quella parte!

L’annata sotto le aspettative di Stafford (e ci stiamo mantenendo bassi) probabilmente è dipesa anche dai problemi fisici di Calvin Johnson (5 partite saltate o giocate in parte) altrimenti detto “il miglior ricevitore della lega” che non l’ha aiutato come al solito e da cui quest’anno, tornato a posto, ci si aspettano i soliti numeri monstre; opposto a lui Golden Tate dovrebbe poter ripetere la buona stagione avuta all’esordio in Michigan, anzi personalmente mi aspetto anche qualcosa di più anche perché un Megatron più sano e coinvolto nell’attacco significa più spazio per gli altri WR.

A proposito di altri WR, oltre a Tate al momento il resto non entusiasma molto: il veterano Lance Moore, il giovane Broyles, Fuller, Ross, Salas…tutto materiale che sembra quasi sprecato da affiancare ai 2 di prima. Personalmente spero ancora in un’esplosione di Broyles, ma visto quanto ci azzecco in generale con i slot receiver ai tifosi blu-argento conviene sperare in altro.

A livello di tight end invece siamo di fronte ad uno dei reparti più interessanti della lega: la decima scelta dell’anno scorso Eric Ebron sembra pronto al salto di qualità dopo un anno da rookie con alti e bassi, al suo fianco c’è un giocatore come Brandon Pettigrew che quando è a posto fisicamente è sempre molto pericoloso, e dietro di loro c’è un arma letale nelle vicinanze della goal line come Fauria. Affiancare un reparto così completo di TE a 2 ricevitori come Johnson e Tate e con un QB come Stafford a lanciare potrebbe essere devastante: ma questo va dimostrato sul campo e non sempre l’anno scorso ciò è riuscito.

Il RB titolare l’anno scorso è stato Joique Bell, un vero torello che non ha paura del contatto e di correre al centro, che però è un giocatore più di quantità che di qualità (88.9 yards per gara l’anno scorso con un 3.9 di media a portata) e che negli anni ha visto le sue medie a portata ridursi con l’aumentare dell’utilizzo, per questo sarà importante vedere come il coaching organizzerà il gioco di corse visto anche che a Theo Riddick, molto positivo l’anno scorso specie in ricezione fuori dal backfield, è stato affiancato il rookie da Nebraska Ameer Abdullah che, se riuscirà a stare lontano dai problemi di fumble avuti spesso al college e se saprà reggere all’impatto fisico con i professionisti, potrà portare un nuova dimensione al gioco di corse di Detroit grazie ad una grande esplosività ed a gambe più fresche (da non sottovalutare anche il fatto che è un più che discreto ricevitore). Insomma, fare meglio dell’anno scorso si deve e si può fare, specie se l’infermeria dei Lions sarà frequentata solo dal fantasma di Reggie Bush.

Ovviamente per migliorare il gioco di corsa ci vorrà il contributo decisivo della linea offensiva, ma è proprio qui che ci sono stati i più grossi cambiamenti offensivi della stagione, anche se alla fine non è detto che sia stato proprio un male… Dopo tanti anni il centro storico di Detroit Dominic Raiola ha appeso il casco al chiodo, mentre il veterano Rob Sims non è stato rifirmato, entrambi però avevano visto calare le loro prestazioni negli ultimi anni, e quindi mettere dentro forze fresche potrà portare sì maggiori errori ma anche più forza e potenza. Il secondo anno Travis Swanson dovrebbe prendere il posto di Raiola dopo che l’anno scorso ha faticato un bel po’ come guardia, mentre in quella posizione si giocheranno il posto il neo arrivato Manny Ramirez ed il rookie (prima giro) Laken Tomlinson. L’altra guardia sarà sicuramente il monumentale Larry Warford, una sicurezza ormai, mentre i tackle saranno Riley Reiff a sinistra e LaAdrian Waddle a destra: se i giovani dovessero crescere bene questa rischia di essere per diversi anni una linea molto solida ed efficace, e, lo ripetiamo ancora una volta, con le altre armi che ha a disposizione questo attacco ciò può significare solo buone notizie.

Dopo un anno tribolato nel ruolo di kicker l’arrivo di Matt Prater dovrebbe portare più sicurezza, sperando che la tristezza della città (così almeno dicono) non lo porti ad alzare troppo il gomito, mentre il punter Sam Martin è ormai una sicurezza in città, dei ritorni invece dovrebbe occuparsi l’esplosivo Jeremy Ross.

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DEFENSE

Gli ottimi risultato difensivi e di squadra dell’anno scorso sono dipesi molto dalle prestazioni di una linea difensiva che sono state veramente di alto livello, e quindi, giustamente, i Lions hanno deciso di smantellarla e ripartire da capo! Ok, forse siamo un po’ cattivi dicendo questo perché le ragioni del salary cap sono indiscutibili, però la sensazione che non sia stato fatto tutto il possibile per confermare a roster almeno uno dei grandi nomi rimane… D’altronde questa è una delle maledizioni del fare schifo per troppi anni in NFL: giochi male, perdi, hai scelte migliori al draft, prendi tanti giocatori buoni, crescono bene, chiedono molti soldi quando scade il loro contratto, non puoi accontentare tutti e quindi poi ne devi lasciare andare via alcuni rischiando sempre di ritornare al punto d’inizio.

Giuro che sta volta non m’infortuno da coglione!

Suh-Fairley è stata una coppia che l’anno scorso ha fatto dannare QB e offensive lineman avversari (anche per qualche giocata al limite o oltre il regolamento), e al tempo stesso ha innalzato il livello di gioco di LB e secondarie, e proprio per questo la loro dipartita fa preoccupare molto in vista della prossima stagione perché sostituirla non sarà affatto semplice, anche considerando che sono andati via 2 nomi molto solidi della rotazione come CJ Mosley e George Johnson.

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Dopo che avrai letto tutto il preview guarda i voti che abbiamo assegnato ad offense, defense e coaching staff ed esprimi la tua valutazione sui Lions 2015.

[review]

I voti di Alessio Salerio

Offense - 70%
Defense - 70%
Coaching Staff - 65%

68%

Quella che vedete a destra è la media matematica dei due reparti più coaching staff. Dopo aver letto tutto l'articolo votate anche voi, da 1 a 10 decimali inclusi, per dirci qual'è il valore dei Lions 2015 oppure lasciate un commento con la vostra opinione.

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“Datemi un divano e vi racconterò il mondo (sportivo)” o ancor meglio “un corpo immerso in un evento sportivo riceve una forza uguale e contraria che lo spinge a dire necessariamente la sua opinione a riguardo”.

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