La Strada verso il Draft: la seconda scheda multipla

Seconda scheda multipla del nostro progetto, sempre con l’analisi di sette giocatori.
Stiamo parlando di ragazzi da secondo, terzo, anche quarto giro, a cui abbiamo deciso di dedicare la giusta attenzione e presentarli nei loro punti di forza e nelle loro lacune. Potrete leggere e conoscere tanti altri giocatori, così da avere un’informazione il più possibile completa su chi farà parte della vostra squadra nella prossima stagione.

Sean Mannion – QB – Oregon State

sean mannionLeader e capitano dei Beavers per quattro stagioni, Mannion è un classico pocket passer, dotato di buon fisico e di un braccio capace di lanciare pressoché ovunque. Quando è nella tasca, senza pressione, è un quarterback molto preciso sia sulle tracce intermedie che su quelle profonde, la meccanica di lancio è ottimale e riesce a mettere la palla dove solo i suoi ricevitori possono prenderla. Ha giocato in una pro-style offense, quindi è abituato sia a ricevere palla dal centro sia a partire dalla shotgun. Legge discretamente bene le difese avversarie, ma non sembra avere quella capacità di lettura rapida necessaria in NFL. Manca di mobilità e quando è sotto pressione sparacchia la palla piuttosto che assorbire il contatto, col rischio di venire intercettato. Non è assolutamente un brutto prospetto e, se gli verrà data una chance da starter, potrebbe anche ritagliarsi una discreta carriera, ma, al momento, sembra destinato a diventare più un back-up. Una scelta al quarto – quinto giro potrebbe essere una chiamata realistica.

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Mike Davis – RB – South Carolina

mike davisPoco seguito dai media statunitensi durante la stagione, Davis è un running back ben strutturato, con una discreta forza e grande accelerazione. Quando vede un varco è bravissimo nel fiondarsi dentro e sprintare a piena velocità in campo aperto. Ha dimostrato di avere anche pazienza nell’aspettare il momento giusto per superare la linea di scrimmage e di sapere reggere bene in contatti. L’agilità laterale e il repertorio di movimenti sono buoni, ma non eccezionali. Bravo nel ricevere la palla fuori dal backfield, nella sua carriera collegiale ha fatto registrare 72 ricezioni per 755 yard e due touchdown. È decisamente troppo leggero nel blocking, lasciando spesso strada spianata al difensore, e sembra non essere in grado di reggere bene la pressione nei momenti decisivi. Questo aspetto, che lo ha condotto a dei critici fumble in match molto importanti, e alcuni piccoli infortuni, minano la sua reputazione e lo rendono adatto più ad un ruolo da comprimario. Difficilmente uscirà prima del terzo – quarto giro.

Jeff Heuerman – TE – Ohio State

jeff heurmanHeuerman potrebbe essere la sorpresa nel ruolo di tight end. Limitato da problemi fisici nel suo anno da senior, non ha potuto alzare il suo draft stock, ma è un giocatore che ha le qualità per diventare un solido starter in NFL. Fisico ideale per la posizione, agile nei movimenti, mani grandi e sicure, bravissimo nelle situazioni di palla contestata e nel correre le tracce, anche verticali. Non ha paura del confronto fisico coi difensori, usa bene le braccia per allontanarli ed è davvero difficile da atterrare. È un giocatore molto tosto e determinato, sa fare il lavoro sporco ed è un prezioso aiuto in linea offensivo. Bravo nel blocking, dove riesce a trovare buoni angoli per eliminare il suo uomo e andare al second level. A parte piccoli difetti affinabili con l’esperienza, come qualche drop sulle palle veloci o il timing nel bloccaggio, il problema maggiore sono gli infortuni, che pongono dubbi sulla sua “durabilità”. Al quarto giro potrebbe già essere uno steal per tante squadre in cerca di un giocatore maturo e affidabile tecnicamente.

Jeremiah Poutasi – OG – Utah

Jeremiah PoutasiUnico junior tra le guardie che si presentano a questo draft, Poutasi è un giocatore molto interessante per via della sua versatilità. Ha giocato sia a destra sia a sinistra, internamente ed esternamente, e ha un fisico possente e molto sviluppato nella parte inferiore. Spalle larghe, braccia lunghe e grandi mani, unite ad un primo passo eccellente, gli permetto di avere un punto di attacco solido ed imperioso, con cui riesce a spostare il suo avversario e andare molto velocemente al second level. Con una struttura corporea tale sembra perfetto per fare la guardia in NFL, anche perché manca dell’agilità laterale e del footwork necessario per proteggere il quarterback sul lato esterno. Deve migliorare l’equilibrio e l’utilizzo della mani quando blocca, poiché tende ad essere spesso penalizzato per holding. È un lineman talentuoso, giovane e con molto upside, dal tardo terzo giro in poi diventerà una scelta pregiata.

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Markus Golden – OLB – Missouri

markus goldenCompagno di reparto di Shane Ray, Golden è l’ennesima prova dell’abilità di Mizzou di produrre ottimi difensori. È un giocatore abbastanza completo in tutti gli aspetti del gioco, molto produttivo grazie al suo stile aggressivo ed energico, è una furia contro i running back avversari. Ha una buona tecnica nel superare i blocchi, facendo ben uso della mani, della sua agilità e del suo ottimo equilibrio. Non teme di confrontarsi fisicamente con gli avversari e ha un’ottima visione di gioco. Non è un fenomeno nel rushare il quarterback, ma sa farsi valere nel passing game grazie ad una grande abilità in copertura, che lo porta a deflettare molti passaggi sulla linea di scrimmage. Il suo limite è un fisico relativamente compatto, poco gradito agli scout NFL, soprattutto nella sua posizione. La sua collocazione tra i pro è un po’ un rebus e non sembra destinato a vedere il campo con continuità. Potrebbe ritagliarsi una buona carriera negli special team o come riserva ed è probabile che il suo nome inizi a comparire sulle varie draft board a partire dal quarto – quinto giro.

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Ramik Wilson – ILB – Georgia

USP NCAA FOOTBALL: GEORGIA AT ARKANSAS S FBC USA ARIn una classe di linebacker abbastanza povera, Wilson si colloca all’incirca nel mezzo del lotto. Macchina da tackle impressionante, gioca senza fronzoli ed è sempre concentrato. Ottima etica lavorativa, ha maturato buona leadership e riesce a leggere e reagire velocemente alle varie situazioni che si presentano. Ha una buona combinazione di velocità, esplosività e coordinazione laterale. In coverage deve ancora migliorare molto, perché pur se veloce nello scalare non riesce ad essere un fattore. Non ha una grandissima forza fisica e fa fatica a liberarsi dal blocco, preferendo aspettare e cercare di superare l’avversario con la velocità, con il rischio concreto di venir tagliato fuori dall’azione. Viene fermato facilmente alla linea di scrimmage e in mezzo al campo, dove soffre troppo lo scontro fisico. Tende inoltre ad abboccare facilmente alle finte e deve migliorare nell’identificazione dell’azione. Potrà comunque lottare per un posto da titolare in NFL e una chiamata al quarto giro è una concreta possibilità.

Gerod Holliman – FS – Louisville

gerod hollimanL’erede inaspettato di Calvin Pryor ai Cardinals è un ball-hawk di prima categoria, avendo infranto con i suoi 14 intercetti un record vecchio di 46 anni! Attento e dotato di una buona visione di gioco, ha una fisico proporzionato ed molto atletico. Sa dove farsi trovare per agguantare la palla e riesce anche a compiere intercetti difficili, cambia direzione in maniera molto fluida e, a volte, riesce anche a piazzare dei tackle molto duri. Proprio però la sua inconsistenza come placcatore non lo rende un prospetto da primo giro. Sbaglia spesso gli angoli e la tecnica è grezza, a volte è talmente lanciato che se l’avversario cambia direzione va completamente a vuoto. Inoltre non usa molto bene le braccia e un giocatore fisico può facilmente atterrarlo. Indubbiamente, nella lega odierna, un safety capace di intercettare tanti palloni può ritagliarsi una buona carriera e tante squadre saranno interessate ad Holliman, motivo per cui non sarà difficile vederlo chiamato al terzo giro.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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