La Strada verso il Draft: Andrus Peat
Ruolo: offensive tackle – College: Stanford – Classe: junior
Età: 21 – Altezza: 201 cm – Peso: 143 kg
Uno dei lineman più ricercati in uscita dall’high school, Andrus Peat ha scelto Stanford su altre 37 università per la grande tradizione dell’ateneo californiano nel produrre offensive lineman di grande talento. Tre anni dopo, il figlio di Todd Peat, anch’egli uomo di linea dal passato in NFL, si presenta al draft forte dell’onore di essere un All American e del Morris Trophy, il premio dato, dagli avversari, al miglior lineman della PAC-12.
Peat è un atleta gigantesco, alto, massiccio, con lunghe braccia e spalle larghe, una buona muscolatura distribuita su tutto il corpo e, soprattutto, un grande atletismo. È un fulmine a partire dalla linea di scrimmage e, con un corpo così gigantesco, riesce facilmente a prendere vantaggio sul suo avversario. Agile di piedi e dotato di un ottimo equilibrio, arriva senza problemi al second level, dove è bravo ad aggiustarsi ad avversari in movimento.
La pass protection è la sua specialità. Agile nel muoversi lateralmente per annullare gli speed rusher e grosso e muscoloso per contenere i bull rusher. È un giocatore molto intelligente, non si fionda mai sull’avversario, ma lo aspetta nella miglior posizione per tagliarlo fuori dall’azione e impedirgli di andare sul quarterback.
Pur con un fisico così imponente non è un dominatore nel running game, dove si mantiene troppo alto e non sfrutta abbastanza la forza delle sue gambe. In NFL potrebbe soffrire i pass rusher molto tecnici e che cambiano spesso il lato d’attacco, dall’esterno all’interno e viceversa. Dovrebbe anche diventare più cattivo agonisticamente, in molte occasioni è apparso troppo soft, dando una chance in più al suo avversario di rientrare nell’azione.
Peat è uno dei pochi lineman offensivi di questo draft che ha il fisico e l’atletismo per poter coprire il lato sinistro anche tra i pro. Tuttavia dovrà dimostrare di avere anche l’aggressività giusta per diventare un left tackle affidabile e costante.
Negli ultimi mesi le quotazioni di Peat sono un po’ scese e sembra esserci dello scetticismo sulle reali qualità degli uomini di linea offensiva presenti a questo draft. Potrebbe oscillare tra la decima e la venticinquesima chiamata, con Texans e Bengals quali possibili candidate.
Entrambi i team non hanno un bisogno pressante di tackle offensivi, ma possono servire da palestra per Peat, dandogli tempo di apprendere da compagni più esperti e rifinire il suo gioco. Duane Brown, a Houston, può essere un ottimo maestro da cui imparare, così come Andrew Whitworth lo può essere a Cincinnati. Peat è un vero talento, ma ha bisogno del giusto percorso per poter diventare la roccia su cui ogni quarterback può contare.
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