La Strada verso il Draft: la quarta scheda multipla

Quarta scheda multipla del nostro progetto, sempre con l’analisi di sette giocatori.
Stiamo parlando di ragazzi da secondo, terzo, anche quarto giro, a cui abbiamo deciso di dedicare la giusta attenzione e presentarli nei loro punti di forza e nelle loro lacune. Potrete leggere e conoscere tanti altri giocatori, così da avere un’informazione il più possibile completa su chi farà parte della vostra squadra nella prossima stagione.

Javorius Allen – RB – Southern California

PJavorious AllenSoprannominato “Buck” dai suoi compagni di squadra, Allen è running back molto ben strutturato, che fa della corsa muscolare il suo cavallo di battaglia. Dotato di buona accelerazione e visione di gioco, sa inserirsi bene negli spazi e ha dimostrato di avere anche la pazienza giusta per sfruttare la linea migliore. La sua corsa è molto solida, efficace ed un giocatore difficile da atterrare. Ad USC è stato spesso usato fuori dal backfield mostrando ottime mani, capaci anche di compiere prese difficili. È un ottimo blocker e l’aver giocato in una pro-style offense lo aiuterà ad essere efficace molto presto al piano superiore. Ciò che lo allontana dall’essere un prospetto completo sono la mancanza di una velocità elevata in campo aperto e dei cambi di direzione lenti e prevedibili. Inoltre, quando viene colpito, fatica a ritrovare poi equilibrio e spinta. Difficilmente potrà diventare l’unico workhorse di una squadra, ma in coppia con un runner più completo può sicuramente ben figurare. Oscillerà tra il terzo e il quarto giro.

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Ty Montgomery – WR – Stanford

Ty MontgomeryGiocatore misterioso e dal potenziale incerto, Montgomery fino a qualche mese fa era considerato un talento da primo giro, ma problemi fisici e poca costanza lo hanno allontanato dalle posizioni che contano. Quando sano è un ottimo atleta, molto veloce e forte fisicamente, soprattutto nella parte superiore del corpo. Ha un’ottima accelerazione e gioca in maniera molto aggressiva, non avendo paura di usare le lunghe braccia per prendere spazio sul difensore. Si è reso protagonista di belle prese aeree, mostrando una buona coordinazione e nessun timore di subire colpi duri. È anche un ottimo returner, qualità che in tanti potrebbero apprezzare. Oltre ad un’immensa serie di infortuni che non gli hanno mai permesso di dimostrare tutto il suo valore, Montgomery manca di agilità laterale e, nel traffico, fatica a liberarsi dal marcatore. I tanti drop, di cui molti evitabili, e la sua poca “durabilità” lo faranno scendere parecchio nelle draft board, forse fino al quinto round, ma non è escluso che possa farsi un nome come ritornatore.

Tyrus Thompson – OT – Oklahoma

Tyrus ThompsonThompson è un lineman che ha mostrato sprazzi di grande football durante l’ultima stagione. Dotato di una parte bassa del corpo molto ben sviluppata, con cosce possenti e un baricentro che gli garantisce un buon equilibrio, sa come mantenersi basso ed esercitare la giusta spinta per contenere il lineman avversario. Ha un buon primo passo e una discreta agilità che, unite alle lunghe braccia e ad una forza motrice notevole, fanno di lui un buon elemento in run blocking. In pass protection è molto più lacunoso, non riuscendo a mantenere bene la posizione e venendo troppo spesso asfaltato. Inoltre fa davvero molta fatica a passare sopra gli errori, segno di una forza mentale abbastanza debole e che rischia di condizionarlo fortemente. Se allenato bene, specialmente a livello psicologico, potrebbe anche diventare un discreto tackle destro, ma prima del quarto round sarà difficile sentire il suo nome.

Reese Dismukes – C – Auburn

reese dismukesUscito come miglior centro dalla high school nel 2011, Dismukes ha disputato una carriera collegiale di altissimo profilo, venendo nominato due volte First Team All-SEC. Giocatore di grande intelligenza tattica e di comprovata leadership, avendo guidato per quattro anni la linea di Auburn, prevale su molti avversari grazie alla tecnica. Gli angoli di bloccaggio sono eccellenti e il posizionamento delle mani è sempre corretto per controllare il movimento avversario. Ha anche una buona agilità laterale ed è abbastanza veloce di piedi per andare rapidamente al second level. Il suo più grande limite è un fisico troppo esile e leggero, che lo penalizza tantissimo contro i possenti nose tackle e, a livello NFL, sarà un problema ancora più grande. Mani e braccia sono davvero piccoli per i centri moderni e la sua forza non è nulla di rilevante. In una squadra che utilizza la zone block potrebbe comunque rivelarsi un elemento efficace e il suo background universitario non lo farà andare oltre il terzo giro.

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Jalen Collins – CB – LSU

Jalen CollinsCollins fa parte della cospicua pattuglia di cornerback che si presenta a questo draft, ma, a differenza di tanti suoi colleghi, non è mai stato uno starter. Fisico perfetto per la posizione, grande atletismo e una velocità di punta davvero notevole. Riesce a marcare qualsiasi tipo di ricevitore in ogni zona del campo, ma eccelle nelle marcature sul profondo, dove è bravissimo nel girarsi al momento giusto per compiere una giocata sulla palla. Non teme di giocare in maniera dura ed un tackler costante, inoltre riesce a passare molto velocemente sopra gli errori. Avendo giocato appena 10 partite da titolare è molto inesperto e può essere un facile boccone per i ricevitori NFL, ma se ben allenato può migliorare la sua tecnica e la sua conoscenza del gioco. Probabilmente un anno in più di college avrebbe giovato al suo draft stock, ma rimane comunque un prospetto di grande talento e il secondo giorno sarà ricercatissimo.

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Kurtis Drummond – FS – Michigan State

kurtis drummondProveniente da una scuola dalla grande tradizione difensiva, Drummond è una free safety completa, capace di essere produttivo in tutti gli aspetti del gioco. È stato il leader del secondario degli Spartans nelle ultime due stagioni, sia a livello di produzione sia a livello di comando delle operazioni. Ha una buona conoscenza degli allineamenti e si muove sul campo con autorità e disciplina, riuscendo a trovarsi spesso in posizione per una giocata sulla palla o per un tackle sicuro. Manca, però, dell’atletismo necessario per essere un fattore in NFL. Viene facilmente superato dal ricevitore se lasciato in uno vs uno sull’outside e non riesce a stare con l’avversario sulle tracce lunghe, poiché non ha una grande velocità di punta e usa poco e male le braccia. Deve anche migliorare il timing nel girarsi verso la palla e cercare di pulire maggiormente il suo slancio verticale, per non andare incontro a troppe penalità. Potrà ritagliarsi una buona carriera da back-up o negli special team e dovrebbe oscillare tra il terzo e il quinto giro.

Cody Prewitt – FS – Ole Miss

Cody PrewittIn una classe relativamente povera di free safety, Prewitt si colloca in cima al lotto, grazie a delle ottime prestazioni messe in mostra nei suoi anni ai Rebels. Fisico eccellente, gioca sempre in maniera rapida e aggressiva. Legge molto bene le azioni e riesce ad arrivare velocemente sull’obbiettivo, non casca nelle finte e ha un buon istinto per intercettare la palla. Nel tackling è duro, gli piace giocare vicino alla linea di scrimmage e non teme i contatti. Quando è lanciato contro il portatore di palla, è come un toro che incorna l’avversario ed è anche bravissimo nel puntare all’ovale per provocare un fumble. È un leader, in campo e nello spogliatoio, e ha già una larga esperienza da titolare. Deve introdurre più pazienza nel suo gioco, per non disperdere troppe energie con scatti inutili, e in man coverage deve imparare a non dare troppo spazio al ricevitore. Sarà un giocatore molto ricercato ed ambito, tanto che potrebbe uscire quasi subito nelle prime chiamate del secondo giro.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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